amazonía
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amazonía
nel 2003 nantu ed io avemmo la fortuna ed il privilegio di andare in amazzonia con tsunki... diceva che la selva era cambiata moltissimo dal suo primo viaggio che risaliva ad alcuni anni prima... gli chiesi cosa si potesse fare e tsunki rispose "nada... in una ventina di anni o poco più scomparirà quasi del tutto"... quelle parole sono impresse nella mia mente come l'amore viscerale per l'amazzonia, nonostante ella sia inospitale, soffocante, pericolosa...
sento la gente attribuire la colpa a questo od a quel politico, alle ong, ai mestizos... insomma al genere umano...
come insegna francesco questa è visione egocentrica occidentale, siempre son los espiritus...
ho chiesto una visione per capire o cercare di vedere quali spiriti fossero in gioco...
voi avete provato?
sento la gente attribuire la colpa a questo od a quel politico, alle ong, ai mestizos... insomma al genere umano...
come insegna francesco questa è visione egocentrica occidentale, siempre son los espiritus...
ho chiesto una visione per capire o cercare di vedere quali spiriti fossero in gioco...
voi avete provato?
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
Re: amazonía
Non ho provato, ma lo farò appena torno in natura. Non sapevo di questa predizione dell'Uwishin, che tristezza. mi chiedo anche cosa sarà del potere sciamanico se davvero il luogo da cui ha avuto origine (almeno la nostra tradizione) sarà quasi completamente distrutto.
Re: amazonía
Ho postato una visione nell'area privata, il 27 dicembre 2015: viewtopic.php?f=6&t=1984&p=26406
Copio quello che avevo scritto:
Copio quello che avevo scritto:
Hola, ero indeciso se scrivere nell'area pubblica o qui.
Vorrei condividere una visione che ebbi ad inizio Novembre, quando stavo chiedendo ai miei aiutanti se era buono specializzarmi nel cloud computing, in particolare nella tecnologia AWS (Amazon Web Services) - il servizio di cloud di Amazon. Tutti dovrebbero conoscere amazon.com, un gigante mondiale che ha iniziato con l'essere il più grande bookstore, e si è poi espanso in altri settori, tra cui quello dei servizi cloud per le compagnie.
La visione era un dialogo tra me e Spiriti, che mi mostrarono varie cose, al di là delle faccende più personali - che qui non riporto.
Amazon - che in inglese è sia il nome del Rio delle Amazzoni (Amazon River) e dell'Amazzonia (Amazon Rainforest) - riceve Potere dall'Amazzonia, che in buona parte è responsabile del suo enorme successo. Questo è anche una delle motivazioni per cui Amazon è stata la prima (o una delle primissime) a commercializzare gli ebook reader (il Kindle), come alternativa al libro cartaceo, onde ridurre il numero di alberi tagliati per produrre carta. Tsunki ci ha più volte spiegato quanto la produzione della carta abbia conseguenze ambientali orribili, che i Pasuk ovviamente trovano inaccettabili. Questo non vuol dire che la nostra tecnologia sia priva di conseguenze, ma l'informatizzazione potrebbe mitigare il disboscamento fuori controllo.
Successivamente Spiriti mi hanno mostrato scene di disastri ambientali causati dall'uomo in Amazzonia - tra cui quello in Brasile del 5 novembre (https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/1 ... e/2244199/) - dopo di che mi hanno mostrato il poco di natura che rimane in Europa.
Nonna Terra sta chiamando alla guerra: Spiriti vogliono che si combatta per difendere gli animali e la natura. Curiosamente anche i focolai che si stanno accendendo in Europa sono voluti da Nonna Terra - anche se a prima vista non sono collegati. In futuro ci saranno uomini che uccideranno altri uomini per fermare l'ignobile abuso di questa civiltà. Tsunki ne aveva già parlato in passato, Spiriti me l'hanno ribadito.
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
- Howlinwolf
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Re: amazonía
Io avuto un incubo una/due settimane fa, mi mostravano dei video sulla selva amazzonica, ciascuno dei quali mostrava come essa veniva abusata, in maniera sempre peggiore. L'ultimo mostrava solamente un canale di scolo dove scorreva del fango, io esclamavo "cristo!", inorridito. Le immagini si ripetevano in un loop che ero costretto a guardare fino a quando un forte verso gutturale mi ha svegliato.
Re: amazonía
Verdad Nanki...non dementicherò mai l'esperienza unica di quell'anno e, purtroppo, anche le parole dell'Uwishín sul destino del Selva..vere staffilate al cuore! Non ho chiesto ultimamente visioni specifiche a riguardo ma, qualche volta, anche a me in passato Spiriti mostrarono immagini simili a quelle che si vedono in qsti giorni e Madre Terra piuttosto indifferente, soprattutto riguardo l'uomo e quello che gli potrebbe accadere in futuro.
Re: amazonía
Veramente triste si.. Yantàna!
- Tuna
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Re: amazonía
Su incitazione di Yantana, posto qualche fatto ed osservazione a riguardo di quello che sta succedendo in Amazzonia.
Nelle ultime settimane c'è stata una grande attenzione mediatica, prima sulla deforestazione in aumento nella selva amazzonica brasiliana, poi sugli incendi che dovevano anch'essi essere accreditati alle politiche anti-ambientaliste del nuovo governo brasiliano, con a capo Bolsonaro.
Per chi non lo sapesse, la mia professione è tutta incentrata sulla deforestazione e collaboro in vari modi con aziende, istituzioni finanziarie e politici per tentare di risolvere, o far finta di risolvere , i problemi legati alla deforestazione. Detto questo, cominciamo con qualche fatto
Come potete notare da queste immagini, la deforestazione in Amazzonia è decresciuta enormemente rispetto agli anni 80,90 ed inizi 2000. I dati del 2017 sono inferiori a quelli del 2016, quelli del 2018 leggermente superiori al 2017, ma inferiori al 2016.
In questo articolo trovate dettagli della deforestazione nell'Amazzonia brasiliana, incluso il calcolo della deforestazione totale ed accumulata anno dopo anno. L'articolo non tiene conto della rigenerazione spontanea di alcune aree deforestate (giustamente, perché per ritornare a parlare di vera foresta, quella matura, ci vogliono secoli). Eccolo qua: https://rainforests.mongabay.com/amazon ... tions.html
Ecco! La deforestazione accumulata dell'Amazzonia brasiliana è ancora inferiore al 20% dell'area totale della copertura forestale originaria. Quindi: l'area deforestata è comunque un'enormità (poco meno di Francia ed Italia messe assieme) e bisogna lavorare per limitare la perdita di foresta nei prossimi anni, ma dire che l'Amazzonia sta scomparendo è un'esagerazione esagerata.
Adesso passiamo ai fuochi!
https://earthinnovation.org/2019/08/ama ... we-can-do/
In questo articolo ci sono fonti ufficiali che hanno usato dati della NASA e dell'INPE (agenzia spaziale brasiliana, quella presa di mira da Bolsonaro per la diffusione di "fake news"). Da questi dati, vedete che i fuochi del 2019 sono di poco superiori alla media del periodo 2010-2019, ma ho confrontato altri dati e anni precedenti, come il 2004 o lo stesso 2010, ed hanno registrato un numero di fuochi molto più alto di quello attuale.
Tutti aspiranti ambientalisti e/o pompieri?
Secondo me ci sono tre punti chiave da considerare per comprendere cosa sta succedendo:
1. Leader liberisti occidentali stanno abbracciando la causa ambientalista per prendere i voti che stanno andando sempre più velocemente nelle mani dei verdi (i quali, a loro volta, si stanno liberalizzando). Spostano l'attenzione da problemi economici e di altro tipo, a quelli ambientali. A tutti piacciono i boschi, gli animali e la natura romantica, quindi non si può essere contro una presa di posizione a favore di questi.
2. Bolsonaro ha detto un sacco di bugie, sicuramente fa interessi di grosse aziende agricole, forestali e minerarie brasiliane (e internazionali operanti la, tra cui quelle dei "BUONI" norvegesi), ma i media occidentali ne hanno dette molte di più. Il The Guardian ha riportato dati esageratamente gonfiati e sono stati criticati da varie organizzazioni ambientaliste per questo. Infatti, se i dati sono riportati erroneamente, poi si da ragione a Bolsonaro nel dire che in realtà è un caso politico contro di lui e il suo governo sovranista, che piace poco ai politici UE, e ai loro capi della finanza.
3. Alcune organizzazioni che lavorano seriamente per contenere il nostro impatto sull'ambiente hanno pensato di usare tutta questa attenzione per potenziare il proprio lavoro. Cosa giusta, ma da fare con un' ENORME cautela, prima di essere trascinati tutti nella stessa minestra.
Provando a tirare le somme, c'è un incremento di deforestazione nell'amazzonia brasiliana nell'anno 2019, rispetto ad alcuni anni precedenti, ma ancora di molto inferiore alle medie mostrate sopra. Stessa cosa vale per gli incendi. Ne sta uscendo un caso politico, pieno di ipocrisia.
Meglio continuare a lavorare, senza mescolarsi alla propaganda attuale. Sicuramente alcuni vogliono usare a fin di bene questa attenzione mediatica, ma è molto pericoloso. La maggior parte delle persone se ne dimenticherà tra un mese, ma nel frattempo ci si può essere sputtanati.
Al lavoro, mi hanno incaricato di scrivere sul blog ufficiale un intervento a riguardo, mi sono rifiutato perché in questo clima è impossibile comunicare seriamente.
Ultima aggiunta, prima di chiudere. La bruttissima deforestazione è quella che manda sulle nostre tavole prodotti a basso costo, come: manzo, latte, cacao, caffè, zucchero. Per non parlare di tutti i prodotti in pelle e di legname per le nostre case. L'Unione europea è ancora il mercato che livello mondiale importa più prodotti agricoli dal Brasile ed l'80% della perdita di foreste è a discapito della produzione di questi prodotti. Alcune volte sono enormi multinazionali a guadagnarci di più, ma milioni di locali, ci sopravvivono appena producendo questi beni. Quindi, anche se non lo sopporto, ha ragione Bolsonaro nel dire alla Merkel e ai norvegesi di tenersi i loro soldi per la salvaguardia dell'Amazzonia e di riforestare la Germania Niente di più giusto, abbiamo meno del 5% di foreste primarie rimaste in Europa e vengono ancora tagliate da alcune aziende europee. Potete immaginare quanta ipocrisia.
Soluzione: mezza umanità scompare e diminuisce l'impatto sulle foreste. Oppure, la totalità della gente (questa suggerita da Tsunki) mangerà schifezze prodotte in laboratorio, mentre pochi ricchi si godranno del bel manzo pascolante.
Via di mezzo: per il Brasile ci sono vari studi che mostrano come potrebbe incrementare la produzione agricola fino al 2040, senza tagliare altra foresta primaria. Ci sono un sacco di territori abbandonati o leggermente degradati che dopo un investimento iniziale potrebbero essere perfettamente adatti all'agricoltura. Purtroppo, come dice un mio amico brasiliano, l'Amazzonia è gratis
Nelle ultime settimane c'è stata una grande attenzione mediatica, prima sulla deforestazione in aumento nella selva amazzonica brasiliana, poi sugli incendi che dovevano anch'essi essere accreditati alle politiche anti-ambientaliste del nuovo governo brasiliano, con a capo Bolsonaro.
Per chi non lo sapesse, la mia professione è tutta incentrata sulla deforestazione e collaboro in vari modi con aziende, istituzioni finanziarie e politici per tentare di risolvere, o far finta di risolvere , i problemi legati alla deforestazione. Detto questo, cominciamo con qualche fatto
Come potete notare da queste immagini, la deforestazione in Amazzonia è decresciuta enormemente rispetto agli anni 80,90 ed inizi 2000. I dati del 2017 sono inferiori a quelli del 2016, quelli del 2018 leggermente superiori al 2017, ma inferiori al 2016.
In questo articolo trovate dettagli della deforestazione nell'Amazzonia brasiliana, incluso il calcolo della deforestazione totale ed accumulata anno dopo anno. L'articolo non tiene conto della rigenerazione spontanea di alcune aree deforestate (giustamente, perché per ritornare a parlare di vera foresta, quella matura, ci vogliono secoli). Eccolo qua: https://rainforests.mongabay.com/amazon ... tions.html
Ecco! La deforestazione accumulata dell'Amazzonia brasiliana è ancora inferiore al 20% dell'area totale della copertura forestale originaria. Quindi: l'area deforestata è comunque un'enormità (poco meno di Francia ed Italia messe assieme) e bisogna lavorare per limitare la perdita di foresta nei prossimi anni, ma dire che l'Amazzonia sta scomparendo è un'esagerazione esagerata.
Adesso passiamo ai fuochi!
https://earthinnovation.org/2019/08/ama ... we-can-do/
In questo articolo ci sono fonti ufficiali che hanno usato dati della NASA e dell'INPE (agenzia spaziale brasiliana, quella presa di mira da Bolsonaro per la diffusione di "fake news"). Da questi dati, vedete che i fuochi del 2019 sono di poco superiori alla media del periodo 2010-2019, ma ho confrontato altri dati e anni precedenti, come il 2004 o lo stesso 2010, ed hanno registrato un numero di fuochi molto più alto di quello attuale.
Tutti aspiranti ambientalisti e/o pompieri?
Secondo me ci sono tre punti chiave da considerare per comprendere cosa sta succedendo:
1. Leader liberisti occidentali stanno abbracciando la causa ambientalista per prendere i voti che stanno andando sempre più velocemente nelle mani dei verdi (i quali, a loro volta, si stanno liberalizzando). Spostano l'attenzione da problemi economici e di altro tipo, a quelli ambientali. A tutti piacciono i boschi, gli animali e la natura romantica, quindi non si può essere contro una presa di posizione a favore di questi.
2. Bolsonaro ha detto un sacco di bugie, sicuramente fa interessi di grosse aziende agricole, forestali e minerarie brasiliane (e internazionali operanti la, tra cui quelle dei "BUONI" norvegesi), ma i media occidentali ne hanno dette molte di più. Il The Guardian ha riportato dati esageratamente gonfiati e sono stati criticati da varie organizzazioni ambientaliste per questo. Infatti, se i dati sono riportati erroneamente, poi si da ragione a Bolsonaro nel dire che in realtà è un caso politico contro di lui e il suo governo sovranista, che piace poco ai politici UE, e ai loro capi della finanza.
3. Alcune organizzazioni che lavorano seriamente per contenere il nostro impatto sull'ambiente hanno pensato di usare tutta questa attenzione per potenziare il proprio lavoro. Cosa giusta, ma da fare con un' ENORME cautela, prima di essere trascinati tutti nella stessa minestra.
Provando a tirare le somme, c'è un incremento di deforestazione nell'amazzonia brasiliana nell'anno 2019, rispetto ad alcuni anni precedenti, ma ancora di molto inferiore alle medie mostrate sopra. Stessa cosa vale per gli incendi. Ne sta uscendo un caso politico, pieno di ipocrisia.
Meglio continuare a lavorare, senza mescolarsi alla propaganda attuale. Sicuramente alcuni vogliono usare a fin di bene questa attenzione mediatica, ma è molto pericoloso. La maggior parte delle persone se ne dimenticherà tra un mese, ma nel frattempo ci si può essere sputtanati.
Al lavoro, mi hanno incaricato di scrivere sul blog ufficiale un intervento a riguardo, mi sono rifiutato perché in questo clima è impossibile comunicare seriamente.
Ultima aggiunta, prima di chiudere. La bruttissima deforestazione è quella che manda sulle nostre tavole prodotti a basso costo, come: manzo, latte, cacao, caffè, zucchero. Per non parlare di tutti i prodotti in pelle e di legname per le nostre case. L'Unione europea è ancora il mercato che livello mondiale importa più prodotti agricoli dal Brasile ed l'80% della perdita di foreste è a discapito della produzione di questi prodotti. Alcune volte sono enormi multinazionali a guadagnarci di più, ma milioni di locali, ci sopravvivono appena producendo questi beni. Quindi, anche se non lo sopporto, ha ragione Bolsonaro nel dire alla Merkel e ai norvegesi di tenersi i loro soldi per la salvaguardia dell'Amazzonia e di riforestare la Germania Niente di più giusto, abbiamo meno del 5% di foreste primarie rimaste in Europa e vengono ancora tagliate da alcune aziende europee. Potete immaginare quanta ipocrisia.
Soluzione: mezza umanità scompare e diminuisce l'impatto sulle foreste. Oppure, la totalità della gente (questa suggerita da Tsunki) mangerà schifezze prodotte in laboratorio, mentre pochi ricchi si godranno del bel manzo pascolante.
Via di mezzo: per il Brasile ci sono vari studi che mostrano come potrebbe incrementare la produzione agricola fino al 2040, senza tagliare altra foresta primaria. Ci sono un sacco di territori abbandonati o leggermente degradati che dopo un investimento iniziale potrebbero essere perfettamente adatti all'agricoltura. Purtroppo, come dice un mio amico brasiliano, l'Amazzonia è gratis
Kakáram ajastá
Tuna
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- Pinchuruwia
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Re: amazonía
Grazie per il post Tuna, molto illuminante.
Volevo anche aggiungere qualche mia breve considerazione:
In questo viaggio mi accompagnava lo spirito della manta. Io ero in groppa ad essa e volavo. Mi portò in un posto in cui c'erano delle enormi figure di pietra, una specie di giganti, ma veramente enormi, fatti di roccia e pietre. Essi stavano costruendo faticosamente qualcosa. Qualcosa che richiedeva molto potere. Appena mi videro cercarono anche di scacciarmi, per cui mi allontanai.
La manta mi spiegò che stavano costruendo le nuove barriere coralline. Ma che il loro lavoro, per manifestarsi in questa realtà, avrebbe impiegato molto tempo.
Come sapete anche le barriere coralline si stanno riducendo, a causa dei cambiamenti climatici, dell' inquinamento e del turismo. Quegli spiriti stavano già costruendone di nuove, perchè probabilmente nel frattempo quelle che ci sono saranno distrutte. Ma poi le nuove arriveranno!
Non so se per la foresta pluviale ci sia qualcosa di simile. Però è possibile.
Volevo anche aggiungere qualche mia breve considerazione:
Oppure comincerà a mangiare gli insetti, visto che ce ne sono tanti ed abbiamo ridotto di molto il numero dei loro predatori. Sono molto nutrienti e.. gratis!
Non ho fatto una visione specifica sull' Amazzonia e non ci sono neanche mai stato. Però voglio condividere una visione che feci sulla barriera corallina a Coral Bay. In Australia.nanki ha scritto: [..]ho chiesto una visione per capire o cercare di vedere quali spiriti fossero in gioco...
voi avete provato?
In questo viaggio mi accompagnava lo spirito della manta. Io ero in groppa ad essa e volavo. Mi portò in un posto in cui c'erano delle enormi figure di pietra, una specie di giganti, ma veramente enormi, fatti di roccia e pietre. Essi stavano costruendo faticosamente qualcosa. Qualcosa che richiedeva molto potere. Appena mi videro cercarono anche di scacciarmi, per cui mi allontanai.
La manta mi spiegò che stavano costruendo le nuove barriere coralline. Ma che il loro lavoro, per manifestarsi in questa realtà, avrebbe impiegato molto tempo.
Come sapete anche le barriere coralline si stanno riducendo, a causa dei cambiamenti climatici, dell' inquinamento e del turismo. Quegli spiriti stavano già costruendone di nuove, perchè probabilmente nel frattempo quelle che ci sono saranno distrutte. Ma poi le nuove arriveranno!
Non so se per la foresta pluviale ci sia qualcosa di simile. Però è possibile.
Religion is for people afraid of going to hell, Spirituality is for those who have already been there.
Re: amazonía
Forse si riferivano all'ondata grigia fatta di questa sorta di granuli rocciosi di pietra magmatica che sta invadendo parte dell'Oceano Pacifico. Grazie a questo fenomeno, naturale e ciclico, la barriera corallina australiana si ricostituirá.Pinchuruwia ha scritto: ↑sab 31 ago 2019, 15:56 Essi stavano costruendo faticosamente qualcosa. Qualcosa che richiedeva molto potere. Appena mi videro cercarono anche di scacciarmi, per cui mi allontanai.
La manta mi spiegò che stavano costruendo le nuove barriere coralline. Ma che il loro lavoro, per manifestarsi in questa realtà, avrebbe impiegato molto tempo.
Come sapete anche le barriere coralline si stanno riducendo, a causa dei cambiamenti climatici, dell' inquinamento e del turismo. Quegli spiriti stavano già costruendone di nuove, perchè probabilmente nel frattempo quelle che ci sono saranno distrutte. Ma poi le nuove arriveranno!
Non so se per la foresta pluviale ci sia qualcosa di simile. Però è possibile.
Ho visto un servizio al tg qualche giorno fa.
https://www.repubblica.it/tecnologia/20 ... 234519598/
La Natura fa il suo e va a porre rimedio laddove serve.
Per quanto riguarda l'Amazzonia. Non ho chiesto Visioni ma visto il mio dispiacere, Spiriti mi hanno mostrato un'immagine, sulle piastrelle del bagno (strano ma cosi) e che poi ho sentito di dover disegnare.
Non rivelava fenomeni in gioco ne si presentava catastrofica.
Solo l'Amazzonia normale, rigogliosa ma con lo Spirito triste.
Sappiamo che il fuoco come l'acqua possono distruggere a prescindere dallo stato delle cose.
Credo che lo Spirito dell'Amazzonia Potente é e tale resterá anche laddove fisicamente cesserà di esistere e che un grande Potere trovi altri modi e vie dove canalizzare o materializzarsi.
Forse é un cambiamento che la Terra esige, come ce ne sono stati molti altri in passato.
Tutto muta, prima o poi.
Non sono mai stata in Amazzonia ma la porto con me; negli insegnamenti, nelle Curanderie, nei doni di Spiriti e... nel Cuore.
Noi, chi più chi meno, ne conserviamo il Potere. Anche se in minima parte.
Penso che sia nostro compito, anche un domani, onorarla e tenerla "viva" attraverso quello che ci ha dato.
An Ustu Muhari Tani
Re: amazonía
Difficile restare fuori da questa discussione.
A livello personale ed emotivo, è stato durissimo stare a guardare le trasformazioni catastrofiche di questa estate e l'indifferenza dei più: incendi in Amazzonia e in Artico, morte di renne e cervi, morte di salmoni, intere colonie di pinguini estinti... Senza tregua. Mi sono chiesta quale possa essere il senso di questo momento e l'unica risposta che sono riuscita a darmi per ora è che forse questo è l'unico (o l'ultimo) modo in cui madre Natura cerca di parlare ai nostri cuori, perchè possiamo tornare a sentire il legame con lei, con gli animali, le piante e gli altri esseri.
Io per ora sogno incendi di foreste da cui non riesco a scappare; ad ogni livello un incendio peggiore e poi faccio fatica a riprendere sonno. Le mie giornate non partono al meglio
A livello razionale, innanzitutto grazie a Tuna delle informazioni. A parte soffrire in silenzio non avevo cercato molti dati.
Mi permetto solo due riflessioni:
1. a fronte di una diminuzione della superficie disboscata annualmente, c'è un dato cumulato che sarei curiosa di conoscere. Questo perchè i sistemi biologici hanno spesso un comportamento non lineare quindi, esattamente come accade ad un essere umano, a volte dopo aver fatto fronte a molte battaglie, il nostro sistema crolla davanti a quella che per il mondo è una piccola banalità. Ad esempio una persona che è guarita dal cancro, si ammala e muore poi di una polmonite perchè il suo sistema è debilitato e non riesce a guarire.
2. Non è solo quello che sta succedendo in Amazzonia, ma l'equilibrio generale che si sta alterando. Se è vero che è inutile creare falsi allarmi, è anche vero che è inutile guardare e valutare quanto accade solo in un piccolo pezzo del mondo, Lo scoglimento dei ghiacciai non è meno grave e meno potente. Nel complesso ad esempio credo che sia probabile una guerra per le risorse naturali in futuro, ad esempio per l'acqua. In ogni caso la vita continuerà, non so immaginare in che forma o in che modo e che cosa lasceremo a chi viene dopo.
Come appartenente al genere umano, sono molto triste del fatto che non sentiamo più la responsabilità del mondo.
Credo che molto dipenda dalla distanza tra noi e il mondo naturale, dall'inesperienza del camminare in silenzio da soli e sentirsi piccoli, spaventati a volte, affidati spesso al mondo che ci circonda..
Ormai anche la scienza sa molto sul mondo naturale, c'è questo bellissimo intervento sul taglio delle foreste e sul ruolo degli alberi madre che mi piace sempre molto:
https://www.ted.com/talks/suzanne_simar ... anguage=it
(Suzanne Simard è una bravissima comunicatrice, questo intervento è sottotitolato, altri no, ma il suo inglese è pulito e comprensibile, se vi interessa.)
Ma non applichiamo quello che abbiamo capito
A livello personale ed emotivo, è stato durissimo stare a guardare le trasformazioni catastrofiche di questa estate e l'indifferenza dei più: incendi in Amazzonia e in Artico, morte di renne e cervi, morte di salmoni, intere colonie di pinguini estinti... Senza tregua. Mi sono chiesta quale possa essere il senso di questo momento e l'unica risposta che sono riuscita a darmi per ora è che forse questo è l'unico (o l'ultimo) modo in cui madre Natura cerca di parlare ai nostri cuori, perchè possiamo tornare a sentire il legame con lei, con gli animali, le piante e gli altri esseri.
Io per ora sogno incendi di foreste da cui non riesco a scappare; ad ogni livello un incendio peggiore e poi faccio fatica a riprendere sonno. Le mie giornate non partono al meglio
A livello razionale, innanzitutto grazie a Tuna delle informazioni. A parte soffrire in silenzio non avevo cercato molti dati.
Mi permetto solo due riflessioni:
1. a fronte di una diminuzione della superficie disboscata annualmente, c'è un dato cumulato che sarei curiosa di conoscere. Questo perchè i sistemi biologici hanno spesso un comportamento non lineare quindi, esattamente come accade ad un essere umano, a volte dopo aver fatto fronte a molte battaglie, il nostro sistema crolla davanti a quella che per il mondo è una piccola banalità. Ad esempio una persona che è guarita dal cancro, si ammala e muore poi di una polmonite perchè il suo sistema è debilitato e non riesce a guarire.
2. Non è solo quello che sta succedendo in Amazzonia, ma l'equilibrio generale che si sta alterando. Se è vero che è inutile creare falsi allarmi, è anche vero che è inutile guardare e valutare quanto accade solo in un piccolo pezzo del mondo, Lo scoglimento dei ghiacciai non è meno grave e meno potente. Nel complesso ad esempio credo che sia probabile una guerra per le risorse naturali in futuro, ad esempio per l'acqua. In ogni caso la vita continuerà, non so immaginare in che forma o in che modo e che cosa lasceremo a chi viene dopo.
Come appartenente al genere umano, sono molto triste del fatto che non sentiamo più la responsabilità del mondo.
Credo che molto dipenda dalla distanza tra noi e il mondo naturale, dall'inesperienza del camminare in silenzio da soli e sentirsi piccoli, spaventati a volte, affidati spesso al mondo che ci circonda..
Ormai anche la scienza sa molto sul mondo naturale, c'è questo bellissimo intervento sul taglio delle foreste e sul ruolo degli alberi madre che mi piace sempre molto:
https://www.ted.com/talks/suzanne_simar ... anguage=it
(Suzanne Simard è una bravissima comunicatrice, questo intervento è sottotitolato, altri no, ma il suo inglese è pulito e comprensibile, se vi interessa.)
Ma non applichiamo quello che abbiamo capito
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Re: amazonía
Concordo con Tuna e aggiungo qualcosa, che certo non mi fa gioco:
l'impegno ambientalista è in gran parte moda.
Sono abbastanza vecchio per aver visto varie di queste mode. Quando ero giovane, la moda era l'eguaglianza sociale di stampo socialista e cripto-comunista. Anche chi non era affatto comunista, pendeva comunque verso le istanze comunisteggianti.
I cortei che oggi sono per la salvezza del clima, un tempo erano per il socialismo: i ragazzi che oggi sfilano per salvare la Terra, una volta, borghesissimi figli di borghesi, scandivano: "Fascisti! Borghesi! Ancora pochi mesi!"
E perfino i loro borghesissimi genitori spesso si univano ai cortei!
Come diceva Umberto Eco, "vendevamo il cappotto di cammello, per comprarci un eskimo usato".
Oggi è lo stesso.
Cosa c'è di vero nell'entusiasmo giovanile? Solo che i giovani hanno bisogno di entusiasmarsi per qualcosa.
E in quello di tutti gli altri, degli adulti? Quasi niente o niente.
Questa moda farà furore e passerà come tutte, senza che molto sia cambiato, come tutte le altre volte. O, meglio, quello che cambierà non è quello che ci si aspetta.
Cosa c'è di vero dietro tutto ciò?
Sull'Amazzonia ha detto bene Tuna, è propaganda.
L'Amazzonia in Ecuador ad esempio è stata distrutta prima di tutto dai coloni (quando i petroleros ancora non c'erano) che con le loro recinzioni intorno alle fattorie hanno fatto sparire buona parte degli animali selvatici impedendo loro di migrare.
Già oltre vent'anni fa c'era ben poco da cacciare.
Ma non fa notizia e non alimenta entusiasmi prendersela coi coloni che sono povera gente disperata.
Né coi cercatori d'oro, altri disgraziati, i quali col mercurio hanno avvelenato i fiumi ancora trent'anni or sono.
Meglio aspettare i danni, successivi, di petroleros e i grandi allevatori, che sono ottimi "cattivi" e stanno antipatici a tutti!
(Sia chiaro, i petroleros, soprattutto dall'inizio del secolo fanno davvero danno, scacciando tra l'altro i nativi dalle loro terre!)
Non ho mai detto che fra 20 anni o poco piu l'Amazzonia sarebbe sparita. Ho detto che sarebbe stata ridotta e tramutata in un parco, cosa ben diversa. Diventerà come il Serengeti, imitazione a uso degli Occidentali della Natura selvaggia. Ahimé!
In Brasile non sta succedendo niente di nuovo e assai meno di prima, ma fa notizia perché bisogna cavalcare l'onda dell'ambientalismo.
La Natura nel mondo è stata distrutta in buona parte nel XIX e XX secolo, molto ma molto di piu di adesso.
In Europa in verità le foreste sono state spazzate via nel Medioevo!
Che altro c'è di vero?
Il cambiamento climatico c'è, quello è autentico, ma non credo affatto sia antropico. Ossia credo sia un fenomeno naturale, non causato dall'uomo, che al massimo contribuisce in piccola parte.
L'uomo ha l'abitudine di darsi sempre troppa importanza, nel bene come nel male!
Mi fanno alquanto ridere gli scienziati che farneticano di prove che il cambiamento climatica sia causato dall'azione umana. Parliamo di gente che non sa neppure come si formano le nuvole (sic!) e non ha nessuna idea di come e perché ci siano state le Ere Glaciali.
Sono al corrente di ciò quelli che credono agli scienziati?
Questo cambiamento climatico potrebbe essere il prologo di una nuova Glaciazione, un'Era Glaciale potrebbe iniziare con un'innalzamento delle temperature.
Tutto il resto è emotività incontrollata da parte degli ingenui e... una questione di soldi, pubblicità e successo mediatico da parte di tutti gli altri.
l'impegno ambientalista è in gran parte moda.
Sono abbastanza vecchio per aver visto varie di queste mode. Quando ero giovane, la moda era l'eguaglianza sociale di stampo socialista e cripto-comunista. Anche chi non era affatto comunista, pendeva comunque verso le istanze comunisteggianti.
I cortei che oggi sono per la salvezza del clima, un tempo erano per il socialismo: i ragazzi che oggi sfilano per salvare la Terra, una volta, borghesissimi figli di borghesi, scandivano: "Fascisti! Borghesi! Ancora pochi mesi!"
E perfino i loro borghesissimi genitori spesso si univano ai cortei!
Come diceva Umberto Eco, "vendevamo il cappotto di cammello, per comprarci un eskimo usato".
Oggi è lo stesso.
Cosa c'è di vero nell'entusiasmo giovanile? Solo che i giovani hanno bisogno di entusiasmarsi per qualcosa.
E in quello di tutti gli altri, degli adulti? Quasi niente o niente.
Questa moda farà furore e passerà come tutte, senza che molto sia cambiato, come tutte le altre volte. O, meglio, quello che cambierà non è quello che ci si aspetta.
Cosa c'è di vero dietro tutto ciò?
Sull'Amazzonia ha detto bene Tuna, è propaganda.
L'Amazzonia in Ecuador ad esempio è stata distrutta prima di tutto dai coloni (quando i petroleros ancora non c'erano) che con le loro recinzioni intorno alle fattorie hanno fatto sparire buona parte degli animali selvatici impedendo loro di migrare.
Già oltre vent'anni fa c'era ben poco da cacciare.
Ma non fa notizia e non alimenta entusiasmi prendersela coi coloni che sono povera gente disperata.
Né coi cercatori d'oro, altri disgraziati, i quali col mercurio hanno avvelenato i fiumi ancora trent'anni or sono.
Meglio aspettare i danni, successivi, di petroleros e i grandi allevatori, che sono ottimi "cattivi" e stanno antipatici a tutti!
(Sia chiaro, i petroleros, soprattutto dall'inizio del secolo fanno davvero danno, scacciando tra l'altro i nativi dalle loro terre!)
Non ho mai detto che fra 20 anni o poco piu l'Amazzonia sarebbe sparita. Ho detto che sarebbe stata ridotta e tramutata in un parco, cosa ben diversa. Diventerà come il Serengeti, imitazione a uso degli Occidentali della Natura selvaggia. Ahimé!
In Brasile non sta succedendo niente di nuovo e assai meno di prima, ma fa notizia perché bisogna cavalcare l'onda dell'ambientalismo.
La Natura nel mondo è stata distrutta in buona parte nel XIX e XX secolo, molto ma molto di piu di adesso.
In Europa in verità le foreste sono state spazzate via nel Medioevo!
Che altro c'è di vero?
Il cambiamento climatico c'è, quello è autentico, ma non credo affatto sia antropico. Ossia credo sia un fenomeno naturale, non causato dall'uomo, che al massimo contribuisce in piccola parte.
L'uomo ha l'abitudine di darsi sempre troppa importanza, nel bene come nel male!
Mi fanno alquanto ridere gli scienziati che farneticano di prove che il cambiamento climatica sia causato dall'azione umana. Parliamo di gente che non sa neppure come si formano le nuvole (sic!) e non ha nessuna idea di come e perché ci siano state le Ere Glaciali.
Sono al corrente di ciò quelli che credono agli scienziati?
Questo cambiamento climatico potrebbe essere il prologo di una nuova Glaciazione, un'Era Glaciale potrebbe iniziare con un'innalzamento delle temperature.
Tutto il resto è emotività incontrollata da parte degli ingenui e... una questione di soldi, pubblicità e successo mediatico da parte di tutti gli altri.
ánimo y fuerza
Tsunki
Tsunki