Nave, viaggio e volo
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Nave, viaggio e volo
Stanotte ho fatto un primo sogno dopo il quale mi sono svegliato, ero su una specie di insenatura portuale, da li vedo la spiaggia e il largo, sono su una barca con altre due persone (non le vedo ma credo siano due amici) e al largo passa una nave mercantile ad una velocità pazzesca tanto che mi sembra talmente irreale da essere inquietante. Questa nave devia verso costa e sbatte a velocità enorme sulla spiaggia e si ribalta, poi la vedo affondare non molto distante da dove sono.
Dopo questo sogno mi riaddormento, sono a casa mia, vedo dalla finestra la mia auto dall'alto. Ho una cartellina dove ho preso un sacco di multe negli ultimi periodi ma le ho pagate tutte, ci sono le ricevute e una lista sorprendentemente ordinata di agenti che me le hanno fatte con cartellini tutti precisi, alcuni metallizzati, altri di pelle, so che devo partire. Succedono varie cose confuse ma alla fine decido di partire, devo andare a fare un viaggio all'esplorazione (è una cosa che sto valutando veramente).
Compilo un modulo dove tra le altre cose ci sono due caselle da barrare, in una devo dire se voglio andare all'avventura, nell'altra devo dire se voglio arrivare ad una destinazione specifica. Le barro entrambe e dico alla signora che lo ritira che forse andrò dagli Shuar.
Più tardi mi ritrovo con un amico, lo stesso che sogno sempre, che siamo in una specie di lungo fiume, lui dice qualcosa tipo "mi sembrava insensato questo viaggio ma adesso che siamo qui non sono pentito" e dopo avere raggiunto una zona che a lato c'era della neve e delle cisterne, sembra che prendiamo il volo, guida lui. Siamo su un elicottero e io gli raccomando di stare attento a non avvitarsi perché lo guida un po' spregiudicatamente e a bassissima quota tra gli edifici di una zona industriale/artigianale molto futuristica.
Finisco il sogno in casa, era arredata com'era anni fa quando c'erano i miei nonni, io sorvolo il pavimento a circa 1,5m da terra e vedo vari oggetti, è confuso, a un certo punto parlo a una donna (io sono convinto sia mia cugina) e le indico una scatola dicendole qualcosa tipo "ricordi che te ne diedi una con dentro ..." non ricordo cosa le ho detto ci fosse ma era qualcosa di relativo a uno studio che ho fatto, come se ora fosse ovvio che era giusto il mio studio.
Dopo questo sogno mi riaddormento, sono a casa mia, vedo dalla finestra la mia auto dall'alto. Ho una cartellina dove ho preso un sacco di multe negli ultimi periodi ma le ho pagate tutte, ci sono le ricevute e una lista sorprendentemente ordinata di agenti che me le hanno fatte con cartellini tutti precisi, alcuni metallizzati, altri di pelle, so che devo partire. Succedono varie cose confuse ma alla fine decido di partire, devo andare a fare un viaggio all'esplorazione (è una cosa che sto valutando veramente).
Compilo un modulo dove tra le altre cose ci sono due caselle da barrare, in una devo dire se voglio andare all'avventura, nell'altra devo dire se voglio arrivare ad una destinazione specifica. Le barro entrambe e dico alla signora che lo ritira che forse andrò dagli Shuar.
Più tardi mi ritrovo con un amico, lo stesso che sogno sempre, che siamo in una specie di lungo fiume, lui dice qualcosa tipo "mi sembrava insensato questo viaggio ma adesso che siamo qui non sono pentito" e dopo avere raggiunto una zona che a lato c'era della neve e delle cisterne, sembra che prendiamo il volo, guida lui. Siamo su un elicottero e io gli raccomando di stare attento a non avvitarsi perché lo guida un po' spregiudicatamente e a bassissima quota tra gli edifici di una zona industriale/artigianale molto futuristica.
Finisco il sogno in casa, era arredata com'era anni fa quando c'erano i miei nonni, io sorvolo il pavimento a circa 1,5m da terra e vedo vari oggetti, è confuso, a un certo punto parlo a una donna (io sono convinto sia mia cugina) e le indico una scatola dicendole qualcosa tipo "ricordi che te ne diedi una con dentro ..." non ricordo cosa le ho detto ci fosse ma era qualcosa di relativo a uno studio che ho fatto, come se ora fosse ovvio che era giusto il mio studio.