Guerra in Libia
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Giustissimo. Ma qui non siamo fuori dalla famiglia, siamo tutti Italiani, o - nella tua metafora - è una discussione tra fratelli.totemtigre ha scritto: Pensandoci credo che amare la patria sia come amare la propria madre... Se ne riconoscono i difetti, la sia ama di un amore filiale praticamente imperituro però non si diranno mai (o quasi) questi difetti al di fuori della famiglia, perché sembrerebbe quasi un'onta.
Il guaio è che avviene di solito il contrario di quel che dici tu: gli Italiani per la maggioranza purtroppo disprezzano l'Italia di fronte agli stranieri, cosa che i cittadini degli altri Paesi non fanno (ma tra loro invece criticano eccome).
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Re: Guerra in Libia
Beh, più di... assolutamente nulla, si potrebbe certo farenanki ha scritto: mi sà che non sei ferrato in tema di energia solare....
per il resto condivido, potremmo fare di più.
Mi ricorda una scena del film Love and Death di Woody Allen (tradotto maldestramente in italiano "Amore e Guerra") dove la giovane Diane Keaton che ha sposato un vegliardo è al capezzale del marito agonizzante e dice:
"Oh caro, forse non sono stata una buona moglie. Avrei dovuto fare più spesso l'amore con te..."
E lui: "Una volta sarebbe bastato..."
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Giusto! Ed è una cosa praticamente senza senso perché penso ad esempio alle discussioni che faccio con mio fratello ed entrambi parliamo dei difetti di nostra madre, anche volendole molto bene; però conosciamo anche le sue qualità e le vogliamo bene per quello che fa per noi. E naturalmente, con gli altri, se anche si ammette che la propria madre ha dei difetti si evidenziano anche i suoi lati positivi ed il sentimento che ci unisce.Tsunki ha scritto:Giustissimo. Ma qui non siamo fuori dalla famiglia, siamo tutti Italiani, o - nella tua metafora - è una discussione tra fratelli.totemtigre ha scritto: Pensandoci credo che amare la patria sia come amare la propria madre... Se ne riconoscono i difetti, la sia ama di un amore filiale praticamente imperituro però non si diranno mai (o quasi) questi difetti al di fuori della famiglia, perché sembrerebbe quasi un'onta.
Il guaio è che avviene di solito il contrario di quel che dici tu: gli Italiani per la maggioranza purtroppo disprezzano l'Italia di fronte agli stranieri, cosa che i cittadini degli altri Paesi non fanno (ma tra loro invece criticano eccome).
Buona fortuna,
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e comunque si contano sulle dita di una mano.... forse due.Tsunki ha scritto: E gli americani hanno inventato la televisione (!), registratore e giradischi, i francesi il cinema, i tedeschi i missili e, praticamente, i voli spaziali, gli ebrei le cellule fotoelettriche e hanno gettato le basi dell'energia atomica (sviluppata poi da americani, un italiano ed ebrei). E il britannico Maxwell, mentre si dipingeva la faccia blu , ha potuto scoprire come funzionavano le leggi che governano la pila inventata da Volta, senza la qual cosa i cellulari certo oggi non ci sarebbero.... E possiamo continuare per ore.
chi nasce in italia è italiano, ossia una parte dello spirito della nazione.
se meucci fosse nato in america forse oggi avremmo il "mc meucci" ma non il telefono....
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
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Dici tali insensatezze che non meriti altre risposte...nanki ha scritto: e comunque si contano sulle dita di una mano.... forse due.
chi nasce in italia è italiano, ossia una parte dello spirito della nazione.
se meucci fosse nato in america forse oggi avremmo il "mc meucci" ma non il telefono....
Solo un'annotazione sciamanica: quanto agli Spiriti delle nazioni, hai idee sbagliate.
Vorrei invece osservare come sono gli italiani patriottici. È facilissimo trovarne di non patriottici, qui e altrove, praticamente tutti quelle di queste due discussioni sul forum. Ma i patriottici sono rari.
Nanki sarebbe un italiano patriottico, eppure - per riprendere l'argomento di totemtigre - aggredisce chiunque critica l'Italia in maniera umorale come farebbe un figlio contro un estraneo che critichi sua madre.
In altre parole sembra che consideri gli interlocutori come non-italiani o come italiani di serie B. E francamente sembra quasi preferisca che non lo siano più neppure ufficialmente ("andatevene, nessuno vi trattiene").
(E ora lui strillerà: "NO, sono LORO che vogliono andarsene, che non si sentono italiani!!!" Ma un fratello non vuole mai che un altro fratello, anche se si comporta male, abbandoni la famiglia...)
Dai discorsi sembra che qualcuno non è veramente italiano perché padano o perché ligure o perché gianduiotto...
Ma chi sono gli italiani per nanki? Da un vecchio discorso con lui, il Nord era un'altra Italia (e quindi di serie B), poi anche Roma era un'altra Italia (!).
Quindi cos'è l'Italia? Avellino e dintorni ?
Però Alessandro Volta era comasco, mi pare, e Meucci fiorentino (da un altro discorso con lui, Nanki ce l'aveva anche coi toscani...)
C'è un po' di confusione....
Ma sospetto che questo sia un problema diffuso per chi ama l'Italia (e ovviamente per chi non la ama). Manca comunque il senso dell'unico popolo.
Mi ricorda un vecchissimo sketch di Gino Bramieri sull'Europa Unita (ai tempi del MEC negli anni '60), che purtroppo non trovo su YouTube.
Bramieri esaltava con entusiasmo la prospettiva di un'Europa unita, perché - diceva - "in Europa siamo tutti fratelli!".
Poi faceva dei distinguo: "Beh, certo fratello coi tedeschi, dopo quello che hanno fatto... In Europa, senza i tedeschi, siamo tutti fratelli!".
Poi: "certo, gli inglesi sono un po' ridicoli, che girano ancora con la bombetta!" E quindi: "In Europa senza tedeschi e senza inglesi, siamo tutti fratelli!"
Si scartano tutte le nazioni e poco dopo: "In Italia siamo tutti fratelli!"
Ma poi comincia scartare il Sud, poi altri, resta solo Milano.
Poi scarta anche delle gente antipatica di Milano, resta solo la sua via.
Poi però: "Però c'è il giornalaio che sta in fondo alla via, fratello con lui no!... Allora: in via Carugati al numero 25 interno 11 siamo tutti fratelli: infatti siamo io, mio fratello e mia sorella!".
:lol::lol:
Ecco ho talvolta il sospetto che gli italiani, patriottici o no, siano un po' tutti così...
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Condivido l'analogia patria-madre, non il resto.totemtigre ha scritto: Pensandoci credo che amare la patria sia come amare la propria madre... Se ne riconoscono i difetti, la sia ama di un amore filiale praticamente imperituro però non si diranno mai (o quasi) questi difetti al di fuori della famiglia, perché sembrerebbe quasi un'onta.
Innanzitutto penso che chi afferma di "non amare" il proprio paese (nel mio caso di "non stimare" il proprio paese) eserciti con sofferenza il proprio diritto a dissentire.
Anche in famiglia i figli divenuti adulti vanno contro i genitori se questi si dimostrano incapaci di gestire la vita familiare.
Si continua in qualche modo ad amarli (magari il cuore avesse un interruttore) ma gli si da dei vecchi imbecilli e si vivono le proprie idee o magari si va via e si conserva il bene ricevuto nel cuore. Non è tradimento, è libero arbitrio, è scelta, è vita.
L'Italia, il paese in cui vivo, è per me una madre incapace e piena di difetti a cui rimango legato nonostante tutto ma che non stimo.
E non mi vergogno a dirlo, mi vergognerei se dicessi il contrario.
Per quanto riguarda "gli altri" provate ad essere obiettivi, ad ammettere i difetti se riconoscete di averne, e magari apprezzeranno l'onestà e
ripagheranno con moneta simile.
Un pò più di obiettività da parte dei "patrioti" italiani farebbe un gran bene al paese...ma è proprio questo il tipo di inutile campanilismo per cui buona parte del mondo ci conosce (e ci evita).
IMHO.
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Sono estremamente d'accordo! Per migliorare bisogna liberarsi dei difetti e finché non li si riconosce è impossibile farlo.Taranis ha scritto: Un pò più di obiettività da parte dei "patrioti" italiani farebbe un gran bene al paese
Buona fortuna,
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Capisco molto bene e, da sciamano, però non condivido.Taranis ha scritto: Condivido l'analogia patria-madre, non il resto (...)
Anche in famiglia i figli divenuti adulti vanno contro i genitori se questi si dimostrano incapaci di gestire la vita familiare.
Si continua in qualche modo ad amarli (magari il cuore avesse un interruttore) ma gli si da dei vecchi imbecilli e si vivono le proprie idee o magari si va via e si conserva il bene ricevuto nel cuore. Non è tradimento, è libero arbitrio, è scelta, è vita.
Quel che descrivi è una fase, spesso una fase necessaria da attraversare.
Ma è necessario anche superarla, dovrebbe essere una fase dell'adolescenza o poco dopo. Comunque deve terminare.
Solo chi riesce, in seguito, dopo essere sfuggito alla loro influenza e aver
fatto la sua vita, ad accettare pienamente i genitori e a riconoscerne il posto nella storia, senza per questo approvarli o diventare come loro (o il contrario di loro) potrà prendere il Potere della Stirpe che passa inevitabilmente attraverso i genitori. E solo chi ci riesce sarà davvero libero dai genitori e avrà il potere di creare una vita di successo.
Gli altri più disprezzano i genitori, più restano tremendamente legati a loro nelle emozioni e nel destino.
Ed è una gran saggia medicina che il cuore non abbia interruttori!
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Descrivevo una fase si, e riportandoci al discorso "nazione" penso sia proprio una fase necessaria che il cittadino deve attraversare.Tsunki ha scritto: ... Quel che descrivi è una fase, spesso una fase necessaria da attraversare.
Ma è necessario anche superarla, dovrebbe essere una fase dell'adolescenza o poco dopo. Comunque deve terminare.
Solo chi riesce, in seguito, dopo essere sfuggito alla loro influenza e aver
fatto la sua vita, ad accettare pienamente i genitori e a riconoscerne il posto nella storia, senza per questo approvarli o diventare come loro (o il contrario di loro) potrà prendere il Potere della Stirpe che passa inevitabilmente attraverso i genitori. E solo chi ci riesce sarà davvero libero dai genitori e avrà il potere di creare una vita di successo.
Gli altri più disprezzano i genitori, più restano tremendamente legati a loro nelle emozioni e nel destino.
Ed è una gran saggia medicina che il cuore non abbia interruttori!
Domanda: così come è possibile prendere il "Potere della Stirpe" si può prendere il Potere della Nazione?
Penso sia tutt'altra cosa, ma visto che siamo in argomento...
a questa ti rispondi da solo....Tsunki ha scritto: Dici tali insensatezze che non meriti altre risposte...
Tsunki ha scritto: È la vecchia, scontata risposta facile di chi non ha argomenti.
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
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e sarà come se essi non siano mai esistiti.
l'unico che ha aggredito qualcuno sei stato tu, sei partito con insulti, più o meno velati, per poi mettermi parole in bocca....Tsunki ha scritto:(E ora lui strillerà: "NO, sono LORO che vogliono andarsene, che non si sentono italiani!!!" Ma un fratello non vuole mai che un altro fratello, anche se si comporta male, abbandoni la famiglia...)
Dai discorsi sembra che qualcuno non è veramente italiano perché padano o perché ligure o perché gianduiotto...
Ma chi sono gli italiani per nanki? Da un vecchio discorso con lui, il Nord era un'altra Italia (e quindi di serie B), poi anche Roma era un'altra Italia (!).
Quindi cos'è l'Italia? Avellino e dintorni ?
Però Alessandro Volta era comasco, mi pare, e Meucci fiorentino (da un altro discorso con lui, Nanki ce l'aveva anche coi toscani...)
non ho strillato e non strillo.
quando ho scritto che se ne sarebbero potuti anche andare via intendevo solo, come al solito, provocare; ma questo lo sai benissimo perchè hai ricevuto una mail privata.
se proprio la vogliamo dire tutta, se mi sentissi solo di avellino sarei borbonico come molti miei conterranei....
pensi di conoscermi ma a quanto pare ti sbagli.
quello che penso veramente di certo non lo spiattello su un forum pubblico, mi piace provocare ed è ciò che faccio.
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
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Paragone infelice.nanki ha scritto:a questa ti rispondi da solo....Tsunki ha scritto: Dici tali insensatezze che non meriti altre risposte...
Tsunki ha scritto: È la vecchia, scontata risposta facile di chi non ha argomenti.
Io ti ho risposto, più volte. Poi se continui a dire a sciocchezze prive fondamento, non rispondo più per rispetto ai lettori e del mio tempo.
Ma se vuoi, ti replico in privato, a voce, perché di scrivere sono stufo.
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Essì, andremmo OT-OT!Tsunki ha scritto:Sarebbe un buon argomento, ma per un altro topic, visto che siamo già ampiamente OT.
Dicevamo, la Libia...?
Ultima modifica di Taranis il dom 27 mar 2011, 18:43, modificato 1 volta in totale.