Governo tecnico
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
-
- Autore
- Messaggio
- Tuna
- Moderatore
- Messaggi: 695
- Iscritto il: lun 29 ago 2011, 19:37
- Località: Germania, Australia, Svizzera
- Contatta:
Governo tecnico
Premetto subito che non vuole essere un tema a sfondo politico, ma solamente una domanda tecnica.
Vorrei sapere l opinione a riguardo di questo governo tecnico, quello che potrà fare ed una lettura dal punto di vista sciamanico di questo cambiamento.
In particolare mi piacerebbe conoscere l'opinione di Tsunki.
Vorrei sapere l opinione a riguardo di questo governo tecnico, quello che potrà fare ed una lettura dal punto di vista sciamanico di questo cambiamento.
In particolare mi piacerebbe conoscere l'opinione di Tsunki.
governo tecnico?
siamo passati dal consiglio dei ministri al consiglio di facoltà....
forse rappresenta un viatico verso la nuova civiltà, se non ricordo male tsunki parlava di forme di governo in cui sarebbero i "migliori" a guidare la nazione; magari i nuovi ministri sono i migliori nel loro campo....
tuttavia, sia monti che papademos sono "uomini della bce", qualcosa mi lascia pensare che siano stati messi a capo dei governi di italia e grecia solo per salvare le banche....
siamo passati dal consiglio dei ministri al consiglio di facoltà....
forse rappresenta un viatico verso la nuova civiltà, se non ricordo male tsunki parlava di forme di governo in cui sarebbero i "migliori" a guidare la nazione; magari i nuovi ministri sono i migliori nel loro campo....
tuttavia, sia monti che papademos sono "uomini della bce", qualcosa mi lascia pensare che siano stati messi a capo dei governi di italia e grecia solo per salvare le banche....
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
- Tsunki
- Administrator
- Messaggi: 4289
- Iscritto il: gio 7 dic 2006, 20:26
- Località: Amazzonia, Australia, Svizzera
- Contatta:
Beh prima l'Italia aveva un Presidente del Consiglio gravato da conflitto di interessi, adesso invece.... il conflitto di interessi si è spalmato su tutto il governo così, a quanto pare, si nota meno: un manager dell'editoria che ha le deleghe per l'editoria, un manager di olivetti, banca intesa e alitalia che è ministro alle infrastrutture e così via...
La spiegazione è che essendo manager di quel ramo, sono tecnici competenti al riguardo - più o meno come nominare Berlusconi garante delle telecomunicazioni... ma si intende di tivvù! Ah, senza dubbio...
Ma la cosa più bella è che per risolvere una crisi innescata dalle banche, abbiamo Monti, già international advisor di... Goldman-Sachs e che si è circondato di banchieri
Più o meno la stessa cosa che fece l'Italia a suo tempo affidando a Prodi, da sempre uomo delle banche, di decidere e gestire il passaggio all'euro, che era concepito soprattutto a misura delle banche e in particolare di quelle franco-tedesche. Le banche in effetti sono le uniche che ci si sono arricchite. E c'è perfino La7 che propone le lezioni di Prodi di economia...
Ma il governo tecnico è subito piaciuto agli italiani perché l'Italia adora che venga qualche straniero a risolverle i problemi. È una caratteristica italiana fin dai tempi del Medio Evo. Adesso invece di supplicare Carlo V o Napoleone di venirci ad aiutare (ossia invaderci) esultiamo all'arrivo degli inviati della Germania.
Penso che cambieranno idea dopo la manovra, ma osservate quante persone di prestigio e testate giornalistiche fanno a gara a incensare i nuovi governanti "esteri". Mentana sembra il paggio di Monti...
Quanto poi alle misure del Governo, di cui per ora si sanno solo indiscrezioni... molte delle cose dette, lo sciamano diceva che erano necessarie per l'Italia almeno 15 anni fa. Ad es. liberalizzare l'orario dei negozi, eliminare gli ordini professionali (ma non lo faranno più! perchè la ministra che dovrebbe farlo appartiene a quello, mi pare, degli avvocati... Conflitto di interessi? Sempre la stessa minestra, anzi, ministra...).
Eliminare le pensioni di vecchiaia, innalzare quelle di anzianità a 70 anni, dare libertà di licenziamento per impedire il fallimento delle piccole imprese e soprattutto per favorirne la nascita ...
Quando lo sciamano lo diceva a suo tempo, lo prendevano per pazzo e affamatore.
10 anni fa queste misure sarebbero servite, ora non credo, è troppo tardi.
Occorreva spingere gli italiani a una visione del mondo diversa, più austera, che dà valore a cose sostanziali, perché questo serve a un paese povero, e l'Italia lo è, solo che ha voluto vivere da ricca per 40 anni...
Questo sarebbe servito, ma proporre austerity temo sia troppo tardi, rischia di avere un effetto solo recessivo, se non si riesce a bilanciare ed è arduo cambiare la cultura e la visione del mondo italiane alla svelta, avrebbe richiesto tempo, ed è la cosa più importante...
In realtà mi pare per ora che le misure di Monti siano solo per far cassa e obbedire agli ordini dei suoi capi di Francoforte.
Ma il Nord Europa fece questo stesso errore nel primo dopoguerra imponendo una feroce austerità alla Germania, il che causò una recessione terribile, una povertà diffusa e la rapida ascesa del nazionalsocialismo.
Comunque vedremo, non ho chiesto per ora visioni sugli esiti di questo governo...
Però sciamani e chi fa sciamanesimo devono guardare oltre, dietro l'immediato e dietro le apparenze: la nomina di un governo non eletto e in realtà nominato dal Capo dello Stato, che in teoria non dovrebbe avere poteri esecutivi, rispecchia un problema che le repubbliche europee hanno affrontato fin da tempi molto antichi: in caso di situazioni straordinarie la democrazia elettiva, ma anche le decisioni sottoposte al Senato e la concertazione con le parti sociali (all'epoca, coi tribuni della plebe) non funzionano più. E per vari motivi, due su tutti: in situazioni straordinarie (guerra, carestia o, nel nostro caso, miseria incombente) è richiesta rapidità di decisione, impossibile nei sistemi assembleari, siano democratici o meno, e spesso occorrono scelte impopolari che le varie assemblee boccerebbero.
Così nell'antica Roma in situazioni straordinarie veniva nominato un dictator che assommava in sé molti potere e aveva, insomma, mano libera. Lo nominva, se ricordo bene, uno dei consoli, di notte, di nascosto, stando rivolto verso ovest.
Ora non so se Napolitano fosse rivolto verso Ovest quando ha nominato Monti senatore a vita, ma il resto ci sta tutto...
Una forma di dictator è indispensabile nelle fasi critiche, se proprio si vuole conservare la democrazia, sistema politico al quale sono contrario, come sapete...
Il guaio è che Monti è un dictator all'italiana e ha molte cose che non va:
1. È un dictator in realtà "estero", appartiene alle banche e rende conto ai banchieri di Francoforte. Fa i loro interessi, prima di quelli del popolo italiano.
2. I Romani, prudentemente, limitavano la dittatura a 6 mesi.
Questa ci si attende che duri circa 1 anno e mezzo, troppo tempo.
3. Non ha del tutto mano libera, deve rendere conto al Parlamento. Il Parlamento sembra imbavagliato, ma non ne sarei del tutto sicuro: da quello che sto sentendo in questo istante alla tivù, sembra che abbia rinunciato o mitigato molte cose, come ad es. la patrimoniale.
Inoltre, anche quando si osserva la prudenza Romana dei 6 mesi, se la crisi si prolunga il sistema assembleare tende comunque a venire eliminato o svuotato di potere. A Roma Gaio Giulio Cesare diventò dictator perpetuus e alla sua morte il Senato venne definitivamente esautorato.
La fine della democrazia è alle porte.
Solo che l'Italia sta diventando una provincia limitrofa di una supernazione governata dalla Germania e, in misura minore, dalla Francia, che decideranno tutto del governo italiano, a cui resteranno solo compiti secondari e locali, in base a leggi decise dai padroni.
Se l'Europa non crolla alla svelta, l'Italia diventerà alla stregua della Lousiana negli Stati Uniti, uno Stato che fu a suo tempo privato di tutte le sue ricchezze, drenate a Nord, e quindi economicamente depresso e dimenticato nella politica nazionale.
Molte imprese italiane sono già state drenate verso la Francia.
La politica europea è questa, e non altro.
La spiegazione è che essendo manager di quel ramo, sono tecnici competenti al riguardo - più o meno come nominare Berlusconi garante delle telecomunicazioni... ma si intende di tivvù! Ah, senza dubbio...
Ma la cosa più bella è che per risolvere una crisi innescata dalle banche, abbiamo Monti, già international advisor di... Goldman-Sachs e che si è circondato di banchieri
Più o meno la stessa cosa che fece l'Italia a suo tempo affidando a Prodi, da sempre uomo delle banche, di decidere e gestire il passaggio all'euro, che era concepito soprattutto a misura delle banche e in particolare di quelle franco-tedesche. Le banche in effetti sono le uniche che ci si sono arricchite. E c'è perfino La7 che propone le lezioni di Prodi di economia...
Ma il governo tecnico è subito piaciuto agli italiani perché l'Italia adora che venga qualche straniero a risolverle i problemi. È una caratteristica italiana fin dai tempi del Medio Evo. Adesso invece di supplicare Carlo V o Napoleone di venirci ad aiutare (ossia invaderci) esultiamo all'arrivo degli inviati della Germania.
Penso che cambieranno idea dopo la manovra, ma osservate quante persone di prestigio e testate giornalistiche fanno a gara a incensare i nuovi governanti "esteri". Mentana sembra il paggio di Monti...
Quanto poi alle misure del Governo, di cui per ora si sanno solo indiscrezioni... molte delle cose dette, lo sciamano diceva che erano necessarie per l'Italia almeno 15 anni fa. Ad es. liberalizzare l'orario dei negozi, eliminare gli ordini professionali (ma non lo faranno più! perchè la ministra che dovrebbe farlo appartiene a quello, mi pare, degli avvocati... Conflitto di interessi? Sempre la stessa minestra, anzi, ministra...).
Eliminare le pensioni di vecchiaia, innalzare quelle di anzianità a 70 anni, dare libertà di licenziamento per impedire il fallimento delle piccole imprese e soprattutto per favorirne la nascita ...
Quando lo sciamano lo diceva a suo tempo, lo prendevano per pazzo e affamatore.
10 anni fa queste misure sarebbero servite, ora non credo, è troppo tardi.
Occorreva spingere gli italiani a una visione del mondo diversa, più austera, che dà valore a cose sostanziali, perché questo serve a un paese povero, e l'Italia lo è, solo che ha voluto vivere da ricca per 40 anni...
Questo sarebbe servito, ma proporre austerity temo sia troppo tardi, rischia di avere un effetto solo recessivo, se non si riesce a bilanciare ed è arduo cambiare la cultura e la visione del mondo italiane alla svelta, avrebbe richiesto tempo, ed è la cosa più importante...
In realtà mi pare per ora che le misure di Monti siano solo per far cassa e obbedire agli ordini dei suoi capi di Francoforte.
Ma il Nord Europa fece questo stesso errore nel primo dopoguerra imponendo una feroce austerità alla Germania, il che causò una recessione terribile, una povertà diffusa e la rapida ascesa del nazionalsocialismo.
Comunque vedremo, non ho chiesto per ora visioni sugli esiti di questo governo...
Però sciamani e chi fa sciamanesimo devono guardare oltre, dietro l'immediato e dietro le apparenze: la nomina di un governo non eletto e in realtà nominato dal Capo dello Stato, che in teoria non dovrebbe avere poteri esecutivi, rispecchia un problema che le repubbliche europee hanno affrontato fin da tempi molto antichi: in caso di situazioni straordinarie la democrazia elettiva, ma anche le decisioni sottoposte al Senato e la concertazione con le parti sociali (all'epoca, coi tribuni della plebe) non funzionano più. E per vari motivi, due su tutti: in situazioni straordinarie (guerra, carestia o, nel nostro caso, miseria incombente) è richiesta rapidità di decisione, impossibile nei sistemi assembleari, siano democratici o meno, e spesso occorrono scelte impopolari che le varie assemblee boccerebbero.
Così nell'antica Roma in situazioni straordinarie veniva nominato un dictator che assommava in sé molti potere e aveva, insomma, mano libera. Lo nominva, se ricordo bene, uno dei consoli, di notte, di nascosto, stando rivolto verso ovest.
Ora non so se Napolitano fosse rivolto verso Ovest quando ha nominato Monti senatore a vita, ma il resto ci sta tutto...
Una forma di dictator è indispensabile nelle fasi critiche, se proprio si vuole conservare la democrazia, sistema politico al quale sono contrario, come sapete...
Il guaio è che Monti è un dictator all'italiana e ha molte cose che non va:
1. È un dictator in realtà "estero", appartiene alle banche e rende conto ai banchieri di Francoforte. Fa i loro interessi, prima di quelli del popolo italiano.
2. I Romani, prudentemente, limitavano la dittatura a 6 mesi.
Questa ci si attende che duri circa 1 anno e mezzo, troppo tempo.
3. Non ha del tutto mano libera, deve rendere conto al Parlamento. Il Parlamento sembra imbavagliato, ma non ne sarei del tutto sicuro: da quello che sto sentendo in questo istante alla tivù, sembra che abbia rinunciato o mitigato molte cose, come ad es. la patrimoniale.
Inoltre, anche quando si osserva la prudenza Romana dei 6 mesi, se la crisi si prolunga il sistema assembleare tende comunque a venire eliminato o svuotato di potere. A Roma Gaio Giulio Cesare diventò dictator perpetuus e alla sua morte il Senato venne definitivamente esautorato.
La fine della democrazia è alle porte.
Solo che l'Italia sta diventando una provincia limitrofa di una supernazione governata dalla Germania e, in misura minore, dalla Francia, che decideranno tutto del governo italiano, a cui resteranno solo compiti secondari e locali, in base a leggi decise dai padroni.
Se l'Europa non crolla alla svelta, l'Italia diventerà alla stregua della Lousiana negli Stati Uniti, uno Stato che fu a suo tempo privato di tutte le sue ricchezze, drenate a Nord, e quindi economicamente depresso e dimenticato nella politica nazionale.
Molte imprese italiane sono già state drenate verso la Francia.
La politica europea è questa, e non altro.
ánimo y fuerza
Tsunki
Tsunki
- Tuna
- Moderatore
- Messaggi: 695
- Iscritto il: lun 29 ago 2011, 19:37
- Località: Germania, Australia, Svizzera
- Contatta:
Bene bene. Grazie delle risposte! Prima di ascoltarvi, l'unica lettura che avevo dato a questo fatto era un possibile inizio della fine. Ora ho una visione
più ampia. Speriamo che non sia troppo lunga l'agonia, sarebbe preferibile che si arrivasse alla fine in fretta per ricominciare a costruire e lavorare, oppure, anche per una nazione, come per un animale, una morte lenta porta più potere?
più ampia. Speriamo che non sia troppo lunga l'agonia, sarebbe preferibile che si arrivasse alla fine in fretta per ricominciare a costruire e lavorare, oppure, anche per una nazione, come per un animale, una morte lenta porta più potere?
L'Italia sta male, ma l'Europa non sta meglio, Germania inclusa.
La mia sensazione è che ci siano alti e bassi continui per un po', ma arriveremo ad un punto in cui sarà svalutato l'euro, nonostante la Germania, oppure si dividerà temporaneamente in 2 valute, una più forte e una più debole, da svalutare per lenire i debiti pubblici elevatissimi e permettere alle ricchezze mondiali di "sbranare" le ricchezze economiche vere di quei paesi.
Esistono già ora fondi cinesi, e ne conosco personalmente uno di Milano, interessati a comprare solo imprese tecnologicamente avanzate di meccanica e farmaceutica per poi trasferire tutto in Cina dove aumentare il proprio mercato interno; i dittatori comunisti stanno facendo le scarpe alle cosiddette democrazie capitalistiche.
Comunque sia gli equilibri mondiali (che equlibri non erano perchè tutti a vantaggio dei paesi Occidentali) si sono rotti per sempre; e poi il mondo si regge sui debiti e sull'economia finta, creativa e per questo fuori controllo.
La vedo male.....
Animo y fuerza
Yuma
La mia sensazione è che ci siano alti e bassi continui per un po', ma arriveremo ad un punto in cui sarà svalutato l'euro, nonostante la Germania, oppure si dividerà temporaneamente in 2 valute, una più forte e una più debole, da svalutare per lenire i debiti pubblici elevatissimi e permettere alle ricchezze mondiali di "sbranare" le ricchezze economiche vere di quei paesi.
Esistono già ora fondi cinesi, e ne conosco personalmente uno di Milano, interessati a comprare solo imprese tecnologicamente avanzate di meccanica e farmaceutica per poi trasferire tutto in Cina dove aumentare il proprio mercato interno; i dittatori comunisti stanno facendo le scarpe alle cosiddette democrazie capitalistiche.
Comunque sia gli equilibri mondiali (che equlibri non erano perchè tutti a vantaggio dei paesi Occidentali) si sono rotti per sempre; e poi il mondo si regge sui debiti e sull'economia finta, creativa e per questo fuori controllo.
La vedo male.....
Animo y fuerza
Yuma
- Tsunki
- Administrator
- Messaggi: 4289
- Iscritto il: gio 7 dic 2006, 20:26
- Località: Amazzonia, Australia, Svizzera
- Contatta:
Uhmm... anzitutto non sottovaluterei la Germania.
La Germania in circa un decennio ha preso il divario tra l'Est e l'Ovest (maggiore di quello tra il Nord e il Sud d'Italia) e lo ha colmato al 70%, mentre l'Italia non è riuscita a coprire il divario Nord-Sud, anzi lo ha aggravato, in... 150 anni!
Nonostante questo sforzo immenso la Germania è tornata a essere una delle più grandi potenze del mondo.
Come era riuscita a fare nel secondo dopoguerra, uscendo da una distruzione che era forse 50 volte quella subita dall'Italia.
Che poi la Germania sia in crisi... anzitutto, l'affermazione in sé tende a fuorviare l'italiano che ascolta: dire che la Germania è in crisi è come dire che la Svizzera è in crisi... e in effetti la Svizzera lo è nel turismo, nell'export - a causa della crisi dell'euro - e nella finanza a causa delle pressioni internazionali.
Ma ciò che fuorvia è paragonare la crisi svizzera o tedesca con quella italiana: è come paragonare un industriale multimilionario che rischia di dover ristrutturare la sua azienda con un inserviente di MacDonald's che rischia di perdere il posto. La differenza è proprio la stessa.
Detto questo, la crisi tedesca è in sostanza dovuta al suo sforzo di conquistare l'Europa che sta costando troppo e rischia di andare a carte e quarantotto.
Non c'è infatti, come invece crede Sauro, una crisi dell'Europa.
Non c'è perché l'Europa - o Unione Europea - non esiste.
Voi credete di vederla, ma è solo un'illusione. Credete di vederla perché vi fermate alla superficie delle cose.
Quella che sembra essere l'UE non è in realtà che la versione aggiornata della II Guerra Mondiale: ossia è l'ulteriore (il secondo, anzi terzo) tentativo della Germania di conquistare l'Europa e trasformarla in una sua provincia, questa volta senza armi e spartendola - il meno possibile - con la Francia.
Dovevano farla senza armi, perrché con l'assetto mondiale successivo alla seconda Guerra non era possibile scatenare una conflagrazione in Europa.
Tutte le leggi e i trattati europei non sono altro che questo: operazioni belliche e armistizi travestiti.
E invece dei Panzern e gli Stukas c'è... l'euro.
L'euro, chiunque avesse lo sguardo chiaro, poteva vedere da subito che era un inganno: una moneta finta, che non ha una nazione, ma che è costruita a misura delle banche di Francoforte (e in parte di quelle francesi) e addirittura la cui Banca Centrale non puô neppure stampare moneta!
Gli unici a vedere, o forse solo intuire la trappola, sono stati gli Inglesi che saggiamente se ne sono tenuti fuori.
L'Europa Unita è la III Guerra Mondiale in Europa o, se preferite, il Quarto Reich... solo che rischiano di perdere la guerra ancora una volta.
Questa è la crisi tedesca.
Al momento, come sempre, noi siamo sudditi entusiasti del vicino germanico come eravamo prima e durante la seconda Guerra finché non abbiamo avuto una crisi di coscienza (tradotto dall'illusione alla realtà: finché i tedeschi non hanno cominciato a perdere al fronte ). Anzi, adesso abbiamo quasi la versione moderna della repubblica di Salò, un governo controllato dai tedeschi.
La realtà, piaccia o no, è questa.
La Repubblica di Salò fallì, questo governo e l'Europa... probabilmente pure.
La Germania in circa un decennio ha preso il divario tra l'Est e l'Ovest (maggiore di quello tra il Nord e il Sud d'Italia) e lo ha colmato al 70%, mentre l'Italia non è riuscita a coprire il divario Nord-Sud, anzi lo ha aggravato, in... 150 anni!
Nonostante questo sforzo immenso la Germania è tornata a essere una delle più grandi potenze del mondo.
Come era riuscita a fare nel secondo dopoguerra, uscendo da una distruzione che era forse 50 volte quella subita dall'Italia.
Che poi la Germania sia in crisi... anzitutto, l'affermazione in sé tende a fuorviare l'italiano che ascolta: dire che la Germania è in crisi è come dire che la Svizzera è in crisi... e in effetti la Svizzera lo è nel turismo, nell'export - a causa della crisi dell'euro - e nella finanza a causa delle pressioni internazionali.
Ma ciò che fuorvia è paragonare la crisi svizzera o tedesca con quella italiana: è come paragonare un industriale multimilionario che rischia di dover ristrutturare la sua azienda con un inserviente di MacDonald's che rischia di perdere il posto. La differenza è proprio la stessa.
Detto questo, la crisi tedesca è in sostanza dovuta al suo sforzo di conquistare l'Europa che sta costando troppo e rischia di andare a carte e quarantotto.
Non c'è infatti, come invece crede Sauro, una crisi dell'Europa.
Non c'è perché l'Europa - o Unione Europea - non esiste.
Voi credete di vederla, ma è solo un'illusione. Credete di vederla perché vi fermate alla superficie delle cose.
Quella che sembra essere l'UE non è in realtà che la versione aggiornata della II Guerra Mondiale: ossia è l'ulteriore (il secondo, anzi terzo) tentativo della Germania di conquistare l'Europa e trasformarla in una sua provincia, questa volta senza armi e spartendola - il meno possibile - con la Francia.
Dovevano farla senza armi, perrché con l'assetto mondiale successivo alla seconda Guerra non era possibile scatenare una conflagrazione in Europa.
Tutte le leggi e i trattati europei non sono altro che questo: operazioni belliche e armistizi travestiti.
E invece dei Panzern e gli Stukas c'è... l'euro.
L'euro, chiunque avesse lo sguardo chiaro, poteva vedere da subito che era un inganno: una moneta finta, che non ha una nazione, ma che è costruita a misura delle banche di Francoforte (e in parte di quelle francesi) e addirittura la cui Banca Centrale non puô neppure stampare moneta!
Gli unici a vedere, o forse solo intuire la trappola, sono stati gli Inglesi che saggiamente se ne sono tenuti fuori.
L'Europa Unita è la III Guerra Mondiale in Europa o, se preferite, il Quarto Reich... solo che rischiano di perdere la guerra ancora una volta.
Questa è la crisi tedesca.
Al momento, come sempre, noi siamo sudditi entusiasti del vicino germanico come eravamo prima e durante la seconda Guerra finché non abbiamo avuto una crisi di coscienza (tradotto dall'illusione alla realtà: finché i tedeschi non hanno cominciato a perdere al fronte ). Anzi, adesso abbiamo quasi la versione moderna della repubblica di Salò, un governo controllato dai tedeschi.
La realtà, piaccia o no, è questa.
La Repubblica di Salò fallì, questo governo e l'Europa... probabilmente pure.
ánimo y fuerza
Tsunki
Tsunki
penso lo stesso
bisogna ricostituire la decima,se mi consenti la battuta
Al momento, come sempre, noi siamo sudditi entusiasti del vicino germanico come eravamo prima e durante la seconda Guerra finché non abbiamo avuto una crisi di coscienza (tradotto dall'illusione alla realtà: finché i tedeschi non hanno cominciato a perdere al fronte Rolling Eyes). Anzi, adesso abbiamo quasi la versione moderna della repubblica di Salò, un governo controllato dai tedeschi.
La realtà, piaccia o no, è questa.
La Repubblica di Salò fallì, questo governo e l'Europa... probabilmente pure.
bisogna ricostituire la decima,se mi consenti la battuta
- Tuna
- Moderatore
- Messaggi: 695
- Iscritto il: lun 29 ago 2011, 19:37
- Località: Germania, Australia, Svizzera
- Contatta:
Giusto oggi stavo pensando " e se la guerra fosse già iniziata, e fosse una guerra nascosta, economica-burocratica..." Le parole di Tsunki mi confermano questo pensiero.
Dopo un probabile fallimento dell'Europa, ci sono possibilità di una guerra militare o potrà verificarsi una guerra di nuovo stampo, nella quale l'esercito avrà nessun ruolo?
Ancor peggio per noi e per una possibilità di rinascita, se l'Europa riuscisse a non fallire, in quale oblio si potrebbe cadere?
Dopo un probabile fallimento dell'Europa, ci sono possibilità di una guerra militare o potrà verificarsi una guerra di nuovo stampo, nella quale l'esercito avrà nessun ruolo?
Ancor peggio per noi e per una possibilità di rinascita, se l'Europa riuscisse a non fallire, in quale oblio si potrebbe cadere?
Non azzardo previsioni sciamaniche,però gli analisti militari ,già dalla caduta dell'urss, scrivevano di una guerra silente non più sui campi di battaglia ma attraverso finanza industrie migrazioni.Marco DP ha scritto:Giusto oggi stavo pensando " e se la guerra fosse già iniziata, e fosse una guerra nascosta, economica-burocratica..." Le parole di Tsunki mi confermano questo pensiero.
Dopo un probabile fallimento dell'Europa, ci sono possibilità di una guerra militare o potrà verificarsi una guerra di nuovo stampo, nella quale l'esercito avrà nessun ruolo?
Ancor peggio per noi e per una possibilità di rinascita, se l'Europa riuscisse a non fallire, in quale oblio si potrebbe cadere?
D'accordissimo con Tsunki.
Il mio discorso relativo alla debolezza della Germania sta appunto nella loro finanza piena di titoli di stato di altri paesi cui sono legati dalle conseguenze negative che un default potrebbe portare alle loro banche; altrimenti ci avrebbero già lasciato al nostro destino.
In realtà rischiano seriamente di essere vittime delle loro mire espansionistiche finanziarie ed economiche.
In realtà se questi paesi hanno dei problemi seri, prima tra tutti l'Italia, le conseguenze sulla stessa Germania saranno serie; ormai l'economia è legata a livello mondiale; piccoli eventi sono assorbili, grossi creano problemi ovunque, anche in Cina che ha in noi un mercato enorme e che ci metterebbe molto prima di riuscire a sviluppare agli stessi livelli un mercato interno o adiacente, ammesso che ci riesca.
Animo y fuerza.
Yuma
Il mio discorso relativo alla debolezza della Germania sta appunto nella loro finanza piena di titoli di stato di altri paesi cui sono legati dalle conseguenze negative che un default potrebbe portare alle loro banche; altrimenti ci avrebbero già lasciato al nostro destino.
In realtà rischiano seriamente di essere vittime delle loro mire espansionistiche finanziarie ed economiche.
In realtà se questi paesi hanno dei problemi seri, prima tra tutti l'Italia, le conseguenze sulla stessa Germania saranno serie; ormai l'economia è legata a livello mondiale; piccoli eventi sono assorbili, grossi creano problemi ovunque, anche in Cina che ha in noi un mercato enorme e che ci metterebbe molto prima di riuscire a sviluppare agli stessi livelli un mercato interno o adiacente, ammesso che ci riesca.
Animo y fuerza.
Yuma
per questo la cina sta affilando le armi....Yuma ha scritto:anche in Cina che ha in noi un mercato enorme e che ci metterebbe molto prima di riuscire a sviluppare agli stessi livelli un mercato interno o adiacente, ammesso che ci riesca.
Animo y fuerza.
Yuma
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
http://www.youtube.com/watch?v=JLO1YIWQuXEnanki ha scritto:per questo la cina sta affilando le armi....