Libreria, Ostacoli vari, Scalinata con Cascata
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Libreria, Ostacoli vari, Scalinata con Cascata
Questo sogno è stato fatto Giovedì scorso, l'orario dovrebbe essere tra le 6 e le 9 perchè mi sono svegliata due volte riprendendo poi il sogno da dove si era interrotto.
La prima parte non è chiarissima e l'ambiente è buio. Mi trovo in una specie di grandissima biblioteca, ma enorme a due piani (mi sembrava molto simile ad una che ho visto anche in questa realtà) e con spiazzi grandi.
Vivo il sogno da spettatrice. C' è una ragazza che viene seguita da una specie di agente segreto che cerca di coglierla in fragranza.
Io fino ad un certo punto seguo la vicenda e poi invece mi ritrovo a seguire la ragazza per aiutare l'agente segreto che comunica con me.
Poi io divento la ragazza e compro dei libri sulla scultura (riconosco figure che uso in questa realtà), poi di nuovo sono in me.
La ragazza viene smascherata e l'agente segreto mi bacia appassionatamente.
La cosa mi imbarazza moltissimo, così vado via perchè so che devo incontrarmi con il mio compagno.
Mi sveglio.
Poi mi riaddormento e riprende il sogno. Qui resta tutto ben illuminato per tutto il tempo, sia al chiuso che all'aperto.
Mi reco nel luogo d'incontro che sembra la sala di aspetto di un ospedale. Sono ancora da sola, così nell'attesa passeggio, in un corridoietto c'è una bambina neonata seduta su uno di quei seggiolini da auto, poggiato a terra, la guardo ma lei sembra non vedermi è intenta a guardare qualcosa in alto sul soffitto.
Sento un ronzìo così guardo in alto e vedo una vespa che gira in circolo (in questa realtà temo gli insetti) così quatta quatta mi sposto verso le sedie intimorita dalla vespa e sto attenta che resti dov'è.
Arriva il mio compagno e si siede vicino, sento un colpo sordo mi giro e vedo lui con in mano qualcosa tipo ciabatta infradito e vedo volare davanti a me una mosca intontita (lui l'aveva appena colpita). La mosca si posa sulla mia giacca (poggiata sulla sedia a fianco) così con la mano do un colpetto alla giacca per farla andare via e lei se ne va riposandosi su un pantalone di velluto a coste marrone poggiato un un'altra sedia. Nel frattempo arrivano anche due uomini, sembra stiano facendo qualcosa di losco. Noi ci infiliamo le scarpe, afferriamo le nostre cose ed entriamo nell'ascensore. Io dico "pensa se quei due combinano qualcosa e ci andiamo di mezzo noi".
Qui mi risveglio e sono c.ca le 8.00
Mi riaddormento. Ci dirigiamo alla macchina e partiamo, andiamo molto veloci ed arriviamo in prossimità di un sottopasso, (la strada è simile ad una di questa realtà), ci accorgiamo che stanno facendo gare clandestine, c'è moltissima confusione, auto che corrono, gente che attraversa la strada, tantissimi ostacoli tra cui, entrando nel sottopasso in leggera salita, riusciamo a scansare un enorme pneumatico legato al cemento con una catena, ci sono giornalisti, telecamere, gente in protesta tra cui un uomo con in mano un'asse da stiro completa tutta rotta e bruciacchiata che urla. Riusciamo a scansare tutti gli ostacoli e giungiamo in una piazzetta poco distante, sempre in salita. Ci sono ancora persone e auto in colonna. Non sappiamo dove andare e ci fermiamo. Il mio compagno dice che va a chiedere a qualcuno che strada si può prendere e si dirige verso un altro spiazzo adiacente, con alberi e piccoli edifici.
Anche io esco dall'auto che scompare, facendomi ritrovare seduta su di una bicicletta.
Cerco di appoggiarmi con il gomito ad un muretto ma continuo a scivolare rischiando di cadere; di fronte a me due donne, una giovane ed una più attempata (madre e figlia) la figlia mi guarda e ride, rendendomi nervosa così le chiedo infastidita cosa ci sia da ridere, mi risponde sprezzante e cafona, noto che è brutta, così le rispondo a tono e sembriamo in procinto di picchiarci, la madre che sembrava dapprima concorde con la figlia ad un certo punto vista la mia determinazione la chiama e le fa cenno di no, così la ragazza si gira dall'altra parte e dico "volevo ben dire".
Dall'alto della bici mi sento più forte, poi però scendo dalla bici e mi sento in imbarazzo perchè noto che tutti mi guardano.
Odo voci note scosto il capo e vedo mia madre, mio padre, mio fratello ed una bellissima ragazza alta (nel sogno pare sia la fidanzata di mio fratello) chiedo cosa ci facciano lì e mio fratello mi dice che sono stati ad una conferenza riguardante la professione di quella fidanzata, lei mi specifica che si trattava di tesi e simili su abbigliamento per feste in maschera, mio fratello mi indica scostando di poco il mio cappotto e dice "vedi lei indossa un vestito adatto" e io dico che si all'occorrenza si può usare anche ad una festa in maschera basta cambiare poche cose.
Poi mia madre mi chiede dov'è il mio compagno e rispondo che è andato a chiedere indicazioni per proseguire la strada, lei mi chiede perchè c'è la bici al posto dell'auto e io rispondo ironicamente che "il sogno è mio e decido io" rendendomi perfettamente conto (come nel sogno "gravidanza e vergogna) che sono nell'altra realtà. Mio fratello sorride a questa mia affermazione.
La piazzetta nel frattempo si è vuotata dalle auto, rimangono le persone. Sentiamo un fortissimo scroscio e tutti ci voltiamo verso la cima della Montagna che si vede ad una media distanza. C'è un'enorme massa d'acqua azzurra che sembra sia lanciata verso di noi, io la guardo e dico che si deve dividere. Così accade ed una parte va verso sinistra l'altra ci viene incontro ma in prossimità di dove ci troviamo si trasforma in un'altissima scalinata di pietre e acqua limpidissima a cascata.
Mi giro verso i miei e dico, "visto? Andiamo", ora indosso un saio e sono a piedi scalzi, saliamo la scalinata d'acqua. Guardo per vedere se arriva il mio compagno e penso che poi troverà come raggiungerci.
La prima parte non è chiarissima e l'ambiente è buio. Mi trovo in una specie di grandissima biblioteca, ma enorme a due piani (mi sembrava molto simile ad una che ho visto anche in questa realtà) e con spiazzi grandi.
Vivo il sogno da spettatrice. C' è una ragazza che viene seguita da una specie di agente segreto che cerca di coglierla in fragranza.
Io fino ad un certo punto seguo la vicenda e poi invece mi ritrovo a seguire la ragazza per aiutare l'agente segreto che comunica con me.
Poi io divento la ragazza e compro dei libri sulla scultura (riconosco figure che uso in questa realtà), poi di nuovo sono in me.
La ragazza viene smascherata e l'agente segreto mi bacia appassionatamente.
La cosa mi imbarazza moltissimo, così vado via perchè so che devo incontrarmi con il mio compagno.
Mi sveglio.
Poi mi riaddormento e riprende il sogno. Qui resta tutto ben illuminato per tutto il tempo, sia al chiuso che all'aperto.
Mi reco nel luogo d'incontro che sembra la sala di aspetto di un ospedale. Sono ancora da sola, così nell'attesa passeggio, in un corridoietto c'è una bambina neonata seduta su uno di quei seggiolini da auto, poggiato a terra, la guardo ma lei sembra non vedermi è intenta a guardare qualcosa in alto sul soffitto.
Sento un ronzìo così guardo in alto e vedo una vespa che gira in circolo (in questa realtà temo gli insetti) così quatta quatta mi sposto verso le sedie intimorita dalla vespa e sto attenta che resti dov'è.
Arriva il mio compagno e si siede vicino, sento un colpo sordo mi giro e vedo lui con in mano qualcosa tipo ciabatta infradito e vedo volare davanti a me una mosca intontita (lui l'aveva appena colpita). La mosca si posa sulla mia giacca (poggiata sulla sedia a fianco) così con la mano do un colpetto alla giacca per farla andare via e lei se ne va riposandosi su un pantalone di velluto a coste marrone poggiato un un'altra sedia. Nel frattempo arrivano anche due uomini, sembra stiano facendo qualcosa di losco. Noi ci infiliamo le scarpe, afferriamo le nostre cose ed entriamo nell'ascensore. Io dico "pensa se quei due combinano qualcosa e ci andiamo di mezzo noi".
Qui mi risveglio e sono c.ca le 8.00
Mi riaddormento. Ci dirigiamo alla macchina e partiamo, andiamo molto veloci ed arriviamo in prossimità di un sottopasso, (la strada è simile ad una di questa realtà), ci accorgiamo che stanno facendo gare clandestine, c'è moltissima confusione, auto che corrono, gente che attraversa la strada, tantissimi ostacoli tra cui, entrando nel sottopasso in leggera salita, riusciamo a scansare un enorme pneumatico legato al cemento con una catena, ci sono giornalisti, telecamere, gente in protesta tra cui un uomo con in mano un'asse da stiro completa tutta rotta e bruciacchiata che urla. Riusciamo a scansare tutti gli ostacoli e giungiamo in una piazzetta poco distante, sempre in salita. Ci sono ancora persone e auto in colonna. Non sappiamo dove andare e ci fermiamo. Il mio compagno dice che va a chiedere a qualcuno che strada si può prendere e si dirige verso un altro spiazzo adiacente, con alberi e piccoli edifici.
Anche io esco dall'auto che scompare, facendomi ritrovare seduta su di una bicicletta.
Cerco di appoggiarmi con il gomito ad un muretto ma continuo a scivolare rischiando di cadere; di fronte a me due donne, una giovane ed una più attempata (madre e figlia) la figlia mi guarda e ride, rendendomi nervosa così le chiedo infastidita cosa ci sia da ridere, mi risponde sprezzante e cafona, noto che è brutta, così le rispondo a tono e sembriamo in procinto di picchiarci, la madre che sembrava dapprima concorde con la figlia ad un certo punto vista la mia determinazione la chiama e le fa cenno di no, così la ragazza si gira dall'altra parte e dico "volevo ben dire".
Dall'alto della bici mi sento più forte, poi però scendo dalla bici e mi sento in imbarazzo perchè noto che tutti mi guardano.
Odo voci note scosto il capo e vedo mia madre, mio padre, mio fratello ed una bellissima ragazza alta (nel sogno pare sia la fidanzata di mio fratello) chiedo cosa ci facciano lì e mio fratello mi dice che sono stati ad una conferenza riguardante la professione di quella fidanzata, lei mi specifica che si trattava di tesi e simili su abbigliamento per feste in maschera, mio fratello mi indica scostando di poco il mio cappotto e dice "vedi lei indossa un vestito adatto" e io dico che si all'occorrenza si può usare anche ad una festa in maschera basta cambiare poche cose.
Poi mia madre mi chiede dov'è il mio compagno e rispondo che è andato a chiedere indicazioni per proseguire la strada, lei mi chiede perchè c'è la bici al posto dell'auto e io rispondo ironicamente che "il sogno è mio e decido io" rendendomi perfettamente conto (come nel sogno "gravidanza e vergogna) che sono nell'altra realtà. Mio fratello sorride a questa mia affermazione.
La piazzetta nel frattempo si è vuotata dalle auto, rimangono le persone. Sentiamo un fortissimo scroscio e tutti ci voltiamo verso la cima della Montagna che si vede ad una media distanza. C'è un'enorme massa d'acqua azzurra che sembra sia lanciata verso di noi, io la guardo e dico che si deve dividere. Così accade ed una parte va verso sinistra l'altra ci viene incontro ma in prossimità di dove ci troviamo si trasforma in un'altissima scalinata di pietre e acqua limpidissima a cascata.
Mi giro verso i miei e dico, "visto? Andiamo", ora indosso un saio e sono a piedi scalzi, saliamo la scalinata d'acqua. Guardo per vedere se arriva il mio compagno e penso che poi troverà come raggiungerci.