Sciamanesimo vs. Cristianesimo
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Re: Sciamanesimo vs. Cristianesimo
Ciao. Chi segue una qualsivoglia Religione Organizzata è parte della Massa.Mayu ha scritto:AVVISO DELL'ADMINISTRATOR: Questo tema è uno spin-off di "Domande che è giusto porsi". Il primo post di questo cita un post di Dhuma nell'altro
Leva le premesse. Lo sciamanesimo non e' una religione. Lo sciamanesimo non esclude nulla. E' un tema ricco, e' ne ho discusso piu' di qualche volta con Tsunki, ma non voglio portare qui alcuna conclusione. Al piu' lui puo' dire qualcosa.Dhuma ha scritto: Premesso che non è possibile essere cristiani e al contempo seguire una Via sciamanica o anche solo ricevere cure sciamaniche.
Premesso che non è possibile essere musulmani e al contempo seguire la Via sciamanica.
Premesso che dubito di trovare al 100% insegnamenti validi per la via sciamanica nei Vangeli canonici (questo perchè, indipendentemente da chi era in realtà Gesù, i vangeli propongono insegnamenti che allontanano dalla via sciamanica).
Quello che posso dire per esperienza e' che le radici spirituali che abbiamo rimangono. Se sei nato cristiano, non ti sbarazzi della tua religione di origne "per scelta". Una parte di te rimane cristiana.
Inoltre, visto che lo sciamanesimo non esclude nulla, esistono anche sciamani cristiani. Tsunki (correggimi se sbaglio) ne conobbe uno in Australia. Ci sono popolazioni sudamericane (i Shipibo Conibo, se non sbaglio) che hanno integrato lo sciamanesimo con il cristianesimo. Magari si e' perso parte del potere dello sciamanesimo originario, ma sempre di sciamanesimo si tratta.
In Nepal lo sciamanesimo e' stato sincretizzato con il tantrismo.
Ma il discorso e' complesso, non banale. Tsunki forse puo' dire qualcosa di piu' al riguardo.
Siamo occidentali. Nati in una cultura cristiana. Io sono battezzato, e sono stato a contatto con la religione cristiana per lungo tempo. Mi ritrovo ad andare a messa ogni tanto e pregare con il cuore. Rinnegare questo sarebbe come negare di esser figlio di mio padre e di mia madre. Non siamo shuar. Non siamo nepalesi. Non siamo lakota. Non siamo eschimesi.
La domanda che ci si deve porre e' quindi: come integrare (o sincretizzare, tanto e' sempre stato fatto) quello che si sperimenta nello sciamanesimo (shuar, o quel che sia) con la nostra tradizione (sempre che ci ricordiamo ancora di averne avuta una)?
Seguono un Pastore e non si chiedono cosa sia verità perchè la Verità la prendono preconfezionata e non sperimentano mai quello che sentono buono per loro.
Noi siamo nati qui, vero, ma non siamo nati Cristiani o Musulmani...quello ce lo hanno affibbiato i nostri Genitori, impropriamente.
Se noi conoscessimo veramente Noi stessi sapremmo che quello che è giusto per l'uno può non esserlo per l'altro e che la scelta giusta è solo personale e che se si desidera sperimentare Sciamanesimo significa che va bene e che per noi quell'esperienza sarà Crescita.
Lasciar perdere ogni rigore, ogni timore ed ogni dettame dell'Organizzazione religiosa sarà solo un seguirsi e chi sente il desiderio di Sciamanesimo fa bene a sperimentarla e seguirla, perchè tutto va bene, se piace.
Concordo in parte. Non demonizzerei i genitori. Ci sono anche coloro che non credono, i quali secondo me fanno più danno.Ciao. Chi segue una qualsivoglia Religione Organizzata è parte della Massa.
Seguono un Pastore e non si chiedono cosa sia verità perchè la Verità la prendono preconfezionata e non sperimentano mai quello che sentono buono per loro.
Noi siamo nati qui, vero, ma non siamo nati Cristiani o Musulmani...quello ce lo hanno affibbiato i nostri Genitori, impropriamente.
Se noi conoscessimo veramente Noi stessi sapremmo che quello che è giusto per l'uno può non esserlo per l'altro e che la scelta giusta è solo personale e che se si desidera sperimentare Sciamanesimo significa che va bene e che per noi quell'esperienza sarà Crescita.
Lasciar perdere ogni rigore, ogni timore ed ogni dettame dell'Organizzazione religiosa sarà solo un seguirsi e chi sente il desiderio di Sciamanesimo fa bene a sperimentarla e seguirla, perchè tutto va bene, se piace.
L'impronta religiosa o spirituale è molto importante, fa anche parte del proprio bagaglio famigliare e da piccoli non c'è discernimento su quale sia o meno la migliore per noi o meglio dire quella a cui preferiamo avvicinarci; uno dei ruoli del genitore è quello di indirizzare i propri figli, dando se non altro la possibilità di avvicinarsi alla spiritualità che altrimenti si perderebbe per strada con molta facilità, quindi ritengo sia importante introdurre inizialmente la propria di religiosità/spiritualità ad un figlio, il quale poi, crescendo, avrà modo e tempo per capire se si sente più o meno vicino ad essa e valutare da sè il da farsi.
Ovvio che occorre avere un concetto di spiritualità ampio e profondo per evitare inutili paraocchi e costrizioni che possano limitare nelle scelte e quindi nell'accrescimento stesso della spiritualità individuale.
Il concetto di spiritualità ampio non ha origine da alcuna organizzazione, dentro di noi c'è già tutto quello che serve per essere spirituali. Fuori di noi tutto quello che serve ad essere "seguaci". Dentro lo Spirito e fuori l'Ego e ...quello deteriore e la paura. Secondo me.Salali ha scritto:Concordo in parte. Non demonizzerei i genitori. Ci sono anche coloro che non credono, i quali secondo me fanno più danno.Ciao. Chi segue una qualsivoglia Religione Organizzata è parte della Massa.
Seguono un Pastore e non si chiedono cosa sia verità perchè la Verità la prendono preconfezionata e non sperimentano mai quello che sentono buono per loro.
Noi siamo nati qui, vero, ma non siamo nati Cristiani o Musulmani...quello ce lo hanno affibbiato i nostri Genitori, impropriamente.
Se noi conoscessimo veramente Noi stessi sapremmo che quello che è giusto per l'uno può non esserlo per l'altro e che la scelta giusta è solo personale e che se si desidera sperimentare Sciamanesimo significa che va bene e che per noi quell'esperienza sarà Crescita.
Lasciar perdere ogni rigore, ogni timore ed ogni dettame dell'Organizzazione religiosa sarà solo un seguirsi e chi sente il desiderio di Sciamanesimo fa bene a sperimentarla e seguirla, perchè tutto va bene, se piace.
L'impronta religiosa o spirituale è molto importante, fa anche parte del proprio bagaglio famigliare e da piccoli non c'è discernimento su quale sia o meno la migliore per noi o meglio dire quella a cui preferiamo avvicinarci; uno dei ruoli del genitore è quello di indirizzare i propri figli, dando se non altro la possibilità di avvicinarsi alla spiritualità che altrimenti si perderebbe per strada con molta facilità, quindi ritengo sia importante introdurre inizialmente la propria di religiosità/spiritualità ad un figlio, il quale poi, crescendo, avrà modo e tempo per capire se si sente più o meno vicino ad essa e valutare da sè il da farsi.
Ovvio che occorre avere un concetto di spiritualità ampio e profondo per evitare inutili paraocchi e costrizioni che possano limitare nelle scelte e quindi nell'accrescimento stesso della spiritualità individuale.
Inoltre sciamanesimo è interagire con le Forze Naturali che poi sono Divine e farlo di prima persona...Cristianesimo è seguire quello che dicono che altri hanno detto sia vero.
concordo pienamente con il fatto che nasciamo con tutto ciò di cui abbiamo bisogno per il meraviglioso gioco della vita; il fatto è , come diceva Castaneda, che poi "ci riempiono i magazzini" e diventiamo carichi di sovrastrutture che "appesantiscono" lo spirito. Io sono dell'idea che una sorta di "iniziazione" spirituale o alla ricerca della spiritualità' in molti casi sia findamentale,e da genitore credo che sia meglio renderlo compito nostro e farlo nel modo meno invasivo e aperto possibile,piuttosto che lasciarlo fare ai ministri della chiesa che operano anche nelle scuole,spesso trovando i nostri figli impreparati e riempiendogli la testa con dogmi e leggi. RIguardo il tema sciamanesimo /cristianesimo credo che si possa dire che il primo è nato CON l'uomo, il secondo, come tutte le religioni, è nato DALL'uomo.....
Il potere spaventa (Tsunki)
gattanera ha scritto:concordo pienamente con il fatto che nasciamo con tutto ciò di cui abbiamo bisogno per il meraviglioso gioco della vita; il fatto è , come diceva Castaneda, che poi "ci riempiono i magazzini" e diventiamo carichi di sovrastrutture che "appesantiscono" lo spirito. Io sono dell'idea che una sorta di "iniziazione" spirituale o alla ricerca della spiritualità' in molti casi sia findamentale,e da genitore credo che sia meglio renderlo compito nostro e farlo nel modo meno invasivo e aperto possibile,piuttosto che lasciarlo fare ai ministri della chiesa che operano anche nelle scuole,spesso trovando i nostri figli impreparati e riempiendogli la testa con dogmi e leggi. RIguardo il tema sciamanesimo /cristianesimo credo che si possa dire che il primo è nato CON l'uomo, il secondo, come tutte le religioni, è nato DALL'uomo.....
Concordo. Dogmi...sensi di colpa...ed aggiungo: pedofilia!
Grazie.
Credo che occorra avere rispetto anche per ciò in cui non si crede nella propria vita.pleia ha scritto: (...) Dogmi...sensi di colpa...ed aggiungo: pedofilia!
Tsunki ci insegna spesso che tutti gli Dei devono essere rispettati, anche se poi ne veneriamo solo alcuni e non altri.
Siamo umani, sbagliamo.
Sbagliano i cristiani, i musulmani e anche coloro che seguono sciamanesimo.
Tu pensi di essere perfetta?
Yanàs
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È vero. Ma sono i monoteisti (cristiani, islamici...) a non rispettare gli altri Dèi e chi li venera, questo è il problema.Yanas ha scritto:Credo che occorra avere rispetto anche per ciò in cui non si crede nella propria vita.pleia ha scritto: (...) Dogmi...sensi di colpa...ed aggiungo: pedofilia!
Tsunki ci insegna spesso che tutti gli Dei devono essere rispettati, anche se poi ne veneriamo solo alcuni e non altri.
Monoteismo e, per noi, cristianesimo è una delle fonti principali dell'intolleranza e - soprattutto - è la fonte unica dell'estremismo e del manicheismo della nostra civiltà.
Chi venera un solo Dio è estremista, passa da un estremo all'altro (guarda all'Italia che appunto è un paese fortemente cristiano) e divide sempre il mondo in buoni e cattivi.
Io non attacco i crsitiani solo perché non sono come loro... e non per altro.
Ma i tempi sono ormai compiuti, si deve sperare nella fine della Cristianità. Assolutamente.
ánimo y fuerza
Tsunki
Tsunki
Pur non essendo religioso una parola la spendo volentieri a favore di Cristo e di quei cristiani che hanno vissuto la sua parola.
Gente che ha fatto, e fa, miracoli ancora oggi cui comunque va reso onore.
Vista la direzione che il cristianesimo ha preso nei secoli (dritto dritto nella braccia di Mammona) comunque direi che anche lo
stesso Cristo fosse ben poco cristiano.
(Se tornasse in Terra Ratzy dovrebbe proprio fargli un corso di aggiornamento.)
Gente che ha fatto, e fa, miracoli ancora oggi cui comunque va reso onore.
Vista la direzione che il cristianesimo ha preso nei secoli (dritto dritto nella braccia di Mammona) comunque direi che anche lo
stesso Cristo fosse ben poco cristiano.
(Se tornasse in Terra Ratzy dovrebbe proprio fargli un corso di aggiornamento.)
Infatti non ha origine da alcuna organizzazione la propria spiritualità, ma da qualche parte bisogna pur partire altrimenti si vive nella negazione perchè è più facile e fa comodo così.pleia ha scritto:
Il concetto di spiritualità ampio non ha origine da alcuna organizzazione, dentro di noi c'è già tutto quello che serve per essere spirituali. Fuori di noi tutto quello che serve ad essere "seguaci". Dentro lo Spirito e fuori l'Ego e ...quello deteriore e la paura. Secondo me.
Inoltre sciamanesimo è interagire con le Forze Naturali che poi sono Divine e farlo di prima persona...Cristianesimo è seguire quello che dicono che altri hanno detto sia vero.
Portando esperienza personale, posso dire che sono stata cresciuta con il credo in Dio, ho sempre mostrato una spiccata spiritualità, a 7 anni facevo già da me le mie considerazioni anche troppe forse per l'età, l' impronta che mi è stata data ha avuto la sua importanza, mi ha consentito di credere... andando oltre, credere in modo ampio. Ovvio che per far questo ho dovuto fare un mio percorso personale e solo con l'esperienza e maturando ho raggiunto altri livelli di consapevolezza ed il desiderio di ampliarla, senza fossilizzarmi su ciò che mi è stato "imposto", fino a giungere qui, dove mi si sono aperte ulteriori porte dalle quali spero di trarre insegnamento.
Rispetto il credo di ognuno, ogni credo ha una sua verità, anche se concordo a pieno con l'Uwishin sull'estremismo; chi non crede anche va rispettato, ma per quanto mi riguarda è un grosso limite molto di più rispetto a chi invece almeno un indirizzo spirituale lo ha, perchè il non credere (non parlo solo di religione) porta spesso, da quel che vedo attorno a me, alla negazione totale e al probabile si potenziamento di un Ego già difficile da controllare quando si ha la consapevolezza di non essere gli unici ad esistere e che c'è qualcosa di molto più grande di te. Qui rientrano anche i "finti" spirituali ovvio.
Certo che poi gli estremi si hanno in tutte le cose, ma quella per come la vedo io non è più spiritualità ma fanatismo o paura di uscire dal percorso che si conosce o che ci fa comodo per vari motivi; molte volte chi si ritiene un buon credente/praticante, poi è il primo che finito di pregare ne combina una più di Bertoldo.
Ultima modifica di Salali il dom 3 giu 2012, 18:03, modificato 1 volta in totale.
Cio' che intendevo nel mio commento non era il Giudizio , da cui mi astengo... e propongo anche a te di farlo...pleia ha scritto:gattanera ha scritto:concordo pienamente con il fatto che nasciamo con tutto ciò di cui abbiamo bisogno per il meraviglioso gioco della vita; il fatto è , come diceva Castaneda, che poi "ci riempiono i magazzini" e diventiamo carichi di sovrastrutture che "appesantiscono" lo spirito. Io sono dell'idea che una sorta di "iniziazione" spirituale o alla ricerca della spiritualità' in molti casi sia findamentale,e da genitore credo che sia meglio renderlo compito nostro e farlo nel modo meno invasivo e aperto possibile,piuttosto che lasciarlo fare ai ministri della chiesa che operano anche nelle scuole,spesso trovando i nostri figli impreparati e riempiendogli la testa con dogmi e leggi. RIguardo il tema sciamanesimo /cristianesimo credo che si possa dire che il primo è nato CON l'uomo, il secondo, come tutte le religioni, è nato DALL'uomo.....
Concordo. Dogmi...sensi di colpa...ed aggiungo: pedofilia!
Grazie.
concordo pienamente con quanto detto da Yanas..dovunque ci sono gli uomini e come diceva Tsunki gli estremismi, ci sono gli errori...
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Accidenti quant'è cattolica l'Italia!
Sono quasi tutti cattolici nel midollo, anche i razionalisti, anche i liberi pensatori, anche gli atei.
Lo so, ma non smetto di stupirmene!
Però proprio la sua cosmovisione cattolica è una delle principali cause del fallimento costante di questo Paese.
Mi dispiace, ma non sono d'accordo coi post che ho letto, non tanto sul contenuto quanto sulla cosmovisione che ne trapela...
Non rendo molto onore ai miracoli dei cristiani, in buona fede, non discuto, ma non aiutano le persone disgraziate che aiutano - aiutano invece a farli restare in quella miseria.
Per aiutare le persone occorre insegnare loro a combattere e a prendere il Potere per combattere. Combattere per il loro Sogno e non per quello che chi li "aiuta" (o chi finanzia chi li aiuta) vuole facciano.
Un tempo andava di moda la frase di non so chi: "se vuoi sfamare qualcuno, non dargli un pesce, insegnagli a pescare".
Ebbene, neanche questo condivido. Per nulla.
Nella pratica significa andare in un villaggio di cacciatori che muoiono di fame perché le multinazionali si sono presi parte del territorio di caccia etc. e insegnar loro a coltivare la terra.
Ma loro sono cacciatori, non vogliono diventare contadini, diventarlo toglie loro la voglia di vivere, li rende delle vittime infelici.
Come se a me mi avessero costretto a fare l'impiegato (magari... orrore degli orrori, della PA! ).
99% degli italiani sogna un impiego fisso, anzi statale, io ho fatto l'impiegato per un paio d'anni e l'ho lasciato. Mi hanno pregato di tornare, ma anche se non avevo prospettive prossime... ho rifiutato.
Perché la vita a cui ero chiamato era un'altra, cercavo un'anima diversa da quella del contadino-in-versione-aggiornata.
E per questo mi sono trovato bene tra vecchi Lakota e Shuar.
Cacciatori che preferiscono la precarietà alla vita contadina.
Le Organizzazioni benefiche che "aiutano" i popoli poveri li costringono a fare i contadini. Che è contro la loro natura e li priva della loro anima.
Ciò che va davvero sperato è che il cristianesimo venga abbandonato... e la sua carità e solidarietà o comunque la chiamino... molto molto di più.
Fa lo stesso danno alla gente povera o sventurata che una madre italiana fa ai suoi figli (soprattutto maschi): li aiuta e, facendolo, li priva delle palle, dell'anima e della libertà.
Sono quasi tutti cattolici nel midollo, anche i razionalisti, anche i liberi pensatori, anche gli atei.
Lo so, ma non smetto di stupirmene!
Però proprio la sua cosmovisione cattolica è una delle principali cause del fallimento costante di questo Paese.
Mi dispiace, ma non sono d'accordo coi post che ho letto, non tanto sul contenuto quanto sulla cosmovisione che ne trapela...
Non rendo molto onore ai miracoli dei cristiani, in buona fede, non discuto, ma non aiutano le persone disgraziate che aiutano - aiutano invece a farli restare in quella miseria.
Per aiutare le persone occorre insegnare loro a combattere e a prendere il Potere per combattere. Combattere per il loro Sogno e non per quello che chi li "aiuta" (o chi finanzia chi li aiuta) vuole facciano.
Un tempo andava di moda la frase di non so chi: "se vuoi sfamare qualcuno, non dargli un pesce, insegnagli a pescare".
Ebbene, neanche questo condivido. Per nulla.
Nella pratica significa andare in un villaggio di cacciatori che muoiono di fame perché le multinazionali si sono presi parte del territorio di caccia etc. e insegnar loro a coltivare la terra.
Ma loro sono cacciatori, non vogliono diventare contadini, diventarlo toglie loro la voglia di vivere, li rende delle vittime infelici.
Come se a me mi avessero costretto a fare l'impiegato (magari... orrore degli orrori, della PA! ).
99% degli italiani sogna un impiego fisso, anzi statale, io ho fatto l'impiegato per un paio d'anni e l'ho lasciato. Mi hanno pregato di tornare, ma anche se non avevo prospettive prossime... ho rifiutato.
Perché la vita a cui ero chiamato era un'altra, cercavo un'anima diversa da quella del contadino-in-versione-aggiornata.
E per questo mi sono trovato bene tra vecchi Lakota e Shuar.
Cacciatori che preferiscono la precarietà alla vita contadina.
Le Organizzazioni benefiche che "aiutano" i popoli poveri li costringono a fare i contadini. Che è contro la loro natura e li priva della loro anima.
Ciò che va davvero sperato è che il cristianesimo venga abbandonato... e la sua carità e solidarietà o comunque la chiamino... molto molto di più.
Fa lo stesso danno alla gente povera o sventurata che una madre italiana fa ai suoi figli (soprattutto maschi): li aiuta e, facendolo, li priva delle palle, dell'anima e della libertà.
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Tsunki
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E' vero, saremmo da "riprogrammare"Tsunki ha scritto:Accidenti quant'è cattolica l'Italia!
Sono quasi tutti cattolici nel midollo, anche i razionalisti, anche i liberi pensatori, anche gli atei.
Lo so, ma non smetto di stupirmene!
Però proprio la sua cosmovisione cattolica è una delle principali cause del fallimento costante di questo Paese.
Mi dispiace, ma non sono d'accordo coi post che ho letto, non tanto sul contenuto quanto sulla cosmovisione che ne trapela...
Non rendo molto onore ai miracoli dei cristiani, in buona fede, non discuto, ma non aiutano le persone disgraziate che aiutano - aiutano invece a farli restare in quella miseria.
Per aiutare le persone occorre insegnare loro a combattere e a prendere il Potere per combattere. Combattere per il loro Sogno e non per quello che chi li "aiuta" (o chi finanzia chi li aiuta) vuole facciano.
Come se a me mi avessero costretto a fare l'impiegato (magari... orrore degli orrori, della PA! ).
99% degli italiani sogna un impiego fisso, anzi statale, io ho fatto l'impiegato per un paio d'anni e l'ho lasciato. Mi hanno pregato di tornare, ma anche se non avevo prospettive prossime... ho rifiutato.
Perché la vita a cui ero chiamato era un'altra, cercavo un'anima diversa da quella del contadino-in-versione-aggiornata.
E per questo mi sono trovato bene tra vecchi Lakota e Shuar.
Cacciatori che preferiscono la precarietà alla vita contadina.
Le Organizzazioni benefiche che "aiutano" i popoli poveri li costringono a fare i contadini. Che è contro la loro natura e li priva della loro anima.
Ciò che va davvero sperato è che il cristianesimo venga abbandonato... e la sua carità e solidarietà o comunque la chiamino... molto molto di più.
Fa lo stesso danno alla gente povera o sventurata che una madre italiana fa ai suoi figli (soprattutto maschi): li aiuta e, facendolo, li priva delle palle, dell'anima e della libertà.
però almeno ce ne rendiamo conto, o almeno io me ne sto rendendo conto giorno per giorno sempre più e questo se non altro è un inizio, meglio tardi che mai.
Qualsiasi cosa accadrà sarà da affrontare e sarà dura, sicuramente sarebbe stato molto meglio avere i mezzi giusti per farlo e noi non li abbiamo, chi se ne è reso conto per tempo ha sicuramente più chances.
Anche io rifiutavo il posto fisso, ogni volta che mi hanno o mi sono obbligata a fare qualcosa (per accontentare gli altri soprattutto) che non mi apparteneva, mi son ritrovata a pagarne prezzi alti, con la salute in primis, ho deciso poi di scegliere di non sottostare più al volere delle circostanze o degli altri e la strada si è rivelata comunque tortuosa e difficile per altri versi, ma almeno non sta agli altri; non conosco il mio Sogno come lei, per ora, ma sto cercando di seguire il mio percorso di vita, perchè sia se non altro il mio, abbandonando le costrizioni e le "idee" appioppate sin dall'infanzia.
Comunque la debolezza di questa società credo sia propio alla base, la Chiesa è fortemente chiamata in causa, credo anche io; mi corregga o correggetemi se sbaglio ma a me sembra che (per la maggior parte) i genitori siano sempre meno genitori e sempre più figli.
Sento spesso dire che è contronatura il fatto che sia un genitore che seppellisce un figlio, quindi questo "dolore" seguendo il naturale corso di vita spetterebbe ad un figlio...bene, ma non è anche contronatura che sia un figlio ad occuparsi di un genitore?
E' una semplice domanda, se faccio questa domanda a qualcuno, si scandalizza... e risponde "come un genitore si è occupato di te tu ti devi occupare di lui"...
E quando un figlio si prende la responsabilità in tenera età di una famiglia non è contronatura?
In natura un animale prolifica, si occupa dei suoi cuccioli, fino ad un certo punto, insegnando loro a cacciare a stare al mondo e poi però li lascia andare...
La società di oggi ma anche di ieri, forse proprio perchè legata alla cristianità di cui stiamo parlando, vede i genitori che danno alla luce i figli considerandoli una loro proprietà, non una nuova vita, ma un prolungamento della propria esistenza in senso stretto (inteso non della stirpe ma del proprio io) e questo purtroppo lascia spazio ad una possessività e controllo eccessivi che alla fine indeboliscono sia genitori che figli.
Salali ha scritto:
Sento spesso dire che è contronatura il fatto che sia un genitore che seppellisce un figlio, quindi questo "dolore" seguendo il naturale corso di vita spetterebbe ad un figlio...bene, ma non è anche contronatura che sia un figlio ad occuparsi di un genitore?
E' una semplice domanda, se faccio questa domanda a qualcuno, si scandalizza... e risponde "come un genitore si è occupato di te tu ti devi occupare di lui"...
E quando un figlio si prende la responsabilità in tenera età di una famiglia non è contronatura?
In natura un animale prolifica, si occupa dei suoi cuccioli, fino ad un certo punto, insegnando loro a cacciare a stare al mondo e poi però li lascia andare...
La società di oggi ma anche di ieri, forse proprio perchè legata alla cristianità di cui stiamo parlando, vede i genitori che danno alla luce i figli considerandoli una loro proprietà, non una nuova vita, ma un prolungamento della propria esistenza in senso stretto (inteso non della stirpe ma del proprio io) e questo purtroppo lascia spazio ad una possessività e controllo eccessivi che alla fine indeboliscono sia genitori che figli.
Qui trovi gran parte delle risposte .... specie quella riguardo all'idea cristiana del sacrificio dei figli per i genitori...
http://grandesogno.com/capitoli/xx-spiriti-famigliari/
Il potere spaventa (Tsunki)
Se tu chiedi ad una donna africana quanti figli ha, generalmente ti fa un lungo elenco, specificando quelli che sono ancora vivi e quelli che sono già morti.Salali ha scritto: Sento spesso dire che è contronatura il fatto che sia un genitore che seppellisce un figlio
Un tempo anche le madri europee seppeliivano i loro figli, ma ormai è troppo tempo che non ci sono guerre in Europa.
Asì es.
A y F
Kaya
------Salali ha scritto:E' vero, saremmo da "riprogrammare"Tsunki ha scritto:Accidenti quant'è cattolica l'Italia!
Sono quasi tutti cattolici nel midollo, anche i razionalisti, anche i liberi pensatori, anche gli atei.
Lo so, ma non smetto di stupirmene!
Però proprio la sua cosmovisione cattolica è una delle principali cause del fallimento costante di questo Paese.
Mi dispiace, ma non sono d'accordo coi post che ho letto, non tanto sul contenuto quanto sulla cosmovisione che ne trapela...
Non rendo molto onore ai miracoli dei cristiani, in buona fede, non discuto, ma non aiutano le persone disgraziate che aiutano - aiutano invece a farli restare in quella miseria.
Per aiutare le persone occorre insegnare loro a combattere e a prendere il Potere per combattere. Combattere per il loro Sogno e non per quello che chi li "aiuta" (o chi finanzia chi li aiuta) vuole facciano.
Come se a me mi avessero costretto a fare l'impiegato (magari... orrore degli orrori, della PA! ).
99% degli italiani sogna un impiego fisso, anzi statale, io ho fatto l'impiegato per un paio d'anni e l'ho lasciato. Mi hanno pregato di tornare, ma anche se non avevo prospettive prossime... ho rifiutato.
Perché la vita a cui ero chiamato era un'altra, cercavo un'anima diversa da quella del contadino-in-versione-aggiornata.
E per questo mi sono trovato bene tra vecchi Lakota e Shuar.
Cacciatori che preferiscono la precarietà alla vita contadina.
Le Organizzazioni benefiche che "aiutano" i popoli poveri li costringono a fare i contadini. Che è contro la loro natura e li priva della loro anima.
Ciò che va davvero sperato è che il cristianesimo venga abbandonato... e la sua carità e solidarietà o comunque la chiamino... molto molto di più.
Fa lo stesso danno alla gente povera o sventurata che una madre italiana fa ai suoi figli (soprattutto maschi): li aiuta e, facendolo, li priva delle palle, dell'anima e della libertà.
però almeno ce ne rendiamo conto, o almeno io me ne sto rendendo conto giorno per giorno sempre più e questo se non altro è un inizio, meglio tardi che mai.
Qualsiasi cosa accadrà sarà da affrontare e sarà dura, sicuramente sarebbe stato molto meglio avere i mezzi giusti per farlo e noi non li abbiamo, chi se ne è reso conto per tempo ha sicuramente più chances.
Anche io rifiutavo il posto fisso, ogni volta che mi hanno o mi sono obbligata a fare qualcosa (per accontentare gli altri soprattutto) che non mi apparteneva, mi son ritrovata a pagarne prezzi alti, con la salute in primis, ho deciso poi di scegliere di non sottostare più al volere delle circostanze o degli altri e la strada si è rivelata comunque tortuosa e difficile per altri versi, ma almeno non sta agli altri; non conosco il mio Sogno come lei, per ora, ma sto cercando di seguire il mio percorso di vita, perchè sia se non altro il mio, abbandonando le costrizioni e le "idee" appioppate sin dall'infanzia.
Comunque la debolezza di questa società credo sia propio alla base, la Chiesa è fortemente chiamata in causa, credo anche io; mi corregga o correggetemi se sbaglio ma a me sembra che (per la maggior parte) i genitori siano sempre meno genitori e sempre più figli.
Sento spesso dire che è contronatura il fatto che sia un genitore che seppellisce un figlio, quindi questo "dolore" seguendo il naturale corso di vita spetterebbe ad un figlio...bene, ma non è anche contronatura che sia un figlio ad occuparsi di un genitore?
E' una semplice domanda, se faccio questa domanda a qualcuno, si scandalizza... e risponde "come un genitore si è occupato di te tu ti devi occupare di lui"...
E quando un figlio si prende la responsabilità in tenera età di una famiglia non è contronatura?
In natura un animale prolifica, si occupa dei suoi cuccioli, fino ad un certo punto, insegnando loro a cacciare a stare al mondo e poi però li lascia andare...
La società di oggi ma anche di ieri, forse proprio perchè legata alla cristianità di cui stiamo parlando, vede i genitori che danno alla luce i figli considerandoli una loro proprietà, non una nuova vita, ma un prolungamento della propria esistenza in senso stretto (inteso non della stirpe ma del proprio io) e questo purtroppo lascia spazio ad una possessività e controllo eccessivi che alla fine indeboliscono sia genitori che figli.
Alla base di tutto c'è il condizionamento della Società tutta e delle Organizzazioni Religiose che tendono a dominare tutti quanti.
Chi se ne è accorto ne è fuori e non cade più nella rete, chi ha aperto gli occhi non confonde una organizzazione con l'Assoluto, chi ha aperto gli occhi sa che l'Assoluto è anche nella formica e non occorre andare a messa, pregare, lamentarsi, ossequiare un uomo che si fa chiamare come un Dio...Colui che si fa chiamare santo padre, un tempo ha fatto ammazzare coloro che diceva fossero indegni, Pagani od Eretici....e si è reso lui indegno con tutta la sua Chiesa. Responsabilità si chiede, e dirsi un buon Cristiano non rende meno responsabili, perchè chi comprende cosa sia questa chiesa di Roma se ne deve allontanare altrimenti è corresponsabile dei suoi crimini. Non si deve dimenticare cosa abbia fatto nel nome di Dio la chiesa cattolica ed è stria assai recente Kevin Annett ed il genocidio canadese, dove 50000 bambini sono stati sodomizzati o uccisi solo perchè Nativi ribelli all'insegnamento dei preti. Spero che questa organizzazione cessi di dichiararsi Chiesa, che decida di vivere sulle sue spalle e rifiuti l'8 permille e che l'Umanità di oggi comprenda che non ha bisogno di nessun Pastore e che solo in se stessi esiste la Verità. Era scritto sul frontone di Delfi: conosci te stesso e conoscerai gli Dei...e dopo millenni non lo abbiamo ancora compreso totalmente.