la morte e il morire
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LA MORTE E IL MORIRE
Ciao a tutti. Che importanza ha nello sciamanismo il prendersi cura del corpo fisico della persona morta .
MANTIDE
la morte e il morire
Ti sono vicina Vittorio. Ci sono state diverse volte che ho accompagnato i miei pazienti, quelli in cui non c'era più nulla da fare, e che soffrivano, ad una morte dolce. Almeno lo spero. Esiste una compostezze e una dignità nell'animale prossimo alla morte che stupisce. .. Negli anni mi sono scontrata con persone che si accanivano nel pretendere una cura, anche quando non c'era più nulla da fare...o pretendere che il propio animale vivesse oltre il limite biologico...costringendolo a mangiare, a bere, a defecare, a somministrare inutli medicine. Ogni volta che ho effettuato un eutanasia, ho cercato per quanto possibile di farlo in modo sereno, mettendo una musica dolce di sottofondo, accarezzando il corpo dell'animale...fino al suo ultimo respiro..e augurandogli un buon viaggio! E auguro un buon viaggio anche al tuo cagnone.
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nike
un saluto ed un grattatina a nike il cane con la maglietta .che tu possa trovare erbetta verde e profumata di primavera sotto le tue zampotte ed acqua fresca che scorre per dissetarti, custode dello zio Oscar e della dolce Elena
Re: la morte e il morire
Grazie a tutti per la vicinanza (a questo serve una comunità) e per esservi ricordati di quante volte Nike ha preso parte fisicamente ai nostri cerchi dando il suo contributo e ricevendo la benedizione degli Spiriti.
Questi giorni mi hanno insegnato molto: come dice Tsunki, "nei momenti di sofferenza entra potere...".
Ad esempio nel rituale che ho fatto, molti Spiriti sono venuti ad aiutarmi e in più ho scoperto di avere uno tsentsak specifico che fa proprio quello di mestiere, il traghettatore ….
Ho anche capito che essere “preparati”, sapere cosa fare nella pratica, prima e dopo, e sapere cosa succede all’anima del morto aiuta tantissimo a sopportare la perdita.
Il “non sapere” impedisce di farsene una ragione ed è molto più pesante da sopportare della perdita stessa.
Mitakuye oyasin
Vittorio
Questi giorni mi hanno insegnato molto: come dice Tsunki, "nei momenti di sofferenza entra potere...".
Ad esempio nel rituale che ho fatto, molti Spiriti sono venuti ad aiutarmi e in più ho scoperto di avere uno tsentsak specifico che fa proprio quello di mestiere, il traghettatore ….
Ho anche capito che essere “preparati”, sapere cosa fare nella pratica, prima e dopo, e sapere cosa succede all’anima del morto aiuta tantissimo a sopportare la perdita.
Il “non sapere” impedisce di farsene una ragione ed è molto più pesante da sopportare della perdita stessa.
Spero che nel prossimo cerchio sugli antenati affronteremo anche questo argomento: penso sia importante per tutti.Tsunki ha scritto: Si pregano - anche con lui - gli Spiriti e gli Antenati perché vengano ad accoglierlo e lo accompagnino. Ma questo bisognerebbe sperimentarlo in un incontro o un cerchio.
Mitakuye oyasin
Vittorio
... e così, Vittorio, mi potrai presto spiegare cosa e come hai fatto per prepararti e accompagnare Nike nel suo viaggio: come sai ho in casa molti gatti molto molto anziani che saranno prossimamente da aiutare nel passaggio (e non dirmi come al solito che la loro fine migliore è al forno con le patatine )
Anche io spero che Tsunki al cerchio degli Antenati ci possa parlare di questo argomento.
A presto, un caro saluto
Anche io spero che Tsunki al cerchio degli Antenati ci possa parlare di questo argomento.
A presto, un caro saluto
Buen viaje Nike...
Nike era spinosa come te Vittorio...
Le sue spine nere l'aiuteranno nel viaggio.
Un saluto anche dallamico Cane Tanakka e dal compare gatto nero Noche.
Mitakuye Oyas'in
Nike era spinosa come te Vittorio...
Le sue spine nere l'aiuteranno nel viaggio.
Un saluto anche dallamico Cane Tanakka e dal compare gatto nero Noche.
Mitakuye Oyas'in
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.