giorni speciali
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giorni speciali
Vorrei aprire un nuovo tema.
Ci sono giorni (o periodi dell'anno) particolari per tutte le colture sciamaniche.
Sicuramente lo sono i solstizi e gli equinozi.
Anche i giorni fra la fine di ottobre e l'inizio di novembre sono particolari.
Il calendario cristiano non a caso vi colloca le feste dedicate ai morti e ai santi.
Tradotto, sono i giorni dedicati alla memoria degli Avi e degli Eroi.
Quelli che portano il potere della stirpe e del popolo, insomma.
Le date del calendario cristiano si sovrappongono a quella che era la festa celtica di Samhain , che segnava il capodanno celtico ed era il tempo quando la notte era più lunga del giorno, fredda e buia.
I rituali iniziavano con lo spegnimento di tutti i fuochi (che venivano poi riaccesi a partire dal fuoco acceso dall'Eildeir dei druidi e tenuti accessi tutto l'anno).
Samhain era il tempo in cui le porte tra questo mondo e il mondo ultraterreno si aprivano e gli spiriti dei morti (e a volte anche i mortali) potevano passare liberamente da un mondo all'altro.
Era consuetudine lasciare del cibo e delle bevande davanti alle abitazioni per accogliere le anime dei defunti.
In molte tradizioni rurali italiane, quest'usanza è ancora praticata.
Samhain era per i druidi il momento in cui si poteva più facilmente prevedere il futuro.
Invito tutti, quindi a considerare questi giorni come molto importanti e a celebrarli nel modo migliore.
Soprattutto è l'occasione di incontrare (letteralmente) e parlare con i nostri antenati.
A gennaio spero terremo, come ha promesso Tsunki, il cerchio sul potere degli antenati.
I prossimi giorni possono essere l'occasione per preparare al meglio questo appuntamento.
Grazie a tutti e buone celebrazioni
Animo y fuerza
Vittorio
Ci sono giorni (o periodi dell'anno) particolari per tutte le colture sciamaniche.
Sicuramente lo sono i solstizi e gli equinozi.
Anche i giorni fra la fine di ottobre e l'inizio di novembre sono particolari.
Il calendario cristiano non a caso vi colloca le feste dedicate ai morti e ai santi.
Tradotto, sono i giorni dedicati alla memoria degli Avi e degli Eroi.
Quelli che portano il potere della stirpe e del popolo, insomma.
Le date del calendario cristiano si sovrappongono a quella che era la festa celtica di Samhain , che segnava il capodanno celtico ed era il tempo quando la notte era più lunga del giorno, fredda e buia.
I rituali iniziavano con lo spegnimento di tutti i fuochi (che venivano poi riaccesi a partire dal fuoco acceso dall'Eildeir dei druidi e tenuti accessi tutto l'anno).
Samhain era il tempo in cui le porte tra questo mondo e il mondo ultraterreno si aprivano e gli spiriti dei morti (e a volte anche i mortali) potevano passare liberamente da un mondo all'altro.
Era consuetudine lasciare del cibo e delle bevande davanti alle abitazioni per accogliere le anime dei defunti.
In molte tradizioni rurali italiane, quest'usanza è ancora praticata.
Samhain era per i druidi il momento in cui si poteva più facilmente prevedere il futuro.
Invito tutti, quindi a considerare questi giorni come molto importanti e a celebrarli nel modo migliore.
Soprattutto è l'occasione di incontrare (letteralmente) e parlare con i nostri antenati.
A gennaio spero terremo, come ha promesso Tsunki, il cerchio sul potere degli antenati.
I prossimi giorni possono essere l'occasione per preparare al meglio questo appuntamento.
Grazie a tutti e buone celebrazioni
Animo y fuerza
Vittorio
Ultima modifica di Kaya il mar 5 giu 2012, 22:58, modificato 1 volta in totale.
Re: giorni speciali
i giorni di cui parli sono i giorni della semina....vittorio ha scritto: Ci sono giorni (o periodi dell'anno) particolari per tutte le colture sciamaniche.
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
candelora
Oggi 2 febbraio è il giorno della candelora.
In questi giorni, che vanno dalla fine di gennaio all'inizio di febbraio, cioè nel periodo che cade a metà fra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera, sono collocate molte feste antiche, tutte accomunate dalla celebrazione della luce che ritorna a vincere sulle tenebre.
E' quindi un momento di passaggio, tra l'inverno/buio/morte e la primavera/luce/risveglio. Questo passaggio è celebrato attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione.
Per i Celti è la festa di IMBOLC, che significa letteralmente “nel grembo” (sottinteso “della Terra”) e risulta particolarmente legata alla triplice Dea Brigit (o Brigid), divinità del fuoco, della tradizione e della guarigione; anche questa festa venne poi trasformata in età cristiana e il ruolo della Dea affidato alla figura di santa Brigida, a cui vengono attribuite tutte le caratteristiche della divinità, in particolare quella del fuoco sacro.
Era festeggiato con l’accensione di grandi fuochi. Era considerato il periodo dei presagi per il destino di ciascuno e per l’anno che incominciava. La dea era rappresentata da tre figure di donna con un fuoco o una candela sulla testa.
Per i Latini erano i LUPERCALIA che si celebravano alle Idi di febbraio, l’ultimo mese dell’anno, che servivano a purificarsi prima dell'avvento dell'anno nuovo e a propiziarne la fertilità.
In questa celebrazione, dedicata a Fauno Lupercus, due ragazzi venivano condotti in una grotta consacrata al Dio, al cui interno i sacerdoti, dopo aver sacrificato delle capre, segnavano loro la fronte con il coltello tinto del sangue degli animali. Dovevano poi indossare le pelli degli animali sacrificati e, muniti di fruste ricavate dalla stessa pelle, correre attorno alla base del Palatino percuotendo chiunque incontrassero, in particolare le donne che si offrivano volontariamente ad essere sferzate per purificarsi e ottenere la fecondità.
Un'altro momento particolare della festa era la 'februatio', la purificazione della città, in cui le donne giravano per le strade con ceri e fiaccole accese, simbolo di luce.
La Dea Februa era Iunio Februata (Giunone purificata), che veniva celebrata a Roma alle Calende di febbraio.
Il nome CANDELORA è il nome popolare (dal latino "candelorum", benedizione delle candele) attribuito dai cristiani alla festa celebrata il 2 di febbraio in ricordo della presentazione di Maria al tempio quaranta giorni dopo la nascita di Gesù (40 erano i giorni per purificarsi….). La purificazione di Maria fu fatta coincidere con la festa pagana dedicata a Giunone e ai Lupercali.
La Candelora in alcuni luoghi viene chiamata "GIORNO DELL’ORSO". In questo particolare giorno, l'orso si sveglierebbe dal letargo e uscirebbe fuori dalla sua tana per vedere come è il tempo e valutare se sia o meno il caso di uscire definitivamente..
L'orso era ed è anche protagonista di alcuni riti rurali del mese di febbraio, collocati nel ciclo agreste/vegetativo: al termine di una caccia simulata, l'orso viene catturato e portato all’interno del paese dove viene fatto oggetto di dileggi e di scherzi. L'epilogo può variare dall' "uccisione" dell'orso alla sua liberazione/fuga e ritorno alla natura. La figura dell’orso è rivestita da qualcuno del luogo che non deve essere riconosciuto fino alla fine della rappresentazione rituale.
Questi riti riproponevano comunque una tradizione antica che celebrava la festa del ritorno della luce e della bella stagione, con la sconfitta delle forze del buio e del freddo. Nello svolgimento di questi riti traspare la simbologia dell'orso (che con l'inverno va in letargo e si risveglia a primavera), interprete della forza primitiva della natura.
Mitakuye oyasin
Vittorio
In questi giorni, che vanno dalla fine di gennaio all'inizio di febbraio, cioè nel periodo che cade a metà fra il solstizio d'inverno e l'equinozio di primavera, sono collocate molte feste antiche, tutte accomunate dalla celebrazione della luce che ritorna a vincere sulle tenebre.
E' quindi un momento di passaggio, tra l'inverno/buio/morte e la primavera/luce/risveglio. Questo passaggio è celebrato attraverso la purificazione e la preparazione alla nuova stagione.
Per i Celti è la festa di IMBOLC, che significa letteralmente “nel grembo” (sottinteso “della Terra”) e risulta particolarmente legata alla triplice Dea Brigit (o Brigid), divinità del fuoco, della tradizione e della guarigione; anche questa festa venne poi trasformata in età cristiana e il ruolo della Dea affidato alla figura di santa Brigida, a cui vengono attribuite tutte le caratteristiche della divinità, in particolare quella del fuoco sacro.
Era festeggiato con l’accensione di grandi fuochi. Era considerato il periodo dei presagi per il destino di ciascuno e per l’anno che incominciava. La dea era rappresentata da tre figure di donna con un fuoco o una candela sulla testa.
Per i Latini erano i LUPERCALIA che si celebravano alle Idi di febbraio, l’ultimo mese dell’anno, che servivano a purificarsi prima dell'avvento dell'anno nuovo e a propiziarne la fertilità.
In questa celebrazione, dedicata a Fauno Lupercus, due ragazzi venivano condotti in una grotta consacrata al Dio, al cui interno i sacerdoti, dopo aver sacrificato delle capre, segnavano loro la fronte con il coltello tinto del sangue degli animali. Dovevano poi indossare le pelli degli animali sacrificati e, muniti di fruste ricavate dalla stessa pelle, correre attorno alla base del Palatino percuotendo chiunque incontrassero, in particolare le donne che si offrivano volontariamente ad essere sferzate per purificarsi e ottenere la fecondità.
Un'altro momento particolare della festa era la 'februatio', la purificazione della città, in cui le donne giravano per le strade con ceri e fiaccole accese, simbolo di luce.
La Dea Februa era Iunio Februata (Giunone purificata), che veniva celebrata a Roma alle Calende di febbraio.
Il nome CANDELORA è il nome popolare (dal latino "candelorum", benedizione delle candele) attribuito dai cristiani alla festa celebrata il 2 di febbraio in ricordo della presentazione di Maria al tempio quaranta giorni dopo la nascita di Gesù (40 erano i giorni per purificarsi….). La purificazione di Maria fu fatta coincidere con la festa pagana dedicata a Giunone e ai Lupercali.
La Candelora in alcuni luoghi viene chiamata "GIORNO DELL’ORSO". In questo particolare giorno, l'orso si sveglierebbe dal letargo e uscirebbe fuori dalla sua tana per vedere come è il tempo e valutare se sia o meno il caso di uscire definitivamente..
L'orso era ed è anche protagonista di alcuni riti rurali del mese di febbraio, collocati nel ciclo agreste/vegetativo: al termine di una caccia simulata, l'orso viene catturato e portato all’interno del paese dove viene fatto oggetto di dileggi e di scherzi. L'epilogo può variare dall' "uccisione" dell'orso alla sua liberazione/fuga e ritorno alla natura. La figura dell’orso è rivestita da qualcuno del luogo che non deve essere riconosciuto fino alla fine della rappresentazione rituale.
Questi riti riproponevano comunque una tradizione antica che celebrava la festa del ritorno della luce e della bella stagione, con la sconfitta delle forze del buio e del freddo. Nello svolgimento di questi riti traspare la simbologia dell'orso (che con l'inverno va in letargo e si risveglia a primavera), interprete della forza primitiva della natura.
Mitakuye oyasin
Vittorio
8 febbraio
Anche se gli Spiriti conoscono cose che non noi non sappiamo e decideranno per il meglio (che a volte non coincide con i nostri desideri...) e secondo la volontà di Nonno Cielo, desideravo chiedere a tutti voi di unirci stasera nell'offerta di fumo sacro e nella preghiera agli Spiriti perchè al nostro Uwishìn venga dato ancora tempo.
Animo y Fuerza
Animo y Fuerza
Beltane, o Calendimaggio, è la prossima festa alle porte.
Il suo nome significa "fuoco lucente" e si riferisce ai falò che venivano accesi dai Druidi in onore del Dio celtico Bel, Beli, Balar, Balor o Belenus. E' anche conosciuto come la Vigilia di Maggio, il giorno di Maggio e la notte di Valpurga, Bealtunn in Scozia, Shenn fa Boaldyn sull'isola di Mann e Galan Mae nel Galles, talvolta Cetsamhain che significa "opposta a Samhain". E’ una delle quattro grandi "Festività del Fuoco" che hanno contrassegnato le svolte dell'anno celtico.
Caratteristica di questa festa erano anchela fertilità e l’amore. I giovani dei villaggi e delle città uscivano nei campi e nelle foreste alla mezzanotte del 30 aprile in cerca di cespugli. Qualsiasi bambino fosse stato concepito durante questa occasione veniva considerato figlio degli Dei. Questi " matrimoni silvani " erano atti di magia simpatica che si credeva avessero un effetto positivo sul raccolto, sugli animali e su loro stessi. L’antica Legge Irlandese dei Brehon (druidi giudici), si riferiva a Beltain come il periodo dei divorzi.
A Lughnasadh, il 1° Agosto, le giovani coppie si univano in una sorta di Matrimonio di Prova e, entro Beltain, avrebbero dovuto decidere se sposarsi o meno.
Il Palo di Maggio era una parte centrale della celebrazione è una alta pertica a cui sono legati nastri rossi e bianchi, intorno a cui si danza, tenendoli per mano ed avvolgendoli lungo il palo. Questa danza propiziava la prosperita' e la crescita. Il palo rappresentava le forze maschili e la ghirlanda quelle femminili. In alcune zone In molte zone, i bestiami erano guidati fra due grandi falò preparati con i nove legni sacri per proteggerli dalle malattie durante l'anno venturo.
Per i moderni Pagani, Beltane è il tempo dell'unione e del piacere; la celebrazione del ritorno del calore del sole e del rinvigorirsi della Terra. E' la rinconciliazione degli opposti, attraverso l'amore e i frutti che sorgono da questa riconciliazione. E' il momento di ridare i nostri propositi per l'anno e l'amore agli altri.
Il suo nome significa "fuoco lucente" e si riferisce ai falò che venivano accesi dai Druidi in onore del Dio celtico Bel, Beli, Balar, Balor o Belenus. E' anche conosciuto come la Vigilia di Maggio, il giorno di Maggio e la notte di Valpurga, Bealtunn in Scozia, Shenn fa Boaldyn sull'isola di Mann e Galan Mae nel Galles, talvolta Cetsamhain che significa "opposta a Samhain". E’ una delle quattro grandi "Festività del Fuoco" che hanno contrassegnato le svolte dell'anno celtico.
Caratteristica di questa festa erano anchela fertilità e l’amore. I giovani dei villaggi e delle città uscivano nei campi e nelle foreste alla mezzanotte del 30 aprile in cerca di cespugli. Qualsiasi bambino fosse stato concepito durante questa occasione veniva considerato figlio degli Dei. Questi " matrimoni silvani " erano atti di magia simpatica che si credeva avessero un effetto positivo sul raccolto, sugli animali e su loro stessi. L’antica Legge Irlandese dei Brehon (druidi giudici), si riferiva a Beltain come il periodo dei divorzi.
A Lughnasadh, il 1° Agosto, le giovani coppie si univano in una sorta di Matrimonio di Prova e, entro Beltain, avrebbero dovuto decidere se sposarsi o meno.
Il Palo di Maggio era una parte centrale della celebrazione è una alta pertica a cui sono legati nastri rossi e bianchi, intorno a cui si danza, tenendoli per mano ed avvolgendoli lungo il palo. Questa danza propiziava la prosperita' e la crescita. Il palo rappresentava le forze maschili e la ghirlanda quelle femminili. In alcune zone In molte zone, i bestiami erano guidati fra due grandi falò preparati con i nove legni sacri per proteggerli dalle malattie durante l'anno venturo.
Per i moderni Pagani, Beltane è il tempo dell'unione e del piacere; la celebrazione del ritorno del calore del sole e del rinvigorirsi della Terra. E' la rinconciliazione degli opposti, attraverso l'amore e i frutti che sorgono da questa riconciliazione. E' il momento di ridare i nostri propositi per l'anno e l'amore agli altri.