Viaggio sciamanico e sogno
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- Tsunki
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Re: Viaggio sciamanico e sogno
No, infatti, come ha proprio ora risposto kaniats.Destiny ha scritto:Sul Mondo Giallo, se ci riferiamo a mondi di quel colore non ci sono mai finito, tranne forse una volta per un attimo. Ma per quello che mi pare di aver capito, se si tratta di un "mondo specchio", non dovrebbe essere precisamente di quel colore.
È chiamato Mundo Amarillo (questo nome l'ho appreso dagli Shipibo-Conibo) forse perché è un Mondo intermedio tra il Mondo di Mezzo (questo) e i Mondi Celesti (in verità anche tra il Mondo di Mezzo e i Mondi Inferi) quindi la direzione è poco sopra l'orizzonte, dove la luce del sole è gialla, ossia l'alba o il tramonto.
Entrandoci consapevolmente, il canale appare illuminato di giallo, ma l'interno può apparire in qualunque modo. Se uno crede di andare nei Mondi Celesti, appare di solito come i Mondi Celesti o, meglio, come il "viaggiatore" se li aspetta.
Maggioranza di persone - in particolare in pratiche new age o fai-da-te - che credono di andare in altissimi Mondi Uranici finiscono in realtà nel Mundo Amarillo.
Nel Mundo Amarillo oltre a venire ingannati, se ci si avventura inconsapevolmente ci si può ammalare, perché molte malattie vengono "create" lì.
Le malattie del Mundo Amarillo sono di solito connesse a superbia, presunzione o auto-illusioni e rifiuto di accettare la realtà.
Gli apprendisti lo studiano nel corso di Curanderia Amazzonica Tradizionale.
ánimo y fuerza
Tsunki
Tsunki
Re: Viaggio sciamanico e sogno
Il sogno lucido è un mezzo, per cosa dipende da te, come per il viaggio sciamanico con il tamburo, conosciuto da tutti, quando intraprendi un viaggio devi avere uno scopo. A eccezione di alcuni viaggi "di prova" che si fanno, appunto, per provare qualcosa di appena appreso, gironzolare tra i mondi senza meta consuma il potere, e a lungo andare ci danneggia.
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Re: Viaggio sciamanico e sogno
Sì, ma per esempio? E' possibile fare degli esempi di questi scopi?Kaniats ha scritto:Il sogno lucido è un mezzo, per cosa dipende da te, come per il viaggio sciamanico con il tamburo, conosciuto da tutti, quando intraprendi un viaggio devi avere uno scopo. A eccezione di alcuni viaggi "di prova" che si fanno, appunto, per provare qualcosa di appena appreso, gironzolare tra i mondi senza meta consuma il potere, e a lungo andare ci danneggia.
Ciao.
Andrea
Re: Viaggio sciamanico e sogno
Nonostante sia qualche anno che frequento i corsi avanzati di Tsunki so di non sapere: so che non ho così tante informazioni sull'anima e sul sogno per potere dire niente di istruttivo o costruttivo a riguardo del sogno lucido in generale.
Ho anzi la netta impressione, quando prendo coscienza di essere addormentato, di avere una blanda capacità di controllare quello che potrei definire un corpo energetico o sottile, capacità che tuttavia è assai limitata e mi consente di fare cose "strane". Non ho ad esempio idea se quello che io ritengo "scarso" controllo sia invece il massimo che si può pretendere o se invece io sia effettivamente un sognatore tetraplegico. Non lo so!
Elenco brevemente alcune cose:
- Ho avuto più volte una specie di sensazione di "vibrazione", come se una scintilla si innescasse nella zona lombare e il suo "pennacchio" andasse a lambire la sommità della testa solleticandola. In detto stato riesco a "spingere" in varie direzioni, una di esse secondo me conduce proprio nel Mundo Amarillo, la sensazione che si ha entrandoci è tuttavia assai sgradevole tanto che, se non ci finisco per sbaglio, non mi va proprio di entrarci. Spingendo in varie direzioni cambia completamente la percezione, anche se la maggior parte delle volte che mi è successo ero in un luogo neutro dove non avevo nessun altro tipo di percezione (di questo ho aperto qualche topic qui nelle discussioni generali ma nessuno ha mai commentato, da cui presumo che a nessuno sia mai capitato qualcosa che assomigli a queste esperienze).
- Mi è altresì capitato, in questo stato di dormiveglia, se non si accende la "scintilla" di captare una specie di programma radiofonico. La sensazione che ho avuto è proprio quella di percepire un segnale proveniente dalla prima vertebra. Io non so quanto questa sensazione fosse fisica e quanto invece fosse solo la convinzione che fosse la prima vertebra, non posso darvi una misura di quanto fossi in stato di sonno e quanto no ... ma era come se la prima vertebra fosse una radio che mi proiettava l'audio nei padiglioni auricolari.
Una volta ho proprio avuto la sensazione che ci fosse una dj che parlava di argomenti astrusi, ricordo che al risveglio commentai l'argomento perché era davvero folle, mi dissi che se era frutto della mia fantasia e non avevo veramente beccato una sorta di segnale in broadcast dovevo veramente essere arrivato alla frutta.
Un altra volta invece ho avuto la sensazione di inserirmi in una conversazione telefonica tra due persone, queste peraltro parlavano italiano e dicevano anche il loro nome e la loro città di origine, sono ragionevolmente certo di avere sentito anche i rumori di fondo oltre che le voci abbastanza chiare di due che si sono dichiarati essere Carlo e Antonella i quali si sono presentati come se non si fossero mai conosciuti dichiarando il nome e la città di provenienza, siccome ero lucido ma convinto di sognare sono rimasto stupito del realismo della conversazione in quanto i due soggetti articolavano la voce in maniera sorprendentemente reale con tanto di diversa cadenza, diverso ritmo del linguaggio, l'accento vagamente piemontese di uno nonostante avesse dichiarato di vivere a Vigevano, peraltro un tipo di accento che ho desunto dopo essermi svegliato in quanto a me poco noto, lei invece aveva un accento meridionale, probabilmente abruzzese o lucano ma non saprei proprio, altra cosa che mi stupisce perché appunto sono accenti che non conosco e che mi fanno propendere per l'avere veramente captato qualcosa di completamente estraneo a me.
- Ho risposto a questo post perché ho capito che capitare nel Mundo Amarillo è una cosa che mi è successa spesso, è sempre successa per sbaglio e la descrizione calzava sorprendentemente bene. Io ho notato che se divento lucido in un sogno propriamente detto qualunque cosa faccia mi porta a svegliarmi, mentre se divento lucido in questo mondo giallo a volte succede il contrario ovvero che non riesco a svegliarmi nonostante cerchi di interagire. La cosa che mi succede spesso è di diventare lucido la mattina molto presto, convinto di essere sveglio nella stanza buia mi ritrovo in questo mondo ingannevole dove un surrogato molto convincente della mia stanza da letto mi fa sempre sgradevoli scherzi, come ad esempio il rifiuto della lampada di accendersi.
In molti forum dove ho militato anni addietro si parlava di questo mondo impropriamente e lo chiamavano Kahiki, termine mutuato da chissà quale astrusa filosofia orientale, un sacco di gente era convinta che fosse un mondo interiore che si poteva "arredare" a piacimento. In realtà molto spesso cercare di interagire con questo mondo mi crea uno stato di estrema angoscia e soprattutto mi brucia parecchie risorse biochimiche, non saprei spiegare il cosa esattamente ma spesso esco da questo stato che mi sento stanco anche se in teoria mi sono appena svegliato, è come dopo avere fatto un notevole sforzo mentale. Di tutte le volte che ci sono finito, e sono davvero tante, ho un ricordo abbastanza spiacevole, forse dovrei dire più seccante che spiacevole, in fondo è un mondo completamente inerte, mi verrebbe da dire che li la realtà è molto più densa che quella "vera" anche se probabilmente, essendo molto rarefatta e circoscritta, proietta ciò che ci aspettiamo di trovarci in maniera molto dura.
Io ad esempio la maggior parte delle volte che mi sono trovato li vedo un clone sufficientemente preciso da essere convincente della mia stanza da letto, sembra come se avessero placcato tutto di cemento duro di un giallino opaco tendente al verde, a tratti ho l'idea che sia buio pesto eppure vedo gli oggetti, cerco sempre insistentemente di accendere una luce proprio come riflesso meccanico alla sensazione di buio, qualunque cosa io cerchi di fare mi sembra come di spingere la testa contro una parete di cemento, il 99% dei ricordi che ho di questo mondo sono proprio legati a tentativi di accendere la luce. Spesso sono andato in panico nell'impossibilità di farlo.
Detto mondo deve essere "lontano" in quanto il panico tipicamente mi fa uscire, ma prima di riuscire a riprendere la veglia e di conseguenza il controllo del corpo fisico impiego molto tempo e ho la sensazione di tornare indietro da molto lontano e di stare percorrendo della strada a ritroso, a volte ho la sensazione di asfissia perché mi rendo conto progressivamente di avere il corpo fisico e di non controllare il respiro, in realtà questo deve essere perché in quel mondo ci si arriva solo quando sei in uno stato di sonno sufficientemente profondo a livello biochimico tale che la respirazione diventa automatica e il sistema endocrino produce le endorfine che sopiscono il corpo.
Concludo:
Ciò detto io non posso confermare niente, se questo non fosse il Mundo Amarillo di cui parla Tsunki non sarei per niente stupito, però posso di contro confermare che tutte queste osservazioni sono frutto di anni e anni di osservazione del fenomeno così come accade al sottoscritto.
Ho anzi la netta impressione, quando prendo coscienza di essere addormentato, di avere una blanda capacità di controllare quello che potrei definire un corpo energetico o sottile, capacità che tuttavia è assai limitata e mi consente di fare cose "strane". Non ho ad esempio idea se quello che io ritengo "scarso" controllo sia invece il massimo che si può pretendere o se invece io sia effettivamente un sognatore tetraplegico. Non lo so!
Elenco brevemente alcune cose:
- Ho avuto più volte una specie di sensazione di "vibrazione", come se una scintilla si innescasse nella zona lombare e il suo "pennacchio" andasse a lambire la sommità della testa solleticandola. In detto stato riesco a "spingere" in varie direzioni, una di esse secondo me conduce proprio nel Mundo Amarillo, la sensazione che si ha entrandoci è tuttavia assai sgradevole tanto che, se non ci finisco per sbaglio, non mi va proprio di entrarci. Spingendo in varie direzioni cambia completamente la percezione, anche se la maggior parte delle volte che mi è successo ero in un luogo neutro dove non avevo nessun altro tipo di percezione (di questo ho aperto qualche topic qui nelle discussioni generali ma nessuno ha mai commentato, da cui presumo che a nessuno sia mai capitato qualcosa che assomigli a queste esperienze).
- Mi è altresì capitato, in questo stato di dormiveglia, se non si accende la "scintilla" di captare una specie di programma radiofonico. La sensazione che ho avuto è proprio quella di percepire un segnale proveniente dalla prima vertebra. Io non so quanto questa sensazione fosse fisica e quanto invece fosse solo la convinzione che fosse la prima vertebra, non posso darvi una misura di quanto fossi in stato di sonno e quanto no ... ma era come se la prima vertebra fosse una radio che mi proiettava l'audio nei padiglioni auricolari.
Una volta ho proprio avuto la sensazione che ci fosse una dj che parlava di argomenti astrusi, ricordo che al risveglio commentai l'argomento perché era davvero folle, mi dissi che se era frutto della mia fantasia e non avevo veramente beccato una sorta di segnale in broadcast dovevo veramente essere arrivato alla frutta.
Un altra volta invece ho avuto la sensazione di inserirmi in una conversazione telefonica tra due persone, queste peraltro parlavano italiano e dicevano anche il loro nome e la loro città di origine, sono ragionevolmente certo di avere sentito anche i rumori di fondo oltre che le voci abbastanza chiare di due che si sono dichiarati essere Carlo e Antonella i quali si sono presentati come se non si fossero mai conosciuti dichiarando il nome e la città di provenienza, siccome ero lucido ma convinto di sognare sono rimasto stupito del realismo della conversazione in quanto i due soggetti articolavano la voce in maniera sorprendentemente reale con tanto di diversa cadenza, diverso ritmo del linguaggio, l'accento vagamente piemontese di uno nonostante avesse dichiarato di vivere a Vigevano, peraltro un tipo di accento che ho desunto dopo essermi svegliato in quanto a me poco noto, lei invece aveva un accento meridionale, probabilmente abruzzese o lucano ma non saprei proprio, altra cosa che mi stupisce perché appunto sono accenti che non conosco e che mi fanno propendere per l'avere veramente captato qualcosa di completamente estraneo a me.
- Ho risposto a questo post perché ho capito che capitare nel Mundo Amarillo è una cosa che mi è successa spesso, è sempre successa per sbaglio e la descrizione calzava sorprendentemente bene. Io ho notato che se divento lucido in un sogno propriamente detto qualunque cosa faccia mi porta a svegliarmi, mentre se divento lucido in questo mondo giallo a volte succede il contrario ovvero che non riesco a svegliarmi nonostante cerchi di interagire. La cosa che mi succede spesso è di diventare lucido la mattina molto presto, convinto di essere sveglio nella stanza buia mi ritrovo in questo mondo ingannevole dove un surrogato molto convincente della mia stanza da letto mi fa sempre sgradevoli scherzi, come ad esempio il rifiuto della lampada di accendersi.
In molti forum dove ho militato anni addietro si parlava di questo mondo impropriamente e lo chiamavano Kahiki, termine mutuato da chissà quale astrusa filosofia orientale, un sacco di gente era convinta che fosse un mondo interiore che si poteva "arredare" a piacimento. In realtà molto spesso cercare di interagire con questo mondo mi crea uno stato di estrema angoscia e soprattutto mi brucia parecchie risorse biochimiche, non saprei spiegare il cosa esattamente ma spesso esco da questo stato che mi sento stanco anche se in teoria mi sono appena svegliato, è come dopo avere fatto un notevole sforzo mentale. Di tutte le volte che ci sono finito, e sono davvero tante, ho un ricordo abbastanza spiacevole, forse dovrei dire più seccante che spiacevole, in fondo è un mondo completamente inerte, mi verrebbe da dire che li la realtà è molto più densa che quella "vera" anche se probabilmente, essendo molto rarefatta e circoscritta, proietta ciò che ci aspettiamo di trovarci in maniera molto dura.
Io ad esempio la maggior parte delle volte che mi sono trovato li vedo un clone sufficientemente preciso da essere convincente della mia stanza da letto, sembra come se avessero placcato tutto di cemento duro di un giallino opaco tendente al verde, a tratti ho l'idea che sia buio pesto eppure vedo gli oggetti, cerco sempre insistentemente di accendere una luce proprio come riflesso meccanico alla sensazione di buio, qualunque cosa io cerchi di fare mi sembra come di spingere la testa contro una parete di cemento, il 99% dei ricordi che ho di questo mondo sono proprio legati a tentativi di accendere la luce. Spesso sono andato in panico nell'impossibilità di farlo.
Detto mondo deve essere "lontano" in quanto il panico tipicamente mi fa uscire, ma prima di riuscire a riprendere la veglia e di conseguenza il controllo del corpo fisico impiego molto tempo e ho la sensazione di tornare indietro da molto lontano e di stare percorrendo della strada a ritroso, a volte ho la sensazione di asfissia perché mi rendo conto progressivamente di avere il corpo fisico e di non controllare il respiro, in realtà questo deve essere perché in quel mondo ci si arriva solo quando sei in uno stato di sonno sufficientemente profondo a livello biochimico tale che la respirazione diventa automatica e il sistema endocrino produce le endorfine che sopiscono il corpo.
Concludo:
Ciò detto io non posso confermare niente, se questo non fosse il Mundo Amarillo di cui parla Tsunki non sarei per niente stupito, però posso di contro confermare che tutte queste osservazioni sono frutto di anni e anni di osservazione del fenomeno così come accade al sottoscritto.
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Re: Viaggio sciamanico e sogno
Kaniats, cosa intendi con ci danneggia, riferito al viaggiare a caso? Nel senso di perdere Potere e lasciare pezzetti in giro?
Kakáram ajastá
Tuna
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Re: Viaggio sciamanico e sogno
Questo mi fa ricordare alcuni sogni consapevoli che ho avuto, in cui ho visitato mondi luminosi e colorati, incontrato esseri di forma umana e non. Quando poi mi sono risvegliato "di qua" mi sono sentito carico, entusiasta e pieno di energia. Forse è proprio il potere.....
Altre volte invece ho avuto esperienze che credo siano quegli ormai famosi su internet obe, viaggi fuori dal corpo. Insomma mi è capitato solo 3 volte, sentivo tremare tutto e cadere in un dirupo, e poi mi sono staccato dal corpo. Una volta andai fuori casa, le altre due volte ero sempre nella stanza, attento a non avvicinarmi troppo al corpo fisico perché altrimenti mi risucchiava subito. Queste esperienze sono durate poco, ma quel che volevo dirvi è che al ritorno mi sono sempre sentito stanchissimo. Come se avessi faticato molto, e direi anche un po' svuotato.
Credo che questi due tipi di esperienze siano in qualche modo diverse tra loro...
Altre volte invece ho avuto esperienze che credo siano quegli ormai famosi su internet obe, viaggi fuori dal corpo. Insomma mi è capitato solo 3 volte, sentivo tremare tutto e cadere in un dirupo, e poi mi sono staccato dal corpo. Una volta andai fuori casa, le altre due volte ero sempre nella stanza, attento a non avvicinarmi troppo al corpo fisico perché altrimenti mi risucchiava subito. Queste esperienze sono durate poco, ma quel che volevo dirvi è che al ritorno mi sono sempre sentito stanchissimo. Come se avessi faticato molto, e direi anche un po' svuotato.
Credo che questi due tipi di esperienze siano in qualche modo diverse tra loro...
Re: Viaggio sciamanico e sogno
Proprio ieri un mio amico mi raccontava dei suoi sogni, a dir la verità incubi, che fa sempre in fase di luna crescente. Mi diceva che sogna situazioni terribili e nel sogno è consapevole di sognare ma non riesce ad agire, non riesce a fuggire o difendersi. Il risveglio lo trova che fa molta fatica ad eseguire le minime azioni con una stanchezza che si protrae per diverse ore. Il racconto di Chair mi sembra l'esatta fotocopia di quello che mi è stato riferito ieri. Cosa dovrebbe fare per riuscire a cambiare o pilotare il sogno? Potrei aiutarlo? La persona in questione è totalmente a digiuno di questi "argomenti alternativi"..
Grazie
Grazie
Re: Viaggio sciamanico e sogno
Ciao laviadellaspada, il sogno lucido va visto come un mezzo per accedere all'altra realtà, per fare un esempio concreto è come un aereo che ci porta lontano, (lo chiamiamo lucido perchè siamo noi a decidere la destinazione) ma una volta arrivati lì che facciamo?Ciao Kaniats. Per te il sogno lucido è un mezzo per cosa?
Andare nell'altra realtà non deve limitarsi al viaggio, se lo scopo è assente ( una curanderia, contattare uno spirito ecc. ecc.) consuma potere, proprio come il costo di un viaggio in aereo. Se ci lasciamo incantare dal paesaggio fuori dal finestrino e poi facciamo ritorno a casa ci troveremo presto senza un soldo .
Sciamani quando la cosa è opportuna evitano il viaggio nell'altra realtà (per preservare potere ) utilizzando oracoli, fare un viaggio senza meta è come lanciare monete senza fare la domanda
Spero con questo di aver risposto anche alla domanda di Tuna, se si volesse continuare questa conversazione possiamo creare un nuovo topic.
Re: Viaggio sciamanico e sogno
Salve, ma un sogno comune non è già un accesso all'altra realtà?Kaniats ha scritto: Il sogno lucido va visto come un mezzo per accedere all'altra realtà, per fare un esempio concreto è come un aereo che ci porta lontano, (lo chiamiamo lucido perchè siamo noi a decidere la destinazione) ma una volta arrivati lì che facciamo?
Andare nell'altra realtà non deve limitarsi al viaggio, se lo scopo è assente ( una curanderia, contattare uno spirito ecc. ecc.) consuma potere, proprio come il costo di un viaggio in aereo. Se ci lasciamo incantare dal paesaggio fuori dal finestrino e poi facciamo ritorno a casa ci troveremo presto senza un soldo .
No, non sono io. Mi dispiace.Destiny ha scritto: Pregherei se c'è qualcuno che ha esperienze di sogni lucidi di intervenire, in particolare kakaka che nonostante quel che mi ha scritto continua a ricordarmi una simpatica signora il cui nome comincia con G, finisce con A, ed era molto brava nei sogni lucidi castanediani (la gentile signora, con cui ho condiviso golose pizze napoletane e mozzarelle di bufala, mi contatti se ho azzeccato...Jamm jà )
Re: Viaggio sciamanico e sogno
Si, ma normalmente non c'è controllo da parte del nostro io, nei sogni la nostra anima profonda viaggia nell'altra realtà, ma i suoi scopi e desideri non sono esattamente i "nostri", per questo parliamo di sogni lucidi, nei quali abbiamo più padronanza di quello che facciamo e la nostra coscienza è in uno stato ordinario (o quasi ).Salve, ma un sogno comune non è già un accesso all'altra realtà?
Re: Viaggio sciamanico e sogno
Sì e quindi anche in qualsiasi sogno comune c'è una perdita di potere in quanto si gira senza scopo e ci si imbatte in situazioni più o meno pericolose senza un mino di controllo. Quindi mi sembra che l'unico modo per dirigere e per controllare il proprio potere sia diventare sognatori lucidi e poi se non si hanno obiettivi particolari si può anche semplicemente restare fermi.
Re: Viaggio sciamanico e sogno
Mi fa piacere che la discussione abbia preso vita.
Interessante ciò che ha detto Kanìats. Anch'io a volte ho pensato che il viaggio senza scopo consumi potere (a dire il vero spesso anche con lo scopo). Già altri utenti hanno detto che a volte da alcuni sogni lucidi ci si sveglia stanchi. Anche a me è capitato, e non solo nei sogni in cui l'ambiente è una fotocopia del nostro mondo fisico. Per esempio, se si vola tanto o si fanno tante azioni potrebbe capitare di svegliarsi così. Anche se si dorme troppo, a dire il vero; è vero che nelle ultime ore è più facile fare sogni lucidi, ma si avrà in genere meno energia, meno potere e ci si risveglierà stanchi. (Per dormire troppo intendo dalle 11 ore in sù )
Tuttavia andrebbe detto anche che un conto è viaggiare, un conto è essere lucidi. Potrei essere benissimo lucido, senza compiere alcuna esplorazione a vuoto. In quel caso sarei semplicemente consapevole di sognare e basta. Non pensi che la consapevolezza sia un "bene in sè"? Tanto per ciò che riguarda il sognare, si sogna lo stesso. Sognando si sarebbe comunque esposti a pericoli. Se si è consapevoli però magari qualche pericolo lo si potrebbe anche evitare. Ti faccio un esempio: nelle voci pubbliche del Dizionario dei Sogni, Tsunki scrive che è negativo sognare di avere rapporti sessuali con entità che hanno un qualche aspetto demoniaco e vampirico. Se fossi lucido questa cosa potrei evitarla; sognando normalmente è molto più difficile. Diverse volte ho avuto a che fare con questo tipo di entità femminili nei miei sogni, e da lucido in genere non ci cascavo.
Interessante ciò che ha detto Kanìats. Anch'io a volte ho pensato che il viaggio senza scopo consumi potere (a dire il vero spesso anche con lo scopo). Già altri utenti hanno detto che a volte da alcuni sogni lucidi ci si sveglia stanchi. Anche a me è capitato, e non solo nei sogni in cui l'ambiente è una fotocopia del nostro mondo fisico. Per esempio, se si vola tanto o si fanno tante azioni potrebbe capitare di svegliarsi così. Anche se si dorme troppo, a dire il vero; è vero che nelle ultime ore è più facile fare sogni lucidi, ma si avrà in genere meno energia, meno potere e ci si risveglierà stanchi. (Per dormire troppo intendo dalle 11 ore in sù )
Tuttavia andrebbe detto anche che un conto è viaggiare, un conto è essere lucidi. Potrei essere benissimo lucido, senza compiere alcuna esplorazione a vuoto. In quel caso sarei semplicemente consapevole di sognare e basta. Non pensi che la consapevolezza sia un "bene in sè"? Tanto per ciò che riguarda il sognare, si sogna lo stesso. Sognando si sarebbe comunque esposti a pericoli. Se si è consapevoli però magari qualche pericolo lo si potrebbe anche evitare. Ti faccio un esempio: nelle voci pubbliche del Dizionario dei Sogni, Tsunki scrive che è negativo sognare di avere rapporti sessuali con entità che hanno un qualche aspetto demoniaco e vampirico. Se fossi lucido questa cosa potrei evitarla; sognando normalmente è molto più difficile. Diverse volte ho avuto a che fare con questo tipo di entità femminili nei miei sogni, e da lucido in genere non ci cascavo.
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Re: Viaggio sciamanico e sogno
Grazie innanzitutto delle risposta. Ti faccio però notare, amichevolmente, che dire che (metto le virgolette anche se non è una citazione) "non ha senso (e alle volte è addirittura dannoso) avere sogni lucidi senza uno scopo da perseguire in essi", non è una risposta alla domanda "quali possono essere gli scopi perseguibili attraverso i sogni lucidi?".Kaniats ha scritto:Ciao laviadellaspada, il sogno lucido va visto come un mezzo per accedere all'altra realtà, per fare un esempio concreto è come un aereo che ci porta lontano, (lo chiamiamo lucido perchè siamo noi a decidere la destinazione) ma una volta arrivati lì che facciamo?Ciao Kaniats. Per te il sogno lucido è un mezzo per cosa?
Andare nell'altra realtà non deve limitarsi al viaggio, se lo scopo è assente ( una curanderia, contattare uno spirito ecc. ecc.) consuma potere, proprio come il costo di un viaggio in aereo. Se ci lasciamo incantare dal paesaggio fuori dal finestrino e poi facciamo ritorno a casa ci troveremo presto senza un soldo .
Sciamani quando la cosa è opportuna evitano il viaggio nell'altra realtà (per preservare potere ) utilizzando oracoli, fare un viaggio senza meta è come lanciare monete senza fare la domanda
Spero con questo di aver risposto anche alla domanda di Tuna, se si volesse continuare questa conversazione possiamo creare un nuovo topic.
Ritornando alla domanda iniziale del topic, se il sogno lucido fosse soltanto un mezzo equivalente agli altri per accedere all'altra realtà, allora non ci sarebbe nessuna differenza tra esso e il viaggio sciamanico, in quanto la "stanza" alla quale si accede (l'altra realtà) sarebbe la medesima, ed entrarvi per la porta del sogno lucido, o per la porta del tambureggiamento, o per la porta dell'assunzione di estratti di piante, sarebbe una differenza irrilevante... La differenza rilevante invece si avrebbe se le "stanze" alle quali si ha accesso attraverso le varie porte fossero diverse: in questo caso allora si potrebbero sperimentare, fare e ottenere cose diverse a seconda della porta che si imbocca, e si potrebbe dire a pieno titolo che il viaggio sciamanico differisce dal sogno lucido.
Ciao.
Andrea
Re: Viaggio sciamanico e sogno
Molti parlano di "vibrazioni" nel contesto dei viaggi astrali. Tra gli onironauti poi, molti - se non la maggioranza - ritengono che mentre i sogni lucidi siano completamente creati dalla mente, i viaggi astrali abbiano un qualche riferimento alla realtà fisica. Ovviamente si tratta di persone che hanno scarsa o nessuna consapevolezza dell'esistenza di molti mondi, che è quello in cui crediamo noi.Chair ha scritto:Ho avuto più volte una specie di sensazione di "vibrazione"
A tutti i viaggiatori astrali che la pensavano così però, quando ho chiesto se il mondo fisico che vedevano nel viaggio astrale corrispondeva alla nostra dimensione fisica in tutto e per tutto, dovevano ammettere che era sempre un pò diversa.
La differenza tra il viaggio astrale (OBE) e il sogno lucido a parer mio quasi non esiste. Si finisce sempre nell'altra realtà, solo che nel viaggio astrale l'esperienza comincia quando si è dentro il corpo, e poi si riesce a sgusciare fuori successivamente. Tra l'una e l'altra fase spesso, ma non sempre, si sentono appunto delle vibrazioni. In genere però pervadono tutto il corpo, è per questo che non so se le tue corrispondano a quelle che sperimentano gli altri, ma credo di sì. Il fatto che molti pensano che le OBE e il viaggio astrale siano due cose molto diverse - oltre all'ignoranza relativa all'esistenza degli altri mondi - consiste nel fatto che con le OBE si finisce quasi sempre, per lo meno all'inizio, in una copia del nostro mondo fisico. Insomma si finirà spesso e volentieri nella propria stanza.
La mia ipotesi è che si tenderà a finire in una dimensione molto vicina e in gran parte combaciante con quella fisica, che poi andrà gradualmente a cambiare mentre il sogno va avanti e si agisce in esso. Avete mai provato il gioco delle carte? Mettete una carta scoperta in un posto da svegli, senza guardarla, e poi in viaggio astrale provate ad andare a vederla. Bene, sia io che la mia fidanzata abbiamo provato qualche volta a farlo, e il risultato è questo: se appena cominciava il viaggio andavamo immediatamente a controllare la carta, all'80% l'azzeccavamo. Insomma, un riferimento alla dimensione fisica deve esserci per forza. Se invece aspettavamo, o nel sogno facevamo prima altro, la percentuale diminuiva fino a sfumare del tutto. Insomma, è come se agire nel sogno faccia allontanare sempre di più dalla dimensione fisica.
Altra esperienza interessante: una volta ho fatto uno di questi viaggi astrali: ho sentito le vibrazioni, mi sono rilassato in esse e sono sgusciato fuori dal corpo. Sono sceso al piano di sotto, dove ho visto mia madre su un divano e mio fratello. Con mio fratello mi sono "scontrato" fisicamente nel sogno (mi disse infatti, se non ricordo male, di fare più attenzione); con mia madre cominciai a parlare. Quando le chiesi come faceva a vedermi, dato che io ero fuori dal corpo, mi rispose che poteva farlo per le sue doti medianiche. In effetti, purtroppo, doti medianiche ne ha. Feci allora una prova: rientrai immediatamente nel mio corpo e scesi subito: mia madre ovviamente non mi aveva visto, con mio fratello non mi ero scontrato ma.... erano entrambi lì, cosa che assolutamente non potevo sapere mentre dormivo! Mia madre era addirittura sullo stesso divano! Con chi ho parlato quindi? Con le loro anime? Boh..
Altra cosa: quando ci si trova in una copia perfetta o quasi perfetta della propria dimensione fisica, a parer mio il sogno tende ad essere più "denso", ma non è una regola generale. Può essere questo il motivo per cui non riesci ad accendere la luce: finisci in una dimensione talmente vicina a quella fisica che non riesci ad agire in essa, essendo tu uno spirito. Il fatto poi che tu provi ad agire in essa ma non riesci ti fa consumare energia, e ti svegli stanco.
Non penso pertanto che si tratti del Mundo Amarillo come lo descrive Tsunki, solo perchè l'ambiente lo vedi giallastro. Ciò che sperimenti secondo me non corrisponde alla sua descrizione di "mondo specchio" in cui finisci quando tenti di visitare altri mondi.
[OT: E comunque, la filosofia orientale non è astrusa come quella occidentale. La filosofia orientale è sempre legata al Mito, tanto che non è inclusa nei manuali di Storia della Filosofia perchè buona parte degli occidentali non la considerano tale. Per me è molto più astruso un Wittgestein che uno Shankara. Ma poi, il mondo a cui te hai accennato non ha a che fare con il mondo hawaiano, piuttosto che quello orientale?]
In cosa consistono questi incubi? C'è qualcuno o qualcosa che lo attacca e gli fa del male?zialala ha scritto:Proprio ieri un mio amico mi raccontava dei suoi sogni, a dir la verità incubi, che fa sempre in fase di luna crescente.
Inoltre: il tuo amico segue una religione o un determinato sentiero spirituale? Se sì, quale?
Ultima modifica di Destiny il sab 21 set 2013, 12:25, modificato 3 volte in totale.