Donne valorose e uomini valorosi
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Re: Donne valorose e uomini valorosi
O per amor del Cielo! Non facciamo le discussioni sulle definizioni dei vocabolari, come fanno (facevano) i bambini e... i giornalisti. Per favore! Non facciamo scader il forum cosi!
Un vocabolario o l'uomo della strada potrà dare al valore un significato all'acqua di rose perché cosi si sentono tutti valorosi!
Il "valore", quello vero, è la virtus dei Romani.
Anche quella, se andiamo sulle definizioni, è stata trasformata dai cristiani nell virtù cardinali etc. Ma quelle non sono virtus.
La virtus è il coraggio e l'onore in battaglia, e la capacità di affrontare - e perfino offrirsi - alla morte per la propria patria.
E ora ci sarà qualcuno che mi parlerà del coraggio nelle battaglie contro la sporiczia dei pavimenti o contro il traffico tornando dall'ufficio. .
Saranno senz'altro virtù, ma non sono "valore" e francamente gli uomini/donne moderni che di "coraggi" hanno soprattutto questi... da quel che posso dire per mia esperienza di sciamano, il piu grosso punto debole che hanno quasi tutti e che c'è sempre e che rovina le vite (e impedisce di cambiarle) anche se esplode con maggior chiarezza andando in luoghi selvaggi, è proprio la paura, o meglio la paurosità, e la viltà.
L'assenza di virtus, appunto.
Un vocabolario o l'uomo della strada potrà dare al valore un significato all'acqua di rose perché cosi si sentono tutti valorosi!
Il "valore", quello vero, è la virtus dei Romani.
Anche quella, se andiamo sulle definizioni, è stata trasformata dai cristiani nell virtù cardinali etc. Ma quelle non sono virtus.
La virtus è il coraggio e l'onore in battaglia, e la capacità di affrontare - e perfino offrirsi - alla morte per la propria patria.
E ora ci sarà qualcuno che mi parlerà del coraggio nelle battaglie contro la sporiczia dei pavimenti o contro il traffico tornando dall'ufficio. .
Saranno senz'altro virtù, ma non sono "valore" e francamente gli uomini/donne moderni che di "coraggi" hanno soprattutto questi... da quel che posso dire per mia esperienza di sciamano, il piu grosso punto debole che hanno quasi tutti e che c'è sempre e che rovina le vite (e impedisce di cambiarle) anche se esplode con maggior chiarezza andando in luoghi selvaggi, è proprio la paura, o meglio la paurosità, e la viltà.
L'assenza di virtus, appunto.
ánimo y fuerza
Tsunki
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Re: Donne valorose e uomini valorosi
Cio' che intendevo era appunto il riferimento al coraggio...e condivido ciò che dici...Tsunki ha scritto:
E ora ci sarà qualcuno che mi parlerà del coraggio nelle battaglie contro la sporiczia dei pavimenti o contro il traffico tornando dall'ufficio. .
Saranno senz'altro virtù, ma non sono "valore" e francamente gli uomini/donne moderni che di "coraggi" hanno soprattutto questi... da quel che posso dire per mia esperienza di sciamano, il piu grosso punto debole che hanno quasi tutti e che c'è sempre e che rovina le vite (e impedisce di cambiarle) anche se esplode con maggior chiarezza andando in luoghi selvaggi, è proprio la paura, o meglio la paurosità, e la viltà.
L'assenza di virtus, appunto.
l'esempio era all'acqua di rose....
Il potere spaventa (Tsunki)
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Re: Donne valorose e uomini valorosi
Il valore non coincide con il coraggio, è qualcosa... di più. E anche di un po' diverso.
Ma l'uomo (e non intendo solo il maschio) non ha più né coraggio né - tanto meno - valore.
Si spaventa o si ritira per cose che a mio padre o mia nonna avrebbero fatto un baffo!
Ma l'uomo (e non intendo solo il maschio) non ha più né coraggio né - tanto meno - valore.
Si spaventa o si ritira per cose che a mio padre o mia nonna avrebbero fatto un baffo!
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Re: Donne valorose e uomini valorosi
Stra-verdad!tsunki ha scritto:Ma l'uomo (e non intendo solo il maschio) non ha più né coraggio né - tanto meno - valore.
Si spaventa o si ritira per cose che a mio padre o mia nonna avrebbero fatto un baffo!
Temo che vi sia un grosso problema culturale in questo momento che comincia già da quando si è bambini: praticamente in tutte le culture native i bambini maschi incominciano già molto presto, di solito non oltre a quando cade il primo dente da latte, a lasciare la protezione materna per apprendere dagli uomini la cultura maschile della loro società che forgia guerrieri e cacciatori in un ambito di divisione dei compiti sociali in base alle caratteristiche fisiche e predisposizioni dei generi; le bambine, rimanendo con la madre, apprendono altri insegnamenti non meno importanti: è un equilibrio funzionale importantissimo, questione di sopravvivenza.
Gli italiani, invece, vivono sempre più in casa e in maniera virtuale, tra un social network ed un gioco elettronico, al riparo dai pericoli e per questo sempre più deboli, sempre con meno voglia di fare sacrifici necessari per temprare il carattere e raggiungere obbiettivi importanti e una famiglia in cui la madre, ansiosa e protettiva, ha spesso un ruolo prevalente, sempre che la famiglia stessa non sia già in disgregazione.
Parlavo con una persona pochi giorni fa che affermava che secondo lei aveva fatto dei sacrifici enormi per andare all'Università perchè si doveva svegliare tutte le mattine alle 6,30, prendere l'auto per fare 2 km per andare in stazione a prendere il treno che in quaranta minuti l'avrebbe portata a destinazione e tornare verso le 14 nel pomeriggio; e poi doveva anche studiare! Mi sono ricordato, allora, i racconti dei miei nonni (erano nati a fine '800 o inizi '900) che mi dicevano che a quarant'anni un uomo era già vecchio perchè il fisico era consumato dal troppo lavoro e non molti arrivavano a 60 anni, solo i signori o i fisici eccezzionali; come cambiano le cose!
Addio, poi, a tutte quelle che erano considerate virtù fino a poco tempo fa per le quali, pur di non rinnegarle, si poteva morire : onore, onestà ecc.ecc. ; ora ci si ispira a pseudo imprenditori diventati ricchi in fretta senza fatica con operazioni speculative, cinici o al limite della legalità; la morale viene considerata ormai un opzional per fessi, meglio fare tanti soldi.
Animo y fuerza.
Yuma