"Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
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- Tsunki
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"Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
Un rito perde potere nel tempo perché è adattato per gli Occidentali o perché Occidentali lo fanno con atteggiamento molto diverso da quel che era inteso dai nativi o perché - come l'Arutam - ha bisogno di attingere a una Natura potente.Yantàna ha scritto:Scusa Tsunki, ma quali sono queste conseguenze? Pensavo che non facessi più la ricerca dell'AdP perché il rituale, dopo molti anni, aveva cominciato a perdere potere...Tsunki ha scritto: In più nella "Ricerca" dell'Animale di Potere vi è un errore di fondo: anche se fatto seriamente - quindi con un digiuno, una notte intera nella Natura da soli etc. - è comunque un adattamento alle aspettative occidentali che ha alcune conseguenze
Un rito originale nativo e fatto bene, potere non ne perde. A meno che abbia perso la funzione per cui è esistito...
Nelle Americhe soprattutto, ci sono vari riti che gli antropologi hanno chiamato "Ricerche della Visione", ma il nome non corrisponde mai a quello nativo ed è piuttosto sbagliato... già il fatto che studiosi specializzati abbiano dato a questi riti un nome sbagliato, la dice lunga su quanto ne abbiano capito...
La più popolare di queste "ricerche" è la Hanbleceya degli Indiani Sioux. Hanbleceya però non significa "cercare qualcosa", ma "piangere per ricevere una Visione". È una supplica, non una ricerca.
Ricercare è occidentale, scientifico, curioso o utilitaristico (sottolineerei l'ultima...), supplicare è religioso e (quasi) disperato ma fiducioso.
La cosiddetta "ricerca dell'Arutam" degli Shuar e degli Achuar - che non sono poi uguali - sono pure classificate dagli antropologi come Ricerche della Visione. Ma nessuno Shuar o Achuar dirà mai "sono andato a cercare l'arutam"! Dice ad es. "sono andato alla cascata, ho digiunato e supplicato gli Antenati, loro hanno avuto pietà di me ed è arrivato l'Arutam!"
Gli Antenati si invocano cantando degli ànent, parola che gli antropologi (sempre loro!) traducono "canti di potere", ma che in realtà significa "suppliche"!
In tutti questi riti, la persona si sente una nullità di fronte agli Spiriti, gli Dèi o gli Antenati, per dimostrarlo si svuota di tutte le proprie forze, digiunando per non meno di 3 giorni (di solito 4 nella Hanbleceya), ma anche fino a 7 giorni senza cibo né acqua (!), supplica e piange, canta suppliche, talvolta va da solo in luoghi dove rischia la sua vita, infine (forse) gli Spiriti/Dèi/Antenati hanno pietà e gli mandano la Visione.
Non c'è qualcosa da "ricercare" perché la Visione o l'Arutam sono un dono e i doni non si cercano, semmai si implorano, è un dono per chi è debole e di nessun conto.
Quello che è completamente perso nel modo di vedere occidentale è la religiosità, ma che appunto è la chiave di tutto il rito!
Veniamo alle presunte Ricerche dell'Animale di Potere...
Ad es. nella Hanbleceya la Visione arriva, portata da uno Spirito potente, che spesso - non sempre- è un animale. In tal caso, poiche ti porta la tua potente visione, e cio crea il forte legame tra voi, quello sarà il tuo Animale di Potere, termine anche questo inventato dagli antropologi.
Anche l'Arutam è spesso un animale e anche qui non sempre, benché poi chiamare animale di potere un arutam sia fuorviante, riduttivo e un po' ridicolo...
Comunque in nessuna di queste cosiddette Ricerche, si cerca l'AdP, quel che implori e speri di ricevere in dono ( non "cerchi") è la Visione o, come è chiamato per l'Arutma, il Sogno.
Lo spirito che arriva, sia un animale o no, ha grande, spesso enorme, importanza, ma la sua importanza è nel potere di realizzare il Sogno!
Mi immagino un occidentale medio che fa una Hanbleceya e invece di un animale lo Spirito è... una Montagna. "Ma come? E l'AdP? ora devo fare un altro rito per trovarlo?!"
In realtà non è immaginazione, è successo sul serio quando ero tra i Lakota
Nello sciamanesimo del Nord dell'Asia, che secondo gli antropologi (uhmmm .......) è l'origine di tutti gli sciamanismi del mondo, neppure mi risulta un rito specifico per "cercare" un AdP.
Tra i mongoli buryati abbiamo un Animale di Potere alla nascita, che viene chiamato madre animale. Nel tempo, crescendo, il rapporto con questo potente Animale si allenta - ma quando uno inizia a sciamanizzare, riceve una chiamata da uno Spirito potente detto budha (che non è mai un animale!).
Il tuo budha in seguito ti fa incontrare la tua madre animale.
Ma non c'è - che io sappia - un rito diretto per incontrarla, anche qui l'AdP (che però è congenito e dura tutta la vita, a differenza dell'Arutma o dello Spirito di una Hanbleceya!) è secondario a qualcos'altro, in questo caso all'udha e, soprattutto, al compito di sciamanizzare!
Quando io però ero apprendista dell'abuelo Jua (un grande sciamano Shuar) e cominciai a tenere Cerchi, avevo il problema che gli italiani, dove di sciamanico non c'era al tempo quasi niente - tranne i seminari della FSS) - si aspettavano un rito per trovare il "proprio AdP". In più gli Occidentali in genere, distaccati dalla Natura, avevano bisogno assoluto del legame con uno Spirito Animale!
Allora chiesi all'abuelo cosa potevo fare, per non rassegnarmi a proporre delle stupidaggini dal potere... evanescente come faceva la FSS.
Egli mi consigliô di adattare degli antichissimi rituali per propiziare la caccia. In questi riti infatti si cercava di chiamare lo Spirito dell'Animale che si voleva catturare nelle prossime cacce oppure lo Spirito di un Predatore (ad es. un'Aquila o un Giaguaro) capace di catturare quegli stessi animali.
Il Rito originale non aveva alcun nome, come spesso tra i nativi e praticamente sempre tra gli Shuar (non c'è ad es. un nome della "ricerca" dell'arutam!), ma gli occidentali adorano i "nomi", ne hanno bisogno, qualcuno su questo forum si è spinto perfino a dire che "siamo fatti di definizioni" (!) e quindi decisi di chiamarlo Cacerìa (in spagnolo "battuta di caccia") e il termine "ricerca dell'animale di potere" lo impiegai sempre meno, al massimo lo mettevo tra parentesi , per far capire l'argomento, ma volevo evitarlo il più possibile, in quanto davvero molto fuorviante e anche un poco... stupido.¨
Da allora però ne è passata di acqua sotto i ponti, gli Italiani sono oggi molto piu maturi riguardo allo sciamanesimo e piu, in media, degli Americani, che pure fanno neosciamanismo da quasi mezzo secolo.
Così ho ritenuto insieme ai miei Spiriti aiutanti, che fosse tempo di fare Riti piu maturi e in modo piu maturo.
Il buffo di tutto ciò è che vari miei imitatori ora vanno proponendo "ricerche dell'Adp" copiate piu o meno dalla Caceria che hanno a suo tempo seguito con me e pensano di poter riciclare!
Non sanno che era un rito adattato dall'abuelo e da me e se fossi stato un bravo businessman (ma nonostante molti miei detrattatori lo credano, io non sono affatto un businessman!) l'avrei registrato, come usano fare gli pseudo-sciamani americani.
Cmq quando mi copiano la Caceria va già di lusso, almeno è un rito con una vera base nativa e antica, il peggio è quando si inventano la "ricerca" di sana pianta, credendo che una persona qualunque possa inventarsi un rito e che questo abbia Potere e non crei ripercussioni nell'Altra Realtà
La Caceria, chiunque ne proponga una qualche versione, è ormai obsoleta perché il tempo non torna indietro e, se la gente in media è pronta per riti piu maturi e consapevoli, solo riti maturi e consapevoli cambieranno davvero le loro vite.
Ma i miei vari imitatori - almeno quelli che un po' conosco - non mi aspetto possano capirlo, hanno preparazioni lacunose e dello sciamanesimo grattano solo la superficie cercando piu che altro di arrabattarsi per alzare qualche euro. Prob. qualcuno si frega le mani dicendo: "meno male che Tsunki non fa piu la Caceria, piu soldini per me!"
Senza chiedersi come mai la Caceria non la propongo piu...
Ma va bene cosi, ognuno comunque si trova il "maestro" o il presunto sciamano che cerca.
E, come ho detto, io non sono un businessman
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NB Questa risposta a Yantana avrebbe meritato un articolo, ma l'uwishin non ha proprio voglia di scriverlo.
Scusatemi quindi per il post decisamente troppo lungo. Pido diculpas.
ánimo y fuerza
Tsunki
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- Tuna
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Re: "Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
Direi che non è troppo lungo visti i temi caldi che tocchi in ogni paragrafo. Davvero interessante.
Credo che la supplica sia la parte più difficile da afferrare per un occidentale... Tutti si avvicinano ai riti pensando di averne già di Potere e di volerlo, semmai, accrescere. Siamo abituati fin da piccoli a cercare, a scegliere tra un mare di possibilità e , chi può, a conquistare. Affrontare un rito inermi, supplicando, è una cosa davvero lontana e nel momento in cui uno ne afferra il significato profondo, ha capito come cambiare la sua vita.
Credo che la supplica sia la parte più difficile da afferrare per un occidentale... Tutti si avvicinano ai riti pensando di averne già di Potere e di volerlo, semmai, accrescere. Siamo abituati fin da piccoli a cercare, a scegliere tra un mare di possibilità e , chi può, a conquistare. Affrontare un rito inermi, supplicando, è una cosa davvero lontana e nel momento in cui uno ne afferra il significato profondo, ha capito come cambiare la sua vita.
Kakáram ajastá
Tuna
Tuna
Re: "Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
Macché troppo lungo... è stato un piacere leggerlo. Ora molte cose sono molto più chiare. Grazie davvero.
Re: "Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
Gracias per questo post di approfondimento Uwishín.
In effetti anche io mi sono espressa male definendola "ricerca"; più volte si é detto ed io stessa l'ho letta e vissuta tale...trattasi di una vera e propria supplica.
Ricerca sembra piu qualcosa che sta li per noi in attesa di esser trovata e fa apparire scontato il riuscire ad ottenerla.
Molto interessante anche tutto il resto. Ho trovato risposta a qualcosa che mi stavo domandando in questi giorni.
Gracias.
In effetti anche io mi sono espressa male definendola "ricerca"; più volte si é detto ed io stessa l'ho letta e vissuta tale...trattasi di una vera e propria supplica.
Ricerca sembra piu qualcosa che sta li per noi in attesa di esser trovata e fa apparire scontato il riuscire ad ottenerla.
Molto interessante anche tutto il resto. Ho trovato risposta a qualcosa che mi stavo domandando in questi giorni.
Gracias.
An Ustu Muhari Tani
Re: "Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
A questo punto ti chiedo: ha senso cimentarsi in questi riti in italia? Vanno esclusivamente praticati nei luoghi nativi e il più possibile selvaggi? Devo ammettere che in 4 post che hai scritto stai smontando un pò tutto ciò che ho letto e "imparato" fin'ora (manca l'emoticon che tira le testate contro il muro )
Re: "Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
eccola nn resistevo
Re: "Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
Tsunki grazie, grazie, grazie!!!
Non puoi immaginare l'impatto che hanno avuto le tue parole su di me questa sera.
Ho vacillato tutt'oggi tra dubbi e interrogativi, ma ora ho capito cosa fare.
Sono d'accordo con Tuna la supplica non appartiene agli occidentali, essa sfiora vagamente le menti in caso d'emergenza o estrema necessità.
Grazie anche ad Aramara che ha richiamato la mia attenzione su questo post.
Non puoi immaginare l'impatto che hanno avuto le tue parole su di me questa sera.
Ho vacillato tutt'oggi tra dubbi e interrogativi, ma ora ho capito cosa fare.
Sono d'accordo con Tuna la supplica non appartiene agli occidentali, essa sfiora vagamente le menti in caso d'emergenza o estrema necessità.
Grazie anche ad Aramara che ha richiamato la mia attenzione su questo post.
Spiriti non dimenticano
Re: "Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
Ciao a tutti. Probabilmente non abbiamo bisogno davvero. E anche quando avremmo bisogno tamponiamo con sciocchezze le lacune e ne riempiamo le nostre vite. E comunque non sappiamo chiedere, nè pregare, nè supplicare. E probabilmente era così anche ai tempi di Gesù visto che i vangeli sono pieni di frasi che spiegano come pregare, che dicono che basterebbe un granello di fede per spostare le montagne, di chiedere fino allo sfinimento eccetera...
Re: "Ricerche" dell'Animale di Potere o della Visione...
Sinceramente non ho capito molto di questo tuo intervento. Forse traspare che non siamo all'altezza della preghiera e della supplica. Forse...nanna ha scritto:Probabilmente non abbiamo bisogno davvero. E anche quando avremmo bisogno tamponiamo con sciocchezze le lacune e ne riempiamo le nostre vite. E comunque non sappiamo chiedere, nè pregare, nè supplicare. E probabilmente era così anche ai tempi di Gesù visto che i vangeli sono pieni di frasi che spiegano come pregare, che dicono che basterebbe un granello di fede per spostare le montagne, di chiedere fino allo sfinimento eccetera...
Credo che aldilà della forza della Supplica ci debba essere un affidarsi e confidarsi al Sacro, agli Spiriti che "puntano" su di noi e che ci donano poteri da mettere in azione. La Supplica non è un sim-sala-bim o una tecnica per amicarsi l'aiuto di Spiriti, ma è una chiave di passo. Ossia, supplico Spiriti perchè subito dopo passerò all'Azione mettendo a frutto quel Potere donato. Altrimenti è solo pietà di Spiriti, compassione fuggevole e immeritata o, peggio, disonore.
Se non si ha presente che si è sancito un Patto con spiriti, tutto è vano o comunque temporaneo e illusorio. Il Patto presuppone l'affidarsi completamente al Volere, o meglio, al Potere degli Spiriti che comunque non possono decidere e agire per noi ma solo attraverso di noi.
Noi siamo il Rosario. Non si contano le preghiere come litania fine a se stessa. Il Rosario: una delle offese più gravi all'onore di Gesù che l'essere umano religiosizzato abbia mai fatto.
I nostri Rituali non hanno seguito se non si tramutano in azione in Questa realtà, incidendola veramente e non offendendola con teorie o beandosi del solo sciamanizzare.
La Supplica è fondante ma non è sufficiente.
Io la sento così.
Comunque stiamo andando un po'
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.