rifiutare/accettare il potere della stirpe
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rifiutare/accettare il potere della stirpe
Salve a tutti,
provo ad aprire questo topic, non mi sembra di aver visto in giro l'argomento che vorrei trattare dunque... procedo
In un altro topic si parlava di antenati di sangue o d'affetto, leggendolo ho trovato il post di Tuna in cui diceva che il potere della stirpe va accettato o al massimo lo si può' rifiutare ma poi bisogna riappacificarsi con esso.
Immagino che questo non c'entri nulla col rapporto che si ha con i propri parenti (o si?).
E poi in che senso si rifiuta il potere della stirpe? Come fai a sapere se hai rifiutato un potere della tua stirpe? E come ci si rappacifica con esso?
Grazie per le vostre risposte!
provo ad aprire questo topic, non mi sembra di aver visto in giro l'argomento che vorrei trattare dunque... procedo
In un altro topic si parlava di antenati di sangue o d'affetto, leggendolo ho trovato il post di Tuna in cui diceva che il potere della stirpe va accettato o al massimo lo si può' rifiutare ma poi bisogna riappacificarsi con esso.
Immagino che questo non c'entri nulla col rapporto che si ha con i propri parenti (o si?).
E poi in che senso si rifiuta il potere della stirpe? Come fai a sapere se hai rifiutato un potere della tua stirpe? E come ci si rappacifica con esso?
Grazie per le vostre risposte!
- Tuna
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Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Hola Carl, di nuovo.
Certo che c'entra col rapporto con i parenti. I parenti sono le persone ancora in vita più vicine della nostra stirpe. Rifiuti il Potere della tua stirpe se i tuoi genitori hanno sempre voluto che tu diventassi avvocato ed invece hai fatto le valigie e sei andata a fare l'hippie in California.
Uno dei modi per rifiutare il Potere della stirpe è andare molto lontano, fisicamente, e tagliare i rapporti con i familiari. In ogni caso noi abbiamo bisogno del Potere della stirpe, è fondamentale. Possiamo rifiutare quello che per noi è più vicino temporalmente, quello dei genitori, dei nonni, andando a prenderne un altro da un antenato molto più lontano. Ci sono dei rituali specifici per facilitare questo.
Comunque per noi occidentali è un discorso molto complicato. Ad esempio per gli Shuar, riportando l'esperienza di Tsunki, ogni figlio ad un certo punto è lasciato a se, solo di fronte alla vita. Avrà più libertà nelle sue scelte, con meno binari prescelti. La nostra società complessa crea degli schemi che diventano prigioni e può essere molto difficile uscirne...per varie ragioni.
Certo che c'entra col rapporto con i parenti. I parenti sono le persone ancora in vita più vicine della nostra stirpe. Rifiuti il Potere della tua stirpe se i tuoi genitori hanno sempre voluto che tu diventassi avvocato ed invece hai fatto le valigie e sei andata a fare l'hippie in California.
Uno dei modi per rifiutare il Potere della stirpe è andare molto lontano, fisicamente, e tagliare i rapporti con i familiari. In ogni caso noi abbiamo bisogno del Potere della stirpe, è fondamentale. Possiamo rifiutare quello che per noi è più vicino temporalmente, quello dei genitori, dei nonni, andando a prenderne un altro da un antenato molto più lontano. Ci sono dei rituali specifici per facilitare questo.
Comunque per noi occidentali è un discorso molto complicato. Ad esempio per gli Shuar, riportando l'esperienza di Tsunki, ogni figlio ad un certo punto è lasciato a se, solo di fronte alla vita. Avrà più libertà nelle sue scelte, con meno binari prescelti. La nostra società complessa crea degli schemi che diventano prigioni e può essere molto difficile uscirne...per varie ragioni.
Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Ciao Tuna!
Se ho capito bene il senso delle ultime frasi, vorresti dire che fra gli Shuar i giovani adulti hanno più' possibilità di scelta nel “che cosa fare nella vita“ rispetto ai ragazzi della nostra società? che sarebbe il contrario dell'idea di fondo (“puoi fare quello che vuoi“) che ci propinano al giorno d'oggi?
Quindi il figlio che ha cattivi rapporti con i propri genitori (nel senso che non c'è comunicazione proprio) e vive lontano di fatto rifiuta il potere della stirpe? E se volesse rappacificarsi con esso ma non con i genitori (si sa che non siamo tutti dei santi...)? Sto chiedendo anche per interesse personale, come forse avrai intuito...Tuna ha scritto: Uno dei modi per rifiutare il Potere della stirpe è andare molto lontano, fisicamente, e tagliare i rapporti con i familiari. In ogni caso noi abbiamo bisogno del Potere della stirpe, è fondamentale. Possiamo rifiutare quello che per noi è più vicino temporalmente, quello dei genitori, dei nonni, andando a prenderne un altro da un antenato molto più lontano. Ci sono dei rituali specifici per facilitare questo.
Comunque per noi occidentali è un discorso molto complicato. Ad esempio per gli Shuar, riportando l'esperienza di Tsunki, ogni figlio ad un certo punto è lasciato a se, solo di fronte alla vita. Avrà più libertà nelle sue scelte, con meno binari prescelti. La nostra società complessa crea degli schemi che diventano prigioni e può essere molto difficile uscirne...per varie ragioni.
Se ho capito bene il senso delle ultime frasi, vorresti dire che fra gli Shuar i giovani adulti hanno più' possibilità di scelta nel “che cosa fare nella vita“ rispetto ai ragazzi della nostra società? che sarebbe il contrario dell'idea di fondo (“puoi fare quello che vuoi“) che ci propinano al giorno d'oggi?
- Tuna
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Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Se un figlio ha cattivi rapporti con i genitori e vive lontano di fatto si allontana dal potere della stirpe. Ma, ed è un ma importante, potrebbe avere buonissimi rapporti con i nonni e qui torna il salto generazionale di cui parlavamo prima. Le dinamiche che riguardano la stirpe sono abbastanza incasinate. In ogni caso, dagli insegnamenti di Tsunki e dalla mia esperienza, successivamente alla rottura, è meglio tornare a prendere il Potere della Stirpe, purificato. Una sorta di nuovo rapporto con genitori, nonni...di fatto diverso e trasformato. In aggiunta, come ho scritto nell'altro post, puoi prendere Potere da un antenato lontano che aveva un Potere che ti serve nella realizzazione di qualcosa.
Per i nostri giovani, la libertà di fare quello che si vuole è in realtà un peso, e alla fine molti si ritrovano con un destino simile a quello dei genitori. Inoltre l'idea che si può fare tutto rende infelici: se vivi in un paesino con una bella donna e la fai tua, passerà un forte potere che ti renderà felice. Se vivi in mezzo alle donne, non passerà lo stesso potere. Questo vale anche per le professioni, ecc.
Tornando agli Shuar, hanno meno legami, la loro vita è in continuo cambiamento. Loro traggono (o traevano) il Potere dall'Arutam, che viene sempre dalla stirpe, ma ogni volta porta un sogno nuovo, porta trasformazione e il potere per realizzare quel sogno. La vita è così una grande avventura. Per un occidentale cambiare è estremamente difficile, ci sono molte forze che tendono a tenerlo fermo.
Il numero di scelte possibili non è paradossalmente equivalente alla libertà di cui parlavo. In più, in molti casi, la possibilità di fare qualsiasi cosa è un'illusione. Se uno poi si sforza estremamente ci può anche riuscire, ci sono sempre casi eccezionali.dcarl1 ha scritto:Se ho capito bene il senso delle ultime frasi, vorresti dire che fra gli Shuar i giovani adulti hanno più' possibilità di scelta nel “che cosa fare nella vita“ rispetto ai ragazzi della nostra società? che sarebbe il contrario dell'idea di fondo (“puoi fare quello che vuoi“) che ci propinano al giorno d'oggi?
Per i nostri giovani, la libertà di fare quello che si vuole è in realtà un peso, e alla fine molti si ritrovano con un destino simile a quello dei genitori. Inoltre l'idea che si può fare tutto rende infelici: se vivi in un paesino con una bella donna e la fai tua, passerà un forte potere che ti renderà felice. Se vivi in mezzo alle donne, non passerà lo stesso potere. Questo vale anche per le professioni, ecc.
Tornando agli Shuar, hanno meno legami, la loro vita è in continuo cambiamento. Loro traggono (o traevano) il Potere dall'Arutam, che viene sempre dalla stirpe, ma ogni volta porta un sogno nuovo, porta trasformazione e il potere per realizzare quel sogno. La vita è così una grande avventura. Per un occidentale cambiare è estremamente difficile, ci sono molte forze che tendono a tenerlo fermo.
Kakáram ajastá
Tuna
Tuna
Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Diciamo allora che spero in questo salto generazionale, anche se i nonni sono tutti morti ormai.Tuna ha scritto:Se un figlio ha cattivi rapporti con i genitori e vive lontano di fatto si allontana dal potere della stirpe. Ma, ed è un ma importante, potrebbe avere buonissimi rapporti con i nonni e qui torna il salto generazionale di cui parlavamo prima. Le dinamiche che riguardano la stirpe sono abbastanza incasinate. In ogni caso, dagli insegnamenti di Tsunki e dalla mia esperienza, successivamente alla rottura, è meglio tornare a prendere il Potere della Stirpe, purificato. Una sorta di nuovo rapporto con genitori, nonni...di fatto diverso e trasformato. In aggiunta, come ho scritto nell'altro post, puoi prendere Potere da un antenato lontano che aveva un Potere che ti serve nella realizzazione di qualcosa.
E mi guardero' le pagine sul sito relative all'Arutam. Sono d'accordissimo sul fatto che credere di poter fare qualsiasi cosa è un'illusione, anche se non è vero per chiunque. Non so, a pensarci bene è un argomento controverso...
Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Interessante. Io dalla mia famiglia mi sono allontanata all'età di 15 anni ed è stata quella scelta che poi mi ha fatto scoprire la strada verso l'esoterismo. Se fossi rimasta in famiglia, ora probabilmente, non sarei nemmeno qui a scrivere. A distanza di anni, ho anche tentato di rimetterla "insieme" quella famiglia, non fisicamente intendo, ma non c'è verso. Ormai è del tutto sfasciata con rapporti occasionali dettati perlopiù da vincoli morali. Da mia madre ho saputo però, che nella nostra famiglia (la zia per la precisione) è stata per moltissimi anni la famosa "strega di paese" da lei ci andavano quasi tutti per farsi curare, per togliere o lanciare malocchi e via discorrendo.Tuna ha scritto:Se un figlio ha cattivi rapporti con i genitori e vive lontano di fatto si allontana dal potere della stirpe. Ma, ed è un ma importante, potrebbe avere buonissimi rapporti con i nonni e qui torna il salto generazionale di cui parlavamo prima. Le dinamiche che riguardano la stirpe sono abbastanza incasinate. In ogni caso, dagli insegnamenti di Tsunki e dalla mia esperienza, successivamente alla rottura, è meglio tornare a prendere il Potere della Stirpe, purificato. Una sorta di nuovo rapporto con genitori, nonni...di fatto diverso e trasformato. In aggiunta, come ho scritto nell'altro post, puoi prendere Potere da un antenato lontano che aveva un Potere che ti serve nella realizzazione di qualcosa.
I miei mi ci portavano spesso quando ero piccola, e con lei ci stavo davvero molto bene. Tornai a trovarla dopo tanti anni insieme ad un caro amico, ci ospitò entrambi e in quella occasione venne fuori la mia predisposizione alla divinizione, che nel frattempo acquisii per conto mio, ne rimase piacevolmente stupita. Una notte presi un candelabro a tre braccia che stava sul tavolo in sala e accesi le candele, in stanza non c'era posto sui mobili e quindi lo misi sul pavimento. La mattina successiva io ed il mio amico andammo a fare una passeggiata, scordandomi del candelabro. Al nostro ritorno, verso l'ora di pranzo, invece di trovarli tutti lì, c'era solo mio zio, che con le lacrime agli occhi ma con molta perentorietà, ci chiese di fare le valigie e di andarcene immediatamente. Non ci fu verso di fargli cambiare idea, era molto succube di sua moglie.
Non mi furono mai date spiegazioni per quel comportamento, di fatto anche con loro i rapporti si ruppero definitivamente. Forse non gradì il candelabro per terra? Mi scambiò forse per una satanista? (sorrido) congetture a parte, da quel momento sentìì nei confronti della zia una particolare avversione, ma nello stesso momento mi prese anche una sorta di lampo intuitivo. Ho sempre avvertito un' aura di negatività nei confronti della mia famiglia, negli anni le cose per noi non sono andate sempre troppo bene, anzi tutt'altro, ma scelte sbagliate a parte, e per farla breve, ho pensato che zia ci avesse messo lo zampino. Sono ormai anni che cerco l'anello mancante di tutta questa strana storia, e soprattutto cerco di capire se, come diceva Tuna, è in quella famiglia o è quella famiglia nello specifico della zia, che devo trovare o ritrovare qualcosa.
In parole povere, ho come la sensazione del: " voi costruite ed io distruggo" perchè in effetti in tutti questi anni le cose sono andate proprio così, soprattutto per me. Chissà per quale strano arcano motivo, tutto quello che intraprendo, alla fine svanisce. I miei l'hanno ormai accettato, io no. Non ho ancora l'età per accucciarmi placidamente ad aspettare l'ultimo giorno.
saluti e scusate la prolissità, ma non potevo diversamente.
Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Ciao Shad,
il post era molto lungo è vero, pero' io l'ho trovato anche interessante. Qualcosa del genere l'ho sperimentato anch'io, niente di così' “esoterico“ come nel tuo caso (intendo la zia, ecc.), pero' anche per la mia famiglia i rapporti sono sempre stati molto difficili e il vero calore familiare l'ho trovato in realtà in una nonna. Tanto che ancora adesso quando penso a lei (è morta da tanti anni ormai), sento il cuore che si scalda!
Leggendo qua e là tra i vari post è venuto pure a me il sospetto che forse ci sarebbe qualche lavoro da fare a livello familiare, qualcosa da scoprire o da mettere a posto... e non è escluso che mi decida sul serio!
Si', la sensazione è che per noi vada comunque sempre storto e che non ci sia possibilità di essere una famiglia unita o con rapporti almeno “normali“.
Vorrei chiedere a Tuna:
immagino che per una persona che non sappia nulla di sciamanesimo ecc., le cose avvengano da sé, per così' dire. Quando dici di prendere il potere da un antenato (bisnonni e oltre, mi par di capire), avviene naturalmente... o no?
Grazie!
il post era molto lungo è vero, pero' io l'ho trovato anche interessante. Qualcosa del genere l'ho sperimentato anch'io, niente di così' “esoterico“ come nel tuo caso (intendo la zia, ecc.), pero' anche per la mia famiglia i rapporti sono sempre stati molto difficili e il vero calore familiare l'ho trovato in realtà in una nonna. Tanto che ancora adesso quando penso a lei (è morta da tanti anni ormai), sento il cuore che si scalda!
Leggendo qua e là tra i vari post è venuto pure a me il sospetto che forse ci sarebbe qualche lavoro da fare a livello familiare, qualcosa da scoprire o da mettere a posto... e non è escluso che mi decida sul serio!
Si', la sensazione è che per noi vada comunque sempre storto e che non ci sia possibilità di essere una famiglia unita o con rapporti almeno “normali“.
Vorrei chiedere a Tuna:
immagino che per una persona che non sappia nulla di sciamanesimo ecc., le cose avvengano da sé, per così' dire. Quando dici di prendere il potere da un antenato (bisnonni e oltre, mi par di capire), avviene naturalmente... o no?
Grazie!
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Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Il problema sta nella tipologia della nostra famiglia; la famiglia borghese è di per se una prigione, in cui si vive da soli perché è più comodo, perché non si vuole scendere a compromessi e non ci si vuole privare di qualcosa per darlo agli altri. Così facendo i legami con quei pochi familiari diventano delle catene, delle oppressioni e mancano le valvole di sfogo: se in una famiglia ci sono molti membri, se si litiga con uno di loro, si può avere un buon rapporto con un altro, che ci scalderà il cuore e darà l'opportunità di sfogarsi.marika778 ha scritto: Si', la sensazione è che per noi vada comunque sempre storto e che non ci sia possibilità di essere una famiglia unita o con rapporti almeno “normali“.
Avviene spontaneamente. Nel caso però questo passaggio non ci sia stato e sentiamo il bisogno di un potere per le nostre vite, la tradizione sciamanica insegna dei rituali per andare a parlare con un antenato disposto a darci quel potere.marika778 ha scritto:Vorrei chiedere a Tuna:
immagino che per una persona che non sappia nulla di sciamanesimo ecc., le cose avvengano da sé, per così' dire. Quando dici di prendere il potere da un antenato (bisnonni e oltre, mi par di capire), avviene naturalmente... o no?
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Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Ciao Marika,marika778 ha scritto: Leggendo qua e là tra i vari post è venuto pure a me il sospetto che forse ci sarebbe qualche lavoro da fare a livello familiare, qualcosa da scoprire o da mettere a posto... e non è escluso che mi decida sul serio!
Si', la sensazione è che per noi vada comunque sempre storto e che non ci sia possibilità di essere una famiglia unita o con rapporti almeno “normali“.
si, credo che le sensazioni debbano essere prese nella giusta considerazione. E le mie, come dicevo, sono anni che me le porto dietro. Ci sono stati tanti altri piccoli particolari a confermare i miei sospetti, ma riuscire a darne una corretta collocazione non è per niente facile e spesso mi son ritrovata a pensare di lasciar perdere, vuoi per oggettiva mancanza di tempo, vuoi per la distanza. Ma lo stesso, non ci riesco. Ultimamente poi, alcuni segnali sono stati molto chiari, non entro nello specifico, altrimenti ne esce un'altra filippica, ma a quanto pare, sembrerebbe che io debba ritornare "alle origini" della mia famiglia per capire i meccanismi che mi hanno portata a vivere e a fare determinate scelte. Il percorso si delineerebbe proprio da lì. Non ne sono "ossessivamente" coinvolta, ma non mi lascio sfuggire nessun minimo particolare, ho sempre le antenne ben alzate. Questo un po' in generale, ammetto.
segui il tuo intuito, e "vedi" cosa ti suggerisce. Io ho imparato che se si cerca di seppellire qualcosa, questa, prima o poi riemerge.
a presto
Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Grazie Tuna!
Allora mi posso consolare un po', nel senso che sono anche le circostanze attuali che favoriscono tutti questi conflitti. Pero' gli effetti poi li scontiamo lo stesso!!!
Ma come si fa a sapere di quale potere si ha bisogno? E' meglio contattare un curandero o lo sciamano?
@Shad,
grazie per il tuo parere! E del resto sono d'accordissimo: non è possibile nascondere le cose sotto il tappeto!
Allora mi posso consolare un po', nel senso che sono anche le circostanze attuali che favoriscono tutti questi conflitti. Pero' gli effetti poi li scontiamo lo stesso!!!
Ma come si fa a sapere di quale potere si ha bisogno? E' meglio contattare un curandero o lo sciamano?
@Shad,
grazie per il tuo parere! E del resto sono d'accordissimo: non è possibile nascondere le cose sotto il tappeto!
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Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Ciao Marika. Dipende.marika778 ha scritto:Ma come si fa a sapere di quale potere si ha bisogno? E' meglio contattare un curandero o lo sciamano?
Nel caso di una persona con perdita di potere molto forte, che praticamente non fa nulla nella vita e magari fatica anche a fare le basilari attività, meglio che si rivolga a qualcuno che la possa aiutare.
Invece, una persona normale può cercare un Potere che le serve a realizzare qualcosa oppure per portare nella sua vita qualcosa che manca: ad esempio, se hai problemi di relazione, vuoi trovare un compagno, allora puoi cercare quel potere specifico; se ti serve potere per far andar bene il tuo negozio, la tua attività, idem; se la tua salute è così così ti puoi cercare potere di guarigione e di salute; oppure puoi cercare in generale di innalzare il tuo Potere personale, ma deve sempre servire per qualche scopo concreto. Tsunki in una delle prime occasioni che lo vidi mi disse "Il Potere passa nel corpo, nella tua vita, mica nelle nuvole". Il Potere è concreto, esiste davanti ai tuoi occhi, crea davanti ai tuoi occhi, quando circola. E così deve essere, perché se trovi Potere e non lo fai circolare, è una bella rogna, meglio non trovarlo.
Un altro caso è quando si vuole trasformare la propria vita e cercare un sogno, cioè qualcosa che dia senso alla tua vita ed il Potere per realizzare quel sogno. Seguendo la tradizione Shuar, per questo scopo si fa la Ricerca dell'Arutam, che è di fatto il rituale più poderoso.
Qui ho dato una risposta generica perché alla tua domanda si potrebbe rispondere davvero in troppi modi. In generale, come per tutte le cose, si va per gradi: la ricerca del Potere, deve essere fatta per gradi, per cercarlo, prenderlo, capirlo, gestirlo. Puoi venire ad uno dei nostri incontri e cominciare a sperimentare di persona.
Kakáram ajastá
Tuna
Tuna
Re: rifiutare/accettare il potere della stirpe
Grazie Tuna, sei sempre molto esaustivo! Spero di riuscire a venire al prossimo cerchio aperto a tutti, a gennaio.