UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
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Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
ERRATA-CORRIGE:
In realtà no, "una risata li seppellirà" non è di Dostoevskij, per quanto sia un motto rivoluzionario dell'Ottocento, ma a quanto pare di autore ignoto. Poi, come si sa, ripreso nel '68.
In realtà no, "una risata li seppellirà" non è di Dostoevskij, per quanto sia un motto rivoluzionario dell'Ottocento, ma a quanto pare di autore ignoto. Poi, come si sa, ripreso nel '68.
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Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
La paura è il vero virus che sta contagiando tutti. Come dici, Ushin, ormai non abbiamo più anticorpi per affrontare situazioni di pericolo e di paura e, come i bambini, ci spaventiamo se qualcuno ci fa "buh!" (o starnutisce!).
Nel film Apokalipto il guerriero anziano ammoniva il guerriero giovane a non farsi attaccare dalla paura (che vedeva negli occhi di alcuni profughi), perché l'avrebbe colpito come una malattia mortale.
Nel film Apokalipto il guerriero anziano ammoniva il guerriero giovane a non farsi attaccare dalla paura (che vedeva negli occhi di alcuni profughi), perché l'avrebbe colpito come una malattia mortale.
Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
Mi avete letto nel pensiero, anche il riferimento ad Apocalypto di Kaya, che riporto più sotto. Stavo per scrivere questo post.
"Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e che mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò." - Dune
Da poco si è concluso il viaggio in Australia, in cui molti hanno fatto il rituale più importante della tradizione Shuar, la ricerca dell'Arutam - nome per occidentali, gli Shuar non lo chiamino così. Quest'anno per i più avanzati è stato particolarmente duro, non tanto per i sacrifici, digiuni, etc. ma per tutto il lavoro precedente alla cerimonia. C'è chi - come me - stava male da mesi. Un dolore profondo, preparatorio: qualcosa di noi stava per morire. Per farlo dovevamo affrontare, attraversare, fare nostra la paura più profonda. Che per ogni persona è diversa.
Il rituale dell'Arutam è un rituale che porta coraggio. Per ottenerlo bisogna tirare fuori un pò di coraggio, solo così l'Arutam si degnerà di farsi prendere dal buscador.
Un tempo il coraggio aveva un valore. Anzi, si diceva che chi aveva coraggio aveva valore. Coraggio non è l’assenza di paura. Coraggio è la capacita di affrontare la paura. Mia nonna mi diceva sempre: “Forza e coraggio, che il male è di passaggio“.
Ahimè oggi non è più così. Oggi il valore è la paura. Il valore è la codardia.
Tornati dal viaggio siamo passati dalla meravigliosa selva pluviale alla follia del Coronavirus. Alcuni, come me, a causa di uno scalo a Singapore, siamo stati messi in quarantena dalle aziende per un presunto pericolo di contagio (io sto benissimo e approfitto per fare cose in casa). Insomma, si è trattati come degli appestati, come ai tempi della peste bubbonica - quando la gente moriva e tanta!
Conosco la paura e la disprezzo. In me soprattutto e a malapena la sopporto negli altri. Anzi, spesso quando qualcuno ha paura la sento nel corpo e devo trattenere la rabbia, come gli animali che quando “annusano” la paura di un umano diventano aggressivi. E adesso più di prima mi rendo conto di quanto sia pericolosa, più di qualsiasi virus. Perché il vero virus è la paura.
Non a caso è l’Italia - Paese di ipocondriaci, emotivi e non famosa per i suoi eroi coraggiosi - ad essere al primo posto in Europa per il Coronavirus (secondo i dati ufficiali, non si sa come stanno le cose veramente). E questa paura si sta diffondendo in tutta Europa, più in fretta del virus. E sta buttando giù l’economia, con possibili conseguenze molto più gravi.
Meglio morire in guerra che vivere nella paura, ha più senso. Una vita così non ne ha.
Stavo meglio tra i coccodrilli.
"La paura è una malattia. Striscia nell'anima di chi la prova. Ha già contaminato la tua pace. Non ti ho cresciuto per vivere nella paura. Cancellala dal tuo cuore." - Apocalypto.
https://www.youtube.com/watch?v=Jp28eudjx04
"Non devo avere paura. La paura uccide la mente. La paura è la piccola morte che porta con sé l'annullamento totale. Guarderò in faccia la mia paura. Permetterò che mi calpesti e che mi attraversi. E quando sarà passata, aprirò il mio occhio interiore e ne scruterò il percorso. Là dove andrà la paura non ci sarà più nulla. Soltanto io ci sarò." - Dune
Da poco si è concluso il viaggio in Australia, in cui molti hanno fatto il rituale più importante della tradizione Shuar, la ricerca dell'Arutam - nome per occidentali, gli Shuar non lo chiamino così. Quest'anno per i più avanzati è stato particolarmente duro, non tanto per i sacrifici, digiuni, etc. ma per tutto il lavoro precedente alla cerimonia. C'è chi - come me - stava male da mesi. Un dolore profondo, preparatorio: qualcosa di noi stava per morire. Per farlo dovevamo affrontare, attraversare, fare nostra la paura più profonda. Che per ogni persona è diversa.
Il rituale dell'Arutam è un rituale che porta coraggio. Per ottenerlo bisogna tirare fuori un pò di coraggio, solo così l'Arutam si degnerà di farsi prendere dal buscador.
Un tempo il coraggio aveva un valore. Anzi, si diceva che chi aveva coraggio aveva valore. Coraggio non è l’assenza di paura. Coraggio è la capacita di affrontare la paura. Mia nonna mi diceva sempre: “Forza e coraggio, che il male è di passaggio“.
Ahimè oggi non è più così. Oggi il valore è la paura. Il valore è la codardia.
Tornati dal viaggio siamo passati dalla meravigliosa selva pluviale alla follia del Coronavirus. Alcuni, come me, a causa di uno scalo a Singapore, siamo stati messi in quarantena dalle aziende per un presunto pericolo di contagio (io sto benissimo e approfitto per fare cose in casa). Insomma, si è trattati come degli appestati, come ai tempi della peste bubbonica - quando la gente moriva e tanta!
Conosco la paura e la disprezzo. In me soprattutto e a malapena la sopporto negli altri. Anzi, spesso quando qualcuno ha paura la sento nel corpo e devo trattenere la rabbia, come gli animali che quando “annusano” la paura di un umano diventano aggressivi. E adesso più di prima mi rendo conto di quanto sia pericolosa, più di qualsiasi virus. Perché il vero virus è la paura.
Non a caso è l’Italia - Paese di ipocondriaci, emotivi e non famosa per i suoi eroi coraggiosi - ad essere al primo posto in Europa per il Coronavirus (secondo i dati ufficiali, non si sa come stanno le cose veramente). E questa paura si sta diffondendo in tutta Europa, più in fretta del virus. E sta buttando giù l’economia, con possibili conseguenze molto più gravi.
Meglio morire in guerra che vivere nella paura, ha più senso. Una vita così non ne ha.
Stavo meglio tra i coccodrilli.
"La paura è una malattia. Striscia nell'anima di chi la prova. Ha già contaminato la tua pace. Non ti ho cresciuto per vivere nella paura. Cancellala dal tuo cuore." - Apocalypto.
https://www.youtube.com/watch?v=Jp28eudjx04
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
Oggi ho chiesto informazioni a due miei amici che lavorano all’ospedale di Udine, un infermiere e un anestesista. Mi sono fatto spiegare la situazione.
Mi hanno detto che il problema è l’affollamento dei reparti di terapia intensiva. Su 100 persone che fanno il test (il test viene fatto a chi presenta sintomi gravi, questo significa che il numero reale dei positivi al virus è totalmente sconosciuto) 10 finiscono in terapia intensiva. È un numero altissimo. L’ospedale di Udine (città di 100.000 abitanti con un ottimo sistema sanitario) ha 40 posti di terapia intensiva, alcuni già occupati da pazienti lombardi. Bastano 400 testati positivi che la capacità massima è assorbita. In Lombardia siamo già molto oltre.
lui ha aggiunto: Ma il problema vero è proprio una questione di numeri.. anche fosse il 5% se il contagio non venisse rallentato ( come da misure in atto),su 60 milioni di italiani, ricoverare in terapia intensiva anche piccole percentuali risulterà impossibile.
Io allora ho risposto: Queste norme non mi pare bastino a contenere il contagio ma sono sufficienti a mandare in malora il paese dal punto di vista economico.
Amico dottore: La verità è che un virus nn lo puoi fermare..se nn hai un vaccino.. per rallentare l'unica strada è l'isolamento, ma hai visto con che intelligenza ha risposto il popolo italiano..
Sicuramente questa situazione non può che far male alla nostra economia già traballante.. e questo sarà il problema più a lungo termine che dovremo affrontare.
Io: Ma diminuire l’isolamento per favorire il ripartire dell economia anche a costo di più contagiati sarebbe peggio?
Lui: Si.. perché già così gli ospedali della Lombardia, ad esempio, nn sono in grado di gestire il numero di malati attuale.. numero che andrà ad aumentare almeno ancora x un mese o due
Togliere i blocchi vorrebbe dire più malati, più malati gravi e più morti
Io: Ok. Grazie delle info. Saluti da Lisbona. Io sono partito oggi e non mi ha bloccato nessuno. Da Bologna.
Lui: Eh.. ben x te.. però nn so quanto sia un bene che la gente giri senza controllo... per dire, ieri è venuto uno a fare un sondaggio porta a porta x istat.. questo viene da Pavia e si è fatto Padova, Trieste e adesso Udine.. gira il nord Italia e visita qualche centinaio di persone.. ti rendi conto se fosse infetto?
Io: ma infatti, è questo che mi sembra assurdo. o chiudi davvero oppure danneggi l'economia inutilmente
Lui: È che nn puoi paralizzare completamente l'Italia sennò nn arriviamo neanche a aprile.. il fatto è che l'italiano medio mette sempre davanti se stesso.. nn solo il lavoro, ma anche hobby e piacere
La situazione è una merda di fatto.. ed è nuova, perché nn siamo mai stati davanti qualcosa di simile nell'era moderna
Queste le news dal mondo sanitario… good morning Vietnam!
Mi hanno detto che il problema è l’affollamento dei reparti di terapia intensiva. Su 100 persone che fanno il test (il test viene fatto a chi presenta sintomi gravi, questo significa che il numero reale dei positivi al virus è totalmente sconosciuto) 10 finiscono in terapia intensiva. È un numero altissimo. L’ospedale di Udine (città di 100.000 abitanti con un ottimo sistema sanitario) ha 40 posti di terapia intensiva, alcuni già occupati da pazienti lombardi. Bastano 400 testati positivi che la capacità massima è assorbita. In Lombardia siamo già molto oltre.
lui ha aggiunto: Ma il problema vero è proprio una questione di numeri.. anche fosse il 5% se il contagio non venisse rallentato ( come da misure in atto),su 60 milioni di italiani, ricoverare in terapia intensiva anche piccole percentuali risulterà impossibile.
Io allora ho risposto: Queste norme non mi pare bastino a contenere il contagio ma sono sufficienti a mandare in malora il paese dal punto di vista economico.
Amico dottore: La verità è che un virus nn lo puoi fermare..se nn hai un vaccino.. per rallentare l'unica strada è l'isolamento, ma hai visto con che intelligenza ha risposto il popolo italiano..
Sicuramente questa situazione non può che far male alla nostra economia già traballante.. e questo sarà il problema più a lungo termine che dovremo affrontare.
Io: Ma diminuire l’isolamento per favorire il ripartire dell economia anche a costo di più contagiati sarebbe peggio?
Lui: Si.. perché già così gli ospedali della Lombardia, ad esempio, nn sono in grado di gestire il numero di malati attuale.. numero che andrà ad aumentare almeno ancora x un mese o due
Togliere i blocchi vorrebbe dire più malati, più malati gravi e più morti
Io: Ok. Grazie delle info. Saluti da Lisbona. Io sono partito oggi e non mi ha bloccato nessuno. Da Bologna.
Lui: Eh.. ben x te.. però nn so quanto sia un bene che la gente giri senza controllo... per dire, ieri è venuto uno a fare un sondaggio porta a porta x istat.. questo viene da Pavia e si è fatto Padova, Trieste e adesso Udine.. gira il nord Italia e visita qualche centinaio di persone.. ti rendi conto se fosse infetto?
Io: ma infatti, è questo che mi sembra assurdo. o chiudi davvero oppure danneggi l'economia inutilmente
Lui: È che nn puoi paralizzare completamente l'Italia sennò nn arriviamo neanche a aprile.. il fatto è che l'italiano medio mette sempre davanti se stesso.. nn solo il lavoro, ma anche hobby e piacere
La situazione è una merda di fatto.. ed è nuova, perché nn siamo mai stati davanti qualcosa di simile nell'era moderna
Queste le news dal mondo sanitario… good morning Vietnam!
- Howlinwolf
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Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
Tsunki, grazie per i video!
Riguardo alla paura, la cosa peggiore di quest'isteria di massa è che parallelamente a questi provvedimenti abbiamo gente che fa gesti sconsiderati e che vanificano il sacrificio che, se ormai è preso in atto dalle istituzioni, tanto vale rispettare. Ad esempio un centro sociale a Venezia che ha organizzato una festicciola "per dire no alla psicosi". In una delle foto si vedeva addirittura un ragazzo che agguantava delle patatine da un grande vassoio su cui, ovviamente, mettevano le mani tutti. Si passa da un estremo all'altro. Non è appunto una paura sana che rende la gente più prudente.
Avant'ieri è venuta a trovarmi una mia amica da Bologna, che non vedevo da quasi un anno, e secondo le norme di prevenzione anziché abbracciarla avrei dovuto tenerla a un metro di distanza, come se fosse un'appestata! Io posso anche essere d'accordo sui decreti, o almeno posso ingenuamente aderire e non vanificare il sacrificio che stiamo facendo, ma questa è una delle cose che sfiorano il ridicolo.
La Sardegna è una delle regioni meno colpite e il presidente della regione ha subito pensato di chiudere tutto. Sì, come l'Italia ha chiuso i voli dalla Cina, e poi si è visto il risultato... Un docente che ho tra i contatti su facebook ha fatto un paragone con La Maschera della Morte Rossa di Edgar Allan Poe (quando mai, visto che si parla sempre di peste, però l'analogia con il nostro isolamento è azzeccata).
Forse l'Italia sta proprio prendendo come modello la Cina, il problema è che gli italiani non sono abituati a politiche del genere e di certo non abbiamo il pugno di ferro del governo cinese per farle rispettare! Sull'economia non esprimo, ma un'altra differenza con la Cina è che la loro economia è basata soprattutto sulle esportazioni, le quali non si sono mai fermate (almeno credo) e che le politiche di contenimento, se non sbaglio, non hanno mai coinvolto l'intero paese, ma solo le regioni più a rischio. Inoltre, l'immagine pubblica della Cina non è cambiata più di tanto, c'era già stata la SARS e comunque non è una novità che esistesse quel genere di "mercati alimentari" dove si pensa fosse mutato il virus. La Cina ha già un'immagine abbastanza negativa, ma è un paese che non hai mai fatto leva sul cosiddetto "soft power", non ne ha bisogno. l'Italia invece, paese dell'arte e della cultura, viene danneggiata molto di più.
Riguardo alla paura, la cosa peggiore di quest'isteria di massa è che parallelamente a questi provvedimenti abbiamo gente che fa gesti sconsiderati e che vanificano il sacrificio che, se ormai è preso in atto dalle istituzioni, tanto vale rispettare. Ad esempio un centro sociale a Venezia che ha organizzato una festicciola "per dire no alla psicosi". In una delle foto si vedeva addirittura un ragazzo che agguantava delle patatine da un grande vassoio su cui, ovviamente, mettevano le mani tutti. Si passa da un estremo all'altro. Non è appunto una paura sana che rende la gente più prudente.
Avant'ieri è venuta a trovarmi una mia amica da Bologna, che non vedevo da quasi un anno, e secondo le norme di prevenzione anziché abbracciarla avrei dovuto tenerla a un metro di distanza, come se fosse un'appestata! Io posso anche essere d'accordo sui decreti, o almeno posso ingenuamente aderire e non vanificare il sacrificio che stiamo facendo, ma questa è una delle cose che sfiorano il ridicolo.
La Sardegna è una delle regioni meno colpite e il presidente della regione ha subito pensato di chiudere tutto. Sì, come l'Italia ha chiuso i voli dalla Cina, e poi si è visto il risultato... Un docente che ho tra i contatti su facebook ha fatto un paragone con La Maschera della Morte Rossa di Edgar Allan Poe (quando mai, visto che si parla sempre di peste, però l'analogia con il nostro isolamento è azzeccata).
Forse l'Italia sta proprio prendendo come modello la Cina, il problema è che gli italiani non sono abituati a politiche del genere e di certo non abbiamo il pugno di ferro del governo cinese per farle rispettare! Sull'economia non esprimo, ma un'altra differenza con la Cina è che la loro economia è basata soprattutto sulle esportazioni, le quali non si sono mai fermate (almeno credo) e che le politiche di contenimento, se non sbaglio, non hanno mai coinvolto l'intero paese, ma solo le regioni più a rischio. Inoltre, l'immagine pubblica della Cina non è cambiata più di tanto, c'era già stata la SARS e comunque non è una novità che esistesse quel genere di "mercati alimentari" dove si pensa fosse mutato il virus. La Cina ha già un'immagine abbastanza negativa, ma è un paese che non hai mai fatto leva sul cosiddetto "soft power", non ne ha bisogno. l'Italia invece, paese dell'arte e della cultura, viene danneggiata molto di più.
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Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
Pensa te! Più morti! Ma come ancora di più? Noooooo!Yantàna ha scritto: ↑dom 8 mar 2020, 23:18 Io: Ma diminuire l’isolamento per favorire il ripartire dell economia anche a costo di più contagiati sarebbe peggio?
Lui: Si.. perché già così gli ospedali della Lombardia, ad esempio, nn sono in grado di gestire il numero di malati attuale.. numero che andrà ad aumentare almeno ancora x un mese o due
Togliere i blocchi vorrebbe dire più malati, più malati gravi e più morti
Ma il numero di morti è esiguissimo! Sono morti quattro gatti! E certo molti di meno di quanti ne uccide la normale influenza!
È buffo vedere come la vita molle faccia ormai scambiare un taglio a un ditino per un'emorragia fatale!
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Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
Ho riflettuto su una cosa.
Prima di andare a Daintree in Australia, Tsunki disse che saremmo stati tra gli incendi del sud ed il coronavirus al nord, nel Sud-Est asiatico. Io aggiunsi: "due fuochi". Lui rispose: "eh sì".
Ora, la natura usa gli incendi, distruggendo foreste intere con tutti gli animali che ci vivono, per fare un "reset". Per rinforzare. Per rinnovare.
Forse il coronavirus - un fuoco che di per sè non é tanto mortale, ma è potente in quanto alle conseguenze, è capace di buttare giù un Paese in poco tempo - ha proprio questo scopo. Di spazzare via tutta la nostra debolezza e ripartire.
Prima di andare a Daintree in Australia, Tsunki disse che saremmo stati tra gli incendi del sud ed il coronavirus al nord, nel Sud-Est asiatico. Io aggiunsi: "due fuochi". Lui rispose: "eh sì".
Ora, la natura usa gli incendi, distruggendo foreste intere con tutti gli animali che ci vivono, per fare un "reset". Per rinforzare. Per rinnovare.
Forse il coronavirus - un fuoco che di per sè non é tanto mortale, ma è potente in quanto alle conseguenze, è capace di buttare giù un Paese in poco tempo - ha proprio questo scopo. Di spazzare via tutta la nostra debolezza e ripartire.
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
qui un articolo che mi pare interessante, riguardo il numero di morti per influenza:
https://www.agi.it/fact-checking/news/2 ... e-7231278/
Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
In un mondo dominato dall'economia e dalla paura, questo coronavirus alla lunga ci può fare anche del bene nel selezionare le cose veramente importanti della nostra vita.
Personalmente non ci faccio tragedie o discussioni sopra o giudico nessuno: mi piace, però, valutare le reazioni delle persone e vedere quanto siano diverse le reazioni nell'affrontare questa cosa nuova; non ho visto gente che perdeva la testa..in ogni caso.
E' tanto fluida la situazione che per una volta smetto di programmare tutto e vivo alla giornata.
Un po' come si dovrebbe fare sempre.
Yuma
Personalmente non ci faccio tragedie o discussioni sopra o giudico nessuno: mi piace, però, valutare le reazioni delle persone e vedere quanto siano diverse le reazioni nell'affrontare questa cosa nuova; non ho visto gente che perdeva la testa..in ogni caso.
E' tanto fluida la situazione che per una volta smetto di programmare tutto e vivo alla giornata.
Un po' come si dovrebbe fare sempre.
Yuma
Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
Solo per precisare: qualcuno ha avuto una reazione strana alle varie disposizioni, tipo scappare di notte dalle zone rosse o fare la fila ai supermercati sempre di notte; non è perché sono italiani, è perché sono cretini (e incivili); è una cosa nuova, non sanno cosa fare.
Diciamo che in percentuale in Italia ce ne son tanti, ma non è che nelle altre parti del mondo siano tutti dei fenomeni.
Per quanto riguarda le rivolte nelle carceri, è chiaramente una manovra della criminalità organizzata altrimenti invece di una ventina contemporaneamente ce ne sarebbe stata una o due; ma questa è un'altra storia.
Yuma
Diciamo che in percentuale in Italia ce ne son tanti, ma non è che nelle altre parti del mondo siano tutti dei fenomeni.
Per quanto riguarda le rivolte nelle carceri, è chiaramente una manovra della criminalità organizzata altrimenti invece di una ventina contemporaneamente ce ne sarebbe stata una o due; ma questa è un'altra storia.
Yuma
- Howlinwolf
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Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
A proposito di vita molle: sui social uno dei motti per motivarsi a stare a casa (almeno fra i miei coetanei) è fare le maratone di film serie TV. Tre compagnie importanti di streaming a pagamento (di cui non faccio il nome) offrono servizio gratuito fino al 31 marzo
Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
Mai stato un simpatizzante di Sgarbi, ma ogni tanto la dice giusta. Anche se non sono d’accordo che il virus non è pericoloso. Lo è, molto, ma non per la salute. Tuttavia comincio a pensare che più che un virus è un antidoto al mondo moderno.
https://www.youtube.com/watch?v=hUYJ3pkQ7RU
https://www.youtube.com/watch?v=hUYJ3pkQ7RU
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
Si, l'ho visto. Anche a me non piace molto ma qui e in altri video, sin dall'inizio di questa faccenda, è una delle poche voci pubbliche fuori dal coro. Coro di pecoroni, perché di questo si tratta: ti costringono a stare in casa, all'inno di quel ridicolo ashtag "io sto a casa" che gira da qualche giorno e che ti invia quella povera gente benpensante capace pure di farti la morale. Addirittura ho scoperto che non ci si può piú muovere nemmeno in bicicletta, da un comune all'altro, costringendoti a fare la vita da pensionato ultraottantenne malato. Perché questo vogliono e tentano di convincerti. Italiani..popolo di pensionati malati.. nella testa!
Re: UNO STARNUTO CI SEPPELLIRÀ!
Mi sorprende come nessuno metta mai in dubbio la buona fede dei governanti e del sistema sanitario. Si dà per scontato che quello che dicono sia anche e sempre quello che pensano. Quindi li si taccia "semplicemente" di stupidità, vigliaccheria, debolezza, inettitudine, ecc. Certamente di tali "qualità" ne hanno a iosa ma mi pare che siano diversamente distribuite da quello che si ritiene qui. Loro non hanno paura di un contagio che sanno non esistere (almeno quello "grossolano", altro discorso per quello "sottile", come peraltro si vede bene). La paura è quella che vogliono inoculare - proprio come un vaccino - nella massa. Non si considera che questa civiltà moderna occidentale che ormai non è piú solo tale perché dilagata ovunque, è figlia della Mente? O meglio, della sua Deviazione. Sbaglio, o la Mente ha sempre paura di perdere il Controllo? Semmai la loro paura è questa. E per cercare di non perderlo, che cosa fa? Usa la menzogna. Mischia le carte in tavola, camuffa la realtà, diventa contorta. Che cosa stanno cercando di fare, ora, se non controllare tutto? Che la gente non esca se non per le necessità fondamentali (come se il virus di fronte a quelle dicesse "be', dài, dovranno pur mangiare, no?!", e si astenesse quindi dal contagiare chi esce ma solo per quel motivo! È un virus "sportivo"! E che dire dei calciatori che hanno ancora la "deroga" all'abbraccio dopo un goal (almeno nelle partite internazionali)? Dev'essere sportivo per davvero!!! ). Una dittatura sanitaria è stata di fatto instaurata, nel giro di pochissimi giorni, con il pretesto della "salute pubblica". Perché stupidità, vigliaccheria, debolezza, inettitudine, rendono anche infidi, giocano a rimpiattino tutte insieme nello stesso circolo vizioso chiamandosi l'una con l'altra. È il Cuore quello che è sempre semplice, diretto, genuino. Non certo la Mente. E in questa storia di Cuore non ne vedo neanche un po', vedo anzi la sua antitesi tutta mentale che si serve della paura per veicolare in modo terroristico la propria spinta al controllo con il corollario di un "piagnucolismo" codino mascher(in)ato di belle intenzioni (è per il nostro bene!), con la chiamata alle armi (pacifiste e politicamente corrette, ci mancherebbe!) di tutti gli utili idioti massmediatici, dai Fiorelli avvizziti, agli Amadei illividiti e gravi : basti pensare a quanto di simbolico vi sia nell'"invitare" la gente a non abbracciarsi e a non stringersi la mano. Un modo per indurre le persone ad allontanarsi le une dalle altre, no? Per isolarle. In modo che abbiano ancora piú paura, e che siano ancora piú controllabili.
A proposito di menzogne, questi dati sull'enorme incidenza di "falsi positivi" che falserebbero di colpo tutte le allarmistiche statistiche sulla terribile contagiosità di questo virus vengono direttamente dalla Cina, e sembrano ben piú sinceri di tante "veline" che i "giornalettisti" di casa nostra sciorinano meccanicamente ogni giorno:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32133832
@howlinwolf: se ci fossi stato io a quella "festicciola" il vassoio l'avrei leccato direttamente con la lingua...
Per quanto mi riguarda, stavolta d'accordissimo con Sgarbi.
A proposito di menzogne, questi dati sull'enorme incidenza di "falsi positivi" che falserebbero di colpo tutte le allarmistiche statistiche sulla terribile contagiosità di questo virus vengono direttamente dalla Cina, e sembrano ben piú sinceri di tante "veline" che i "giornalettisti" di casa nostra sciorinano meccanicamente ogni giorno:
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/32133832
@howlinwolf: se ci fossi stato io a quella "festicciola" il vassoio l'avrei leccato direttamente con la lingua...
Per quanto mi riguarda, stavolta d'accordissimo con Sgarbi.