L'uomo è un non-aninale
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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L'uomo è un non-aninale
Salute a tutti.
Nonostante la biologia affermi che apparteniamo al regno degli animali, gli umani non si meritano di farne parte.
Non ci meritiamo neppure di vivere su questo pianeta, visto che siamo l'unico virus infettante dell'equilibrio della natura.
L'essere umano si è distaccato sempre di più dal contatto viscerale con la Terra, con Madre Terra. E' diventato un figlio ingrato: un alieno invasore.
Basta pensare come la parola animale venga usata come insulto, come bestia o come maiale. Sono espressioni che confermano come sentiamo gli animali lontano da noi.
Ma la questione non è tanto essere, quanto il comportamento. Gli animali sono e si comportano da animali: l'uomo no. Ecco perché è un non-animale.
L'essere umano ha da sempre imparato dal comportamento degli animali, osservandoli e imitandoli.
Spiriti di animali sono molti Arutam o Animale di Potere o Alleati o simboli di tribù, clan e famiglie.
Lo Spirito Animale è una 'carica vitale'.
Sette miliardi di non-animali sono troppi, specialmente se agiscono come stanno agendo adesso.
La pressione antropica è fortissima. Ma la fine del mondo non ci sarà, mentre auspico che venga quella dell'uomo così com'è adesso. Occorre una nuova umanità su questo pianeta e ci penserà madre natura a partorire una rinascita dell'essere umano o lui stesso: un nuovo uomo-animale .
L'essere umano non sta distruggendo la natura ma sta alterando l'ambiente in cui vive dove sarà sempre più difficile sopravvivere.
“La Terra risponde alla morte con nuova vita” (Tsunki docet).
L'uomo è così idiota e non-animale che può rischiare solo l'auto estinzione perché non possiede tutto il meccanismo biologico naturale e vitale dei fratelli animali.
Loro sanno come fare...
Nonostante la biologia affermi che apparteniamo al regno degli animali, gli umani non si meritano di farne parte.
Non ci meritiamo neppure di vivere su questo pianeta, visto che siamo l'unico virus infettante dell'equilibrio della natura.
L'essere umano si è distaccato sempre di più dal contatto viscerale con la Terra, con Madre Terra. E' diventato un figlio ingrato: un alieno invasore.
Basta pensare come la parola animale venga usata come insulto, come bestia o come maiale. Sono espressioni che confermano come sentiamo gli animali lontano da noi.
Ma la questione non è tanto essere, quanto il comportamento. Gli animali sono e si comportano da animali: l'uomo no. Ecco perché è un non-animale.
L'essere umano ha da sempre imparato dal comportamento degli animali, osservandoli e imitandoli.
Spiriti di animali sono molti Arutam o Animale di Potere o Alleati o simboli di tribù, clan e famiglie.
Lo Spirito Animale è una 'carica vitale'.
Sette miliardi di non-animali sono troppi, specialmente se agiscono come stanno agendo adesso.
La pressione antropica è fortissima. Ma la fine del mondo non ci sarà, mentre auspico che venga quella dell'uomo così com'è adesso. Occorre una nuova umanità su questo pianeta e ci penserà madre natura a partorire una rinascita dell'essere umano o lui stesso: un nuovo uomo-animale .
L'essere umano non sta distruggendo la natura ma sta alterando l'ambiente in cui vive dove sarà sempre più difficile sopravvivere.
“La Terra risponde alla morte con nuova vita” (Tsunki docet).
L'uomo è così idiota e non-animale che può rischiare solo l'auto estinzione perché non possiede tutto il meccanismo biologico naturale e vitale dei fratelli animali.
Loro sanno come fare...
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
Re: L'uomo è un non-aninale
Il problema è che l'uomo, soprattutto in Occidente, oramai è quasi completamente sconnesso dalla realtà. Guardavo un documentario sugli Shuar, comunità chiamata Arútam e, se per loro alla base c'è la connessione con la Terra, secondo i suoi dogmi e ritmi, per noi gli altri alla base c'è la connessione... internet e basta.
Sicuramente hanno i loro problemi ma sono visibilmente sereni e fieri di quello che sono e che hanno.
Si è entrati in un circuito dal sapore allettante di tecnologia, modernità, "all inclusive" perché vai al supermercato e trovi tutto quello che ti serve, anche le fragole a dicembre. Tutto questo "tanto di tutto" è diventato, ben presto, sinonimo di libertà ma dell' utilità si è fatta prigione. Senza discriminare le invenzioni, o le agevolazioni ma ovviamente l'uomo, come solito fare, fa di uso... abuso, in accezione negativa naturalmente cioè: traendone il peggio e finendo in una spirale di annichilimento e zombiesmo.
Non sappiamo nemmeno cosa sia la vera libertà, secondo me. Anche quello che si sente il più libero di tutti, alla fine scava scava... in qualche schema vedi che è rimasto imprigionato.
Un animale invece fa, senza chiedersi perché... lo fa e basta. Vive nel rispetto della Natura e di sé stesso. Un bruco vive da bruco, poi un giorno sente l'istinto di cercarsi un luogo appartato, si costruisce un bozzolo, dorme e quando si risveglia è una farfalla. Non credo si chieda il perché, lascia che sia ... Quando è bruco si sente bruco e fa il bruco, quando è farfalla si sente e fa la farfalla; e non credo nemmeno pensi più a quando era un bruco.
Invece, noi restiamo ancorati a: cose, convinzioni, modelli di vita ideali, ipotetici, irreali, morti e sepolti... anche e soprattutto nella visione di noi stessi; non siamo mai contenti, non accettiamo la nostra stessa trasformazione, ne si accetta quella altrui. Spesso la gente è spietata nel giudizio verso sé e verso gli altri, perché ha degli schemi in testa dei quali non si vuole proprio liberare. Tant'è che invecchiare manda profondamente in crisi, tanto da modificarsi, se non deturparsi, totalmente i connotati. Invecchiare no, deturparsi tanto da rendersi irriconoscibili sì. Siamo malati dentro, nel profondo, se non riusciamo più ad accettare un processo spontaneo, naturale, vivo.
Questa insofferenza ed insoddisfazione di fondo, dovuta proprio da quello di cui ci nutriamo costantemente, con TV, persone e personaggi che propongono verità o situazioni più o meno discutibili, realtà alterate etc ... ci astrae del tutto dalla nostra vera natura ed essenza e di conseguenza è con questi occhi che si guarda agli altri e alla realtà. Non sappiamo più chi siamo, ne dà dove siamo venuti e, se non sei più consapevole di questo, non puoi averne ne giusta considerazione, tantomeno rispetto.
Sicuramente hanno i loro problemi ma sono visibilmente sereni e fieri di quello che sono e che hanno.
Si è entrati in un circuito dal sapore allettante di tecnologia, modernità, "all inclusive" perché vai al supermercato e trovi tutto quello che ti serve, anche le fragole a dicembre. Tutto questo "tanto di tutto" è diventato, ben presto, sinonimo di libertà ma dell' utilità si è fatta prigione. Senza discriminare le invenzioni, o le agevolazioni ma ovviamente l'uomo, come solito fare, fa di uso... abuso, in accezione negativa naturalmente cioè: traendone il peggio e finendo in una spirale di annichilimento e zombiesmo.
Non sappiamo nemmeno cosa sia la vera libertà, secondo me. Anche quello che si sente il più libero di tutti, alla fine scava scava... in qualche schema vedi che è rimasto imprigionato.
Un animale invece fa, senza chiedersi perché... lo fa e basta. Vive nel rispetto della Natura e di sé stesso. Un bruco vive da bruco, poi un giorno sente l'istinto di cercarsi un luogo appartato, si costruisce un bozzolo, dorme e quando si risveglia è una farfalla. Non credo si chieda il perché, lascia che sia ... Quando è bruco si sente bruco e fa il bruco, quando è farfalla si sente e fa la farfalla; e non credo nemmeno pensi più a quando era un bruco.
Invece, noi restiamo ancorati a: cose, convinzioni, modelli di vita ideali, ipotetici, irreali, morti e sepolti... anche e soprattutto nella visione di noi stessi; non siamo mai contenti, non accettiamo la nostra stessa trasformazione, ne si accetta quella altrui. Spesso la gente è spietata nel giudizio verso sé e verso gli altri, perché ha degli schemi in testa dei quali non si vuole proprio liberare. Tant'è che invecchiare manda profondamente in crisi, tanto da modificarsi, se non deturparsi, totalmente i connotati. Invecchiare no, deturparsi tanto da rendersi irriconoscibili sì. Siamo malati dentro, nel profondo, se non riusciamo più ad accettare un processo spontaneo, naturale, vivo.
Questa insofferenza ed insoddisfazione di fondo, dovuta proprio da quello di cui ci nutriamo costantemente, con TV, persone e personaggi che propongono verità o situazioni più o meno discutibili, realtà alterate etc ... ci astrae del tutto dalla nostra vera natura ed essenza e di conseguenza è con questi occhi che si guarda agli altri e alla realtà. Non sappiamo più chi siamo, ne dà dove siamo venuti e, se non sei più consapevole di questo, non puoi averne ne giusta considerazione, tantomeno rispetto.
An Ustu Muhari Tani
Re: L'uomo è un non-aninale
Infatti @Laura, proprio questo mi sembra il nocciolo della questione.
Mi viene in mente un bel video di @Tuna nel quale dice: "Torneremo allo stato brado" .
L'essere umano ha bisogno di ritrovare la propria 'animalità', la propria consapevolezza, la verità.
Le cose andranno per il meglio.
Anche se non ci sarò più, auspico questo all'homo sapiens, a costo di tante sofferenze e trasformazioni comunque necessarie.
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.