Prestito biblioteca, tunnel innevato, senape
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- Howlinwolf
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Prestito biblioteca, tunnel innevato, senape
Hola. Riporto un sogno della mia fidanzata parecchio articolato:
Parto per l’università di Parma, il palazzo era molto bello, in legno scuro e lucido, con tante scale e insegnanti che conoscevo e studenti amichevoli. Con me partiva anche un amico che doveva andare a Parma per altri motivi. All’università trovavo un grande libro bianco con la copertina morbida, un libro un po’ umoristico, con frasi e vignette di attualità. Voglio prendere il libro, vedo che ha l’adesivo della biblioteca e comincio a cercare la biblioteca per il prestito. Maneggiando il libro noto che si rovina un po’. Chiedo a una professoressa dove si trova la biblioteca, mi risponde che per raggiungerla devo attraversare un tunnel innevato. Mi accorgo che non ho le scarpe per attraversarlo e le cerco disperatamente. Ne trovo una, ma l’altra è sotto un tizio obeso seduto sopra altri vestiti, cappelli e scarpe. Arrabbiata, riesco a sfilare da sotto l’obeso la scarpa, nel frattempo arriva un’orda di altri studenti arrabbiati che riprendono le loro cose. Attraverso il tunnel innevato (la neve era pura, la strada in pianura) e arrivo alla biblioteca. Nonostante la professoressa avesse detto che era faticoso attraversare il tunnel (almeno per lei che era anziana), la strada non era così difficile. La biblioteca era disorganizzata, gestita da studenti, che non sapevano darmi indicazioni. Chiedo di prendere il libro in prestito e mi facevano firmare con la senape, perché non avevano la penna, in un tavolo dove c’erano altri nomi scritti con la senape. Sento un suono che preannunciava che l’università stava chiudendo. Esco dall’università, di fronte a me trovo un viale alberato, vedo le persone che camminano e mi rendo conto di aver perso di nuovo le scarpe e mi fermo perché la strada è sterrata e non voglio farmi male ai piedi.
Non è mai stata a Parma. Lavora da libera professionista come grafico con ex colleghi con i quali aveva studiato a Bologna. Il lavoro si sta avviando da un anno e mezzo circa, hanno alcuni clienti fissi ma vorrebbero guadagnare di più. Da poco un cliente ha rifiutato un preventivo perché troppo alto.
Gracias!
Parto per l’università di Parma, il palazzo era molto bello, in legno scuro e lucido, con tante scale e insegnanti che conoscevo e studenti amichevoli. Con me partiva anche un amico che doveva andare a Parma per altri motivi. All’università trovavo un grande libro bianco con la copertina morbida, un libro un po’ umoristico, con frasi e vignette di attualità. Voglio prendere il libro, vedo che ha l’adesivo della biblioteca e comincio a cercare la biblioteca per il prestito. Maneggiando il libro noto che si rovina un po’. Chiedo a una professoressa dove si trova la biblioteca, mi risponde che per raggiungerla devo attraversare un tunnel innevato. Mi accorgo che non ho le scarpe per attraversarlo e le cerco disperatamente. Ne trovo una, ma l’altra è sotto un tizio obeso seduto sopra altri vestiti, cappelli e scarpe. Arrabbiata, riesco a sfilare da sotto l’obeso la scarpa, nel frattempo arriva un’orda di altri studenti arrabbiati che riprendono le loro cose. Attraverso il tunnel innevato (la neve era pura, la strada in pianura) e arrivo alla biblioteca. Nonostante la professoressa avesse detto che era faticoso attraversare il tunnel (almeno per lei che era anziana), la strada non era così difficile. La biblioteca era disorganizzata, gestita da studenti, che non sapevano darmi indicazioni. Chiedo di prendere il libro in prestito e mi facevano firmare con la senape, perché non avevano la penna, in un tavolo dove c’erano altri nomi scritti con la senape. Sento un suono che preannunciava che l’università stava chiudendo. Esco dall’università, di fronte a me trovo un viale alberato, vedo le persone che camminano e mi rendo conto di aver perso di nuovo le scarpe e mi fermo perché la strada è sterrata e non voglio farmi male ai piedi.
Non è mai stata a Parma. Lavora da libera professionista come grafico con ex colleghi con i quali aveva studiato a Bologna. Il lavoro si sta avviando da un anno e mezzo circa, hanno alcuni clienti fissi ma vorrebbero guadagnare di più. Da poco un cliente ha rifiutato un preventivo perché troppo alto.
Gracias!