Coraggio e Paure nel Recupero Anima

Tutto ciò che riguarda lo sciamanesimo

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Maldito
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Coraggio e Paure nel Recupero Anima

Messaggio da Maldito »

Hola,

apro questo topic a pochi giorni dal Cerchio sul Recupero Anima, perchè vorrei condividere con voi alcune Sensazioni.
Ho fatto alcuni recuperi di anima ad animali e bambini con discreto successo e solo un riequilibrio a una persona. Quando mi sono cimentato con un serio intervento su una donna che aveva l'anima imprigionata in un castello, sono sorte difficoltà e incertezze che mi hanno “scoraggiato” a farne altre. Addirittura ho preso un “cazziatone” da Tsunki che quasi mi voleva impedire di farne altre.
E' per questo che ho smesso di praticare la curanderia dell'anima alle persone ed è per questo che mi sono iscritto al Corso completo, “ripetendo” la prima parte (Ami) che avevo già fatto alcuni anni fa.
Nei primi approcci con la curanderia gli Spiriti ci incoraggiano e abbiamo anche successi. Ma non basta. Un medico o un chirurgo (seri) non smettono mai di aggiornarsi e cimentarsi nelle cure, sempre più difficili nel tempo. Ecco perchè scegliamo il miglior specialista quando soffriamo di una malattia che ci preoccupa molto e che vogliamo se ne vada dal corpo.
Per l'Anima è lo stesso. Il curandero o lo sciamano più è bravo e più è efficiente la Cura (recupero).
Tsunki mi dice che occorre “grinta”...ed è vero. Noi in toscana diciamo: “medico pietoso infettò la piaga!”.
Vacillare o avere paure di sbagliare non è buona medicina. A me è capitato e questo mi è servito (dopo molto tempo) a sentire la necessità di mettere a Frutto gli insegnamenti, altrimenti tutto si appiattirebbe alla sola conoscenza della tecnica ma non si concretizzerebbe con l'Azione curativa che è insita nell'Arte di Guarire.
Lo sciamano (come dice Mircea Eliade) è un poeta, un mistico, un “sacerdote” oltre che essere un Mago Primitivo...uno psicopompo. Psicopompo: ossia riportatore di Anime. Psiche, in greco, ha il significato di Anima e di Farfalla.
Tralasciare un'Arte per mancanza di coraggio o per Paura di fallire è da sciocchi o...da illusi!
Spero che questo tema serva per prepararsi al prossimo cerchio, che per me è molto importante e determinante per il trabajo chamanico.
Hasta a la proxima.

Hoka Hey!
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
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Kaya
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Messaggio da Kaya »

Hola Maldito Psicantropo

Ti racconto una storia.

Mio nonno era iscritto all'università di medicina.
Suo padre, medico anch'esso, sapendo che lui avrebbe voluto diventare un dentista, un giorno lo portò in ospedale a trovare un suo carissimo amico, un famoso primario di odontoiatria.
Gli presenta il figlio (sempre mio nonno ventenne ...) e gli accenna al suo desiderio di specializzarsi in odontoiatria.

Il Professore senza dire parola lo porta in ambulatorio dove c'era un paziente in attesa, gli mette in mano una pinza e gli dice:
"Estrai il molare superiore destro, ma fai infretta perchè fra due minuti cessa l'effetto dell'anestesia".
Naturalmente, ancorchè preso dal panico, mio nonno eseguì in pochi istanti l'estrazione del dente; infatti divenne un ottimo dentista.

Aveva anche un'altra caratteristica che mi ricordo bene.

Arrivava a casa dall'ospedale, dopo tutto un giorno di lavoro, cenava in silenzio (si vedeva che era pensieroso), e poi diceva a mia nonna:
"Ritorno in ospedale un'oretta: stamattina ho operato quel paziente e ci sono state complicazioni. Voglio solo verificare che stia andando tutto bene". In fondo avrebbe potuto anche solo fare una telefonata all'ospedale.

Il suo esempio mi ha insegnato che la determinazione, la convinzione e il coraggio sono tutto per un medico (così come per un curandero).
Ciononostante l'umanità e la compassione sono altrettanto importanti: devono essere sempre presenti, anche se non per forza manifeste (in effetti i bravi medici sono sempre molto burberi, all'apparenza).

Aggiungo anche che al suo funerale venirono decine e decine di persone che non avevamo mai viste, e scoprimmo, dopo, che spesso lui curava i più poveri gratuitamente, pagando anche di tasca sua le medicine per loro.

Penso che questa storia possa servire a coloro i quali vorranno, in futuro, prenderesi davvero cura dell'anima delle persone.
Animo y fuerza y coraje y compasiòn
Vittorio
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Maldito
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Messaggio da Maldito »

Hola Oscar al Dente,

la compassione è fondamentale nel trattamento delle Malattie. Lo davo per scontato e ben venga la tua precisazione con esempio parentale. Onore a Tuo Nonno.
Grinta, determinazione, compassione e capacità (talento) sono la ricetta di un medico-curandero che Opera per la salute del paziente.
La canzoncina: "Basta un poco di zucchero e la pillola và giù" della strega Mary Poppins dovrebbe servire da monito. Lo zucchero è la dolcezza che si mette nell'approccio alla malattia e possiamo pure chiamarla compassione, ossia passione = sentimento CONdiviso. Diviso con il paziente.
Le guarigioni a catena di montaggio non fanno parte della Curanderia che è omeopatica o allopatica a seconda dei casi. E' un'arte e l'arte o la si ha o non la si ha. Perchè Arte significa Talento.
Se qualcuno di Voi ha visto il film di Pupi Avati "Quando arrivano le ragazze" può rendersi conto cosa sia il talento e cosa sia invece il desiderio di compiere un'opera o il sogno della propria vita. C'è una bella differenza. una Bella differenza.
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
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Maldito
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Messaggio da Maldito »

Ellapeppa!
Non pensavo che il mio intervento scaturisse tante pillole di conoscenza sugli idiomi perduti.
Io mi ero limitato alla Passione ConDivisa tra paziente e curatore...ed ecco quà una conferma che prima, durante e dopo una curanderia il compito e il dovere di compiere il compito sono "scambiati" reciprocamente.

Uak, direbbe Paperino... :lol:

salud, salve, salute, saluti....
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Hathor

Re: Coraggio e Paure nel Recupero Anima

Messaggio da Hathor »

MALDITO ha scritto: Tralasciare un'Arte per mancanza di coraggio o per Paura di fallire è da sciocchi o...da illusi!
Anch'io stavo facendo la stessa stupidata ma con la Mukunmia.

Poi mi sono ricordata che Tsunki ci ha detto che a volte gli Spiriti ci mettono alla prova per vedere quanto veramente ci teniamo a qualcosa, così.....visto che ci tengo molto, ho deciso di proseguire.

Dedicarmi alla curanderia per me significa dedicarmi con lo stesso slancio a tutte le tecniche sciamaniche, non solo ad alcune. Non posso lasciare via dei pezzi, non avrebbe senso anche se, ovviamente, alcune mi riescono meglio.

Questa è una strada lunga che, periodicamente, ci mette alla prova.
Dobbiamo essere forti ed avere coraggio.
Penso che il Maldito sia stato già abbastanza coraggioso ad aprire questo post e a condividerne il potere.
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Maldito
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Messaggio da Maldito »

Hola Entsà-nùa,

condivido.
Oltretutto è di Vitale importanza farsi Coraggio, Animo e anche molta Fuerza per lavorare sciamanicamente.
Anche l'Invidia o il Desiderio di emulazione sono mashere per nascondere le proprie capacità di guarigione dietro un pesante telo di auto-compiacimento.
L'Umiltà (quella che viene rapprentata dal topolino di campgna) ci insegna a lavorare e Operare con maggiore efficacia e nella giusta direzione.
Il Topolino, come la Lepre "sembra" che abbiano Paura ma hanno forze molto grandi che ci insegnano come muoversi e vivere con un sentimento sciamanico, mirato alla Guragione...alla Curanderia.

Hasta luego Hathor y otros....

PS: Etsoy muy feliz que a al circulo sobre el Anima estaran muchas nuevas personas (scusate per il mio spagnolo maccheronico...ma spesso mi viene dis crivere con questo idioma).
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Nantu
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Messaggio da Nantu »

Hola a todos!!!
io non parteciperò al prossimo cerchio sull'anima, ma vorrei condividere esperienza personale riguardo la curanderia e in particolare il recupero.
Ho seguito tutti e due i corsi del recupreo, fatti diverso tempo fa; tutt'oggi non ho ancora praticato un recupero d'anima, ne ad animale ne ad umano...
Ho fatto varie diagnosi, in cui ho individuato varie perdite d'anima ma poi, come mi è capitato alcune volte l'estate scorsa,i pazienti credo non se la sono sentita di proseguire e di fare il passo per la svolta decisiva, praticamente nn li ho più visti!!!
questo credo dipenda dal fatto che non tutti sono pronti a cambiare le proprie carte in tavola, soprattutto quando ne intravvedono la possibilità!!in tal senso mi viene in mente ciò che ha detto qualche volta Tsunki, ultimamente, riguardo al fatto di evitare di fare diagnosi troppo approfondite, altirimenti si rischia di far scappare il paziente!!è proprio vero!!!mi è successo almeno tre volte, anche con una ragazza che da tempo aveva sentito parlare di me e del fatto che era convinta di aver una perdita d'anima e, insistendo con amici , volle a tutti i costi farsi fare una diagnosi.La diagnosi che le ho fatto fù approfondita, senza ancor sapere che ciò poteva essere deleterio, azzeccando addirittura l'anno di perdita di Ami.
Gli Spiriti mi hanno messo alla prova e lo fanno tutt'ora, nella trepida attesa di fare prima o poi un recupero.
Spero si ripresenti qualcun'altro per fare finalmente un recupero,e la prossima volta farò attenzione!!!
Animo y fuerza. Nantu :D
Hathor

Messaggio da Hathor »

Nantu ha scritto: questo credo dipenda dal fatto che non tutti sono pronti a cambiare le proprie carte in tavola, soprattutto quando ne intravvedono la possibilità!!
Credo che questo sia proprio il nocciolo della questione Nantu.
Molte persone hanno paura di guarire, perchè guarire significa assumersi delle responsabilità che non vogliono prendersi ed effettuare cambiamenti che non vogliono fare, nonostante a parole dicano il contrario.

All'inizio mi arrabbiavo perchè mi dispiaceva vedere le persone buttare via un'opportunità di guarire la propria vita, ora ho capito che ognuno ha i propri tempi per capire le cose e alcuni devono anche picchiare la testa contro il muro piu' volte, prima di capirle.
Anche se spesso soffro per loro, so che la cosa migliore che posso fare è attendere la loro decisione di guarire.

Mi spiace non vederti al prossimo cerchio ma ci vediamo il weekend dopo.

Ciao.
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Maldito
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Messaggio da Maldito »

Hola,

il timore è doppio. Quello del Curandero e quello del Paziente.
Io ho fatto recuperi di Anima ad animali e bambini con i quali non c'è stato bisogno del convincimento. Loro, rispetto agli umani, hanno una naturale propensione che li fa recettivi per via istintiva.
Difficile è convincere nel profondo un paziente umano a farsi fare una ricerca o riequilibrio dell'Anima.
Siamo cercatori di anime smarrite e se qualcuno "fugge" dalla verità e dal vedersi e volersi guarito, ce ne saranno altri che invece ci verranno incontro per avere una curanderia.
Un modo per vincere le nostre paure e mettere in gioco il nostro coraggio nel lavoro sciamanico è quello di promuovere ciò che siamo capaci di fare, per incontrare la disponibilità di un potenziale paziente.
Un modo per superare queste paure e mettere a frutto il coraggio e la grinta è quello di farsi promotori di una guarigione, anche a chi non avverte da solo una perdita d'anima (peraltro difficile da immaginare). Oltretutto un paziente, mentre facciamo una diagnosi per l'Anima, potrebbe aver bisogno di una cura del Cuore o di un'estrazione.

La Paura di Guarire da parte di una persona (come dice Nantu) infine potrebbe associarsi anche alla Certezza di Non guarire, come la medicina convenzionale ha voluto inculcare nell'approccio e nel vivere una malattia. Così che le cure e le medicine che vengono date al paziente divengano una flebile speranza che almeno lui (il paziente) potrà salvarsi e potrà essere iscritto tra le statistiche di coloro che ce l'hanno fatta.
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
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Kaya
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Messaggio da Kaya »

Ciao a tutti
Non capisco una cosa.
A parte rari casi, normalmente un paziente viene da me per un problema fisico o per un malessere di altro tipo, ma non certo solo per una diagnosi.
Se durante la visita scopro una perdita d'anima, a meno che non ci siano controindicazioni, o interventi di altro tipo necessari primariamente, o che i miei Spiriti alleati me lo sconsiglino, automaticamente preparo il paziente e faccio un viaggio per il recupero.
Al massimo i problemi sorgono dopo perchè il paziente non l'accetta o non la reintegra.
Ma di pazienti che vogliono solo la diagnosi e non la cura non me ne sono mai capitati!
Spiegatemi meglio.

Animo y fuerza
Vittorio
Hathor

Messaggio da Hathor »

Ciao Vittorio,
no, pazienti che vengono solo per una diagnosi non ne ho avuti perchè è una cosa che ha poco senso :lol:

I pazienti che scappano sono di due tipologie:

1) quelli che fanno una curanderia o due, sentono che qualcosa si muove, hanno paura e non vengono piu'.

2) quelli che non iniziano neanche a farsi curare anche se sanno che possono guarire

Devo dire, però, che la percentuale dei pazienti "che mi scappano" è molto bassa e qui mi ricollego al discorso del Maldito.
Noi dobbiamo anche essere in grado di proporci.
Personalmente, parlo molto tranquillamente della curanderia, come se fosse la cosa piu' normale e logica di questa Terra e, devo dire, che le persone sono quasi sempre interessate.
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nanki
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Messaggio da nanki »

non ha poco senso "fare una diagnosi"....
anche perchè è il fondamento della guarigione! 8)
e, comunque, possono esserci "problemi" che non si manifestano distintamente per chi li ha....
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
Hathor

Messaggio da Hathor »

Non ho capito la tua risposta Nanki.
Puoi spiegarti meglio?

Grazie.
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Maldito
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Messaggio da Maldito »

Si Nanki,

anch'io non ho compreso il tuo intervento.
Potresti spiegare meglio o fare un esempio?
Gracias.
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.
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laran
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Messaggio da laran »

a proposito di coraggio e paure...

ho trovato (finalmente) una cavia per il recupero dell'anima. Devo ancora fare la diagnosi per cui ancora non so se effettivamente c'è bisogno di un recupero... e, cosa strana, non è lei che ha resistenze e che fa la difficile per fissare un appuntamento per la diagnosi ecc... ma sono io!
Incredibile! E devo ancora capire il perchè.
E' mai capitato a qualcuno di voi essere, diciamo, "reticenti" a fare una diagnosi?
Nántar
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