Fare e non fare
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no, questo non è "non fare"....paolo ha scritto: Sono d'accordo. Nello sciamanesimo il non fare ha delle implicazioni pratiche. Faccio un esempio: devo preparare una specie di esame. Lavoro e durante il giorno non ho molto tempo da dedicare allo studio. Rimane la sera, e dovrei ritagliarmi un certo periodo di tempo per gli esercizi. Il che implica cambiare la mia routine e, perciò, riunciare ad altre cose che in genere faccio la sera.
Per me questo è un esempio di non fare.
Che ne pensate? In ogni caso, avete degli esempi di non fare da postare?
esempio di "non fare":
carlos castaneda era solito prendere appunti.
don genaro, maestro dell'arte di sognare, gli disse di continuare a prendere appunti ma invece di scrivere con la penna doveva "fare finta" di scrivere con la punta del dito....
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
Allora ho capito male quello che è non fare. Fino a oggi per me non fare ha significato in senso generale: rompere una routine fissa. L'esercizio di cui parli non serviva a Castaneda per rompere la sua routine, coinvolgendo però anche la seconda attenzione?nanki ha scritto:no, questo non è "non fare"....paolo ha scritto: Sono d'accordo. Nello sciamanesimo il non fare ha delle implicazioni pratiche. Faccio un esempio: devo preparare una specie di esame. Lavoro e durante il giorno non ho molto tempo da dedicare allo studio. Rimane la sera, e dovrei ritagliarmi un certo periodo di tempo per gli esercizi. Il che implica cambiare la mia routine e, perciò, riunciare ad altre cose che in genere faccio la sera.
Per me questo è un esempio di non fare.
Che ne pensate? In ogni caso, avete degli esempi di non fare da postare?
esempio di "non fare":
carlos castaneda era solito prendere appunti.
don genaro, maestro dell'arte di sognare, gli disse di continuare a prendere appunti ma invece di scrivere con la penna doveva "fare finta" di scrivere con la punta del dito....
Interrompere il dialogo interno si può considerare come non fare?
"Nosotros hemos enseñado muchas cosas a los hombres"
Los Árboles
Ánimo y fuerza
Shushuì
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stiamo parlando del "non fare" dei toltechi....Nefesh ha scritto:Vabbè nanki ma quello è comunque un fare..siamo in un circolo vizioso che temo si possa concludere solo a parole e non a fatti. No?
quindi se proprio vuoi intervenire non farlo a sproposito.
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
scrivere con il dito è "rompere la routine"....paolo ha scritto: Allora ho capito male quello che è non fare. Fino a oggi per me non fare ha significato in senso generale: rompere una routine fissa. L'esercizio di cui parli non serviva a Castaneda per rompere la sua routine, coinvolgendo però anche la seconda attenzione?
Interrompere il dialogo interno si può considerare come non fare?
scrivere con il dito è coinvolgere la seconda attenzione....
il "non fare" è un'agire.
interrompere il dialogo interno è un risultato.
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.