Sofferenza e potere
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Taranis ha scritto:Il fatto di arrabbiarsi è per te una prova di essere VIVA?Nefesh ha scritto: E da quì la mia domanda : ma se non mi arrabbio più, non piango più, non mi pento più, non cado più nell'errore (questa è un'esagerazione, lo ammetto.) dove va a finire il mio essere "Viva"?
Nella mia visione delle cose se una persona riesce a farmi arrabbiare vuol dire che sono alla sua mercé, che non riesco ad impedirglielo, che sono suo "schiavo",
che non sono libero di impiegare le mie energie in quel che io decido ma le pongo succube ai suoi piedi perché ci si pulisca le scarpe. No grazie, NO!
E significa inoltre che ho ancora un Ego tanto grande da sentirsi offeso dalle chiacchiere del primo cretino che passa.
Dai un'occhiata anche alla discussione: L'EGO- L'IMPORTANZA PERSONALE
Un saluto... e Buon Lavoro!
Rispondo un quote alla volta u.u
In realtà ci sono molti altri motivi per cui una persona può arrabbiarsi, come vedere un uomo che maltratta un altro uomo, questo mi porta rabbia e per rabbia non intendo la rabbia che ci fa scagliare, ma quella che mi fa sfogare.
Per quanto riguarda la cosa che il guarda avanti è della new age, in realtà era proprio la risposta che desideravo e con quella frase hai risposto alla mia domanda
Per il resto....cippete! ci penso u.u
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io ho sofferto molto (come immagino molti di voi) fin da quando sono bambino, e vi assicuro che, anche se lì per lì non si capisce che porta potere, mi sono accorto ora, che sto bene, che mi ha fatto crescere molto e mi ha dato una grandissima forza (rispetto a persone che invece non conoscono il dolore)
ciao,
Andrea
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Per me:Nefesh ha scritto: motivi per cui una persona può arrabbiarsi, come vedere un uomo che maltratta un altro uomo, questo mi porta rabbia e per rabbia non intendo la rabbia che ci fa scagliare, ma quella che mi fa sfogare.
non è bene dare corso alla rabbia (nemmeno allo scopo di sfogarsi).
Può essere bene manifestare la forza e l'aggressività, anche scagliandosi, a condizione di avere anche in quei momenti di azione il controllo della propria mente in modo da valutare ciò che è meglio (e in questa valutazione considerare anche il bene per il soggetto "malvagio" che è oggetto del nostro attacco).
Utopia? .
In ogni caso, avere la consapevolezza di ciò che dovrebbe essere fatto è il primo passo per farlo realmente. L'idea prefigura l'azione.
Ciao.
Andrea
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Non credo. Di solito è il primo passo per l'ipocrisia o, almeno, la finzione.Laviadellaspada ha scritto: In ogni caso, avere la consapevolezza di ciò che dovrebbe essere fatto è il primo passo per farlo realmente. L'idea prefigura l'azione.
Comunque la visione degli sciamani è del tutto opposta: prima si agisce poi si impara cosa e perché lo si sta facendo, solo così se ne assorbe il potere.
ánimo y fuerza
Tsunki
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Ciao Gattanera.gattanera ha scritto:la sofferenza, secondo me, è comunque "positiva" , in quanto sviluppa la compassione..
Non sempre succede quanto dici tu. Tante volte le persone che provano sofferenza si chiudono, divengono insensibili agli altri, e non di rado si adoperano, più o meno consapevolmente, per creare altra sofferenza.
Ciao.
Andrea
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Grazie. Come sempre le cose che dici sono mooooolto interessanti, e aprono punti di vista che di solito la gente (io tra questi) non considera, e nemmeno si immagina.Tsunki ha scritto: Comunque la visione degli sciamani è del tutto opposta: prima si agisce poi si impara cosa e perché lo si sta facendo, solo così se ne assorbe il potere.
Ciao.
Andrea
E perché no?Laviadellaspada ha scritto:Nefesh ha scritto: Per me:
non è bene dare corso alla rabbia (nemmeno allo scopo di sfogarsi).
Molte volte raggiungiamo la consapevolezza di un "errore" solo dopo averlo commesso.
D'altronde se uno è arrabbiato e pur rendendosene conto non riesce a cambiare lo stato di cose perché deve limitarsi?
Ciò aggiungerebbe tensione a tensione. Non è meglio che si sfoghi?
Un saluto
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Qualcuno individuò a suo tempo la sottile distinzione tra "non-espressione" e "repressione".Taranis ha scritto: D'altronde se uno è arrabbiato e pur rendendosene conto non riesce a cambiare lo stato di cose perché deve limitarsi?
Ciò aggiungerebbe tensione a tensione. Non è meglio che si sfoghi?
La repressione generalmente nuoce alla salute... la non-espressione delle emozioni sgradevoli è invece uno dei pochi esercizi su sè stessi che può portare a qualche cambiamento benefico...
Certo... non a tutti può -e non deve- interessare
Ciao LVDS,Laviadellaspada ha scritto:Ciao Gattanera.gattanera ha scritto:la sofferenza, secondo me, è comunque "positiva" , in quanto sviluppa la compassione..
Non sempre succede quanto dici tu. Tante volte le persone che provano sofferenza si chiudono, divengono insensibili agli altri, e non di rado si adoperano, più o meno consapevolmente, per creare altra sofferenza.
Ciao.
Andrea
cio' che scrivi è vero...è il risvolto della medaglia... Se ci pensi, in fin dei conti, in ogni cosa ci sono sempre due(a volte anche piu') risvolti..
Se però guardo a quelle popolazioni che noi occidentali usiamo definire, sottosviluppate, in cui il tasso di mortalità infantile, per es., è alto e si sopravvive di quel poco che c'è(perche' c'è chi prende e distrugge le loro risorse ), scopro che tra di loro c'è maggiore compassione ed aiuto reciproco.
Poi, ovviamente, ogni singolo individuo ha la sua interiorità..e dovrebbe assumersi le responsabilità delle proprie azioni e scegliere che "uso" fare di ciò che incontra lungo il proprio cammino.
Ciao.
Il potere spaventa (Tsunki)
Ciao Taranis,Taranis ha scritto:
E perché no?
D'altronde se uno è arrabbiato e pur rendendosene conto non riesce a cambiare lo stato di cose perché deve limitarsi?
Ciò aggiungerebbe tensione a tensione. Non è meglio che si sfoghi?
Un saluto
secondo me la rabbia, così come il malumore, siamo noi stessi a procurarcela, dando importanza alla "cosa" che ci fa entrare in quello stato..
E dopo aver sfogato come dici, cosa ti resta??
Il potere spaventa (Tsunki)
Ciao gatta,
non so se siamo noi a procurarcela, di sicuro abboccando all'amo abbiamo la nostra bella e grassa fetta di responsabilità
e se uno segue un "cammino" ciò vuol dire che è l'unico responsabile di ciò.
L'intervento che citi voleva dire questo: se nonostante si sappia che cosa fare per evitare lo spreco energetico (la rabbia)
uno proprio non riesca (troppo forte, coinvolgente ecc...) l'unica cosa che gli rimane è liberarsi della tensione, sfogarsi.
Battaglia persa? Capita. Ne seguiranno mille altre.
Tu dici:
E dopo aver sfogato come dici, cosa ti resta??
Molte volte raggiungiamo la consapevolezza di un "errore" solo dopo averlo commesso proprio quell'ennesima volta.
Quest'esperienza in più potrebbe fare la differenza.
Un saluto.
non so se siamo noi a procurarcela, di sicuro abboccando all'amo abbiamo la nostra bella e grassa fetta di responsabilità
e se uno segue un "cammino" ciò vuol dire che è l'unico responsabile di ciò.
L'intervento che citi voleva dire questo: se nonostante si sappia che cosa fare per evitare lo spreco energetico (la rabbia)
uno proprio non riesca (troppo forte, coinvolgente ecc...) l'unica cosa che gli rimane è liberarsi della tensione, sfogarsi.
Battaglia persa? Capita. Ne seguiranno mille altre.
Tu dici:
E dopo aver sfogato come dici, cosa ti resta??
Molte volte raggiungiamo la consapevolezza di un "errore" solo dopo averlo commesso proprio quell'ennesima volta.
Quest'esperienza in più potrebbe fare la differenza.
Un saluto.