Il mondo non esiste
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Il mondo non esiste
Ciao a tutti,
è da tre giorni che un mio amico (che ha letto 2-3 libri di CC) mi sta facendo una pippa così che il mondo non esiste... (non so se pippa si può dire, in caso non sia così chiedo scusa)
Solo oggi mi è venuto il dubbio... ma esiste o non esiste? Voi che ne pensate?
Pacha
è da tre giorni che un mio amico (che ha letto 2-3 libri di CC) mi sta facendo una pippa così che il mondo non esiste... (non so se pippa si può dire, in caso non sia così chiedo scusa)
Solo oggi mi è venuto il dubbio... ma esiste o non esiste? Voi che ne pensate?
Pacha
Amore, pace e salute per la nostra grande famiglia
Re: Il mondo non esiste
Chiedi al tuo amico: Se la pietra non esiste... perché strilli se te la tiro?totemtigre ha scritto: Ciao a tutti,
è da tre giorni che un mio amico (che ha letto 2-3 libri di CC) mi sta facendo una pippa così che il mondo non esiste... (non so se pippa si può dire, in caso non sia così chiedo scusa)
Solo oggi mi è venuto il dubbio... ma esiste o non esiste? Voi che ne pensate?Pacha
Forse si convincerà.
Un saluto
P.S. : Meglio dire "fare una testa così"... è meno equivoco.
Ma veramente per quel che ricordo io CC non è che dice che il mondo non esiste: dice che è una nostra interpretazione tra tante in quanto il nostro punto di unione, quello che, semplificando permette, la consapevolezza, è attraversato da flussi di "emanazioni dell'Aquila" che fanno sì che interpretiamo il mondo così come ci è stato insegnato; infatti, noi da bambini apprendiamo a "vedere" il mondo così come ce lo insegnano fin da piccoli e diventa il solo mondo possibile per noi; in realtà spostando il punto di unione, e questo richiede Potere, potremmo andare in una miriade di altri mondi.
Leggi nel sito la parte sul flusso di esistenze (nella Home, clicca sul link relativo sulla destra).
"Mondo", poi, è un concetto relativo e la sua concezione varia tra popoli e popoli; siamo sempre abituati a considerarlo come universale e corrispondente alla visione della civiltà occidentale; sto studiando gli Atzechi per l'esame di "Culture mesoamericane" e loro avevano un diverso modo di concepire la vita e l'esistenza strettamente legata al mondo di dei e spiriti come Tlaloc, Xipe Totec e altri da cui dipendevano per la sopravvivenza e che erano strettamente legati con il paesaggio con stretti collegamenti tra i mondi sotterranei ed il mondo di mezzo; gli spagnoli, invece, distrussero questa simbiosi rimpiazzandola con il concetto di profitto e sfruttamento del mondo di mezzo e rimpiazzando la religiosità pratica degli Atzechi con concetti spirituali e più atratti della religione cattolica.
Quindi anche con le stesse percezioni sensoriali, i modi di pensare, vivere e concepire il mondo intorno a noi possono essere molto diversi.
Animo y fuerza.
Yuma
Leggi nel sito la parte sul flusso di esistenze (nella Home, clicca sul link relativo sulla destra).
"Mondo", poi, è un concetto relativo e la sua concezione varia tra popoli e popoli; siamo sempre abituati a considerarlo come universale e corrispondente alla visione della civiltà occidentale; sto studiando gli Atzechi per l'esame di "Culture mesoamericane" e loro avevano un diverso modo di concepire la vita e l'esistenza strettamente legata al mondo di dei e spiriti come Tlaloc, Xipe Totec e altri da cui dipendevano per la sopravvivenza e che erano strettamente legati con il paesaggio con stretti collegamenti tra i mondi sotterranei ed il mondo di mezzo; gli spagnoli, invece, distrussero questa simbiosi rimpiazzandola con il concetto di profitto e sfruttamento del mondo di mezzo e rimpiazzando la religiosità pratica degli Atzechi con concetti spirituali e più atratti della religione cattolica.
Quindi anche con le stesse percezioni sensoriali, i modi di pensare, vivere e concepire il mondo intorno a noi possono essere molto diversi.
Animo y fuerza.
Yuma
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se partiamo dalla considerazione che la somma delle cariche elettriche dell'universo/i è uguale a zero allora possiamo affermare che tutto in effetti non esiste.
un volta mi sono chiesto perchè il nulla si è scisso in cariche positive e negative (yin e yang alla cinese) per dare luogo a tutte queste infinite combinazioni multidimensionali etc
mi sono detto che forse il nulla voleva essere qualcosa in più, voleva capire.
esiste quindi una consapevolezza oltre il nulla?
quindi non si può dire che qualcosa non esiste se esiste una consapevolezza che può manifestarla.
va bene ho capito!!!! vado a farmi una passeggiata
un volta mi sono chiesto perchè il nulla si è scisso in cariche positive e negative (yin e yang alla cinese) per dare luogo a tutte queste infinite combinazioni multidimensionali etc
mi sono detto che forse il nulla voleva essere qualcosa in più, voleva capire.
esiste quindi una consapevolezza oltre il nulla?
quindi non si può dire che qualcosa non esiste se esiste una consapevolezza che può manifestarla.
va bene ho capito!!!! vado a farmi una passeggiata
cito tsunki: il mondo o, meglio, la realtà è un'illusione....
in oriente dicono "maya"....
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in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
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Io sto leggendo proprio in questi giorni l'isola del tonal di CC... non a caso proprio oggi sono arrivato a quando seduti in un ristorate Don Juan gli spiega il concetto di tonal e nagual (questo chiarisce l'idea di "mondo" o meglio, di descrizione di mondo che ha don juan) ne cito una parte:
"il tonal è un'isola"spiegò. "il modo migliore di descriverlo è dire che il tonal è questo" fece scorre la mano sul piano della tavola. "Possiamo dire che il tonal è come il piano di questa tavola, un'isola, e su quest'isola abbiamo tutto. Quest'isola, infatti, è il mondo". "C'è un tonal personale pre ciascono di noi, e ce n'è uno collettivo per tutti noi in ogni momento, che possiamo chiamare tonal del tempo". Indico le file di tavole nel ristorante. "guardate! Ogni tavolo ha la stessa conformazione. Certi elementi si trovano in tutte. Sono però individualmente diverse le une dalle altre; ad alcune c'è più gente; su ciascuna di esse ci sono cibi diversi, intorno a ciascuna di esse c'è un'armosfera diversa; però dobbiamo riconoscere che tutte le tavole su questo ristorante sono molto simili. Lo stesso succede con il tonal. Possiamo dire che il tonal del tempo è ciò che ci rende simili, così come rende simili le tavole di questo ristorante. Tuttavia ogni ogni tavola, presa singolarmente, è un caso individuale, proprio come il tonal personale di ciascuno di noi. Ma la cosa imporatante da tenere a mente è che tutto ciò che sappiamo di noi e del nostro mondo è sull'isola del tonal. Capite quel che voglio dire?"
Quindi Don Juan non afferma afatto che il mondo non esiste (anzi lui stesso dice che non esiste limite ai mondi che un uomo può conoscere), forse il tuo amico si riferiva all'interpretazione del mondo e alla sua illusoriaetà perchè crediamo che la nostra visione/percezzione del mondo sia l'unica possibile, frutto della nostra educazione, di come ci hanno raccontato il mondo e di come di conseguenza ce lo raccontiamo a noi stessi rinnovandolo.
"il tonal è un'isola"spiegò. "il modo migliore di descriverlo è dire che il tonal è questo" fece scorre la mano sul piano della tavola. "Possiamo dire che il tonal è come il piano di questa tavola, un'isola, e su quest'isola abbiamo tutto. Quest'isola, infatti, è il mondo". "C'è un tonal personale pre ciascono di noi, e ce n'è uno collettivo per tutti noi in ogni momento, che possiamo chiamare tonal del tempo". Indico le file di tavole nel ristorante. "guardate! Ogni tavolo ha la stessa conformazione. Certi elementi si trovano in tutte. Sono però individualmente diverse le une dalle altre; ad alcune c'è più gente; su ciascuna di esse ci sono cibi diversi, intorno a ciascuna di esse c'è un'armosfera diversa; però dobbiamo riconoscere che tutte le tavole su questo ristorante sono molto simili. Lo stesso succede con il tonal. Possiamo dire che il tonal del tempo è ciò che ci rende simili, così come rende simili le tavole di questo ristorante. Tuttavia ogni ogni tavola, presa singolarmente, è un caso individuale, proprio come il tonal personale di ciascuno di noi. Ma la cosa imporatante da tenere a mente è che tutto ciò che sappiamo di noi e del nostro mondo è sull'isola del tonal. Capite quel che voglio dire?"
Quindi Don Juan non afferma afatto che il mondo non esiste (anzi lui stesso dice che non esiste limite ai mondi che un uomo può conoscere), forse il tuo amico si riferiva all'interpretazione del mondo e alla sua illusoriaetà perchè crediamo che la nostra visione/percezzione del mondo sia l'unica possibile, frutto della nostra educazione, di come ci hanno raccontato il mondo e di come di conseguenza ce lo raccontiamo a noi stessi rinnovandolo.
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volevo aggiungere a quanto detto fin qui una frase che tempo fa ho letto non mi ricordo in quale libro di Eliade, e quindi non posso citare con sicurezza. Lui parlando dello spazio sacro (e quindi penso qualsiasi spazio sacro non so se vi siano distinzioni, dal temenos al lucos al nostro cerchio) dice che è l'unico spazio reale. Ricordo bene questo perchè di solito non prende posizione, riporta usi e credenze di vati popoli. ma questa frase la dice come se fosse sua...
lo sciamanismo e le tecniche dell'estasi....nanna ha scritto:volevo aggiungere a quanto detto fin qui una frase che tempo fa ho letto non mi ricordo in quale libro di Eliade, e quindi non posso citare con sicurezza. Lui parlando dello spazio sacro (e quindi penso qualsiasi spazio sacro non so se vi siano distinzioni, dal temenos al lucos al nostro cerchio) dice che è l'unico spazio reale. Ricordo bene questo perchè di solito non prende posizione, riporta usi e credenze di vati popoli. ma questa frase la dice come se fosse sua...
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essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
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