ecosia.org
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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a mio parere ciò che dici, albor, è una cosa completamente inutile e, anzi, se ci fosse davvero la possibilità di aiutare qualcuno o qualcosa utilizzando quel tipo di motore di ricerca, che per altro non costa niente a chi lo usa, tu, così, la bruci.
Io vi ripeto che, dato che non costa nulla, conviene utilizzarlo e poi, tanto, se è vero ci si guadagna se è falso non ci si perde nulla.
Pacha
Io vi ripeto che, dato che non costa nulla, conviene utilizzarlo e poi, tanto, se è vero ci si guadagna se è falso non ci si perde nulla.
Pacha
Amore, pace e salute per la nostra grande famiglia
Spero che tu abbia ragione. Tuttavia, siccome lavoro in internet e sto iniziando a vedere come funziona il marketing online, ti posso assicurare che gli interessi delle persone che stanno dietro a tante attivita' sono ben diversi da quelli che vengono pubblicizzati. Internet e' dominato dall'illusione. Nel bene e nel male.
In America adesso tutto quello che ha il marchio "green" e' di moda. C'e' perfino chi ha convinto scienziati a nascondere le prove che il globan warming non e' causato dall'attivita' umana, molto probabilmente per espandere un mercato che e' quello dei prodotti ecologici...
E un sito che ti dice che per ogni ricerca ti salva 2 metri quadri di foresta, e te lo segna con un contatore a pie' di pagina mi lascia perplesso. Come fa una singola ricerca ad essere contabilizzata in alberi? Qualcosa mi sfugge.
Bisognerebbe studiare un po' di piu' il loro business model e vedere che cosa succede dietro le quinte, prima di difendere gente che usa della grafica verde speranza e dei video arficiali per convincerci di quanto e' male usare la concorrenza. Ed attrarre piu' venditori a fare pubblicita' con il loro motore di ricerca...
Ma non voglio impedire di usare qualcosa di diverso da google, che e' prossimo al monopolio. E, come dici tu, sembra non costare nulla.
In America adesso tutto quello che ha il marchio "green" e' di moda. C'e' perfino chi ha convinto scienziati a nascondere le prove che il globan warming non e' causato dall'attivita' umana, molto probabilmente per espandere un mercato che e' quello dei prodotti ecologici...
E un sito che ti dice che per ogni ricerca ti salva 2 metri quadri di foresta, e te lo segna con un contatore a pie' di pagina mi lascia perplesso. Come fa una singola ricerca ad essere contabilizzata in alberi? Qualcosa mi sfugge.
Bisognerebbe studiare un po' di piu' il loro business model e vedere che cosa succede dietro le quinte, prima di difendere gente che usa della grafica verde speranza e dei video arficiali per convincerci di quanto e' male usare la concorrenza. Ed attrarre piu' venditori a fare pubblicita' con il loro motore di ricerca...
Ma non voglio impedire di usare qualcosa di diverso da google, che e' prossimo al monopolio. E, come dici tu, sembra non costare nulla.
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
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Stavo proprio leggendo le pagine di descrizione.
Da una vista veloce della sezione FAQ, si vede che:
- e' una compagnia tedesca di una quindicina di dipendenti
- si basa sui risultati di bing e yahoo: non e' un motore di ricerca vero e proprio, ma e' una specie di proxy che manda tutte le richieste a compagnie gia' esistenti. Quindi non c'e' un risparmio delle emissioni di calore da uso di cluster massicci di server.
- non offre possibilita' ai mercanti di fare pubblicita' con loro. Questi devono rivolgersi a yahoo o bing,
- loro dichiarano che gli introiti (che ricevono per ogni click the gli utenti fanno sui link degli sponsor) vanno all'80% al WWF. Quindi gli sponsor (ossia i venditori) sono importanti. Ma sono venditori di yahoo o bing, non di ecosia. Tuttavia e' nel loro interesse attirare piu' venditori possibile.
- Il progetto del wwf associato ad Ecosia si trova nel Juruena national park (Brasile, http://www.panda.org/what_we_do/where_w ... actsheets/), e costa 5 euro proteggere un ettaro di foresta pluviale (http://ecosia.org/faq.php?id=6#current). Basandosi sul guadagno medio per ricerca, loro sostengono di salvare due metri quadri per ricerca.
Dall'ultimo elemento sembra che si, il guadagno vada in parte a salvare la un'area della foresta amazzonica. Speriamo per il meglio.
Da una vista veloce della sezione FAQ, si vede che:
- e' una compagnia tedesca di una quindicina di dipendenti
- si basa sui risultati di bing e yahoo: non e' un motore di ricerca vero e proprio, ma e' una specie di proxy che manda tutte le richieste a compagnie gia' esistenti. Quindi non c'e' un risparmio delle emissioni di calore da uso di cluster massicci di server.
- non offre possibilita' ai mercanti di fare pubblicita' con loro. Questi devono rivolgersi a yahoo o bing,
- loro dichiarano che gli introiti (che ricevono per ogni click the gli utenti fanno sui link degli sponsor) vanno all'80% al WWF. Quindi gli sponsor (ossia i venditori) sono importanti. Ma sono venditori di yahoo o bing, non di ecosia. Tuttavia e' nel loro interesse attirare piu' venditori possibile.
- Il progetto del wwf associato ad Ecosia si trova nel Juruena national park (Brasile, http://www.panda.org/what_we_do/where_w ... actsheets/), e costa 5 euro proteggere un ettaro di foresta pluviale (http://ecosia.org/faq.php?id=6#current). Basandosi sul guadagno medio per ricerca, loro sostengono di salvare due metri quadri per ricerca.
Dall'ultimo elemento sembra che si, il guadagno vada in parte a salvare la un'area della foresta amazzonica. Speriamo per il meglio.
Ultima modifica di Mayu il gio 25 feb 2010, 21:23, modificato 1 volta in totale.
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
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Si.
Bisognerebbe andare a fondo e controllare cosa viene effettivamente fatto in Amazzonia prima di fidarsi ciecamente. Ma:
1. Probabilmente aiuta veramente a salvaguardare un parco dell'Amazzonia
2. Non costa nulla
3. Porta differenziazione nella scelta di motori di ricerca, che al momento e' rivolta al 99% a google. Che offre si' ottimi servizi, ma sta ottenendo una potere troppo elevato.
Forse e' la volta buona che si riesce a utilizzare il business online e redirizionarne gli introiti per qualcosa di utile.
Bisognerebbe andare a fondo e controllare cosa viene effettivamente fatto in Amazzonia prima di fidarsi ciecamente. Ma:
1. Probabilmente aiuta veramente a salvaguardare un parco dell'Amazzonia
2. Non costa nulla
3. Porta differenziazione nella scelta di motori di ricerca, che al momento e' rivolta al 99% a google. Che offre si' ottimi servizi, ma sta ottenendo una potere troppo elevato.
Forse e' la volta buona che si riesce a utilizzare il business online e redirizionarne gli introiti per qualcosa di utile.
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Fanno 300 euro, con fattura. Ma possiamo trovare una accordo tra amici
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