L'EGO- L'IMPORTANZA PERSONALE
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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EGO
Che cosa è per voi l'EGO.????E' la mente che comanda?? L'io che primeggia su tutti??? Fa parte di noi e , credo, se non conosco il mio ego e non faccio niente per esprimerlo come faccio a capire quanto devo lavorare su di me per poterlo smussare???Ma se faccio lavori che aiutano le altre persone, forse non è il mezzo che mi permette di assotigliare il mio ego???Ben venga l'ego che mi permette di trasformare la mia anima.Ho detto delle stupidaggini?? Fatemi capire meglio allora.
MANTIDE
Uno sputazzo nel cosmo
L'altro giorno parlavo con mia figlia, e cercavo di spiegarle che la nostra società tende a dare troppo peso al singolo individuo, mentre l'individuo stesso e la razza umana, se messi a confronto con l'Universo, sono poco più che nulla.
Allora lei, fra il serio e lo scherzoso, ribatte: "Allora si può dire che siamo come uno sputazzo nel cosmo!".
D'ora in poi, quando il mio EGO tenterà di dire la sua, gli ricorderò chi è in verità .....!
Animo y fuerza
Vittorio
Allora lei, fra il serio e lo scherzoso, ribatte: "Allora si può dire che siamo come uno sputazzo nel cosmo!".
D'ora in poi, quando il mio EGO tenterà di dire la sua, gli ricorderò chi è in verità .....!
Animo y fuerza
Vittorio
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- Iscritto il: lun 26 gen 2009, 17:32
- Località: Vaiano (PO), Toscana
Aaaaahhh ringrazio di aver aperto questo topic, è l'argomento che amo affrontare più di tutti.
Il Re delle Ombre.
Per quanto posso dire in merito alla mia umile conoscenza, l'ego è una struttura artificiale che fa parte della mente artificiale, ovvero quella creata dalla società, ovvero è una malattia in quanto non naturale e crea miliardi di ombre e limiti, ovvero la mente non originale. Si esprime attraverso una vocina subdola e altamente illusoria, che chiede sempre e solo appagamento. La questione nasce dal fatto che nel momento in cui in noi si crea questa struttura artificiale, ci identifichiamo in essa e da lì nascono tuti i problemi del mondo, anche se non esistono in realtà, perchè quest'ultimi sono creati appunto da questo nostro identificarci nella mente malata e artficiale, che ovviamente non può essere in armonia con la natura e quindi la Vita. A parer mio è la barriera da dissolvere per poter illuminare definitivamente il nostro Essere autentico e universale. E' un cancello altissimo che in realtà non esiste, ma per noi è molto reale. Non si può abbattere, scavalcare, bisogna comprendere che non esiste, distaccarci dall'identificazione: solo così questo cancello apparentemente impenetrabile si dissolverà, e così facendo l'immensa luce che c'è sempre stata può manifestarsi totalmente.
Spero di aver contribuito costruttivamente, un saluto pieno di gratitudine.
Il Re delle Ombre.
Per quanto posso dire in merito alla mia umile conoscenza, l'ego è una struttura artificiale che fa parte della mente artificiale, ovvero quella creata dalla società, ovvero è una malattia in quanto non naturale e crea miliardi di ombre e limiti, ovvero la mente non originale. Si esprime attraverso una vocina subdola e altamente illusoria, che chiede sempre e solo appagamento. La questione nasce dal fatto che nel momento in cui in noi si crea questa struttura artificiale, ci identifichiamo in essa e da lì nascono tuti i problemi del mondo, anche se non esistono in realtà, perchè quest'ultimi sono creati appunto da questo nostro identificarci nella mente malata e artficiale, che ovviamente non può essere in armonia con la natura e quindi la Vita. A parer mio è la barriera da dissolvere per poter illuminare definitivamente il nostro Essere autentico e universale. E' un cancello altissimo che in realtà non esiste, ma per noi è molto reale. Non si può abbattere, scavalcare, bisogna comprendere che non esiste, distaccarci dall'identificazione: solo così questo cancello apparentemente impenetrabile si dissolverà, e così facendo l'immensa luce che c'è sempre stata può manifestarsi totalmente.
Spero di aver contribuito costruttivamente, un saluto pieno di gratitudine.
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- Iscritto il: lun 26 gen 2009, 17:32
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"....le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultatoSpiritoUniversale ha scritto:Ovvero?nanki ha scritto:qualcuno la vocina subdola non la chiama ego....
ma "el volador"....
di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui
solo sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli:
si tratta del conflitto delle nostre due menti.
una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze
di vita, quella che parla di rado perchè è stata sconfitta e
relegata nell'oscurità. l'altra, quella che usiamo ogni giorno
per qualunque attività quotidiana, è un'installazione estranea...."
don juan matus
"el volador" è l'installazione estranea....
"los voladores" sono esseri che si nutrono della consapevolezza umana; emozioni e sentimenti come la paura, la tristezza, l'afflizione, il cordoglio, etc., rendono la consapevolezza umana ancora più "appetibile" e "gustosa" per questi esseri.... infatti, la loro concentrazione è maggiore nei luoghi di sofferenza umani come ospedali e cimiteri....
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
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Ah si, concordo anche con don Juan. (A proposito, ho provato svariate volte ad avvicinarmi ai libri di Carlos Castaneda, ma una sensazione mi ha sempre respinto. Tu credi che in quei libri sia contenuta una valida conoscenza e saggezza? Mi hanno consigliato spesso "A scuola dallo stregone" e "Gli insegnamenti di Don Juan")nanki ha scritto:"....le nostre meschinità e le nostre contraddizioni sono il risultatoSpiritoUniversale ha scritto:Ovvero?nanki ha scritto:qualcuno la vocina subdola non la chiama ego....
ma "el volador"....
di un conflitto trascendentale che affligge tutti noi, ma di cui
solo sciamani sono dolorosamente e disperatamente consapevoli:
si tratta del conflitto delle nostre due menti.
una è la nostra vera mente, il prodotto delle nostre esperienze
di vita, quella che parla di rado perchè è stata sconfitta e
relegata nell'oscurità. l'altra, quella che usiamo ogni giorno
per qualunque attività quotidiana, è un'installazione estranea...."
don juan matus
"el volador" è l'installazione estranea....
"los voladores" sono esseri che si nutrono della consapevolezza umana; emozioni e sentimenti come la paura, la tristezza, l'afflizione, il cordoglio, etc., rendono la consapevolezza umana ancora più "appetibile" e "gustosa" per questi esseri.... infatti, la loro concentrazione è maggiore nei luoghi di sofferenza umani come ospedali e cimiteri....
Per quanto riguarda "los voladores" ti ringrazio dell'insegnamento: non sapevo che la causa di una forte concentrazione di spiriti (intendi spiriti per "esseri" giusto?) fosse quella! Molte grazie ^_^
Un saluto!
"a scuola dallo stregone" e "gli insegnamenti di don juan" sono lo stesso libro!SpiritoUniversale ha scritto:Ah si, concordo anche con don Juan. (A proposito, ho provato svariate volte ad avvicinarmi ai libri di Carlos Castaneda, ma una sensazione mi ha sempre respinto. Tu credi che in quei libri sia contenuta una valida conoscenza e saggezza? Mi hanno consigliato spesso "A scuola dallo stregone" e "Gli insegnamenti di Don Juan")
Per quanto riguarda "los voladores" ti ringrazio dell'insegnamento: non sapevo che la causa di una forte concentrazione di spiriti (intendi spiriti per "esseri" giusto?) fosse quella! Molte grazie ^_^
Un saluto!
il primo dei libri scritti da castaneda....
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
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AH OPS! ahahahahahahahah scusaminanki ha scritto:"a scuola dallo stregone" e "gli insegnamenti di don juan" sono lo stesso libro!SpiritoUniversale ha scritto:Ah si, concordo anche con don Juan. (A proposito, ho provato svariate volte ad avvicinarmi ai libri di Carlos Castaneda, ma una sensazione mi ha sempre respinto. Tu credi che in quei libri sia contenuta una valida conoscenza e saggezza? Mi hanno consigliato spesso "A scuola dallo stregone" e "Gli insegnamenti di Don Juan")
Per quanto riguarda "los voladores" ti ringrazio dell'insegnamento: non sapevo che la causa di una forte concentrazione di spiriti (intendi spiriti per "esseri" giusto?) fosse quella! Molte grazie ^_^
Un saluto!
il primo dei libri scritti da castaneda....
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Non credo che si possa generalizzare così. C'è un detto che dice "Esistono tante menti quante sono le persone". Ogni individuo è diverso e unico da tutti gli altri, dipende dalla conoscenza che quel musicista, essendo innanzitutto un individuo, ha riscoperto dentro se stesso. Anche perchè la percezione è diversa per ogni individuo, se si resta in tema di personalità.Dhuma ha scritto:Mi chiedevo...
ma la sensazione che prova un musicista che si esibisce (e viene apprezzato) sul palco, è una manifestazione dell'ego? :
Qualsiasi artista può confermare che sul palco si sperimentano sensazioni molto forti: un carica di energia e un senso di vitalità forse indescrivibili.
Mi chiedevo se questo potesse essere una manifestazione dell'ego o una sorta di "comunione" con il pubblico, o qualcosa del genere...
...o almeno, un' impennata dell'ego può generare queste sensazioni?
Mi chiedevo se questo potesse essere una manifestazione dell'ego o una sorta di "comunione" con il pubblico, o qualcosa del genere...
...o almeno, un' impennata dell'ego può generare queste sensazioni?
ma come distinguiamo quello che viene da noi e quello che viene da questo volador? mi sono resa conto da tempo che in effetti rimproveri e complimenti, gioie e delusioni eccetera hanno lo stesso identico effetto (anche se uno sembra positivo e l'altro negativo) almeno su di me: è come se drogassero, non si vedono le cose nella stessa ottica di prima, e comunque non con oggettività. E sono arrivata quindi ad avere la sensazione, pur non seguendo nessuna filosofia orientale o 'ellenistica', che le emozioni andrebbero un po' rimesse 'al loro posto'. Credo sia un po' radicale ma per ora non ho gli strumenti per capire quale sia l'atteggiamento giusto. In pratica: come si può evitare di dare importanza al volador?
Ci ho riflettuto un pò.
Poi ho cercato fra le righe dei testi di castaneda.
Visto che i voladores si nutrono di certe "fiammate energetiche" come l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, l’autocompiacimento e l'autocommiserazione (cit. Castaneda), allora le sensazioni che ne derivano dovrebbero essere particolarmente fuggevoli.
Infatti i Voladores le consumerebbero con avidità.
Castaneda dice che anche I voladores non amano la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva.
Quindi questi stati sarebbero più durevoli perchè non consumati dai voladores. E infatti non sono ego.
Forse è un pò azzardato, ma forse si dovrebbero perseguire tutti quegli stati che -in pratica- sono più durevoli (e quindi non consumati dal volador).
In quest'ottica, mi rispondo da solo: la sensazione di energia che si prova sul palco dura molto poco, quindi è ego.
Poi magari mi sbaglio...
Poi ho cercato fra le righe dei testi di castaneda.
Visto che i voladores si nutrono di certe "fiammate energetiche" come l’avidità, il desiderio smodato, la codardia, l’aggressività, l’importanza personale, la violenza, le emozioni forti, l’autocompiacimento e l'autocommiserazione (cit. Castaneda), allora le sensazioni che ne derivano dovrebbero essere particolarmente fuggevoli.
Infatti i Voladores le consumerebbero con avidità.
Castaneda dice che anche I voladores non amano la qualità vibrazionale della consapevolezza, dell’amore puro, dell’armonia, dell’equilibrio, della pace, della sobrietà… in una parola aborriscono la qualità energetica della crescita evolutiva.
Quindi questi stati sarebbero più durevoli perchè non consumati dai voladores. E infatti non sono ego.
Forse è un pò azzardato, ma forse si dovrebbero perseguire tutti quegli stati che -in pratica- sono più durevoli (e quindi non consumati dal volador).
In quest'ottica, mi rispondo da solo: la sensazione di energia che si prova sul palco dura molto poco, quindi è ego.
Poi magari mi sbaglio...