Incontro con gli spiriti dei defunti - 23-24 ottobre 2010
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Seguro!
Mi porto anche l'ombrello rotto, vista la grande occasione!
Mi porto anche l'ombrello rotto, vista la grande occasione!
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
Un piccolo seguito di questo bel cerchio, in cui siamo stati a trovare i defunti nella terra dei morti (molti non se l'aspettavano). Al ritorno eravamo tutti un pò scossi - "with mixed feelings", come si direbbe nella lingua d'Albione.
Riporto un "simpatico" diverbio avuto con il traghettatore. Entrato nella barca con tutti gli altri, gli chiesi cosa gli dovevo dare per pagare il passaggio. "Una moneta d'oro", sentii sussurrarmi all'orecchio. Credendo di aver sentito male, dissi: "Ok, una moneta di rame". "Una moneta d'oro", sentii quindi con più forza. Feci finta di non capire ed attraversai il fiume.
Al ritorno, al momento di risalire sulla barca, il traghettatore mi ricordò: "Una moneta d'oro". Non mi mollava. Iniziai a contrattare: "3 monete di rame". Lui abbassò la richiesta: "Una moneta d'argento" (con un sottinteso: "taccagno che non sei altro!").
Ritornato in questa realtà, mi ricordai dell'offerta "preziosa" che dovevo fare, ed ero ormai sul punto di sacrificare una delle costose sterline d'oro che avevo acquistato tempo addietro (prezzo: 230 euro l'una!). Qualche giorno dopo, ormai rassegnato, ero a Milano, quand'ecco arrivarmi un'ispirazione da un cartello pubblicitario nella metropolitana che invitava a vendere o comperare monete d'oro da quelle parti.
Contattai Alessio, che mi indicò un negozio di numismatica. Lì un gentile signore mi trattenne per una buona mezzora parlandomi della storia del Marengo e dell'andamento dell'oro, ed alla fine mi mostrò una serie di monete, con valori che andavano anche alle migliaia di euro. Guardando bene, trovammo una piccola moneta da 2 pesos messicani (d'oro), con un valore di 55 euro, che comperai ed offrii poi all'insistente traghettatore.
Oggi sono stato a visitare le tombe dei miei nonni paterni con mia madre, e - a causa dei forti temporali degli ultimi giorni - i lumini erano tutti spenti. Mia madre ha cercato più volte di accenderli, senza successo: erano annacquati ed i fiammiferi le si spegnevano continuamente in mano. Al che io, con una certa nonchalance, ho tolto l'acqua, smontato i lumini e accesi tutti. Lei, sbalordita, mi ha chiesto: "Ma ci fai a quei fiammiferi, hai fuoco che ti esce dalle mani?". Le foto dei miei nonni sui loculi mi guardavano, e sorridevano.
Riporto un "simpatico" diverbio avuto con il traghettatore. Entrato nella barca con tutti gli altri, gli chiesi cosa gli dovevo dare per pagare il passaggio. "Una moneta d'oro", sentii sussurrarmi all'orecchio. Credendo di aver sentito male, dissi: "Ok, una moneta di rame". "Una moneta d'oro", sentii quindi con più forza. Feci finta di non capire ed attraversai il fiume.
Al ritorno, al momento di risalire sulla barca, il traghettatore mi ricordò: "Una moneta d'oro". Non mi mollava. Iniziai a contrattare: "3 monete di rame". Lui abbassò la richiesta: "Una moneta d'argento" (con un sottinteso: "taccagno che non sei altro!").
Ritornato in questa realtà, mi ricordai dell'offerta "preziosa" che dovevo fare, ed ero ormai sul punto di sacrificare una delle costose sterline d'oro che avevo acquistato tempo addietro (prezzo: 230 euro l'una!). Qualche giorno dopo, ormai rassegnato, ero a Milano, quand'ecco arrivarmi un'ispirazione da un cartello pubblicitario nella metropolitana che invitava a vendere o comperare monete d'oro da quelle parti.
Contattai Alessio, che mi indicò un negozio di numismatica. Lì un gentile signore mi trattenne per una buona mezzora parlandomi della storia del Marengo e dell'andamento dell'oro, ed alla fine mi mostrò una serie di monete, con valori che andavano anche alle migliaia di euro. Guardando bene, trovammo una piccola moneta da 2 pesos messicani (d'oro), con un valore di 55 euro, che comperai ed offrii poi all'insistente traghettatore.
Oggi sono stato a visitare le tombe dei miei nonni paterni con mia madre, e - a causa dei forti temporali degli ultimi giorni - i lumini erano tutti spenti. Mia madre ha cercato più volte di accenderli, senza successo: erano annacquati ed i fiammiferi le si spegnevano continuamente in mano. Al che io, con una certa nonchalance, ho tolto l'acqua, smontato i lumini e accesi tutti. Lei, sbalordita, mi ha chiesto: "Ma ci fai a quei fiammiferi, hai fuoco che ti esce dalle mani?". Le foto dei miei nonni sui loculi mi guardavano, e sorridevano.
"Le Parole dello Sciamano" - La realtà vera è altrove, è completamente diversa da quello che ci appare.
Mi congratulo con te Mayu.
Ottime azioni!
Il traghettatore mica si chiamava Caronte?
Animo y Fuerza
Ottime azioni!
Il traghettatore mica si chiamava Caronte?
Animo y Fuerza
“Un Kolibrì dorato arrivò volando a casa nostra e portò una nuova alba sul nostro altare. La luce si avvicina riflettendo la gioia che soffia il vento svegliandosi un nuovo giorno e la freschezza della montagna porta l'essenza di un Kolibrì innamorato”.