uso di poteri improprio

Tutto ciò che riguarda lo sciamanesimo

Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu

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Corvoblu

Messaggio da Corvoblu »

nel post RISPETTO ORDINE DISCIPLINA abbiamo discusso che conviene
- scegliersi un maestro
- e poi seguirlo.
Awa

Messaggio da Awa »

... ognuno ha la sua strada.
Io ringrazio ogni giorno gli Spiriti che hanno progettato per me inenarrabili sofferenze e difficoltà che mi hanno portato a incontrare Francesco Tsunki.
Shushui
Tséntsakero
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Messaggio da Shushui »

L'argomento è da area tsentsak, posta lì. Quello che so è che devi nutrirli, però c'è un modo di emergenza per svegliarli.
"Nosotros hemos enseñado muchas cosas a los hombres"
Los Árboles

Ánimo y fuerza
Shushuì
Giulio
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Messaggio da Giulio »

Gli tsentsak mi ricordano le prende del palero congo. Ovviamente le prende sono esterne, ma contengono l'energia magica dello stregone.
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Tsunki
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Messaggio da Tsunki »

Giulio ha scritto:Ovviamente le prende sono esterne
Ovviamente! 8)
Forse dovresti spiegare un po', la maggioranza dei lettori non ha capito neppure le parole...
ánimo y fuerza

Tsunki
totemtigre
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Messaggio da totemtigre »

eh gia... :roll:


Pacha
Amore, pace e salute per la nostra grande famiglia
Giulio
Messaggi: 22
Iscritto il: dom 24 gen 2010, 3:22

Messaggio da Giulio »

Riporto uno stralcio di un testo che ho tradotto alla bell' e meglio tempo fa sul Palo. Il Palo è comunque una tradizione magioco-religiosa del Congo, penetrata poi nelle Americhe e nei Caraibi.




Il Palo Mayombe è prima di ogni altra cosa un culto segreto dei morti. Il suo principale oggetto è il calderone noto come nganga o prenda. E’ lo strumento par excellence dello stregone, grazie al quale può connettersi agli spiriti alleati o agli antichi dei, ma essenzialmente allo nfumbe, lo spirito del defunto evocato.
Il rituale di costruzione di una prenda è stato avvolto nei fumi di uno stantio misticismo: in realtà si tratta di un procedimento allo stesso modo semplice e complesso. Per prima cosa è necessario essere iniziati al Palo. Solo dopo un certo periodo si otterrà la prenda. Occorre anche ricevere la prima prenda dal proprio padrino o dalla propria madrina di iniziazione, prima che sia possibile farne un’altra per conto proprio. Un’altra prenda può infatti nascere solo sotto la guida di una prenda di un sacerdote o di una sacerdotessa del culto. Su internet si trovano pacchetti a pagamento del genere “costruisci-la–tua-prenda”, ma si tratta nei migliori casi di truffe, se non di veri e propri inviti a nozze per forze elementali incontrollabili, in cerca di una prenda. Ci sono molti segreti relativi alla fabbricazione di una prenda, ma in fondo tutto ciò che serve è un calderone a tre piedi, di argilla o di rame secondo i casi. In Congo l’usanza più comune è fabbricare le prende da grossi pentoloni di argilla. Poi questi recipienti vengono lavati con erbe sacre, già energizzate ritualmente. Nel calderone si getteranno differenti tipi di terreno, metalli di diverso genere, bastoni di legno chiamati palos di vario tipo e numero, e -ciò che è più importante- le ossa dei morti. Ci sono rama, come lo Shamalongo, il cui Palo Mayombe è strettamente spiritista, e non contempla l’uso delle ossa dei defunti. In ogni caso, è’ attraverso la divinazione che viene decisa la vibrazione del ngueyo ( il recipiendario). Gli strumenti divinatori possono essere gli shamalongo (noci di cocco), un gruppo di 9 o 16 conchiglie, note come Nkobo Vittiti, o la possessione. Gli dei del pantheon Bantu Ewe si chiamano Nkisi e la prenda viene attivata in base a un contratto stipulato - per così dire - col sangue delle ossa dei defunti. La direzione ed il favore della prenda vengono decise dal Nkisi che la governa. Ogni prenda è unica e nessuna si assomiglia, ma il suo nome deriva quasi sempre da un Nkisi. Il nome del nfumbe che dimora nella prenda non dovrebbe essere comunicato a nessuno, ed è un segreto del sacerdote (Tata), o della sacerdotessa (Yaya) palo. Con l’atto di iniziazione o rayamento e la presentazione alle forze della natura e agli altri centri di potere, (come l’oceano, i laghi, i boschi, le montagne, il cimitero) si stabilisce un vero patto di sangue tra il ngueyo e il regno dei morti. L’iniziazione comporta forti emozioni. Si scatena il terrore nel ngueyo mettendolo a contatto col fuoco e provocandogli dei tagli nella carne viva. E’ stato fatto un patto di sangue e, come recita un vecchio detto: “un palero è nato dal fuoco e col fuoco morirà”. O , per dirla con i Kimbisa Ntoto di Portorico, “Il vecchio saggio colpisce duro”. La prenda viene chiamata fundamento, perche rappresenta il fondamento delle attività del palero ed il suo tesoro. La prenda compendia in sé l’origine e la fine di ogni cosa, e il contenuto variegato del calderone riflette la manifestazione dell’intero cosmo. I Nkisi, come del resto i Loa di Haiti e gli Orisha degli Yoruba, vengono associati alle manifestazioni di fondo della natura e della società umana, come i fiumi, gli oceani, i venti, i mercati, i cimiteri e altro ancora.
Il patto tra il palero ed il nfumbe può basarsi sulla coercizione e la forza, oppure essere regolato in modo più amichevole. In entrambi i casi il rapporto tra il palero e lo spirito cambia notevolmente. In alcuni rama si insiste sul fatto che si deve dominare il nfumbe, mentre in altri occorre comportarsi alla pari, collaborando amichevolmente con lo spirito. I morti non sono certo stupidi, e il clichè hollywoodiano dello zombie senza cervello è quanto di più distante ci sia dai veri convegni con gli spiriti defunti. A mio modo di vedere è proprio un errore madornale interagire col nfumbe pensando che sia stupido. In questo modo al posto di un forte legame non si otterrà altro che uno spiacevole ospite che infesta la propria casa.
E’ grazie al nfumbe che si conquista un accesso immediato al mondo degli spiriti delle streghe più antiche. Ci si può connettere a questi spiriti tramite facoltà medianiche, operazioni spiritiche o possessioni. E’ anche possibile, tramite il lavoro costante con la prenda, operare in modo più sottile e sviluppare una certa sintonia con le correnti energetiche che guizzano come lingue di fuoco dal mondo delle antiche streghe. E’ del resto anche grazie al marchio del patto di carne e sangue stipulato con le forze ctonie che è possibile evocare l’essenza, il “vivo sangue” dei defunti. Le pratiche oracolari si spiegano invece con la presenza nella prenda di uno spirito che è dentro il regno dei morti e di una divinità, che, dimorando nelle onde del tempo, accompagna il naturale flusso degli eventi.
totemtigre
Messaggi: 337
Iscritto il: gio 26 nov 2009, 10:15
Località: Viterbo

Messaggio da totemtigre »

Wao... grazie, molto chiaro :)

Pacha
Amore, pace e salute per la nostra grande famiglia
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