Qualche piccola domanda

Tutto ciò che riguarda lo sciamanesimo

Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu

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mantide
Curandero
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Messaggio da mantide »

TRANCE DANCE. Viene tradotta in" danza estatica"" ossia è lo stato in cui gli Sciamani vedono l'altra realtà , sognano in modo cosciente e volontario. Può essere superficiale o molto profonda........ questa è la definizione che ci è stata data dal nostro sciamano e sperimentato in un cerchio.
MANTIDE
SpiritoUniversale
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Messaggio da SpiritoUniversale »

Dhuma ha scritto:Non posso essere arrivato troppo tardi! :( :( :( :( :cry: :cry:
Io credo che non si arrivi mai nè tardi nè presto, come dice Galdalf no? :) Hai avuto il tuo tempo e le tue esperienze per poter arrivare fino a qui, per far si di crescere e comprendere determinate cose. Tante volte quello che desideriamo non è per davvero quello per cui siamo nati in questa esistenza, cerca di accogliere e di essere grato alla vita per tutto ciò che ti ha fatto vivere fino ad adesso. Se deve essere accadrà tranquillo :) Solo vivere nel presente può farci vedere le benedizioni della vita. Tutto ciò che cerchiamo è qui e ora ma ce ne scordiamo quasi sempre ehehehe
Dhuma

Messaggio da Dhuma »

mantide ha scritto:CUT....... questa è la definizione che ci è stata data dal nostro sciamano e sperimentato in un cerchio.
:lol: il cerchio c'entra sempre!
Cercherò di saperne di più, Gracias :wink:
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SpiritoUniversale hai ragione. :D
Speravo di smuovere qualche animo, vedere se c'era reazione. Volevo sentire cose come "Il cerchio c'è ancora!".... magari -più avanti- succederà ^_^
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Waiki
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Messaggio da Waiki »

Dhuma ha scritto:
Mi sono sempre detto “Sei nato troppo tardi in un mondo troppo vecchio”.

Ho sempre avuto nostalgia di un passato maldefinito e desiderio di un futuro diverso dal presente: sono da sempre segretamente a disagio in questa società, in questa cultura.
Per anni ho coltivato nel mio cuore quello che i romantici chiamavano sensucht, una malinconia per un luogo che non ho mai visto, ma in cui desidero vivere: una società diversa e meno materialistica dove parlare di spiritualità non è una ridicolaggine. Una cultura in cui nessuno si sorprende se gli sorridi. Un mondo dove sorreggersi a vicenda è vitale. Un mondo dove la felicità è il sole che illumina il volto. Dove ogni cosa è un dono prezioso.
Ma anche una società dove ciò che hai è ciò che meriti, perché è la natura che lo offre a chi ne è degno. Ora appartengo a un popolo di ladri: non riceviamo più quel che ci spetta, ma strappiamo dalla terra più di quel che ci è dovuto!
Il forte e il puro di cuore soccombono sotto i colpi dell’uomo del denaro, senza compassione che con disprezzo schiaccia i suoi simili come vermi.

Mi accorgo, pur senza avere visioni e rivelazioni che il mondo soffre.
La natura me ne riempie l’animo.

Non t’accorgi che il nutrimento
che donava noi terreno
sostentamento il dì
del bufalo scalpitante
sui prati, ormai è
divenuto sol bottino
dei figli maledetti
dalla terra sfigurata?

Non t’accorgi che la madre
che serena t’allattava,
ora ti pasce con lacrime
di sorgente che muore?

Odo venti urlare
di pianti, che tristi
ci credono capaci
di capirli. Ma noi
abbiamo scordato
le antiche parole
dei padri, ed essi a
noi paiono silenti.

Io rapace, strappo dal terreno
tutto ciò che è dono con anche
quel che non m’è stato assegnato.
Predatore mesto, tra i viventi.

Per un po’ ho voluto fuggire e annegare la mia mente nel presente senza progetti, pensando a un “altrove” e sorridendo al pensiero di una spiaggia tropicale, di una foresta verde e incontaminata o di un monte innevato.
Non sono il solo a sentire quello che qualcuno definì “il disagio della civiltà”.

Alla fine mi sono rassegnato, mi sono chiuso nella visione cristiana del “soffri una vita, gioisci per sempre” e ottenuto pace nell’ ”Ama il prossimo tuo come te stesso”.
Ho vissuto in questo mondo come ospite: nel mondo, ma non del mondo.

Infine ho scoperto la Comunità sciamanica, una meravigliosa opportunità di fare qualcosa per questo pianeta. Il mio sensucht non esiste più. Io vivo qui.
Non sono fuori posto: sono “fuori” solo se me ne sto a guardare.

Ho letto pochi minuti fa l’articolo sull’8 febbraio 2008 e il mio cuore si è riempito di tristezza: sono nato troppo tardi in un mondo troppo vecchio.
Mi è inutile divulgarmi in tanti “se…”.

Gli spiriti mi han condotto qui solo ora. E hanno fatto di tutto per farmi iscrivere all’apprendistato, non solo sollecitazioni, ma anche aiuti. Sono stato guidato in azioni e pensieri. Ed è stata loro cura farmelo notare.
Fosse anche solo per conoscere, non lo so. Mi sono ritrovato in un fiume.
Se tornassi indietro ora, farei esattamente le stesse cose.

Ma ora parlo io :” Voglio la comunità sciamanica!”.
Non voglio ricevere degli insegnamenti così come per un corso di cucina per corrispondenza:
la spiritualità è la prima cosa nella mia vita, prima di tutto il resto. E il mezzo è la comunità.
Se mi sarà concesso potere, non sarà per me. A me non serve, sto bene così. Non è sufficiente la volontà forte di molti per cambiare le rivelazioni degli spiriti? Non possiamo riprovare?

Sono nuovo, non so nemmeno se la mia richiesta di partecipare all’apprendistato verrà accolta.
Ma non voglio permettere che il Cerchio muoia.
Di mio –per ora- posso solo partecipare ai cerchi e conoscervi tutti.
Credo di essere stato il primo a inviare la domanda: c’è ancora entusiasmo in questa terra!
Non è possibile che gli spiriti alti non abbiano rivelato tutto? Non c’è davvero più speranza di avere un Cerchio sciamanico potente?

Indirizzerò quante più persone buone mi sarà possibile al Cerchio, non deve finire!

E’ come aver scoperto un giardino inaspettato: l’erba verde brilla sotto il sole e ondeggia con una leggera brezza. Ci sono dei fiori che profumano l’aria con i loro aromi. Ci si può sedere sotto un albero e sentire la corteggia sulla schiena, accarezzare la terra morbida. Gli uccelli cantano motivi gioviali….



Non posso essere arrivato troppo tardi! :( :( :( :( :cry: :cry:
.. ma quanto discorri ?.. :D :D
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