Stati onirici
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Stati onirici
Ciao a tutti,
volevo condividere con voi quello che mi succede da due o tre giorni: non ho nessuna particolare informazione che sia assimilabile a una visione vera e propria, quanto piuttosto il fatto che mi sta capitando che la mattina, quando mi "sveglio" in realtà poi la mia mente viaggia in maniera elastica e volontaria (cioè riesco ad agire sullo stato) tra diversi stati di percezione.
Questa mattina ho avuto quello più agile in quanto pur avendo gia aperto gli occhi da un po' potevo vedere la mia stanza e/o tornare a delle immagini oniriche di un sogno che stavo facendo, ma potevo anche andare in uno stato dove avevo delle sensazioni auditive ed un altro dove vedevo una specie di panorama che poteva sembrare di stare sospesi in aria, sopra un'oceano interminabile, e c'erano delle nuvole di vapore dalle quali partivano delle scariche elettriche bianche non luminose.
Ad un certo punto ho realizzato che parte di quelle scariche ero io a controllarle, ed era come se parte le vedessi, parte le fossi io stesso e ci fossi dentro. Difficile dare un senso logico a questa percezione per quanto sia stata prevalentemente di tipo visivo.
Potevo entrare ed uscire da questo stato a piacimento, e anche tornare al sogno e/o andare in uno stato più confuso dove, a seconda di come ulteriormente mi regolavo, avevo diverse percezioni auditive:
- quello che definirei primo livello dove sentivo un forte fischio simile a quello degli Tsentsak
- poi al "secondo" avevo una specie di soglia che attraversarla era come una specie di beep elettronico
- poi c'era un terzo livello dove sentivo un forte ronzio
- infine un quarto livello dove avevo percezione sia dei suoi ambientali sia di suoni che sono piuttosto sicuro non essere possibili nella mia camera da letto come se fossero altrove (tra cui voci di persone che non potevano essere nei dintorni e/o audibili con tanta chiarezza da dove mi trovavo)
Li ho chiamati livelli in quanto per tornare dal quarto al primo passavo per forza per quelli intermedi su e giu. Era come agire sulla sintonia di una radio, con la differenza che la sensazione che avevo era di spostarmi nello spazio con la fronte e di esercitare più o meno pressione.
Forse la mia forma mentis tecnica ha reso troppo schematica la spiegazione di ciò che mi è accaduto, in ogni caso direi che la descrizione, che sto dando a posteriori, calza abbastanza fedelmente ciò che ho vissuto.
Non so dire se trovandomi nuovamente in quello stato ci siano dettagli che, se sperimentati, mi porterebbero a descrivere la cosa in maniera totalmente differente, però mi è sembrato ugualmente giusto condividerlo con voi a modo mio, per quanto questo possa essere utile e/o interessante.
animo y fuerza!
volevo condividere con voi quello che mi succede da due o tre giorni: non ho nessuna particolare informazione che sia assimilabile a una visione vera e propria, quanto piuttosto il fatto che mi sta capitando che la mattina, quando mi "sveglio" in realtà poi la mia mente viaggia in maniera elastica e volontaria (cioè riesco ad agire sullo stato) tra diversi stati di percezione.
Questa mattina ho avuto quello più agile in quanto pur avendo gia aperto gli occhi da un po' potevo vedere la mia stanza e/o tornare a delle immagini oniriche di un sogno che stavo facendo, ma potevo anche andare in uno stato dove avevo delle sensazioni auditive ed un altro dove vedevo una specie di panorama che poteva sembrare di stare sospesi in aria, sopra un'oceano interminabile, e c'erano delle nuvole di vapore dalle quali partivano delle scariche elettriche bianche non luminose.
Ad un certo punto ho realizzato che parte di quelle scariche ero io a controllarle, ed era come se parte le vedessi, parte le fossi io stesso e ci fossi dentro. Difficile dare un senso logico a questa percezione per quanto sia stata prevalentemente di tipo visivo.
Potevo entrare ed uscire da questo stato a piacimento, e anche tornare al sogno e/o andare in uno stato più confuso dove, a seconda di come ulteriormente mi regolavo, avevo diverse percezioni auditive:
- quello che definirei primo livello dove sentivo un forte fischio simile a quello degli Tsentsak
- poi al "secondo" avevo una specie di soglia che attraversarla era come una specie di beep elettronico
- poi c'era un terzo livello dove sentivo un forte ronzio
- infine un quarto livello dove avevo percezione sia dei suoi ambientali sia di suoni che sono piuttosto sicuro non essere possibili nella mia camera da letto come se fossero altrove (tra cui voci di persone che non potevano essere nei dintorni e/o audibili con tanta chiarezza da dove mi trovavo)
Li ho chiamati livelli in quanto per tornare dal quarto al primo passavo per forza per quelli intermedi su e giu. Era come agire sulla sintonia di una radio, con la differenza che la sensazione che avevo era di spostarmi nello spazio con la fronte e di esercitare più o meno pressione.
Forse la mia forma mentis tecnica ha reso troppo schematica la spiegazione di ciò che mi è accaduto, in ogni caso direi che la descrizione, che sto dando a posteriori, calza abbastanza fedelmente ciò che ho vissuto.
Non so dire se trovandomi nuovamente in quello stato ci siano dettagli che, se sperimentati, mi porterebbero a descrivere la cosa in maniera totalmente differente, però mi è sembrato ugualmente giusto condividerlo con voi a modo mio, per quanto questo possa essere utile e/o interessante.
animo y fuerza!
Questa mattina un nuovo stato onirico consapevole: sentivo distintamente il corpo dormire in quanto era come se fosse completamente anestetizzato, ero supino e sono egualmente riuscito a spostare la mano destra, che era sulla pancia, verso il cuore. Se cercavo di muoverla il corpo si svegliava e non volevo svegliarmi, se invece semplicemente desideravo di muoverla piano piano lo faceva da sola.
La mano si è spostata nonostante il torpore, l'unica sensazione fisica netta che ho avvertito distintamente e per la quale dico che si è spostata fisicamente è il ridistribuirsi del peso della mano stessa dalla pancia allo sterno, non avevo alcuna sensazione tattile dalla mano.
Fatto ciò con la volontà ho deciso di non svegliarmi e di ritornare a sognare, dopo un momento di confusione durante il quale non ho memoria di cosa sia accaduto era tutto nero, sentivo i suoni reali dell'ambente (mia madre parlava al piano inferiore), erroneamente ero convinto di vedere il buio della mia camera in realtà era una sorta di assenza di visioni, poco dopo mi sono reso conto che sopra di me c'era come un pennacchio colorato. Una specie di manica pendente, come se fosse di stoffa, che era formata da dei cerchi concentrici, contigui, sfumati, dei colori dell'arcobaleno.
L'ho percepito come pericolo e mi è venuto spontaneo soffiarci sopra. In quel momento ho ripreso coscienza del corpo, non ho soffiato fisicamente, respiravo anzi a fatica perché si era riacceso il termosifone e mi si era seccata la gola (avevo scordato di chiudere la valvola), ho avuto la sensazione netta della differenza tra l'azione del soffiare compiuta in maniera non materiale e l'inerzia del corpo fisico del quale ho mantenuto la netta percezione del torpore in cui versava.
Dopo avere "soffiato" il pennacchio si è come dissolto, è come se ci avessi soffiato sopra la volontà che se ne andasse e così è accaduto.
Dopodiché ho avuto la netta sensazione di potere agire sulla capacità visiva come una sintonia, l'ho fatto e la stessa immagine diventava più o meno nitida. Era come vedere da molto vicino dell'intonaco grigio, immagine che diventava più o meno chiara e più o meno a fuoco a seconda di come mi ponevo. Questa cosa non è affatto la prima volta che mi accade, anzi, mi succede molto molto spesso, semplicemente non ho mai pensato di dargli importanza sufficiente da descriverla qui. Chiaro che associata a tutto il resto assume una sua significatività.
La mano si è spostata nonostante il torpore, l'unica sensazione fisica netta che ho avvertito distintamente e per la quale dico che si è spostata fisicamente è il ridistribuirsi del peso della mano stessa dalla pancia allo sterno, non avevo alcuna sensazione tattile dalla mano.
Fatto ciò con la volontà ho deciso di non svegliarmi e di ritornare a sognare, dopo un momento di confusione durante il quale non ho memoria di cosa sia accaduto era tutto nero, sentivo i suoni reali dell'ambente (mia madre parlava al piano inferiore), erroneamente ero convinto di vedere il buio della mia camera in realtà era una sorta di assenza di visioni, poco dopo mi sono reso conto che sopra di me c'era come un pennacchio colorato. Una specie di manica pendente, come se fosse di stoffa, che era formata da dei cerchi concentrici, contigui, sfumati, dei colori dell'arcobaleno.
L'ho percepito come pericolo e mi è venuto spontaneo soffiarci sopra. In quel momento ho ripreso coscienza del corpo, non ho soffiato fisicamente, respiravo anzi a fatica perché si era riacceso il termosifone e mi si era seccata la gola (avevo scordato di chiudere la valvola), ho avuto la sensazione netta della differenza tra l'azione del soffiare compiuta in maniera non materiale e l'inerzia del corpo fisico del quale ho mantenuto la netta percezione del torpore in cui versava.
Dopo avere "soffiato" il pennacchio si è come dissolto, è come se ci avessi soffiato sopra la volontà che se ne andasse e così è accaduto.
Dopodiché ho avuto la netta sensazione di potere agire sulla capacità visiva come una sintonia, l'ho fatto e la stessa immagine diventava più o meno nitida. Era come vedere da molto vicino dell'intonaco grigio, immagine che diventava più o meno chiara e più o meno a fuoco a seconda di come mi ponevo. Questa cosa non è affatto la prima volta che mi accade, anzi, mi succede molto molto spesso, semplicemente non ho mai pensato di dargli importanza sufficiente da descriverla qui. Chiaro che associata a tutto il resto assume una sua significatività.
Non preoccuparti,sopravviverai
Mi capita qualcosa di simile da due anni e ancora non ho trovato una spiegazione.
Nell'ultimo periodo,in aggiunta, mi capita di essere consapevole di essere in un sogno e potermi svegliare a piacimento.
Sfortunatamente i sogni sono diventati molto più lunghi e complessi.
Mi capita qualcosa di simile da due anni e ancora non ho trovato una spiegazione.
Nell'ultimo periodo,in aggiunta, mi capita di essere consapevole di essere in un sogno e potermi svegliare a piacimento.
Sfortunatamente i sogni sono diventati molto più lunghi e complessi.
Avevo proposto l'argomento tempo fa (discussioni generali),magari trovi qualcosa di utile.
Pur non essendo un cerchiota ed avendo una conoscenza solo empirica dell'argomento in questi giorni volevo chiedere consiglio a Tsunki, ma data l'occasione della discussione ripropongono una parte dell'ultima avventura onirica.
orario: 15-15,15
La fase iniziale è di difficile analisi, un fiume d'immagini senza nesso logico.
Inizia la fase transitoria,un sogno altrettanto complesso che termina con la mia consapevolezza di essere in un sogno.
La fase subconscia termina ed inizia il brusio,dapprima su frequenze basse.
Mi concentro sul rumore ed ho la sensazione di vedere l'interno del mio corpo, dalla testa vedo il tronco (curiosità: non percepisco gli organi).
ALtre volte seguendo la stessa procedura avevo la sensazione di uscire dal corpo...esperienze molto diverse.
Sono come del fumo e percepisco distintamente un grido provenire pressapoco dalla zona addominale.
Lo spazio diventa vuoto e tutto è circondato da luce.
La frequenza del ronzio aumenta.
Difficile da spiegare,la percezione sensoriale è indistinta,so che si tratta di un uomo di mezza età con la barba.
L'uomo mi dice XXXXXXXXXXXX ,so che dice il vero, e va via sbattendo una porta che poggia sul vuoto.
Mi concentro ulteriormente ed il brusio aumenta al punto tale da divenire insopportabile.
Esco da questa visione interna e vedo nitidamente la mia camera,ma so di essere ancora addormentato.
Per alcuni istanti ho la sensazione che alla destra del letto ci sia qualcuno,intravedo un uomo ma non in maniera nitida.
La cosa mi lascia sorpreso e decido di svegliarmi,in questi istanti la frequenza del brusio diminuisce fino a scomparire.
Pur non essendo un cerchiota ed avendo una conoscenza solo empirica dell'argomento in questi giorni volevo chiedere consiglio a Tsunki, ma data l'occasione della discussione ripropongono una parte dell'ultima avventura onirica.
orario: 15-15,15
La fase iniziale è di difficile analisi, un fiume d'immagini senza nesso logico.
Inizia la fase transitoria,un sogno altrettanto complesso che termina con la mia consapevolezza di essere in un sogno.
La fase subconscia termina ed inizia il brusio,dapprima su frequenze basse.
Mi concentro sul rumore ed ho la sensazione di vedere l'interno del mio corpo, dalla testa vedo il tronco (curiosità: non percepisco gli organi).
ALtre volte seguendo la stessa procedura avevo la sensazione di uscire dal corpo...esperienze molto diverse.
Sono come del fumo e percepisco distintamente un grido provenire pressapoco dalla zona addominale.
Lo spazio diventa vuoto e tutto è circondato da luce.
La frequenza del ronzio aumenta.
Difficile da spiegare,la percezione sensoriale è indistinta,so che si tratta di un uomo di mezza età con la barba.
L'uomo mi dice XXXXXXXXXXXX ,so che dice il vero, e va via sbattendo una porta che poggia sul vuoto.
Mi concentro ulteriormente ed il brusio aumenta al punto tale da divenire insopportabile.
Esco da questa visione interna e vedo nitidamente la mia camera,ma so di essere ancora addormentato.
Per alcuni istanti ho la sensazione che alla destra del letto ci sia qualcuno,intravedo un uomo ma non in maniera nitida.
La cosa mi lascia sorpreso e decido di svegliarmi,in questi istanti la frequenza del brusio diminuisce fino a scomparire.
Stamattina mi è successo di nuovo si finire in uno stato di dormiveglia, poi è ricominciato un sogno e io ne ero perfettamente consapevole.
Purtroppo gli innumerevoli impegni della giornata che si sono frapposti tra ora e quando ho deciso che l'avrei condiviso mi hanno fatto dimenticare quasi tutta la dinamica del sogno.
L'unica cosa che posso dire è che ero padrone di modificarne l'esito e mentre lo facevo mi chiedevo se quello che stavo facendo non potesse poi dare origine a guai in questa realtà e cercavo di ricordare cosa potesse significare quello che stavo facendo secondo il dizionario dei sogni.
Da cosa potrebbe dipendere che in questi giorni sto sognando così lucidamente?
Purtroppo gli innumerevoli impegni della giornata che si sono frapposti tra ora e quando ho deciso che l'avrei condiviso mi hanno fatto dimenticare quasi tutta la dinamica del sogno.
L'unica cosa che posso dire è che ero padrone di modificarne l'esito e mentre lo facevo mi chiedevo se quello che stavo facendo non potesse poi dare origine a guai in questa realtà e cercavo di ricordare cosa potesse significare quello che stavo facendo secondo il dizionario dei sogni.
Da cosa potrebbe dipendere che in questi giorni sto sognando così lucidamente?
Dipende cosa intendi per allucinazioni istantanee, direi che se classifichiamo questo come allucinazione è tuttaltro che istantanea, dura un bel po' di minuti.Akileos ha scritto:Dopo l'ultimo sogno mi è capitato di riproporre azioni dell'onirico nella realtà.
La domanda ti sembrerà strana,ma hai allucinazioni istantanee quando ti svegli ed apri gli occhi?
Ad esempio anche stamattina la mia mente si è destata prima della fine del sogno, il sogno è continuato imperturbato e coscientemente ho riconosciuto lo stato onirico, e ho cercato di non fare niente per non alterarlo col risultato che ho avuto alti e bassi di consapevolezza. Era come riaddormentarsi totalmente (mente spenta) e ritornare in questo stato intermedio (mente accesa assieme al sogno).
Ad un certo punto non appena il sogno è terminato il controllo è tornato 100% alla mente, ma era come se il sogno avesse una forza d'attrazione sua, come se dovesse finire ne più ne meno come un film.
Fintanto che non finiva la mente non era al 100% libera di riprendere tutto, o meglio, poteva ma avrebbe dovuto "tirare". Invece appena il sogno ha finito di proiettarsi c'è stato come uno sgancio, in altre parole mi sono svegliato del tutto, come se un elastico teso, alla fine del film, fosse stato rilasciato e qualcosa fosse tornato al suo posto (Zhi tornata nella gola?).
Un po' come se l'unico televisore disponibile fosse occupato dalla parte sognante, poi la mente arriva, vede cosa sta vedendo la parte sognante fino alla fine del film, non appena il film è finito prende controllo del televisore e ci fa quello che vuole lei.
Non so se mi sono spiegato. E' tuttaltro che istantaneo, anche se temporalmente sono convinto che la percezione sognante sia 6 a 1 con quella mentale (1 minuto reale in sogno si percepisce come 6 minuti circa).
Ne deduco che l'attenzione sia frazionabile tra mente e Zhi e che non necessariamente ci si debba centrare su una sola alla volta.
Mi riferisco al vedere per pochi istanti immagini più o meno fantasiose legate al mondo dell'onirico (ma non al sogno) al momento del risveglio nella direzione in cui si posa lo sguardo.
Non so se sono riuscito ad esser chiaro,ma è come se si presentasse un attimo di transizione dove sogno e realtà s'incontrano e mescolano.
Non so se sono riuscito ad esser chiaro,ma è come se si presentasse un attimo di transizione dove sogno e realtà s'incontrano e mescolano.
Si, come ho scritto nel primo post avevo contemporaneamente la percezione fisica visiva e la percezione onirica visiva con la possibilità di spostarmi a volontà tra le due.Akileos ha scritto:Mi riferisco al vedere per pochi istanti immagini più o meno fantasiose legate al mondo dell'onirico (ma non al sogno) al momento del risveglio nella direzione in cui si posa lo sguardo.
Non so se sono riuscito ad esser chiaro,ma è come se si presentasse un attimo di transizione dove sogno e realtà s'incontrano e mescolano.
Peraltro ieri mattina presto, saranno state le 5, mi è successa un'ulteriore cosa che è la quinta volta che mi succede. Mi ritrovo in dormiveglia, nessun sogno, sono consapevole che sto dormendo, inizia un tremore che parte dalla colonna vertebrale e che si diffonde fino alla cima della testa. Io sento di dovere vibrare sempre più forte. Auditivamente sento come il suono di un motore che va sempre più su di giri, e sento la frequenza aumentare sotto forma di suono.
L'innesco è come una scintilla enorme che mi trafigge, la sensazione di scintilla è sia fisica che auditiva. Quando parte dura anche 10-15 minuti e rimango in questo stato di dormiveglia con la vibrazione che, all'aumentare della frequenza si fa una nota che diventa sempre più acuta (ma non altissima).
A volte riprendo sonno come ieri mattina, so già però che mi risveglierò stanco come se mi fosse passato sopra un camion.
Così è successo, ieri ero stanco morto, tutta la giornata come un morto, poi però ieri notte non prendevo sonno nonostante la stanchezza, ho dormito circa 3 ore, oggi morto ancora. Ed eccomi qui, che sto per andare a dormire. Spero di dormire.
Vi è mai capitata quella cosa alla schiena? Potrebbe essere quella che nello Yoga chiamano Kundalini?
Io non ho elementi per fare una correlazione però mi sembra giusto riportarlo: ho avuto una terribile cervicale che mi ha creato, oltre al dolore e alla contrattura al collo per due giorni, un malessere generalizzato che si è tradotto in stanchezza e scarso senso di equilibrio (non perdita eh).Akileos ha scritto:Si,la prima volta pensai all'insorgere di qualche problema del sistema nervoso.
Se ben ricordo dopo questa esperienza nei giorni seguenti ne seguirono altre d'intensità minore ed infine una pausa di qualche mese.
Ho altresì avuto problemi di insonnia e ieri notte, per la prima volta da giovedì, ho dormito. Ora dalla cervicale il dolore è sceso alla zona del plesso solare, sia davanti che dietro, sotto forma di muscoli contratti e dolore da acido lattico.
Anche le altre volte che mi è successo questo fenomeno in dormiveglia di "vibrazione" ho avuto conseguenze, talvolta lievi talvolta fisicamente devastanti. Praticamente mi sento come se avessi fatto uno sforzo fisico oltre le mie capacità.
Cosa intendi per "errato" ?Akileos ha scritto:Di rado mi ha portato stanchezza oculare mentre ,quasi sempre, uno stato di rilassatezza e serenità.
Una sola volta ricordo di essermi sentito stanco, la prima volta che mi sono concentrato (in modo errato) sul suono.
Mi sa che hai ragione, l'unica volta che non mi ha devastato è stato perché non mi sono curato del suono.