Riunione, festa, incidente sul lavoro, auto e altro
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Riunione, festa, incidente sul lavoro, auto e altro
Il sogno inizia che siamo in alcuni amici (non so chi siano) ad un ritrovo, come se ci avessero precettati per essere li e fosse talmente ovvio che è un incontro da fare che lo facciamo veramente e di buon grado.
Riconosco tra questi amici un ex collega di lavoro, è una persona molto particolare di cui eventualmente ai fini dell'interpretazione del sogno potrei spendere qualche parola. Siamo su un prato, con sedie, un tavolo e un ombrellone ma li vedo confusi.
Il sogno si sposta su una scena dove una donna (ma non ci giurerei) che però è una del gruppo, viene ripresa dal suo capo per un incidente che ha causato un danno enorme: siamo in un parco divertimenti e nella "giostra della biblioteca" una bambina volata fuori ha schiantato un muro di cinta, non viene specificato nel sogno se è incolume.
L'accusa è tuttavia di non avere adempiuto alle direttive aziendali. In questa realtà nella mia città c'è un grosso parco divertimenti di fama nazionale, molte persone che conosco lavorano li più o meno stabilmente.
Torno al gruppo, è stata organizzata una festa in un centro sociale/scuola di ballo li a pochi metri, c'è un conoscente (lo stesso di prima) intraprendiamo una chiacchierata molto vasta su argomenti molto aperti e profondi. Mi conduce presso questa vetrina con i colori opachi sbiaditi di una verniciatura di un evento ormai lontano nel passato. Apre la porta, entriamo ed è buio pesto. Lui dice di smettere di parlare perché dagli altoparlanti possono anche sentire quello che diciamo (come se fossero bidirezionali) e ci spiano persone avverse. La musica inizia a suonare a volume altissimo, non vedo niente, la sensazione di buio pesto è sgradevole e mi sembra di essere entrato in una scatola polomorfa imbottita. Lui si mette a ballare in un'altra stanza ma io vedo solo lui, il resto è nero, mi ritrovo quindi sdraiato su un lettino come se mi risvegliassi all'interno di questo luogo e fossero passati dei giorni. Faccio per andarmene gattonando verso l'unica cosa che si vede: l'uscita. Per fare questo tuttavia pesto persone che conosco, si lamentano un po' che gli cammino addosso, non so però chi siano.
Devo dire che se questa cosa succedesse in questa realtà propenderei per il fatto che il conoscente sia invero un altro amico, anche lui ex collega di lavoro, entrambi tuttora lavorano nella stessa azienda a stretto contatto (sugli stessi progetti a cui anche io lavoravo a suo tempo). Dico questo sulla base del commento paranoico e del fatto che spesso parliamo tanto e di cose molto particolari.
Uscito fuori siamo di nuovo in riunione come se fossimo li da un po' di giorni, stesso posto di prima. Serve un capo per quel gruppo, quando torno trovo Tsunki che parla e dice loro "il primo giorno ero vestito di rosso e la leadership è venuta da uno con la pelle rossa, il secondo giorno ero vestito di un colore che sembra la pelle di un mulatto e la leaderhip è venuta da una persona che aveva la stessa pelle" "Il terzo giorno ero vestito con altro colore difficile da descrivere e la persona non è venuta". Perdonate l'uso di una forma espressiva un po' informatica ma il discorso era una via di mezzo tra concettuale e parlato, non era possibile esprimerlo a parole italiane poiché non sarebbe possibile dare un nome conciso inconfutabile a quei colori. Nel sogno era come se si facesse riferimento a colori specifici di cui ricordo però solamente il rosso e l'ambrato che potrebbe avere la pelle di un individuo di etnia mista caucasica e africana.
Concomitantemente a questo discorso vedevo una brochure stampata con i colori della pelle, la foto di Tsunki, di bella carta pregiata e finemente decorata a pastello, infine Tsunki concludeva il suo discorso "controllate il colore della vostra pelle e se vi sembra di corrispondere è ora che prendiate una decisione". Un altro modo di dire "che il predestinato si candidi" oppure "che il predestinato adempia". Anche qui era più concettuale che discorsivo, nessuna delle precedenti tre frasi secondo me calza appieno il vero concetto.
Mi ritrovo in auto (la mia vecchia auto di questa realtà). Fermo ad un'area di servizio autostradale, faccio sistemare i freni. Quando vado per pagare mi accorgo che non frena bene, provo e riprovo e non frena. Ad un certo punto decido di invertirmi e di fare rivedere il lavoro ma l'auto sbanda e finisce fuori dal piazzale dentro un canale di scolo, io sono talmente seccato che la faccio tornare su strada con la forza di volontà ma a questo punto è completamente ammaccata e inservibile. Provo a procedere ma va avanti a fatica.
Ne esce mia madre che, capricciosa, vuole gettarsi nella torbida acqua di questo canale di scolo. Io insisto affinché non lo faccia ma lei si butta ugualmente chiedendomi di tirarla su. Mi accorgo che siamo in una città, il canale in cui si getta in realtà è un fossato che corre lungo la strada di una città che sembra la mia città (saprei anche che strada) ma in questa realtà il canale non c'è. La corrente del canale se la porta via, passa anche sotto a delle chiaviche, io la seguo dal marciapiede a piedi in questo tratto urbano. Nel sogno è come se vedessi attraverso questo canale tombato e le corro dietro a fatica. Lei va più veloce di me. Si lamenta, chiede che la salvi, ma non affoga e anzi sembra che in realtà stia giocando.
La mia tensione aumenta al punto che finisce così il sogno mentre la inseguo, mi sveglio di soprassalto, sono le 4:00 di notte.
Il collega di cui sopra è una persona molto strana, ha 30 anni ma fa il ragazzino ribelle, sembra essersi immedesimato in quel ruolo, dedito all'abuso di cannabis, capello lungo, asociale e grezzo per cultura. Invero è solo una facciata (e si vede) però è sicuramente un tipo particolare e che non passa inosservato. Fondamentalmente è una persona di buon cuore.
L'altro amico e collega, con cui sono molto più in confidenza (tanto che ci vediamo e parliamo di tutto, compreso di sciamanesimo) è paranoico e gli piace scherzare sulle teorie complottiste. Mi chiedo sempre quanto lo faccia per scherzare e quanto lo faccia sul serio, ha seri problemi di fobie legate alla legge, è un disadattato anche lui come il precedente, però è molto più consapevole, è una persona di estrema intelligenza e padrona di una conoscenza tuttaltro che limitata. Ci sono parecchi nessi tra i due, è possibile che il sogno faccia riferimento a questo secondo amico.
L'ultima parte sembrerebbe quasi un sogno d'ostacolo, soprattutto perché il muoversi con l'auto era difficoltoso e io ero ansioso di farlo, il resto del sogno non saprei. Ho preso appunti appena sveglio per non dimenticarlo. Ora lo condivido con voi.
animo y fuerza
Riconosco tra questi amici un ex collega di lavoro, è una persona molto particolare di cui eventualmente ai fini dell'interpretazione del sogno potrei spendere qualche parola. Siamo su un prato, con sedie, un tavolo e un ombrellone ma li vedo confusi.
Il sogno si sposta su una scena dove una donna (ma non ci giurerei) che però è una del gruppo, viene ripresa dal suo capo per un incidente che ha causato un danno enorme: siamo in un parco divertimenti e nella "giostra della biblioteca" una bambina volata fuori ha schiantato un muro di cinta, non viene specificato nel sogno se è incolume.
L'accusa è tuttavia di non avere adempiuto alle direttive aziendali. In questa realtà nella mia città c'è un grosso parco divertimenti di fama nazionale, molte persone che conosco lavorano li più o meno stabilmente.
Torno al gruppo, è stata organizzata una festa in un centro sociale/scuola di ballo li a pochi metri, c'è un conoscente (lo stesso di prima) intraprendiamo una chiacchierata molto vasta su argomenti molto aperti e profondi. Mi conduce presso questa vetrina con i colori opachi sbiaditi di una verniciatura di un evento ormai lontano nel passato. Apre la porta, entriamo ed è buio pesto. Lui dice di smettere di parlare perché dagli altoparlanti possono anche sentire quello che diciamo (come se fossero bidirezionali) e ci spiano persone avverse. La musica inizia a suonare a volume altissimo, non vedo niente, la sensazione di buio pesto è sgradevole e mi sembra di essere entrato in una scatola polomorfa imbottita. Lui si mette a ballare in un'altra stanza ma io vedo solo lui, il resto è nero, mi ritrovo quindi sdraiato su un lettino come se mi risvegliassi all'interno di questo luogo e fossero passati dei giorni. Faccio per andarmene gattonando verso l'unica cosa che si vede: l'uscita. Per fare questo tuttavia pesto persone che conosco, si lamentano un po' che gli cammino addosso, non so però chi siano.
Devo dire che se questa cosa succedesse in questa realtà propenderei per il fatto che il conoscente sia invero un altro amico, anche lui ex collega di lavoro, entrambi tuttora lavorano nella stessa azienda a stretto contatto (sugli stessi progetti a cui anche io lavoravo a suo tempo). Dico questo sulla base del commento paranoico e del fatto che spesso parliamo tanto e di cose molto particolari.
Uscito fuori siamo di nuovo in riunione come se fossimo li da un po' di giorni, stesso posto di prima. Serve un capo per quel gruppo, quando torno trovo Tsunki che parla e dice loro "il primo giorno ero vestito di rosso e la leadership è venuta da uno con la pelle rossa, il secondo giorno ero vestito di un colore che sembra la pelle di un mulatto e la leaderhip è venuta da una persona che aveva la stessa pelle" "Il terzo giorno ero vestito con altro colore difficile da descrivere e la persona non è venuta". Perdonate l'uso di una forma espressiva un po' informatica ma il discorso era una via di mezzo tra concettuale e parlato, non era possibile esprimerlo a parole italiane poiché non sarebbe possibile dare un nome conciso inconfutabile a quei colori. Nel sogno era come se si facesse riferimento a colori specifici di cui ricordo però solamente il rosso e l'ambrato che potrebbe avere la pelle di un individuo di etnia mista caucasica e africana.
Concomitantemente a questo discorso vedevo una brochure stampata con i colori della pelle, la foto di Tsunki, di bella carta pregiata e finemente decorata a pastello, infine Tsunki concludeva il suo discorso "controllate il colore della vostra pelle e se vi sembra di corrispondere è ora che prendiate una decisione". Un altro modo di dire "che il predestinato si candidi" oppure "che il predestinato adempia". Anche qui era più concettuale che discorsivo, nessuna delle precedenti tre frasi secondo me calza appieno il vero concetto.
Mi ritrovo in auto (la mia vecchia auto di questa realtà). Fermo ad un'area di servizio autostradale, faccio sistemare i freni. Quando vado per pagare mi accorgo che non frena bene, provo e riprovo e non frena. Ad un certo punto decido di invertirmi e di fare rivedere il lavoro ma l'auto sbanda e finisce fuori dal piazzale dentro un canale di scolo, io sono talmente seccato che la faccio tornare su strada con la forza di volontà ma a questo punto è completamente ammaccata e inservibile. Provo a procedere ma va avanti a fatica.
Ne esce mia madre che, capricciosa, vuole gettarsi nella torbida acqua di questo canale di scolo. Io insisto affinché non lo faccia ma lei si butta ugualmente chiedendomi di tirarla su. Mi accorgo che siamo in una città, il canale in cui si getta in realtà è un fossato che corre lungo la strada di una città che sembra la mia città (saprei anche che strada) ma in questa realtà il canale non c'è. La corrente del canale se la porta via, passa anche sotto a delle chiaviche, io la seguo dal marciapiede a piedi in questo tratto urbano. Nel sogno è come se vedessi attraverso questo canale tombato e le corro dietro a fatica. Lei va più veloce di me. Si lamenta, chiede che la salvi, ma non affoga e anzi sembra che in realtà stia giocando.
La mia tensione aumenta al punto che finisce così il sogno mentre la inseguo, mi sveglio di soprassalto, sono le 4:00 di notte.
Il collega di cui sopra è una persona molto strana, ha 30 anni ma fa il ragazzino ribelle, sembra essersi immedesimato in quel ruolo, dedito all'abuso di cannabis, capello lungo, asociale e grezzo per cultura. Invero è solo una facciata (e si vede) però è sicuramente un tipo particolare e che non passa inosservato. Fondamentalmente è una persona di buon cuore.
L'altro amico e collega, con cui sono molto più in confidenza (tanto che ci vediamo e parliamo di tutto, compreso di sciamanesimo) è paranoico e gli piace scherzare sulle teorie complottiste. Mi chiedo sempre quanto lo faccia per scherzare e quanto lo faccia sul serio, ha seri problemi di fobie legate alla legge, è un disadattato anche lui come il precedente, però è molto più consapevole, è una persona di estrema intelligenza e padrona di una conoscenza tuttaltro che limitata. Ci sono parecchi nessi tra i due, è possibile che il sogno faccia riferimento a questo secondo amico.
L'ultima parte sembrerebbe quasi un sogno d'ostacolo, soprattutto perché il muoversi con l'auto era difficoltoso e io ero ansioso di farlo, il resto del sogno non saprei. Ho preso appunti appena sveglio per non dimenticarlo. Ora lo condivido con voi.
animo y fuerza