sogno con specchio e mio volto riflesso
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
-
- Autore
- Messaggio
sogno con specchio e mio volto riflesso
Hola.. posto un sogno fatto due notti fa (non il mattino) e che non riesco a capire completamente.
So che è abbastanza negativo, in quanto vi sono elementi tali ma più di questo....
SOGNO: stavo andando al lavoro (scuola), nella nuova sede che verrà aperta tra un po', e vicino al cancello d'ingresso trovo la mia dirigente ferma davanti alla propria auto, in difficoltà perchè ha chiuso la macchina lasciando all'interno le chiavi. Le dico che vado a prendere il doppione delle chiavi in bidelleria, vado e me le faccio dare. Poi cambia scena e sono in una stanza, avvengono delle cose che non ricordo, ho uno specchio tra le mani e vedo riflesso il mio volto come fosse una maschera o, per meglio dire, era tutto dipinto di cerone bianco ed in risalto erano le labbra di un rosso intenso; la cosa strana è che mimavo delle espressioni teatrali di tristezza (ricordo in partic. questa bocca rossa con gli angoli rivolti in basso, i denti non si vedevano, ma io non ero triste) simili a quelle dei volti del teatro kabuki giapponese. Più in là c'era una stanza buia, nella quale ho sbirciato, dove stava disteso sul letto (prima invece stava camminando e facendo delle cose che non ricordo), vestito di nero, un amico morto circa due anni fa.
Gracias.
So che è abbastanza negativo, in quanto vi sono elementi tali ma più di questo....
SOGNO: stavo andando al lavoro (scuola), nella nuova sede che verrà aperta tra un po', e vicino al cancello d'ingresso trovo la mia dirigente ferma davanti alla propria auto, in difficoltà perchè ha chiuso la macchina lasciando all'interno le chiavi. Le dico che vado a prendere il doppione delle chiavi in bidelleria, vado e me le faccio dare. Poi cambia scena e sono in una stanza, avvengono delle cose che non ricordo, ho uno specchio tra le mani e vedo riflesso il mio volto come fosse una maschera o, per meglio dire, era tutto dipinto di cerone bianco ed in risalto erano le labbra di un rosso intenso; la cosa strana è che mimavo delle espressioni teatrali di tristezza (ricordo in partic. questa bocca rossa con gli angoli rivolti in basso, i denti non si vedevano, ma io non ero triste) simili a quelle dei volti del teatro kabuki giapponese. Più in là c'era una stanza buia, nella quale ho sbirciato, dove stava disteso sul letto (prima invece stava camminando e facendo delle cose che non ricordo), vestito di nero, un amico morto circa due anni fa.
Gracias.