Il Cammino delle 24 Stelle

[Tuna]

Ciao a tutti, apro questo tema per chiedere ufficialmente chi di voi possa essere interessato a questo percorso.

Tempo fa chiesi a Tsunki a riguardo e mi rispose che per partire è indispensabile una soglia minima di partecipanti.

Infatti il Cammino è lungo e difficoltoso ( potete leggere lo scritto nella sezione Articoli ) e non si può percorrere singolarmente, ma è necessario un gruppo per esercitarsi e per la circolazione di Potere.
Per i più svariati motivi è facile che qualcuno abbandoni il percorso, compromettendo il lavoro degli altri.

Bene perciò avere in partenza un margine di persone, in modo che se alcuni si fermano, altri possano proseguire.

Chi veramente si sente spinto e motivato, può manifestare sotto la propria volontà di partecipazione.

Poi spetterà a Tsunki valutare se cominciare l'insegnamento.

[Taranis]

A me interesserebbe parecchio continuare questo cammino e se si continuerà, finché mi sarà possibile
(leggasi: finché non mi trasferirò chissà dove) ci sarò. Poi non so.

[Anchùr]

Interessa molto anche a me,........

[Wanupà]

Sono molto interessata, spero di avere i requisiti per partecipare.

[Pinchuruwia]

Anch'io sono interessato.

[Yanas]

Copio Pinchiuruwia:
Anch'io sono interessata!

[Kaar']

Anch'io sono interessato... se ne ho i requisiti!

[Chaìr]

Anche qui dovremmo parlarne secondo me. Questo cammino delle 24 stelle dove conduce? Chi lo praticava nel popolo Shuar? Tutti o solo gli Uwishin? O c'era una via di mezzo tra queste due cose?

Se andate a vedere le stelle descritte sul sito molte corrispondono ai cerchi che sono stati fatti anche se non erano denominati secondo la numerazione. Un caso di omonimia? Credo di no....

E' sciocco pensare di fare una cosa del genere con la logica di non perdere il treno perché è tardi. Anche se non esiste mezza cosa di quelle che facciamo quotidianamente che abbia anche solo un margine di importanza se paragonata a questa, io dubito si possa fare una scelta del genere per prova, perché si è disperati, perché non si ha di meglio nella vita. Sarebbe una logica consumistica che non ha niente a che vedere con tutto ciò.

Dovrebbe esistere una spinta autentica al volerlo fare basata sulla consapevolezza che, con gli strumenti che abbiamo a disposizione, abbiamo esaurito le nostre possibilità di consapevolezza. E sottolineo possibilità di consapevolezza, avere esaurito le possibilità è uguale ad essere disperati.

Quanti di noi sentono autenticamente questa spinta? Quanti sono veramente così saggi?

Non vuole essere una polemica o il basso giudizio verso gli altri cerchioti, sia chiaro, è una domanda fine al chiarimento.

[Tuna]

Il mio parere è che la spinta che porta ad una scelta del genere è tale da non poter essere contenuta nelle parole. Quindi, tentando di spiegarla, si finirebbe
in discussioni e teorie proprie della filosofia, che ti fottono il cervello e non ti permettono mai di arrivare ad un dunque.

Chi sente questa recondita spinta ci prova, chi non la sente, non ne ha bisogno.

Come scritto nell'articolo, il percorso serve proprio anche ad accumulare consapevolezza, saggezza e potere necessari. Per questo credo che nessuno si senta abbastanza saggio, ma si da la possibilità di diventarlo.

[Taranis]

Anche qui dovremmo parlarne secondo me. Questo cammino delle 24 stelle dove conduce? Chi lo praticava nel popolo Shuar? Tutti o solo gli Uwishin? O c'era una via di mezzo tra queste due cose?(...)

Secondo me ti stai facendo domande su domande per complicarti la vita e rimanere impantanato.
Pensa semplice perché tante complicazioni che metti in risalto in realtà non esistono. La realtà è semplice.
Viene offerta la conoscenza di questo cammino: sta ad ognuno di noi decidere se accettare (per i motivi più disparati, o disperati se vuoi! ) oppure no.
Se non accetti magari avrai occasioni migliori nella vita, di diverse. Magari no. Valuta, decidi e non pensarci più. Si o no. Il resto son chiacchiere.
Un saluto

P.S . quale spinta migliore per intraprendere un cammino, se lo si reputa valido, della disperazione, dell' avere "le spalle al muro", del "non perdere il treno
perché è tardi"? Magari sarà la volta che "il treno" non lo perdi!

[Wanupà]

Credo che la scelta di un cammino così impegnativo scaturisca da una motivazione profonda ,inspiegabile a parole, è un "sentire". Poi quando subentra il ragionamento allora ci poniamo mille domande, ma il percorso sciamanico ha fatto si che affinassimo le percezioni al di là del ragionamento, e per quanto mi riguarda , spero che questo gruppo si formi e che io ne possa far parte insieme a tutti i cerchioti che hanno la stessa aspirazione.

[Kayáak]

Mi piacerebbe molto poterlo intraprendere! Si sono molto interessato!

Yeison

[Rosa]

E' sciocco pensare di fare una cosa del genere con la logica di non perdere il treno perché è tardi. Anche se non esiste mezza cosa di quelle che facciamo quotidianamente che abbia anche solo un margine di importanza se paragonata a questa, io dubito si possa fare una scelta del genere per prova, perché si è disperati, perché non si ha di meglio nella vita. Sarebbe una logica consumistica che non ha niente a che vedere con tutto ciò.

Quanti di noi sentono autenticamente questa spinta? Quanti sono veramente così saggi?

penso che ognuno è un caso a sè, ci sono persone che nascono sapendo già cosa voler fare nella vita, altre invece no...ogni contesto è diverso..e la disperazione ha mille facce..dalla sofferenza più triste, alla spinta che può farti compiere gesti che non ti sogneresti mai di fare,o persino aprirti a cose che prima non consideravi..i risvolti possono essere tanti comunque sono interessata anche io a questo percorso

[Chaìr]

Copio e incollo dal sito
IL CAMMINO DELLE 24 STELLE: Via Sciamanica all'Immortalità

è il titolo.

Davvero volete essere immortali? Volete farla in barba a Monti e mettervi nelle condizioni di pagare le tasse per molto più di 65 anni?

Se non rimuovo il predatore comunque come prospettiva non mi interessa poi così tanto

[Tuna]

Assolutamente no! L intento è quello di sopravvivere a Monti e alle tasse per raggiungere una qualche epoca più benevola.