dita che bruciano per predire/estrarre a sorte
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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dita che bruciano per predire/estrarre a sorte
Buongiorno 
Stanotte ho sognato che mi andavano in combustione le dita delle mani (indice e medio mano sx). Ovvero bruciavano 'da dentro', senza una fiamma accesa, per intenderci, e poi si trasformavano in bastoncini di cenere. Non provavo dolore né preoccupazione, anzi, ero curiosa di sapere come sarebbero diventate dopo.
Più dettagli: al fine di estrarre le materie della prova di maturità io e i miei compagni di liceo (in realtà finito da un pezzo) avevamo deciso di usare me: io ero in piedi e mi guardavo il palmo della mano sx. Piano piano ogni dito avrebbe bruciato nel modo descritto sopra per poi mostrare, una volta terminata questa trasformazione col fuoco, un verdetto sopra la cenere (CLASSICO una materia inerente alla sfera classica vs. SCIENTIFICO viceversa). Il primo dito è stato l'indice: ha bruciato piano piano e poi ha mostrato il verdetto CLASSICO scritto in lettere piccine sopra il mio dito ormai composto di cenere. (E ho sentito esultare chi, nell'aula affollata in cui ero, sperava in questo risultato.) Subito ha iniziato a bruciare anche il medio adiacente e io ho esclamato con vivacità: "Mancano pochi secondi. Stiamo a vedere!! Speriamo sia scientifico!" nel senso che mi avrebbe fatto piacere un'alternanza di materie (tra l'altro io ho fatto lo scientifico). In realtà mi sentivo abbastanza imparziale, più che altro come se fossi la presentatrice di uno show. Il medio ha bruciato piano come l'indice, ma... non ha emesso alcun verdetto. Non è apparsa alcuna scritta. L'anulare, che avrebbe dovuto bruciare di conseguenza, invece non ha preso fuoco. Sono rimasta lì a riflettere sul perché il medio avesse bruciato senza verdetto e poi mi sono svegliata.

Stanotte ho sognato che mi andavano in combustione le dita delle mani (indice e medio mano sx). Ovvero bruciavano 'da dentro', senza una fiamma accesa, per intenderci, e poi si trasformavano in bastoncini di cenere. Non provavo dolore né preoccupazione, anzi, ero curiosa di sapere come sarebbero diventate dopo.
Più dettagli: al fine di estrarre le materie della prova di maturità io e i miei compagni di liceo (in realtà finito da un pezzo) avevamo deciso di usare me: io ero in piedi e mi guardavo il palmo della mano sx. Piano piano ogni dito avrebbe bruciato nel modo descritto sopra per poi mostrare, una volta terminata questa trasformazione col fuoco, un verdetto sopra la cenere (CLASSICO una materia inerente alla sfera classica vs. SCIENTIFICO viceversa). Il primo dito è stato l'indice: ha bruciato piano piano e poi ha mostrato il verdetto CLASSICO scritto in lettere piccine sopra il mio dito ormai composto di cenere. (E ho sentito esultare chi, nell'aula affollata in cui ero, sperava in questo risultato.) Subito ha iniziato a bruciare anche il medio adiacente e io ho esclamato con vivacità: "Mancano pochi secondi. Stiamo a vedere!! Speriamo sia scientifico!" nel senso che mi avrebbe fatto piacere un'alternanza di materie (tra l'altro io ho fatto lo scientifico). In realtà mi sentivo abbastanza imparziale, più che altro come se fossi la presentatrice di uno show. Il medio ha bruciato piano come l'indice, ma... non ha emesso alcun verdetto. Non è apparsa alcuna scritta. L'anulare, che avrebbe dovuto bruciare di conseguenza, invece non ha preso fuoco. Sono rimasta lì a riflettere sul perché il medio avesse bruciato senza verdetto e poi mi sono svegliata.
Mi sono ricordata di un altro sogno fatto stanotte. In pratica, sto per perdere il portafogli, ma qualcuno mi avvisa e il sogno finisce bene.
Ero in autobus, di umore allegro e un po' sulle nuvole. A una certa fermata decido di scendere, ma una delle signore anziane che mi precede (è già fuori dall'autobus, io sono ancora sulla porta) mi dice: "Signorina, ma lei non ha tutti i suoi averi là in quel portafogli? L'ha lasciato sul sedile!". Io mi fermo interdetta sulla porta dell'autobus, che, nel frattempo, si chiude con me in mezzo incastrata. Mi divincolo con forza e mi rivolgo alla persona che si era seduta al mio posto, un'altra donna anziana. Questa con aria scontenta tira fuori il mio portafogli, sopra il quale era seduta, e me lo porge. E' stranamente gonfio. Dalla sua aria capisco che aveva intenzione di rubarmelo, ma è stata colta in flagrante. Io esco felicemente dall'autobus coi miei averi e mi ritrovo in un mercato pieno di ortaggi dall'aria deliziosa.
Ero in autobus, di umore allegro e un po' sulle nuvole. A una certa fermata decido di scendere, ma una delle signore anziane che mi precede (è già fuori dall'autobus, io sono ancora sulla porta) mi dice: "Signorina, ma lei non ha tutti i suoi averi là in quel portafogli? L'ha lasciato sul sedile!". Io mi fermo interdetta sulla porta dell'autobus, che, nel frattempo, si chiude con me in mezzo incastrata. Mi divincolo con forza e mi rivolgo alla persona che si era seduta al mio posto, un'altra donna anziana. Questa con aria scontenta tira fuori il mio portafogli, sopra il quale era seduta, e me lo porge. E' stranamente gonfio. Dalla sua aria capisco che aveva intenzione di rubarmelo, ma è stata colta in flagrante. Io esco felicemente dall'autobus coi miei averi e mi ritrovo in un mercato pieno di ortaggi dall'aria deliziosa.