Padre morto da due mesi che vuole uscire di casa

L'interpretazione dei Sogni secondo gli Sciamani

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Gabriella Massarotti
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Iscritto il: dom 20 ott 2013, 14:58

Padre morto da due mesi che vuole uscire di casa

Messaggio da Gabriella Massarotti »

Alle 5 e40 circa di martedì 29 Ottobre mi sono svegliata ricordandomi un sogno. Ero nella casa genitoriale, un appartamento che si trova ubicato al quarto piano di un palazzo, al centro di Terni.Con mio fratello e un altro uomo ero in sala da pranzo affacciata al davanzale della finestra, per cercare di “aggiustare” la tapparella. Premetto che mia madre ha fatto cambiare qualche anno fa le vecchie tapparelle in legno con quelle in plastica. In quella stanza invece , nel sogno, era stata installata una di quelle tapparelle con bracci in ferro che si aprono in fuori così che si può guardare sotto anche a tapparella scesa. Cercavamo di ripararla perché stava per cedere, presentava un apertura nella parte alta o meglio, si era staccata dal rullo, sull’apice. Inoltre era leggera come una veneziana e tremava al vento. Non siamo riusciti nessuno dei due, mio fratello ha anche fatto cadere di sotto inavvertitamente degli strumenti con cui stava cercando di aggiustarla. Valutavamo il costo sproporzionato dell’impalcatura dal basso, per poter cambiare la tapparella, e se fosse invece opportuno eliminarla e metterla simile a quelle montate nelle altre stanze. Cambia scena, nella stessa casa. Al bagno c’è un mio spasimante, Renato (mai conosciuto) che aspetta una mia risposta, ma io sono indecisa tra lui e un altro, così mi stendo su un letto semi-nascosto in corridoio, vicino al bagno e mi nascondo il viso dietro un quotidiano. Intanto mi accorgo che Renato ha capito la mia indecisione, perché indossa il cappotto e si incammina per uscire. Io mi alzo dal letto, lo saluto, gli scrollo dalla spalla sinistra una polvere bianca e lo accompagno alla porta, vorrei baciarlo,perché gli sono affezionata, ma lui si schernisce, dice che è un soggetto deciso, e vista la mal parata, che passerà ad altra donna. Scende dalle scale a piedi e lo accompagno fino al pianerottolo sottostante, poi risalgo. A questo punto sulla soglia di casa compare mio padre, è giovane e ben vestito , toglie le chiavi dalla serratura e fa per chiudersi la porta alle spalle. Ha un aspetto un po’ imbambolato come fosse in trance. Io gli dico “papà dove vai? Lo sai che non puoi uscire di casa, ti perderesti.” Lui allora,come risvegliato; straluna gli occhi e si convince, allora aggiungo che se vuole uscire lo accompagno io.
Gabry
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