riti e celebrazioni

Tutto ciò che riguarda lo sciamanesimo

Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu

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nanna
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riti e celebrazioni

Messaggio da nanna »

Buongiorno a tutti.
Volevo porre una questione a voi che praticate lo sciamanesimo da tempo e ne avete fatto uno stile di vita.
Nella vita di tutti ci sono momenti che vanno festeggiati o celebrati con rituali. Mi riferisco non solo alle feste comuni ma anche a matrimoni, nascite e funerali. Sono tantissime le persone che conosco che non sono crisitane o comunque decisamente non cattoliche, e mi ci metto anche io, che sentono di dover celebrare questi momenti con dei rituali e quindi lo fanno in chiesa, secondo la tradizione. Cedevo che potesse essere una soluzione, visto che comunque per noi qui è così da sempre e ha sempre il valore che hanno le tradizioni, ma questo purtroppo ti rende partecipe di una comunità, non si limita a celebrare un rituale (ti si chiede di affermare di credere a dei dogmi o di educare dei figli secondo la dottrina cattolica per esempio...)!
A questo punto la domanda è: esiste un modo per celebrare questi riti secondo un' usanza sciamanica? E ovviamente mi riferisco a noi qui oggi, non a comunità tribali.
Ultima modifica di nanna il sab 16 feb 2008, 13:07, modificato 1 volta in totale.
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nanki
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Messaggio da nanki »

come pensi che si possa scindere lo sciamanesimo dalle comunità tribali?
ritieni, per esempio, possibile che uno sciamano prenda il posto di un prete dietro l'altare e celebri la messa?! :lol:
in quel momento consumati dalla fiamma di un fuoco eternamente acceso dentro di loro,
essi potranno finalmente svanire da questa terra, librandosi nel più libero dei voli.
e sarà come se essi non siano mai esistiti.
nanna
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Messaggio da nanna »

non credo proprio! Mi spiego: per esempio per un bambino che nasce servirebbe un rito di accoglienza. Qui si fa di solito il battesimo, ma questo lo accoglie in una comunità cattolica. Intendevo dire che è ovvio che una comunità sciamanica tribale in senso stretto (intendo di chi ancora vive in una società regolata da questi riti) non ha questo problema, ma qui nella nostra società è diverso (è un problema anche solo non finire in un cimitero cattolico).
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Kaya
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riti e comunità

Messaggio da Kaya »

Ciao Nanna
Non ho battezzato le mie figlie quando sono nate e una l'ha fatto di sua spontanea volontà quando era più grande.....
Mi sembra però che tu mischi due cose insieme.
Ogni comunità ha le sue tradizioni spirituali e i suoi riti. Quelli della nostra sono indissolubilmente legati al Cristianesimo.
Cioè noi siamo liberi di non credere, ma non penso ci sia niente di male ad usare i riti della nostra comunità, perchè questa è la nostra tradizione.
Ed è la tradizione che dà forza (cioè potere) ai riti. Riti come il battesimo, il matrimonio, il funerale sono vecchi come la storia dell'uomo. Nelle varie parti del mondo assumono diverse forme, ma la sostanza (la radice) è la stessa. Sono momenti di passaggio che vanno condivisi con la propria comunità. La tua, è vero, affonda le radici nel cristianesimo, ma il cristianesimo affonda le sue radici in tradizioni ancora più antiche.
Se tornassi indietro probabilmente farei battezzare le mie figlie.
L’errore che ho fatto è stato di non condividere “ufficialmente” la loro entrata nella comunità a cui, volente o nolente, appartengo.
Quando nacquero, tredici e dodici anni fa, confondevo il cristianesimo con la chiesa cattolica, mentre in effetti, ripensandoci sono due cose molto diverse e distanti.
In altre parole, non è che se lo stregone è ubriaco, Wakatanka non esiste, e soprattutto non esiste la comunità che lo onora…
Dopo questi anni ho capito che i riti sono importanti tanto quanto è importante la condivisione. Col tempo ho imparato ad aggiungere, cioè ad unire, i riti della mia comunità ai rituali che sento più vicini al mio rapporto personale con gli Spiriti e agli insegnamenti dello Sciamanesimo.
Si chiama sincretismo.
Se ci pensi ha sempre funzionato così: le basiliche cristiane sono sorte sopra templi greci, romani o fenici, che a loro volta sono stati edificati in luoghi dove venivano praticati riti ancora più antichi.
Raramente, molto raramente, mi è anche capitato di ascoltare una messa, e sono riuscito bene a distinguere fra la forza del rito collettivo dalla debolezza (o dalla forza, in alcuni casi) di chi lo celebrava.
Spesso mi capita anche di entrare in chiesa da solo, e, tanto per dirne una, una volta ho parlato con la colomba disegnata sulla volta (l’immagine dello Spirito Santo ….).
Aggiungo una cosa: l’antico testamento e i vangeli, se letti in chiave sciamanica, sono dei testi eccezionali, e, pur non essendo cattolico, negli insegnamenti di Gesù mi ci riconosco in pieno!
Insomma, vedi una grande differenza fra la Pachamama e la Madonna? Io no.
Nel cimitero la Pachamama ci accoglierà tutti indistintamanete, così come la Madonna.

Mitakuye oyasin

Vittorio
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Tsunki
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Messaggio da Tsunki »

Ciao nanna,
sei una ragazza intelligente e profonda.

Vedo le cose da sciamano e quindi in modo diverso dai più.
E' vero che ci sono le tradizioni della comunità cui apparteniamo, ma ci sono anche - molto più importante - gli Dèi e gli Spiriti.
Il Dio cristiano io non credo affatto che non esista, anzi so che esiste, solo che non è unico e appartiene a un
Flusso più grande di Dèi. E' un Dio che ha i suoi Poteri, le sue richieste e i suoi doni che offre a chi lo venera.
Non lo venero perché, al contrario di altri Dèi, pretende un culto esclusivo o quasi, e perché sono convinto che il suo tempo sia finito. Ha determinato la nostra civiltà,
ha contribuito a crearla, offrendo quel che aveva
da offrire, beni e mali - come sempre - ma ora questa civiltà è alla fine e il suo ruolo è esaurito.
E' vero che la nostra civiltà è indissolubilmente legata al cristianesimo, ma appunto sta finendo e credo
si debba partecipare
a creare una nuova civiltà piuttosto che a conservare la vecchia oltre il suo limite.
Se posso evito di partecipare a riti cristiani, cattolici o no, perché mi legherei a quel Dio, o se non mi lego allora è
o vacuo o irrispettoso. Verso il Dio cristiano e verso chi lo venera.
Nel mondo moderno dove non esiste più alcuna religiosità, è facile identificare la religiosità con la tradizione.
Ma da sciamano - pur dando grandissimo peso alla tradizione - devo dire che la religione è più importante.
Avviene che io faccia offerte a santi cristiani o anche a Dèi cristiani (anche se i cristiani non si esprimono così)
per onorare qualche defunto o per altre ragioni, come uno sciamano fa verso qualunque Dio o Spirito.
Ma certo non mi sposerei in una chiesa nè cattolica nè protestante.

E' vero che i templi cristiani sono sorti sopra i templi pagani e che divinità pagane sono state tramutate in Dèi o santi
cristiani. Ma sono in disaccordo con vittorio, perché il sincretismo si fa dopo aver creato una nuova
religione non prima. Farlo prima non è sincretismo, è confusione.
Prima ci si stacca dal passato, solo dopo si cercano di nuovo cose comuni con ciò da cui ci siamo staccati. E' una legge di natura.
I due momenti non vanno mescolati.
E' necessario, anzi urgente, creare una nuova religione per un mondo che non ne ha più nessuna. E questa diventerà
una nuova tradizione.
Cerco, spero e mi sforzerò di fare la mia parte fino alla fine, come gli Dèi pretendono io faccia.

Quanto alla Madonna, è una Dea che ha un potere molto forte nel mondo. Ma non è Pachamama nè Nunkui.
Pachamama e Nunkui (la dea della Terra degli Shuar) sono Dee simili, nel senso che appartengono allo stesso Flusso
divino e sono molto vicine.
La Madonna tuttavia - per cui nutro grandissimo rispetto - non appartiene a quel Flusso.
Tra l'altro è una Dea vergine e nessuna
Madre Terra lo è. La Madonna è piuttosto una Dea di origine uranica. Ma ciò aprirebbe tutt'altro argomento.
ánimo y fuerza

Tsunki
nanna
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Messaggio da nanna »

Ciao Vittorio, la mia perplessità nasce proprio da quello che tu dici. Anche per me ha molta importanza la tradizione e non l'ho mai 'rinnegata'. Mi sono accostata allo sciamanesimo proprio perchè ancora più profondamente radicato in noi, e so che non è affatto antitetico. Anche studiando i riti romani li riconoscevo nei nostri. E anche io continuo a celebrare i riti in chiesa, e ad andarci. Ultimamente però ci ho pensato molto perchè alcune formule chiedono indiscutibilmente l'adesione ai dogmi prettamente cattolici (non cristiani), e fare parte di quella comunità richiede l'accettazione in toto di quella dottrina. Anche se siamo in molti a prendere solo quello che vogliamo. Ma ci sono dei giuramenti e delle professioni di fede che non tutti possono pronunciare. Quando ad esempio ti si richiede di accettare tutti i filgli che il signore ti manda e allevarli nella fede cristiana, puoi dire 'lo giuro' pensando 'farò quello che ritengo giusto' però è un po' barare.
Va bene che tu che hai un'altro modo di vivere la spiritualità trovi il modo di farlo coincidere con quello che è stato quello dei tuoi avi. E va bene anche ai molti che si sposano in chiesa e ormai quasi più nessuno è cristiano nel senso 'ratzingeriano' del termine. Ma se le parole hanno un senso io pronunciandole manco di rispetto ad una religione che invece molti prendono alla lettera e quindi alla comunità che la professa credendoci.
Ed è quello che cerca di dire una nonna quando dice " se non ti confessi niente comunione, se non sei puro non ti sposi in chiesa, in quaresima niente carne" eccetera. A noi fa sorridere, però vista nella loro ottica ... non so se riesco a spiegarmi... c'è un modo giusto di fare le cose in ogni religione, e in ogni rito, e quindi penso che anche al sincretismo dovremmo stare attenti.
Concludo col dire che il mio può essere un falso problema, perchè finora sono stata sincretica anche io e per come sono io va bene; volevo sapere se per voi c'è un altro modo... Grazie sempre per le discussioni costruttive.
:)
Ultima modifica di nanna il dom 17 feb 2008, 0:47, modificato 1 volta in totale.
nanna
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Messaggio da nanna »

Ho visto ora la risposta di Tsunki. Infatti. Credo anche io che ci voglia una nuova religione. Grazie per i tuoi sforzi...
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Kaya
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grazie

Messaggio da Kaya »

Grazie a Tsunki e grazie a Nanna.
Sono le discussioni costruttive quelle che servono a questo forum.
Adesso anche a me alcune cose sembrano più chiare, e poi, come dice un mio amico "siamo uomini liberi: cambiamo anche idea".
Una sola cosa mi riesce difficile da comprendere.
Come posso condividere con la mia comunità i momenti importanti senza usare quei riti in cui essa si riconosce?
Certo una religione monoteista non aiuta in questo...

P.S.: il parallelo fra la Pachamama e la Madonna/Pietà era solo legato all'accoglienza dei morti.

Mitakuye oyasin
Vittorio
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Elena
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Messaggio da Elena »

Mi inserisco nel dibattito con alcune considerazioni personali.

Io lego in maniera sincretistica (spero si dica così) alcuni aspetti del Cattolicesimo, religione che ho respirato fin dalla nascita perchè sono nata e cresciuta in un paese cattolico, e alcuni aspetti dello Sciamanesimo, "religione" anche europea viva prima del nascere del Cattolicesimo, che ho respirato fin dalla nascita per motivi che non so spiegare.
Questo è per me sincretismo e non confusione.
Che il Cattolicesimo sia alle sue battute finali è abbastanza chiaro da tempo.
C'è sicuramente bisogno di una nuova religiosità. Alcuni sciamani che ho incontrato dicono che il "ritorno" dello Sciamanesimo è prossimo.
Se lo scorrere del tempo è nostra illusione.... passato e futuro si fondono...

Personalmente non frequento più da tempo i riti cattolici. Sono però solita ad andare ai funerali, ai matrimoni e ai battesimi delle persone a me care e non credo che ciò sia irrispettoso nei confronti dei cattolici credenti e praticanti.
In particolar modo per i funerali, la nostra società non prevede molte alternative rituali oltre a quella cattolica.

La Madonna è una Dea vergine, ma è comunque una Dea madre. A lei le donne si rivolgono in preghiera per chiedere protezione per i loro figli e i loro cari e da lei si sentono capite proprio perchè ha partorito e ha vissuto la morte di suo figlio.
E' interessante ciò che Francesco racconta dei diversi Flussi di Dee, mi piacerebbe che ci raccontasse ancora qualcosa in proposito.

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Tsunki
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Messaggio da Tsunki »

Comprendo bene ciò che dicono Vittorio ed Elena, ma... I stick on my guns, come dicono gli americani: resto sulle mie posizioni.
Ci sono almeno 3 tipi di sincretismo:

- Il sincretismo fatto con la religione ormai finita, come fecero i cristiani antichi col paganesimo quando diffusero
la loro fede in tutto l'Impero. E questo si dovrebbe fare sempre, si fa dopo, e recupera le radici e il potere del passato.

- il sincretismo fatto con la religione dominante, come è quello dello sciamanesimo con la cristianità. Questo è
espressione dei potere dei servi. Lo fa chi deve convivere con dei padroni più forti e imbattibili. E' quel che hanno fatto
la Santería e il Vodoun (voodoo), ma anche - purtroppo - gli Indiani Nordamericani e gli Indios del Sudamerica, ad eccezione
fino ad ora di pochissimi, specialmente gli Jíbaro (Shuar, Achuar...).

- Il terzo tipo è quello che mescola due - ma di solito molte di più - religioni insieme prendendo da ciascuna solo ciò in cui "ci si riconosce" (qualunque cosa voglia dire... :roll:) o di cui si sente il bisogno.
E' la religione à la carte, tipica della New Age. Molti la ridicolizzano o cmq non la approvano, almeno nel nostro Cerchio, ma attenzione: noi occidentali tendiamo a caderci continuamente.
Il tipo 2 e il 3 in effetti hanno spesso confini assai sfumati...

Il potere dei servi , ad ogni modo, mira alla convivenza pacifica e anche al non sentirsi esclusi dalla tradizione dominante, come fa notare vittorio.
Non dico affatto sia una cattiva medicina, spesso anzi è una medicina indispensabile.
Può andare benissimo per le singole persone, che fanno bene a seguirla se è quel che si sentono - ma oggi c'è bisogno urgente di uomini e donne diversi, che invece si stacchino dalla tradizione dominante.
Pochissimi forse lo faranno adesso, molti lo faranno dopo la catastrofe.
Ma quei pochi adesso sono indispensabili, persone che creino e si riconoscano in una diversa comunità. Pur senza essere intolleranti verso
i cristiani, perché l'intolleranza è caratteristica delle religioni monoteiste o enoteiste, non dello sciamanesimo.
A vittorio, che ama Gesù, spiego ciò con una frase dei vangeli:
"Non si mette il vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perderanno il vino e gli otri. A vino nuovo otri nuovi!"

Queste persone nuove vado cercando...
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Tsunki
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Elena
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Messaggio da Elena »

Il Potere dei servi è quello che ho potuto usare fino a che non ho iniziato a seguire una via sciamanica.
Incontrare degli sciamani non è stato facile.
Ora sto usando un Potere nuovo, diverso, che non trovi angoli in cui inserire ciò che provo, sperimento e sento mio nelle "liturgie" delle Religioni altrui.

Cercando di essere didascalici (Vittorio è seduto accanto a me), cosa dobbiamo/possiamo fare quando una persona muore, una persona nasce o una coppia inizia a vivere insieme, possibilmente congiuntamente alle persone con cui abbiamo legami affettivi o familiari?

Animo y fuerza
Elena
nanna
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Messaggio da nanna »

E questa era la domanda iniziale...
Comunque come dice Elena non credo che manchiamo di rispetto. Però secondo me è un errore forse usare questi riti per noi, e pronunciare queste frasi. Sia nei confronti loro che per quello che noi crediamo, perchè in quella comunità ci entriamo di striscio, solo per tradizione.
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Tsunki
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Messaggio da Tsunki »

Elena ha scritto:cosa dobbiamo/possiamo fare quando una persona muore, una persona nasce o una coppia inizia a vivere insieme, possibilmente congiuntamente alle persone con cui abbiamo legami affettivi o familiari?
Credo sia arrivato il tempo che il Cerchio si prenda carico quanto prima dei rituali comunitari.
Conto di parlare di ciò nel prossimo Cerchio. Lo so che non ha molto a che fare con l'Interpretazione dei Sogni, ma è un po' difficile fare un Cerchio su questo...
Non è certo un caso che questo tema sia stato aperto ora.
ánimo y fuerza

Tsunki
Awa

Messaggio da Awa »

Se il potere spirituale che ha sostenuto la religione cattolica si sta esaurendo in questi tempi, vuol dire allora che i relativi rituali (al di là del significato individuale attibuito dal singolo fedele ) sono diventati quasi vuota forma.


Penso che per diventare una vera comunità sciamanica dobbiamo conoscere come, quali riti e quando farli in pratica, riti con potere vivo, riuscendo così a creare quella trama solida che sostiene le persone nelle fasi cruciali dell'esistenza, senza la quale si fanno avanti il senso di sradicamento e il vuoto spirituale.

(Trovo poi molto interessante ciò che dice Tsunki sulle differenze tra Nunkui, Pachamama da un lato e la Madonna dall'altro, sempre Madri sono ma di differenti flussi divini, mi piacerebbe saperne di più e spero lo possa fare al prossimo cerchio)

Animo y fuerza
Hathor

Messaggio da Hathor »

Tsunki ha scritto:Credo sia arrivato il tempo che il Cerchio si prenda carico quanto prima dei rituali comunitari.
Sono d'accordo con te Francesco, come sono convinta che il mondo ormai necessiti di una nuova spiritualità e di nuovi valori.

Anch'io, come Vittorio, avevo come mito Gesu' ma, da qualche mese, sono un po' in crisi. Forse sono cambiata ma comunque ci sono delle cose che, per me, non vanno piu' bene e sto iniziando ad avere dei grossi conflitti interiori.

Attendo quindi di sentire cosa ci dirai al prossimo Cerchio.

Ciao.

Hathor
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