Nucleo famigliare, Litigi e Malelingue
Moderatori: Pinchuruwia, Tuna, Mayu
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Nucleo famigliare, Litigi e Malelingue
Non so bene come titolarlo.
Anche questi li ho fatti stamani dopo quelli postati in "Indiano d'America, carne, piume d'Aquila".
1) Ero in una casa, sembrava fosse collocata nella corte (in questa realtà non c'è più) dove abitavano una volta i miei nonni, ma era diversa e a piano terra.
Sono con il mio compagno seduti su un divano verde/blue, di fronte a noi un tavolo in legno con sedie ed un arredamento normale da salotto. C'è un bambino in piedi, nostro figlio (in questa realtà non ne abbiamo) che si lamenta perchè si annoia, gli suggerisco di recarsi nel negozietto di giocattoli di fronte alla corte (esisteva ed esiste in questa realtà) e di comprare una palla di gommapiuma, raccontandogli che io feci lo stesso da bambina e che con quella palla può giocare in casa senza farsi male o rompere gli oggetti.
Il bambino sembra entusiasta all'idea ed esce.
Noi ci scambiamo sguardi complici cercando intimità, sicuri del fatto che non c'è nessuno in casa, ad un certo punto vedo una testa d'uomo che spia dalla finestra con una tendina bianca e poco dopo entra dalla portafinestra accanto al divano.
E' attempato, capelli bianchi ai lati, basso, sembra che sia un parente stretto, un papà, mio (ma in questa realtà non lo conosco). Non ci vede neppure e prosegue verso la cucina dritto avanti a lui, noi l'osserviamo divertiti in attesa che si giri, sicuri che si spaventerà di trovarci li. Così avviene. Ridiamo. Gli dico "ma tu entri senza guardarti intorno? Poteva esserci chiunque!".
Si siede accanto a me. Gli chiedo se arrivando ha visto il bambino, risponde di no.
Poco dopo il bambino arriva, tutto contento portando con se un contenitore trasparente pieno di palle... bianche prevalentemente, alcune colorate. Sono di vari materiali e forme, alcune in gommapiuma, intere, bucherellate, ovali, tonde, alcune di cotone.
Non sono come quelle che intendevo io.
Ne può scegliere solo una e il negozio ha concesso di aiutarlo lasciandogliele portare a casa.
Le analizziamo per capire quale possa farlo divertire di più. Ne individuo una grossina tutta in cotone intrecciato con un anello che la circonda sempre in cotone, con dei nodi. mettendola per terra questa continua a muoversi perchè i nodi fanno da perni. Gli consiglio quella dicendo che almeno si muove e sicuramente lo farà divertire.
Sembra comunque una classica scena di quotidianità famigliare.
2) Lo scenario cambia. Sono a casa dei miei e sembra che sono indietro nel tempo, con la cameretta e le mie vecchie cose, ma allo stesso tempo proiettata in avanti con gli anni. Ora con il mio compagno c'è aria di bufera. E' lui fisicamente, ma non caratterialmente. Non lo riconosco più e infatti sento di provare un insieme di sentimenti negativi ed ostili, tristezza, amarezza, rabbia perchè è completamente l'opposto di quello che è in questa realtà.
Alla fine visti i suoi atteggiamenti di noncuranza, mancanza di rispetto e di disprezzo nei miei riguardi tronco il rapporto.
Ora sembro essere coinvolta ma diventa solo una visione.
Vedo una tavolata (dall'alto) c'è una donna che mangia, si rivolge ad un'altra a fianco e fa malalingua contro ad un'altra (che poi è la sorella di quella alla quale si rivolge) lei e le altre sorelle confabulano contro quella sorella dando retta alla malelingua.
Arriva la sorella in questione che si siede e inizia a piangere singhiozzando, capendo che ce l'hanno con lei e dicendo "ma voi preferite credere ad un'estranea piuttosto che a me?" anche L'altra sorella (la prima) si mette a piangere con lei capendo che ha ragione e le altre due poi si convincono di quale sia la verità... si riuniscono insieme andando contro alla malalingua.
La donna inzigatrice... le ignora fingendo di non esser causa di nulla e continua a mangiare guardando altrove.
Anche questi li ho fatti stamani dopo quelli postati in "Indiano d'America, carne, piume d'Aquila".
1) Ero in una casa, sembrava fosse collocata nella corte (in questa realtà non c'è più) dove abitavano una volta i miei nonni, ma era diversa e a piano terra.
Sono con il mio compagno seduti su un divano verde/blue, di fronte a noi un tavolo in legno con sedie ed un arredamento normale da salotto. C'è un bambino in piedi, nostro figlio (in questa realtà non ne abbiamo) che si lamenta perchè si annoia, gli suggerisco di recarsi nel negozietto di giocattoli di fronte alla corte (esisteva ed esiste in questa realtà) e di comprare una palla di gommapiuma, raccontandogli che io feci lo stesso da bambina e che con quella palla può giocare in casa senza farsi male o rompere gli oggetti.
Il bambino sembra entusiasta all'idea ed esce.
Noi ci scambiamo sguardi complici cercando intimità, sicuri del fatto che non c'è nessuno in casa, ad un certo punto vedo una testa d'uomo che spia dalla finestra con una tendina bianca e poco dopo entra dalla portafinestra accanto al divano.
E' attempato, capelli bianchi ai lati, basso, sembra che sia un parente stretto, un papà, mio (ma in questa realtà non lo conosco). Non ci vede neppure e prosegue verso la cucina dritto avanti a lui, noi l'osserviamo divertiti in attesa che si giri, sicuri che si spaventerà di trovarci li. Così avviene. Ridiamo. Gli dico "ma tu entri senza guardarti intorno? Poteva esserci chiunque!".
Si siede accanto a me. Gli chiedo se arrivando ha visto il bambino, risponde di no.
Poco dopo il bambino arriva, tutto contento portando con se un contenitore trasparente pieno di palle... bianche prevalentemente, alcune colorate. Sono di vari materiali e forme, alcune in gommapiuma, intere, bucherellate, ovali, tonde, alcune di cotone.
Non sono come quelle che intendevo io.
Ne può scegliere solo una e il negozio ha concesso di aiutarlo lasciandogliele portare a casa.
Le analizziamo per capire quale possa farlo divertire di più. Ne individuo una grossina tutta in cotone intrecciato con un anello che la circonda sempre in cotone, con dei nodi. mettendola per terra questa continua a muoversi perchè i nodi fanno da perni. Gli consiglio quella dicendo che almeno si muove e sicuramente lo farà divertire.
Sembra comunque una classica scena di quotidianità famigliare.
2) Lo scenario cambia. Sono a casa dei miei e sembra che sono indietro nel tempo, con la cameretta e le mie vecchie cose, ma allo stesso tempo proiettata in avanti con gli anni. Ora con il mio compagno c'è aria di bufera. E' lui fisicamente, ma non caratterialmente. Non lo riconosco più e infatti sento di provare un insieme di sentimenti negativi ed ostili, tristezza, amarezza, rabbia perchè è completamente l'opposto di quello che è in questa realtà.
Alla fine visti i suoi atteggiamenti di noncuranza, mancanza di rispetto e di disprezzo nei miei riguardi tronco il rapporto.
Ora sembro essere coinvolta ma diventa solo una visione.
Vedo una tavolata (dall'alto) c'è una donna che mangia, si rivolge ad un'altra a fianco e fa malalingua contro ad un'altra (che poi è la sorella di quella alla quale si rivolge) lei e le altre sorelle confabulano contro quella sorella dando retta alla malelingua.
Arriva la sorella in questione che si siede e inizia a piangere singhiozzando, capendo che ce l'hanno con lei e dicendo "ma voi preferite credere ad un'estranea piuttosto che a me?" anche L'altra sorella (la prima) si mette a piangere con lei capendo che ha ragione e le altre due poi si convincono di quale sia la verità... si riuniscono insieme andando contro alla malalingua.
La donna inzigatrice... le ignora fingendo di non esser causa di nulla e continua a mangiare guardando altrove.
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Corvoblu
come si può spiegare in termini sciamanici questo scorrazzare dell'Anima nell'altra realtà prima in situazioni di serenità poi immediatamente, all'opposto, in situazioni in cui la sognatrice si sente abbandonata/tradita sia dall'universo maschile sia dall'universo femminile?
si potrebbero entrambi intendere come sogni contrari?
sì ma sono ...uno il contrario dell'altro!!
si potrebbero entrambi intendere come sogni contrari?
sì ma sono ...uno il contrario dell'altro!!